Reykjavik e dintorni, ovvero come vivere l’Islanda da over 70 risparmiando ma godendosi tutto il bello dell’isola

Di mali, turistici per fortuna (lasciando perdere gli altri), ne abbiamo avuti e ne abbiamo parecchi come quello di Spagna, di Grecia, dell’est Europa e via discorrendo. Ultimamente c’è venuto anche quello del Nord, anzi del grande Nord e magari anche in inverno che è anche più facile! Lei la moglie, naturalmente) che si commuove davanti agli spettacoli della natura o a splendidi manufatti, spinge al viaggio che io cerco di organizzare e mi diverto moltissimo, anche se non sempre riusciamo a realizzarlo. Purtroppo abbiamo due fattori che remano contro: siamo più vicini agli 80 che ai 70 e il fattore economico non è da poco. E così dobbiamo limitare il raggio d’azione, ma per il momento resistiamo e insistiamo. Dopo Göteborg e Bergen andiamo al sodo: Islanda. Per i motivi di cui sopra, dobbiamo limitare tempi e luoghi. quindi ci fermeremo nella capitale visitando i dintorni. Per il motivo 1, decidiamo di non noleggiare un’auto e servirci dei numerosi tour organizzati, che però contrastano con il problema 2, perché sono piuttosto costosi.
Praticamente siamo stati in un altro mondo. Dell’Islanda si dice che è il paese del ghiaccio e del fuoco, ed è così, ma aggiungerei che è la terra dove la natura ci dice che è lei la padrona e che noi siamo solo dei disturbatori. È una terra dove, nel parco nazionale di Thingvellir (la scrittura corretta sarebbe Þingvellir, n.d.R.), le placche nordamericana ed europea affiorano e si mostrano e dove si può nuotare tra i due continenti (fessura di Silfra), dove i monti innevati nascono dalle acque del mare, dove nevica con il sole e si passa dalla pioggia, al sole, al vento e alla neve in pochi minuti. La fortuna ha voluto che nei giorni scelti per i tour abbiamo trovato il sole! Insomma, una terra di contrasti infiniti: desolate lande laviche, grandiosi ghiacciai a due passi dal mare, bellissime spiagge nere, innumerevoli e gigantesche cascate che precipitano da primordiali scogliere, poca vegetazione di alto fusto e naturalmente vapore e acqua calda e termale a profusione. La natura è, da questa parti, anche una grande fonte di ricchezza: energia geotermica a disposizione, materiale lavico usato per costruzione e grande sviluppo del turismo specialmente estivo quando il sole non tramonta mai. Ma credo che questa terra offra il meglio di se stessa, i suoi contrasti, i suoi misteri, la sua durezza nel periodo invernale. Senza contare che in questo periodo si può ammirare gli splendidi colori della Aurora Boreale (cosa che non abbiamo visto per cielo coperto).
Indice dei contenuti
Cosa vedere in Islanda
Reykjavik
Reykjavik ci accoglie con il nevischio, ma era in conto. Dall’aeroporto con il bus, attraversando una regione di campi di lava innevati (il grande nulla). Più a sud, anni fa si è avuto una grande eruzione lavica che ci si appresta a rendere fruibile turisticamente. Raggiungiamo BSI, la stazione dei bus, e a piedi il nostro appartamento in pieno centro a un passo da Laugavegur, la strada principale della città, quella dello shopping con il nuovo e il vecchio che si alternano. Reykjavik è una città estesa con palazzi alti solo nella parte più recente. Il centro storico si presenta con la caratteristiche case basse, protette da lamiera colorata (non c’è legno).
Le strette strade sfociano sull’ampia passeggiata a mare che termina presso la grande, moderna e scintillante sala dei concerti (e non solo) dell’Harpa. Al di là si sviluppa il vecchio porto con molte strutture trasformate in bar, ristoranti e spazi espositivi. Lungo mare si trova la bella scultura in acciaio che ricorda una nave vichinga (Solfar o Sun Voyager) che rende omaggio alla storia islandese. La città vecchia è dominata dalla moderna chiesa di Hallgrimur con la slanciata e strana facciata di 75 m. Da non perdere la salita alla sua sommità (in ascensore) dalla quale si gode un panorama eccezionale su tutta la città. Spoglio, come tutte le chiese luterane, l’interno, ma luminoso e in stile neogotico.
