La filosofia dell’Irlanda: un viaggio on the road tra Dublino, Moher e Galway

Due genitori giramondo e un bimbetto di 3 anni.
Scritto da: Luthien86
la filosofia dell'irlanda: un viaggio on the road tra dublino, moher e galway

L’Irlanda è filosofia. Vagare senza una meta per le vie di Dublino, improvvisare secondo i mutamenti del clima e della pioggia, riscoprire il piacere di guidare senza fretta godendosi i panorami mozzafiato e le camminate rilassanti in mezzo alla natura… quale miglior modo per rilassare la mente? Questa è stata la nostra vacanza di due settimane in giro per l’Irlanda. Parto come sempre dai commenti/suggerimenti generali, per poi parlare dei posti visitati:

Suggerimenti generali

 Cosa portare assolutamente?

  • Scarpe da ginnastica impermeabili oppure scarponcini da trekking, un k-way impermeabile/mantellina, un ombrello, zainetto con coprizaino;
  • Abiti tecnici o comunque che asciugano facilmente, soprattutto se non affittate un appartamento o non avete possibilità di fare il bucato;
  • Le guide stradali dell’Irlanda scaricate offline;
  • Le bustine del vostro thè-tisana preferito! Ogni hotel, guesthouse, b&b ha un bollitore con caffe, latte e thè e zucchero… una coccola prima di andare a dormire la notte;
  • USB con musica irlandese;
  • Cuffie (bluetooth o quelle con il cavo) per le audioguide gratuite da scaricare nei musei;
  • Importantissimo un adattatore per le prese elettriche (si comprano anche in loco); personalmente abbiamo sempre trovato gli asciugacapelli nei vari Hotel / B&B etc in uso gratuito, mentre non sono riuscita a far funzionare il mio phon portato dall’Italia in quanto nel bagno hanno degli allacci per spine italiana, ma solo a basso voltaggio per la rasatura.
  • Per i bimbi: lavagnetta luminosa, copripasseggino o zaino/marsupio da schiena, stivaletti da pioggia;
  • Pianificare le attività da fare in caso di pioggia/sole e decidere in che ordine farle nella giornata in base alle previsioni del meteo (molto variabile).

Consiglio fortemente il noleggio di un’auto, possibilmente non troppo grossa e con il cambio automatico.  Le linee di bus fuori Dublino sono molto poco frequenti (2 passaggi al giorno) e impediscono di visitare in maniera ottimale le aree più naturalistiche. Inoltre, per tranquillizzare i molti: diverse guide scrivono di evitare di guidare in Dublino, ma in realtà è una città con un traffico decisamente tranquillo, (sicuramente meglio rispetto a guidare nella tangenziale di Milano!). Come primo impatto, la guida a sinistra può essere un pochino ‘strana’, quindi non consigliano di guidare a Dublino per questo. Ricordarsi di pagare online l’unico Tool autostradale (dall’aeroporto di Dublino verso Galway) entro le ore 20 del giorno successivo. E ricordate: in Irlanda si scopre il piacere di guidare lentamente, senza fretta, godendosi ogni scorcio di paesaggio! E le distanze sono davvero ridotte rispetto a quanto uno possa pensare!

Inoltre, se andate in alta stagione (giugno – settembre) consiglio di prenotare in anticipo dove dormire nei weekend! Nei nostri viaggi precedenti in giro per il mondo, a noi non è mai capitato di prenotare tutte le tappe con tanto anticipo (tranne la prima notte di viaggio); invece in Irlanda ci siamo trovati in difficoltà a trovare alloggio nell’ultimo weekend di giugno…. Da Kilkenny a Dublino (costa est) non trovavamo nulla se non a prezzi folli e abbiamo dovuto fare una deviazione rispetto a quanto previsto in anticipo.

