È la Rimini dell’Albania: una città perfetta per scoprire il mar Adriatico con appena 10 euro al giorno

Scritto da: Pignerin
È la rimini dell'albania: una città perfetta per scoprire il mar adriatico con appena 10 euro al giorno

Accettiamo con piacere l’invito di mio cognato Piero, soggiorneremo qualche giorno nel suo appartamento a Valona in Albania. Partiamo martedì 21 Maggio da Bologna con volo Ryanair destinazione Tirana. A 100 metri dagli arrivi parte il van (circa 30 posti) per Valona, occorre sbrigarsi perché non é prenotabile e se è già al completo bisogna attendere il successivo 2 ore dopo.

Ci sono i taxi che per i 150 km della tratta chiedono circa 100 euro contro i 12 del van. Piero ci fa una sorpresa e ci viene a prendere in macchina. Ci godiamo il viaggio ammirando il paesaggio; ci colpisce subito la presenza diffusa di polizia lungo il tragitto con postazioni mobili di autovelox ricorrenti perfettamente mimetizzate nelle numerose aree di sosta.

Diario di viaggio

Giorno 1 – Valona

Prima di entrare a Valona, prima visita culturale ad un caratteristico monastero (Monastiri) situato su un isolotto al quale si arriva tramite una lunga passerella di legno sulla laguna: carino, ci sgranchiamo un po’ le gambe.

Poi, dopo aver scaricato le borse nel bel appartamento di Piero al decimo piano di un edificio di recente costruzione, dalle finestre del quale si gode una vista stupenda, siamo pronti per andare a cena. Primo assaggio di cucina albanese alla trattoria Te Porti ,prima dell’ inizio del lungomare sulla spiaggia nuova, un cento metri in linea d’aria di fronte all’ università di Valona.

Ci accoglie Mussa, l’oste, molto cordiale, che conosce sia l’Italia che l’italiano (parla molto bene). Si accorda con Piero per un menù semplice: insalata mista dello chef e pesce alla griglia, finale con trileche dolce tipico locale; tutto buono.

Giorno 2 – Berat

berat

Il programma del giorno seguente prevede gita in auto fino al parco archeologico di Apolloni (che visitiamo in un’oretta abbondante) e poi prosecuzione fino a Berat, villaggio sulle colline con case di architettura tipica locale molto caratteristiche, anche conosciuto come la città delle 1000 finestre. Visitiamo il castello con il suo incredibile museo pieno di opere perfettamente restaurate. Per godere appieno del tutto é consigliabile acquistare oltre al biglietto l’audioguida in italiano.

È ora di pranzo, Piero ha un obiettivo: ristorante Klea che ha recensioni entusiaste. Troviamo un tavolo su una bella terrazza sotto gli alberi, ordiniamo quattro portate di cibo locale con birra del posto, poi ancora trileche (strepitoso come il fergese) e altro dolce della casa. L’oste è simpaticissimo, il servizio veloce e il cibo divino, in più a prezzi onestissimi.

Visibilmente soddisfatti, andiamo a fare una lunga passeggiata sul lungofiume in centro paese. Il posto é veramente bello ed io non posso non notare la presenza di vari pescatori sul fiume che scorre rapido sotto di noi, le catture di pesci non mancano.

Torniamo alla base (1 ora e mezza di auto), ci riposiamo e la sera dopo un’altra bella camminata approdiamo alla taverna Kotec, specializzata nel pollo alla brace. Prendiamo il piatto classico che prevede 1/2 pollo alla brace con patate fritte e riso con verdure, più tre birre, il tutto accompagnato da un piatto di tzatziki con tre bastoncini di verdure e maionese. Tutto abbondante e molto buono al prezzo per tre persone di 1400 lec, circa 14 euro.

Giorno 3 – Valona

Il giovedì lo dedichiamo tutto a Valona.

La mattina andiamo in spiaggia e camminiamo tutta la spiaggia vecchia in un alternarsi di spiagge libere e attrezzate, molto vivibile, il mare è limpido e degrada lentamente come nella nostra Romagna. Riprendiamo l’auto e facciamo tutto il lungomare della spiaggia nuova dove stanno nascendo un sacco di complessi abitativi e resort (sembra il nostro boom economico degli anni ’60) e ci spingiamo fino ai paesini sul mare oltre Valona per poi prendere una strada nuova di zecca per rientrare dall’interno: veramente godibile il paesaggio e le vedute dall’ alto di Valona. 

Pranziamo in appartamento con un paio di borek (focaccia locale) con spinaci e ricotta e il pollo avanzato dalle enormi portate della sera precedente. Assaggiamo anche il Dhalle, bevanda tipica allo yogurt. Cavolo, qui in cucina sono proprio bravi. Alle 17 usciamo e ci “sciroppiamo” il boulevard ricco di negozi, cliniche ed esercizi commerciali in genere e poi tutto il lungomare della spiaggia nuova, pieno zeppo di bar e ristoranti.

Quattro chiacchiere con un paio di pensionati italiani seduti ad un bar sulla passeggiata (amici di Piero) e poi oramai è ora di cena e ci fiondiamo al Restaurant Zgara in una stradina laterale. Trattasi di trattoria tipica albanese dove, ci dice Piero, si vedono spesso file interminabili per trovare posto. Il motivo ? Si mangia bene, si spende poco, non si può prenotare. Ma che bella sorpresa questa Albania. Digeriamo l’ottimo fritto misto di pesce trastullandoci sul boulevard alla ricerca di una farmacia ed infine rincasiamo. Oramai siamo alla fine, domani é venerdì e dobbiamo rientrare.

Giorno 4 – Valona e rientro in Italia

L’ultima mattina ci rechiamo al mercato ortofrutticolo, dove compriamo diverse cose. Noi mettiamo in valigia due sacchetti di olive rivelatesi eccezionali. I prezzi sono molto bassi, complice anche l’enorme offerta di questo tipo di prodotti anche lungo le strade, però la qualità è superba. Compro due paia di calze di lana di pecora fatte a mano, il mio personale souvenir.

Finale scoppiettante alla taverna Varca dietro alla spiaggia vecchia, le mie linguine allo scoglio, a mio modo di vedere, rimarranno ineguagliate nella bontà per un sacco di tempo.

Unica nota negativa il viaggio di ritorno verso l’aeroporto di Tirana in pulmino (il viaggio verso l’aeroporto si può prenotare in anticipo), l’autista sembrava Verstappen, non ricordo nessun veicolo ci abbia superato in due ore di viaggio.

Conclusioni

Valona è un bel posto di mare dove non manca nulla, nell’aria il fremito dell’imminente boom economico con palazzi che sorgono come funghi. Albanesi ospitali, gentili e molto disponibili, moltissimi parlano italiano. Presenza diffusa della polizia lungo le strade, senso comune di tranquillità. Si mangia molto bene e si spende poco (almeno nei posti locali che conosceva mio cognato). La spesa media diurna è stata sempre sui 10 euro a persona, anche consumando pesce e bevande comprese. Spiaggia lunghissima, vecchia e nuova 3+3 km e molto ampia, mare bello. Consiglio per gli italiani che si recano in Albania in aereo: viaggiare con il passaporto per accorciare i tempi ai controlli. Nel frattempo, ho l’impressione che Piero ci avrà presto tra i piedi un’altra volta.

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