Scendendo dalla chiesa verso il laghetto di Tjornin si incontra la strada Arcobaleno e si attraversa un quartiere tranquillo con la solite case caratteristiche e si raggiunge la piazza Austurvollur sulla quale si affaccia il Parlamento e la piccola, graziosa cattedrale costruita nel 1776 e l’esclusivo hotel Borg. Il lago che ha una porzione riscaldata è frequentata da molti uccelli acquatici compreso i cigni. Abbiamo fatto una piacevole passeggiata sulla sua sponda, quella con prati (innevati), scultore e con alle spalle belle ville. Da queste parti si trova anche il Museo Nazionale che propone molto bene la storia dell’isola fino ai nostri giorni e che è l’unico della città che abbiamo visitato. Interessante! Adalstraeti è la strada più antica di Reykjavik e si può percorrerla fino a raggiungere il porto. Insomma, Reykjavik è una città che appartiene nettamente al Nord, anche se non presenta rilevanti opere d’arte è certamente originale, giovane e ricca di vita. Da vedere e da usare come base per le numerose escursioni che offre!
Circolo d’Oro
Con l’aiuto di una gentilissima operatrice spagnola del Centro Visitatori abbiamo scelto due escursioni guidate, le più iconiche, ma ce ne sono tante e con varie formule, il famoso Circolo d’Oro e il Sud. Non c’è quasi niente in italiano, tutto in inglese, anche se d’italiani ne abbiamo incontrati tanti, quasi quanto i giapponesi. Il circolo d’Oro ci ha portato attraverso un bellissimo paesaggio innevato al cratere vulcanico di Kerid, alla zona dei geyser, quello di Strukkur sbuffa fino a 30 metri d’altezza ogni 8-10 minuti, alla grandiosa cascata di Gullfos con i suoi numerosi salti e al parco di Thingvellir: la terra di mezzo sede anche del primo parlamento islandese del 900 d.C.
Secret Lagoon, Selfoss, Skogafoss
E poi la gradevolissima sosta con bagno rilassante nella Secret Lagoon in mezzo alla neve. Stupendo ! Il tour verso il sud ci porta, percorrendo la strada 1, quella che fa il giro di tutta l’isola, fino a Vik e la spiaggia nera. La giornata è soleggiata e il viaggio è piacevole: si attraversa la cittadina di Selfoss e tra campi di lava e ripide colline innevate dalle quali precipitano cascate e cascatelle con a sinistra i ghiacciai e a destra il mare si arriva a Vik , un piccolo paese con la chiesetta dal tetto rosso che domina la piana e le spiagge scure. La spiaggia nera, quella di Vikurfjara, contenuta tra l’arco di Dyrholaeya nord e le colonne di basalto a sud è veramente suggestiva con le alte onde azzurre che si infrangono sull’arenile e con le formazioni rocciose che salgono dal mare. Tornando indietro ci si ferma al ghiacciaio di Eyjafj, che raggiungiamo dal piazzale con una passeggiata tra la neve. Sul ghiacciaio che precipita sul laghetto si può fare escursioni guidate.
Ancora, ci fermiamo a visitare due bellissime cascate: quella di Skogafoss dove un ripido sentiero permette di vederla dall’alto dei suoi 61 metri e quella di Seljalansfoss che si attraversare da dietro (impermeabile !) facendo attenzione al ghiaccio. Bellissima! Ecco: il nostro viaggio purtroppo, è terminato. È stata una bellissima esperienza. Se avete tempo (e anche altro) si può fare meglio e di più, ma attenzione perché anche da queste parti in alta stagione ci sono molti, troppi turisti.
Come organizzare un viaggio in Islanda
- Voli: con Ryanair da Pisa a Londra Stansted, poi con FlyPly a Reykjavik (partenza alle 6 e arrivo alle 14). Per il ritorno da Reykjavik a Manchester con Easyjet e poi con Ryanair a Pisa (dalle 11 alle 19).
- Collegamenti da/per l’aeroporto: Dall’aeroporto alla città ci sono circa 50 km e due compagnie di bus che fanno la spola: noi abbiamo usato Flybus (28 € a tratta a persona, biglietto via Internet). Al ritorno abbiamo usufruito di taxi. In alternativa, su Civitatis è possibile prenotare un servizio di transfer privato con veicoli da 3, 4 oppure 8 posti.
- Appartamento: (Grey Apartament) molto carino in pieno centro al primo piano di una caratteristica casetta rossa con prezzo veramente interessante perché prenotato con notevole anticipo. A due passi dal market Bonus.
- Abbigliamento: vestitevi adeguatamente non disdegnando di portare i ramponi, utili in particolare durante le escursioni.
- Mangiare in Islanda: due pranzi (pesce) presso il ristorante Sea Baron al porto (costruzione verde) a prezzi accettabili. Panini durante le escursioni, cene a casa anche perché stanchi!