Nota sull’aeroporto di Dublino: sono disponibili punti di refill di acqua potabile gratuita (quindi utile avere le borracce), free wi-fi, controlli accurati ai gate (quindi conviene organizzarsi con i vari oggetti già divisi prima di andare in aeroporto, io ho avuto il bagaglio a mano controllato con i raggi X per 5 volte!). Per andare dall’aeroporto al centro, c’è la linea di autobus 782, con possibilità di trasporto bagagli, si paga persona anche presso appositi desk davanti alla fermata

Nota sui ristoranti: come tutti i paesi anglosassoni, se si ordina una bottiglia d’acqua al ristorante verrà portata l’acqua imbottigliata normalmente costosa! basta chiedere ‘a glass of water’, gratuita. Anche se sarà difficile non ordinare le numerose e varie birre nazionali e artigianali.

Nota sui pasti. Se pernottate in un B&B o in un hotel con colazione inclusa, assaggiate la Irish breakfast: uova, salsicce, polpette, bacon e pomodori… vi riempirà la pancia fino a sera! Molto buona e varia la scelta di birre e whiskey! Bisogna fare molta attenzione agli orari! In Irlanda cenano presto, abbiamo trovato posti in cui la cucina chiudeva prima delle 20 di sera, quindi è bene organizzarsi per cenare in tempo!

Note sui pagamenti. Abbiamo pagato praticamente tutto con carta prepagata e bancomat, non è necessario portarsi troppi contanti (eccetto per l’ingresso ai Garinish Garden nella Beara Peninsula, costo 5 euro).

Nota sui bambini. C’è una grandissima attenzione ai bambini. Ogni museo, cattedrale, villa etc hanno uno spazio con giochi per bimbi, anche inerenti a quello che si visita. Ad esempio, nella Cattedrale di San Patrizio a Dublino c’è uno spazio interattivo in cui si può giocare con le costruzioni per costruire la cattedrale, con un puzzle per ordinare le vetrate… e via dicendo. A Clonmacnoise un foglio con dei giochi con le rovine del sito etc… per non parlare dei giardini pubblici, sempre ben tenuti e molto vari (non i classici scivolo e altalena, ma spesso pertiche, casette con tunnel, scale, corde etc)… bellissimi! Per Lorenzo non è mai stato pesante viaggiare con noi, proprio per le numerose pause-gioco tra una visita (o uno spostamento) e l’altro. I bimbi con età sotto i 12 anni entrano gratis nella maggior parte dei posti; molti musei hanno in ‘family ticket’ per genitori con due figli in età adolescenziali.

Nota sui musei. Molto spesso ci siamo imbattuti in visite ‘autoguidate’, con Wi Fi e guida online gratuita da scaricare sullo smartphone (incluse Cliffs of Moher, Old Library del Trinity College etc).

Nota sul meteo. Non bisogna abbattersi se piove… in alta stagione il clima muta molto velocemente, a volte in pochi minuti. Piuttosto è possibile cogliere una mezz’oretta di pioggia come un’occasione per una birra o un caffè oppure, nei luoghi all’aperto, per visitare i musei annessi al sito.

Ricordarsi che si può comprare l’Heritage Card per avere accesso a 45 castelli, abbazie (es: Rock of Cashel, Kilkenny Castle), circa 40 euro. Non sono compresi siti naturalistici. L’orario di apertura di chiese e musei è sempre dalle 9.30-17/18, quindi serve organizzarsi al meglio

Diario di viaggio

Giorno 1-2. Dublino

È semplicemente stupefacente passeggiare e perdersi per le sue vie multicolore, con le case e i pubs uno diversa dalle altre, addobbati con fiori, con murales … questo la rende una città unica.  Le attrazioni principali sono tutte vicine e quindi, avendo preso un piccolissimo appartamentino con cucina da StayHotel Tivoli, abbiamo girato il centro a piedi, senza prendere i mezzi pubblici o auto.

