Tour-avventura in Marocco
Indice dei contenuti
1° giorno (km 210)
Arrivo all’aeroporto di Fes alle 21.00 circa in una ventosa serata di ottobre, Ibrahim di SaharaDreamTours, la nostra guida, è venuto a prenderci e in via del tutto eccezionale partiamo subito alla volta di Midelt, dove passeremo la notte. Lungo la strada a Zaida ci fermiamo affamati in uno dei tanti ristorantini, nonostante l’ora tarda, mezzanotte passata e il vento freddo il proprietario ci ha preparato una squisitissima grigliata. Consiglio ai viaggiatori di fermarsi nei ristorantini lungo la strada, la pulizia non è il massimo ma si mangia veramente bene e con poco! Arriviamo a Midelt alle 03.00 stanchi ma carichi di adrenalina per l’inizio del nostro viaggio.
2° giorno (km 240)
Sveglia nel bellissimo Riad provvisto di piscina e dopo una abbondante colazione si parte in direzione di Merzouga. Arrivati alla catena montuosa del Saghro attraversiamo la Valle dello Ziz, un polmone verde circondato dall’ocra della terra. Altra tappa poco prima di Erfoud a Aïn el Ati per assistere allo spettacolo del geyser freddo. Arriviamo a Rissani, visita all’ancora autentico mercato settimanale, prendiamo una piccola deviazione e ci inoltriamo nel “circuit touristique” un percorso ad anello che attraversa villaggi e kasbah e incontri con la popolazione, visita al mausoleo Moulay Cherif e finalmente si mangia! Una squisita pizza berbera che ancora oggi me la ricordo. Raggiungiamo Merzouga, in tempo per andare al Riad, lasciare i bagagli e prepararsi per attraversare le dune a dorso di dromedario per raggiungere il campo tendato per la notte. Qui le parole sono sprecate bisogna viverli certi momenti, il silenzio… solo il rumore del vento e i passi felpati dei dromedari. Tramonto da togliere il cuore, cena di Tajine accompagnata dai canti berberi, notte trascorsa fuori dalla tenda sotto un manto di stelle…
3° giorno
Partenza dall’accampamento dopo avere visto il sorgere del sole dalle dune dell’Erg Chebbi. Arrivo in albergo colazione “colorata” a bordo piscina poi con il 4×4 andiamo a esplorare i villaggi intorno: il giro delle dune dove ci fermiamo anche a prendere un thè da una famiglia berbera, il lago Jasmina sfortunatamente asciutto, il deserto nero con il villaggio semiabbandonato alla miniera, Il villaggio Kamlia dove assistiamo ad uno spettacolo di musica gnawa. Dopo circa 3 ore rientriamo e il pomeriggio lo dedichiamo ad un meritato relax.
4° giorno (290km – 90 strada asfaltata – 160 pista)
Partenza direzione Zagora. Via Ouzina e Er Ramlia. A Taouz ci fermiamo ad esplorare un sito di invasioni rupestri. Da qui l’avventura comincia a farsi emozionante in quanto le piste sono per la gran parte quelle della famosissima Parigi/Dakar. Piccolo contrattempo fortunatamente risolto: ci siamo insabbiati! Arriviamo a Zagora, quasi al tramonto, una luna gigante fa capolino da una parte e dall’altra la palla infuocata del sole che scende.
5° giorno (140km. / 90 strada asfaltata-50 pista)
Partenza da Zagora direzione dune dell’Erg Chegaga. L’altro deserto marocchino. Ci fermiamo a Tamegroute a visitare una antica biblioteca coranica e le storiche ceramiche riconoscibili dal colore verde. Arriviamo al villaggio di M’hamid El Ghizlane, qui termina la strada asfaltata prendiamo delle piste abbastanza difficoltose per raggiungere le dune del Chegaga dove trascorreremo la notte in un altro accampamento. Magica atmosfera il deserto!
