Tour-avventura in Marocco

nel villaggio di Tighmert.
9° giorno (220 km): La Plage Blanche / Legzira / Sidi-Ifni / Mirleft
Oggi si raggiungerà la costa atlantica!!! Breve visita ad una sorgente a Tighmert e poi via verso Guelmine un tempo soprannominata la porta del deserto, dove si svolge uno dei più importanti mercati di cammelli. Dopo un ottimo caffè espresso a Guelmine raggiungiamo La Plage Blanche, la giornata non era favorevole però ho visto i fenicotteri e il posto mi dava l’idea che fosse un po’ abbandonato, essendo ottobre forse ormai era fuori stagione. Proseguendo verso la costa arriviamo a Legzira famosa per il suo arco che purtroppo è crollato circa un mese prima del mio arrivo! Ne è rimasto in piedi uno più piccolo ma c’era vento, piovigginava e c’era pure una leggera nebbiolina quindi ci siamo avvicinati solo un po. Con il mare mosso il e i nuvoloni non era il paesaggio che mi aspettavo ma ugualmente bello. A Sidi Ifni abbiamo fatto una passeggiata in centro e visitato il mercato del pesce, le piazze e le costruzioni richiamano l’atmosfera e il passato spagnolo. Fino a Mirleft il tempo non cambia, paesaggio semisommerso da nebbiolina e pioviggine. Arriviamo all’hotel giusto il tempo di fare un po’ di foto dalla bellissima terrazza che domina tutta la costa, lasciare i bagagli e una doccia e andiamo in centro x la cena a base di pesce che devo dire ottima.
10° giorno (150 km): Tiznit /via Aglou / Tafraoute
Partenza di primo mattino in una giornata dal sole splendente! Assistiamo stupite dal panorama che ci circonda, intere vallate coperte di piante di fichi d’india, villaggi sperduti ognuno rigorosamente con la propria moschea , animali che pascolano tranquillamente… Arriviamo a Tiznit, chiamata anche la città dell’argento. Visita alla medina e alla cooperativa del argento dove assistiamo alla famosa lavorazione e creazione dei gioielli. Attraversiamo la catena dell’Anti-Atlante una delle strade più spettacolari mai viste e dopo circa 3 ore arriviamo a Tafraoute, rimango letteralmente affascinata da questa città, caratteristiche le rocce di granito rosa che la circondano, le donne vestono ancora gli abiti tradizionali (vestito nero con bordo e le famose babbucce colorate). A Tazka, 2km a sud/ovest è possibile vedere la famosa incisione preistorica raffigurante una gazzella. Incuriosita da tanta pubblicità siamo andati vicino al villaggio di Agard Ouad a vedere le Painted Rocks dove un artista Belga nel 1984 dipinse alcune rocce di rosa e blu, la mia sensazione fu un misto di stupore e indignazione! Pernottiamo in un albergo affacciato nella piazzetta principale!
11° giorno (190 km): Taroudant via Ait Baha
Ci vogliono circa 3/4 ore per arrivare a Taroudant chiamata anche la piccola Marrakech per la somiglianza con la città rossa. Attraversiamo la valle del miele, infatti troviamo parecchie arnie sparse qua e la appoggiate nella montagna! E’ una vallata ricca di vegetazione, piante grasse palme ulivi e alberi di argan dove su quest’ultimi le caprette salgono tranquillamente a mangiare. Ad Ait Baha ci fermiamo in un antichissimo agadir (granaio) per il pranzo da cui godere dall’alto di un bellissimo panorama! Mi sono divertita a fotografare le porte (circa 20) una più bella dell’altra. I proprietari lo stanno piano piano ristrutturando. Arriviamo a Taroudant e subito ci mettiamo alla ricerca di una parrucchiera, immaginate lo stato dei capelli ! Dopo una passeggiata lungo le famose mura della città, la guida ci porta a cena in un locale tipico veramente carino.
12° giorno (240 km): Marrakech via Asni
Ultimo giorno purtroppo ma siamo eccitati perché dovremo affrontare il passo del Tizi n’Test, una delle strade più emozionanti (pericolose) del Marocco. Constato che la strada non è pericolosa bisogna solamente essere prudenti, però da lassù, che vista ! Ad Asni troviamo un vento pazzesco e siamo costretti a mangiare all’interno del locale, mezzi affumicati dal fumo delle grigliate ! Arriviamo a costeggiare il lago Ourigane di un colore blu intenso con riflessi argentei dovuti all’increspatura dell’acqua mossa dal vento. E poi ancora montagne, villaggi, bambini che ci salutano, il verde della vegetazione che contrasta con il rosso della terra. Quanto è bello il Marocco! Arriviamo a Marrakech a pomeriggio inoltrato un po’ tristi ma con un bagaglio di immagini e ricordi che resteranno nel cuore, un viaggio all’insegna della spensieratezza e dell’allegria, della meditazione e della consapevolezza della vita del popolo marocchino e con la premessa di ritornare per altri tour, altre strade, altri panorami, altri volti. Sono sei anni che frequento il Marocco e ogni volta cambio itinerario, e ogni volta mi stupisce sempre. Un grande grazie alla guida, attenta, professionale e discreta, che si è adoperata costantemente a catturare la nostra curiosità rendendosi un vero compagno d’avventura, pilota eccezionale al volante del 4×4 nelle dure piste del deserto e a trovare strade alternative ai soliti percorsi.