Abbiamo visitato:

  • Trinity College: università più antica dell’Irlanda. Gradevole luogo di tranquillità in Dublino. Per vedere la Old Library e il Book of Kells, uno dei libri più vecchi del mondo, circa dell’800 d.C., abbiamo prenotato i biglietti online (sono orari, quindi conviene prenotarli anche tenendo conto di spostamenti etc, ma si possono fare anche in loco). La prenotazione online conviene anche per capire se in un dato orario sono ‘full’. Purtroppo, quando siamo andati noi, avevano rimosso il 90% dei libri della Old Library esposti al pubblico, facendo perdere molto del fascino della Galleria.
  • Saint Patrick Cathedral. Imponente che cattedrale cattolica oramai adibita al culto anglicano. La struttura esterna e gli interni sono stupefacenti, l’unica pecca è caratterizzata dal negozietto di souvenir nella parte interna della cattedrale, che pertanto si caratterizza da un chiacchierio incessante, perdendo il suo silenzio di sacralità; qui è presente una statua di San Patrizio, ovviamente postuma, ed è sepolto Jonathan Swift, l’attore di viaggi di Gulliver. Molto carina l’area interattiva nel transetto, in cui si possono fare diverse attività (sentire suoni delle campane, toccare le piastrelle, costruire i muri di una cattedrale e risolvere un puzzle con le vetrate della cattedrale etc). E tutto questo, per il nostro Lorenzo di 3 anni, è stata un piacevole intrattenimento. Nel parchetto esterno alla chiesa (ottima per una pausa), c’è anche un playground gratis per i bambini.
  • Chiesa di S. Audoen (free!). Chiesa normanna con piccolo parchetto di fronte. Attività per i bimbi all’interno. Attenzione che l’ultimo ingresso è alle 16.45.
  • Samuel Beckett Brigde (si vede prendendo il bus per / dall’aeroporto): opera del noto architetto Calatrava.
  • Christ Church Cathedral. Molto carina all’interno, consigliata (purtroppo quando siamo andati noi le cripte erano chiuse); nota curiosa: esposizione di un topo e un gatto mummificati rimasti incastrati nelle canne dell’organo della chiesa, probabilmente durante un inseguimento all’ultimo minuto!
  • Museo di storia naturale (free!), utilissimo per i bimbi e in caso di pioggia.
  • Saint Stephen Green. Area verde con alberi, enorme playground per bimbi, ideale per una pausa. Busto di James Joyce e Fusilier Arch all’interno.
  • Merrion Square. Parco vicinissimo al Trinity College, con la famosa statua di Oscar Wilde, ottimo per fare una pausa.

Successivamente ci siamo dedicati semplicemente a perderci passeggiando nel centro storico e nel quartiere di Temple Bar, un insieme interminabile di pubs, negozi, tutti con la facciata colorata spesso con vasi di fiori esterni che conferiscono un tipico tocco di allegria e serenità. Molto grazioso passeggiare lungo fiume fino al famoso Ha Penny Bridge. Inoltre, sparse per la città, per terra ci sono delle targhe che rimandano a dei passi del romanzo Ulysse di James Joyce, uno dei romanzi-simbolo dell’Irlanda. Purtroppo, in Dublino è presente anche una quota di disagio legato ai numerosi tossici/ ubriachi/ senzatetto presenti anche in centro, ma non ci siamo mai sentiti in pericolo o minacciati.

Cosa non abbiamo visto: Castello di Dublino e le storehouse di Guinness e Whiskey (semplicemente perché avevamo con noi Lorenzo, che molto probabilmente si sarebbe annoiato). Segnalo che la National Gallery e il National Museum of Ireland sono gratuiti, ma non li abbiamo visitati per mancanza di tempo e perché abbiamo trovato davvero un bel clima (solo mezz’ora di pioggia) e quindi siamo stati molto all’aperto.

Giorno 3: Clonmacnoise – Galway

clonmacnoise

A metà tra Dublino e Galway, il sito di Clonmacnoise contiene le bellissime rovine del monastero di San Cirian in mezzo alla campagna Irlandese. Passeggiare per le tombe con le caratteristiche croci celtiche di quasi 1900 anni fa e i resti delle chiese è stato davvero suggestivo, tappa consigliata!

In serata siamo arrivati a Galway, abbiamo visitato il centro città (molto affollato e molto festaiolo) e la cattedrale (era eccezionalmente aperta per un evento pubblico). Spanish Arch molto deludente (ma è free, quindi non costa nulla passarci davanti).