6° giorno (120 km/40 strada asfaltata-80 pista)
Si riparte per Foum Zguid via Goueira. Attraversiamo l’immensa distesa del lago Iriki (ormai secco) che ci offre dei miraggi incantevoli, un percorso attraverso il nulla nel deserto Marocchino, incontrando qualche nomade, pochi villaggi e dromedari al pascolo. Paesaggi surreali! Arriviamo al Riad di Foum Zguid, dove ci attende anche una bella piscina dove non abbiamo resistito ad un bel tuffo rinfrescante.
7° giorno (140km)
Alla volta di Tata via Tissint. Come d’abitudine la nostra guida per prima cosa al mattino cercava un bar con una macchina elettrica per un buon caffè espresso, Foum Zguid è uno dei villaggi dimenticati da Dio dove ogni tanto tolgono l’elettricità o l’acqua corrente, quindi quel mattino scesi in paese per il caffè il titolare ha acceso il gruppo elettrogeno per prepararcelo, ovviamente abbiamo lasciato una buona mancia! Proseguiamo il viaggio attraverso vallate e montagne segnate dal tempo che ci regalano spettacolari disegni geometrici. In questa parte del Marocco è ben riconoscibile le differenze di usanze conservate gelosamente dalla popolazione, per esempio il colore dei vestiti delle donne (blu o nero). Qui si può ancora vedere la vera cultura berbera! A Tissint si va a visitare la famosa cascata e la casa dove visse Charles de Foucauld il famoso religioso francese, si può notare entrando nella kasba i vecchi canali per l’acqua in uso ancora oggi. Lungo la strada facciamo una sosta alla Zaouia di Agadir-l’hena. da dove si domina l’oasi di Afra. Con una piccola deviazione lungo la strada si va a vedere anche le grotte di Messalite, spettacolari! Arrivo in un grazioso albergo per la notte.
8° giorno (320 km): Tata / Akka / Icht / Assa / Ait Boukha
Ci attende una giornata faticosa, 320km sono molti per le strade del Marocco, oltretutto veniamo fermati dalla polizia locale diverse volte per controlli! Però siamo sempre entusiasti di questo bellissimo viaggio, i panorami sono stupendi. Costeggiamo la catena del Jebel Bani procedendo rasente al wadi Tissint dove ci fermiamo a perlustrare il greto. Lungo il cammino troviamo ancora ancora siti rupestri molto interessanti. Indescrivibile la pace di questi luoghi. La notte la passiamo in un bellissimo riad in mezzo ad un antichissimo palmeto nel villaggio di Tighmert.
9° giorno (220 km): La Plage Blanche / Legzira / Sidi-Ifni / Mirleft
Oggi si raggiungerà la costa atlantica!!! Breve visita ad una sorgente a Tighmert e poi via verso Guelmine un tempo soprannominata la porta del deserto, dove si svolge uno dei più importanti mercati di cammelli. Dopo un ottimo caffè espresso a Guelmine raggiungiamo La Plage Blanche, la giornata non era favorevole però ho visto i fenicotteri e il posto mi dava l’idea che fosse un po’ abbandonato, essendo ottobre forse ormai era fuori stagione. Proseguendo verso la costa arriviamo a Legzira famosa per il suo arco che purtroppo è crollato circa un mese prima del mio arrivo! Ne è rimasto in piedi uno più piccolo ma c’era vento, piovigginava e c’era pure una leggera nebbiolina quindi ci siamo avvicinati solo un po. Con il mare mosso il e i nuvoloni non era il paesaggio che mi aspettavo ma ugualmente bello. A Sidi Ifni abbiamo fatto una passeggiata in centro e visitato il mercato del pesce, le piazze e le costruzioni richiamano l’atmosfera e il passato spagnolo. Fino a Mirleft il tempo non cambia, paesaggio semisommerso da nebbiolina e pioviggine. Arriviamo all’hotel giusto il tempo di fare un po’ di foto dalla bellissima terrazza che domina tutta la costa, lasciare i bagagli e una doccia e andiamo in centro x la cena a base di pesce che devo dire ottima.
