Itinerario tra Dublino e la zona nei dintorni di Galway

Probabilmente la stagione più indicata per visitare l’Irlanda è l’estate. Dico “probabilmente” perché mi è capitato di vedere immagini scattate in pieno Agosto con nebbia e temporali. Io ho scelto di partire alla fine di Dicembre per festeggiare a Dublino l’arrivo del nuovo anno e mi posso reputare davvero fortunata: complice l’azione mitigatrice del mare, il tempo è stato straordinariamente clemente regalandomi paesaggi e cieli indimenticabili. Solo qualche acquazzone portato via rapidamente dal vento.
Vi racconto il mio itinerario di dieci giorni suddiviso tra la naturalistica Costa Occidentale e la caotica Dublino, capitale della Repubblica d’Irlanda che comprende la parte centro-meridionale del Paese. Per chi non lo sapesse l’Isola è divisa in due parti dal 1921, anno in cui venne combattuta una sanguinosa guerra per ottenere l’indipendenza dall’Inghilterra. Da allora il Nord fa capo a Belfast ed il passaggio in territorio inglese richiede il controllo del passaporto e di convertire la vostra valuta in sterline.
Galway
Dedicate a Galway almeno una giornata piena. Sarà sufficiente per girare a piedi il colorato centro storico dove le botteghe si alternano ai Pub tradizionali che propongono live session musicali quotidiane.
Galway è città di mare, città di porto. Costantemente esposta ai venti e alle onde dell’Oceano Atlantico, conserva uno stretto legame con la pesca. Ecco perché, tra i piatti tipici del territorio, troverete le ostriche (oysters). Fruttuosa è anche la cattura dei salmoni che normalmente avviene a primavera quando il fiume Corrib (il corso d’acqua che attraversa la cittadina dividendo il centro dal quartiere di Salthill) si popola di banchi che risalgono la corrente per andare a deporre le uova. A testimonianza del ruolo fondamentale dell’attività ittica potrete passeggiare lungo “The Long Walk“, una fila di case colorate a ridosso della foce del Corrib che un tempo erano abitate dai marittimi. In inverno sulle spiagge sassose che si trovano dall’altro lato della strada potrete vedere i pescherecci a riposo, adagiati su un fianco in attesa del ritorno della bella stagione. Al termine della promenade si oltrepassa l’Arco Spagnolo (uno dei pochi monumenti famosi di Galway) in cui trova spazio un ristorante tradizionale gettonatissimo.
Ecco due punti di interesse su cui concentrare la vostra attenzione: l’originale Cattedrale con l’altare a 360 gradi e la rinomata Eyre Square, grande spiazzo verde poco interessante dal punto di vista architettonico, ma prezioso snodo per il trasporto pubblico su cui affacciano autonoleggi e biglietterie.
COME RAGGIUNGERE GALWAY?
Volando su Dublino potrete scegliere di noleggiare un’auto direttamente all’aeroporto della Capitale e dirigervi verso Ovest oppure, soprattutto se il vostro aereo viaggia la sera, potrete approfittare dei frequenti autobus che fanno la spola tra le due città. Il servizio è comodo, a prezzi onesti e ben organizzato. Io mi sono affidata a Citylink (www.citylink.ie) e mi sono trovata benissimo. Consiglio fortemente la prenotazione online del posto, soprattutto nei periodi più turistici.
DOVE DORMIRE?
L’elevato flusso di turisti fa sì che a Galway la scelta di strutture in cui pernottare non manchi. Ne troverete di ogni tipo: dagli ostelli per giovani agli alberghi di lusso. Per questioni pratiche legate al mio viaggio ho scelto di pernottare a Salthill, quartiere più defilato che affaccia sul mare. Per raggiungere il centro ci vogliono circa 20 minuti a piedi. In alternativa potete scegliere di prendere l’autobus. The Nest, un grazioso boutique hostel, è stato la base perfetta ed un accogliente ristoro dopo intere giornate trascorse all’aperto.