Giorno 4-5. Connemara, Killary Fjord, Kylemore Abbey e Skye Road

connemara

Ed ecco il primo assaggio dell’Irlanda naturalistica! Purtroppo il primo giorno abbiamo incontrato pioggia e grigiume, ma questo non ha diminuito il fascino dei paesaggi del Connemara! Colline, campi e prati solitari e sterminati… uno splendore! Abbiamo visitato il castello di Aughnanore, poi ci siamo letteralmente abbandonati al viaggio fino al Killary Fjord, l’unico fiordo irlandese. Successivamente, abbiamo visitato la Kylemore Abbey (bellissima tenuta acquistata come simbolo di amore tra due coniugi di inizio 900, successivamente trasformata in abbazia); oltre alla tenuta, che si specchia nel lago adiacente, il biglietto permette di vedere i giardini e una piccola chiesetta… consigliatissima! Rapido giro a Clifden per la cena, e il giorno successivo abbiamo percorso la Skye Road (paesaggi stupendi! Da fare!) e tutta la strada costiera fino a Galway, con tappa alla Dog’s Bay; per la notte abbiamo fatto tappa ad Athenery, ma purtroppo l’Heritage Center (con le annesse rovine) è chiuso il sabato e la domenica, ci siamo accontentati di vederle da fuori.

Giorno 6. Burren. Cliffs of Moher, Kilmadouagh

Rapida tappa vicino alle rovine di Kilmdouagh (free!), molto suggestive, peraltro quando l’abbiamo visitate c’era una mandria di mucche che pascolava in mezzo alle rovine! Successivamente abbiamo passato l’interna giornata alle Cliffs of Moher, complice il sole e il bel tempo. Maestose, imponenti, uno spettacolo da vedere. L’ingresso è gratuito, si paga unicamente il parcheggio (scontato se si paga online), poi si raggiugono a piedi. C’è un interessante Visitor Center (da usare in caso di pioggia) e due sentieri che partono dal visitor Center. La prima parte di questi sentieri, che vanno verso nord e verso sud, sono ben tracciati e sicuri (con lastroni alti che separano il sentiero dal baratro della scogliera, sterrati, ma ottimi e sicuri per i bambini. Non abbiamo fatto tutto il sentiero nord perché a un certo punto il sentiero diventava senza protezione; non era a picco, ma per un bimbo piccolo che scorrazza in giro non è l’ideale. Molto più bello il sentiero sud, di difficoltà veramente semplice, che purtroppo non abbiamo potuto completare per comparsa di pioggia verso tardo pomeriggio. In tutto abbiamo camminato per circa 5 ore, siamo stati molto soddisfatti. Ovviamente il consiglio è di visitarla fai-da-te se possibile, in modo da prendersi tutto il tempo necessario; consigliata scorta di acqua e panini, in quanto fare un picnic vista scogliere è davvero suggestivo!

Giorno 7-8. Clare. Kilkee e Loop Head Peninsula

Kilkee è una piccola cittadina sul mare con una spiaggetta sabbiosa in una baietta, in cui abbiamo fatto una tappa per giocare a pallone e una tappa al liquor store locale per comprare la birra artigianale e il sidro del posto. Ottima tappa base per visitare le Kilkee Cliffs e il Loop’s Head. Siamo rimasti senza parole, le Kilkee Cliffs sono decisamente più aspre e selvagge rispetto alle Moher. Ad aumentare la bellezza di questi posti, è stata l’assenza completa di persone, solo qualche auto di passaggio; non esistono transenne e i sentierini si avvicinano all’orlo delle scogliere, quindi si devono visitare con molta attenzione, soprattutto con i bambini… è stata comunque un’esperienza piacevole, consigliatissimo!