10° giorno (150 km): Tiznit /via Aglou / Tafraoute
Partenza di primo mattino in una giornata dal sole splendente! Assistiamo stupite dal panorama che ci circonda, intere vallate coperte di piante di fichi d’india, villaggi sperduti ognuno rigorosamente con la propria moschea , animali che pascolano tranquillamente… Arriviamo a Tiznit, chiamata anche la città dell’argento. Visita alla medina e alla cooperativa del argento dove assistiamo alla famosa lavorazione e creazione dei gioielli. Attraversiamo la catena dell’Anti-Atlante una delle strade più spettacolari mai viste e dopo circa 3 ore arriviamo a Tafraoute, rimango letteralmente affascinata da questa città, caratteristiche le rocce di granito rosa che la circondano, le donne vestono ancora gli abiti tradizionali (vestito nero con bordo e le famose babbucce colorate). A Tazka, 2km a sud/ovest è possibile vedere la famosa incisione preistorica raffigurante una gazzella. Incuriosita da tanta pubblicità siamo andati vicino al villaggio di Agard Ouad a vedere le Painted Rocks dove un artista Belga nel 1984 dipinse alcune rocce di rosa e blu, la mia sensazione fu un misto di stupore e indignazione! Pernottiamo in un albergo affacciato nella piazzetta principale!
11° giorno (190 km): Taroudant via Ait Baha
Ci vogliono circa 3/4 ore per arrivare a Taroudant chiamata anche la piccola Marrakech per la somiglianza con la città rossa. Attraversiamo la valle del miele, infatti troviamo parecchie arnie sparse qua e la appoggiate nella montagna! E’ una vallata ricca di vegetazione, piante grasse palme ulivi e alberi di argan dove su quest’ultimi le caprette salgono tranquillamente a mangiare. Ad Ait Baha ci fermiamo in un antichissimo agadir (granaio) per il pranzo da cui godere dall’alto di un bellissimo panorama! Mi sono divertita a fotografare le porte (circa 20) una più bella dell’altra. I proprietari lo stanno piano piano ristrutturando. Arriviamo a Taroudant e subito ci mettiamo alla ricerca di una parrucchiera, immaginate lo stato dei capelli ! Dopo una passeggiata lungo le famose mura della città, la guida ci porta a cena in un locale tipico veramente carino.
12° giorno (240 km): Marrakech via Asni
Ultimo giorno purtroppo ma siamo eccitati perché dovremo affrontare il passo del Tizi n’Test, una delle strade più emozionanti (pericolose) del Marocco. Constato che la strada non è pericolosa bisogna solamente essere prudenti, però da lassù, che vista ! Ad Asni troviamo un vento pazzesco e siamo costretti a mangiare all’interno del locale, mezzi affumicati dal fumo delle grigliate ! Arriviamo a costeggiare il lago Ourigane di un colore blu intenso con riflessi argentei dovuti all’increspatura dell’acqua mossa dal vento. E poi ancora montagne, villaggi, bambini che ci salutano, il verde della vegetazione che contrasta con il rosso della terra. Quanto è bello il Marocco! Arriviamo a Marrakech a pomeriggio inoltrato un po’ tristi ma con un bagaglio di immagini e ricordi che resteranno nel cuore, un viaggio all’insegna della spensieratezza e dell’allegria, della meditazione e della consapevolezza della vita del popolo marocchino e con la premessa di ritornare per altri tour, altre strade, altri panorami, altri volti. Sono sei anni che frequento il Marocco e ogni volta cambio itinerario, e ogni volta mi stupisce sempre. Un grande grazie alla guida, attenta, professionale e discreta, che si è adoperata costantemente a catturare la nostra curiosità rendendosi un vero compagno d’avventura, pilota eccezionale al volante del 4×4 nelle dure piste del deserto e a trovare strade alternative ai soliti percorsi.