Successiva tappa al Loop Head, la punta più occidentale di Irlanda, dove si trova un faro (location della nuova trilogia di Star Wars). Pranzo a Kilrush (dove abbiamo comprato dei dolcini e un panino fatto sul momento in due bakeries), e successivamente abbiamo preso un traghetto al Killimer Ferry che ci ha condotto a Tabert, impedendoci di fare un lungo giro in macchina fino a Limerick (Costo 20 euro online, costa 3 euro in più se fatto in loco). Rapido giro fino ad Adare (paesino con i tetti di paglia) e poi fino a Killerney. Segnalo l’Askeaton Castle (rovine sulla strada verso Adare) chiuso e in ristrutturazione.

Giorno 9-10-11. Killerney, Dingle peninsula, Kerry Ring, Beara peninsula

Abbiamo scelto di soggiornare a Killerney come tappa base (presso i Wild Atlantic Apartment. Appartamento con due bagni, due camere, cucina e balcone, nuovo e funzionale che ci ha dato indipendenza per i pasti serali) per visitare le imperdibili Dingle Peninsula, Kerry Ring e la zona di Lady’s View e Muckross House.  Cosa dire…. Tre giorni meravigliosi! Assolutamente mandatorio l’affitto di un’automobile! Nel giorno in cui abbiamo visitato Dingle e la Slea Head Road, il tempo era nuvoloso. Per la costa tutto ok, ma il Connor Pass lo abbiamo attraversato immersi nella nebbia …peccato perché la vista doveva essere spettacolare! Molto carina Dingle come tappa pranzo (per noi che ci siamo portati il pranzo al sacco, ci sono dei tavolini di legno pubblici coperti vista mare lungo il lungomare). Carina da vedere la Inch Beach e la Brandon Bay. Immancabile la piccola camminata su un sentierino (non adatta ai bambini troppo piccoli in quanto non recintata) fino a vedere gli scogli che emergono in mezzo all’oceano a Dunmore Head, location del film Star Wars-The last Jedi. Kerry Ring imperdibile! Tappa alle Cliffs, selvagge e maestose e alla Derrynane Beach, Skelling Ring fino all’isola di Valentia (attraversata tramite il ponte e tramite un traghetto dalla parte opposta). Complice il bel tempo, a nostro giudizio è stata la zona più bella del nostro viaggio… davvero unica e imperdibile! Bellissima anche la zona di Killerney Park con visita alla villa vittoriana di Muckross House e alla Muckross Abbey (free!) attraverso una piacevole passeggiata nel parco (strada sterrata percorribile da passeggini) e la vista di laghi e orizzonte al Lady’s view. Graziosa la Garinish Island raggiungibile in barca all’imbocco della Beara Peninsula (sono giardini e vivai ben tenuti su una piccola isoletta); durante il percorso in barca, abbiamo anche visto alcune foche stese sugli scogli!

Giorno 12-13. Rock of Cashel e Kilkenny

Assolutamente consigliata la visita alla Rock of Cashel: rovine della cattedrale e della sede vescovile, con le classiche lapidi all’esterno. Pagando un piccolo supplemento, si accede alla piccola Cormac’s Chapel con i resti di affreschi del 1100! Abbiamo quindi scoperto che gran parte dei siti in rovina sono legati ai saccheggi e alle devastazioni dell’esercito inglese di Oliver Cromwell, in un periodo di occupazione inglese del suolo irlandese e con contrapposizione tra protestanti-cattolici…. Purtroppo il tempo non era dei migliori, pioveva e non siamo riusciti a godere del panorama dalla collinetta dove sorge il sito! Parcheggiare vicino al sito è ostico, pochi parcheggi e a pagamento, noi abbiamo trovato un parcheggio gratuito a 10 minuti a piedi vicino al Lidl e vicino a uno dei parchi giochi per bimbi più belli di sempre: scivoli e strutture a forma di castello, tutto ben tenuto e pulito, immancabile tappa per il nostro Lorenzo.

Kilkenny è una graziosissima cittadina medievale; a differenza di altri posti, qui monumenti e le principali attrazione sono ben conservati. Abbiamo apprezzato la camminata nella via centrale, Medieval Mile, dove i pubs si alternano a negozietti con le facciate colorate e ben tenute. Abbiamo visitato il castello in mattinata, caratterizzato da sale interne ben tenute, in particolare la pinacoteca e la biblioteca, e un grandissimo playground per i bimbi nel parco antistante, tappa ottima per il pranzo al sacco. Successivamente siamo andati alla cattedrale di St. Canice, molto bella e molto silenziosa all’interno: la visita è stata caratterizzata da  imponenti vetrate, numerose tombe e singolari aneddoti, tra cui lo scranno vescovile più vecchio di tutta l’Irlanda e una curiosa storia di stregoneria dell’età medievale. Anche in questo caso la visita è risultata auto-guidata, con un pannello informativo fornito direttamente all’ingresso; era anche presente all’interno la solita area interattiva con puzzle, mattoni per costruire la cattedrale e tavolini per colorare che ha tenuto nostro figlio Lorenzo impegnato per buona parte della nostra visita. Non siamo invece saliti sulla Round tower in quanto non accessibile a bambini piccoli (bisogna arrampicarsi su una scala, a quanto ho capito). In questa città i pub sono variegati, di sera ci siamo fermati per ascoltare musica tradizionale dal vivo: ragazzo, voce e chitarra e canzoni irlandesi molto struggenti tra cui alcuni dei reels più famosi! da fare assolutamente! Come ultima nota, segnalo il parcheggio a pagamento a 2 € al giorno in alcune aree della città (ma bisogna avere fortuna a trovare uno dei pochissimi posti liberi), oppure al centro commerciale immediatamente oltre al ponte, per cui si paga 2,50 € per tre ore, un costo tutto sommato accessibile.

Giorno 14. Glendalough e ritorno a Dublino

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Glendalough è uno dei siti must-see dell’Irlanda. A circa un’ora da Dublino, è un sito dove le rovine di un piccolo insediamento del VI secolo fondato da S. Kevin (chiesetta, torre, le immancabili lapidi) si alternano a vari sentieri (asfaltati e non) intorno alle montagne e ai due laghi. Paesaggi e orizzonti incantevoli, anche vasti prati dove portare una palla e una coperta per mangiare pranzo al sacco! Noi purtroppo non abbiamo fatto escursioni, ma ci siamo accontentati della passeggiata che costeggia i laghi! L’ingresso al sito è a pagamento, ma ne vale decisamente la pena! E’ anche molto suggestiva la vista dei valichi tra Glendalough e Dublino. L’ultima sera abbiamo dormito immediatamente fuori Dublino, godendoci l’ultimo fish and chips e l’ultima Guinness della vacanza!

Cosa non abbiamo visto

  • Guinness storehouse e quelli del whiskey (Lorenzo si sarebbe annoiato troppo e poi… meglio bere direttamente nei pub!);
  • Cork e Limerick : abbiamo letto recensioni di viaggio di altri viaggiatori non troppo entusiasti di queste due grandi città;
  • Ennis: consigliata per i pubs e la vita notturna… ma non era sul nostro itinerario;
  • Irlanda del Nord: Lorenzo non aveva il passaporto… ma sicuramente sarà la metà di un prossimo viaggio!
  • Aran Island e Skelling Michael: isolette raggiungibili in barca, naturalistiche, da esplorare a piedi. In particolare l’ultima ha i resti di un monastero al termine di una scalinata, che i più riconosceranno come il set del finale di Star Wars VII – Il risveglio della Forza, e per gli avvistamenti dei Puffin, le Pulcinelle di Mare. Purtroppo non siamo riusciti ad andare perchè il mare era agitato, il tempo non dei migliori ed era parecchio impegnativo per un bimbo di 3 anni, ma contiamo in futuro di visitarle!

In conclusione

L’Irlanda si è rivelata un autentico gioiello, una vera sorpresa. È una meta perfetta per chi ama le vacanze on the road, per chi ama la natura e anche per le famiglie con bimbi piccoli. Lorenzo non si è praticamente mai annoiato, e si è divertito parecchio a guardare i numerosi animali (pecore del Connemara in primis) lungo il percorso!

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