Tra storia e tradizione, cultura e birra: in Veneto c’è il borgo dove da quasi 200 anni si spillano bionde e rosse

Cristian Vicari, 13 Set 2024
tra storia e tradizione, cultura e birra: in veneto c'è il borgo dove da quasi 200 anni si spillano bionde e rosse
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In provincia di Vicenza, nel cuore del Veneto, c’è un affascinante borgo che incarna perfettamente l’essenza della tradizione veneta: è Piovene Rocchette. Con una popolazione di circa 8000 abitanti, questo comune è noto per la sua storia ricca, il suo legame con la natura circostante, rappresentato in particolare dal Monte Summano che domina il paesaggio. Questo monte prende il nome dalla divinità dei fulmini notturni, un dio minore associato a Giove (o Zeus) che, per contro, era la divinità dei fulmini diurni. A Giove Summano venivano fatti offerte come un segno propiziatorio: prevalentemente si trattava di focacce di farina, latte e miele a forma di ruota, dette Summanali, un piccolo accenno di storia che rende ricco questo luogo. 

La storia di Piovene Rocchetta

“Piovene”, un nome che deriva probabilmente dalla ricchezza di acque che caratterizza il suo territorio, Il secondo nome, “Rocchette”, fu aggiunto con Regio Decreto del 19 ottobre del 1933, vista l’importanza che aveva assunto la località così denominata, grazie agli stabilimenti dei Lanifici Rossi della stazione ferroviaria e delle birrarie.

Le origini di questo luogo si stanziano in epoca tardo romana, dove il territorio di Piovene fu munito di una fortificazione a difesa e a controllo della valle dell’Astico. Nel periodo del Medioevo, alla fine dell’epoca romana e per tutto l’alto medioevo, sulle strutture romane di difesa si innestarono i tre castelli medievali: Castel Manduca, Castello Luca e Castel della “Rocchetta” definito dal Caldogno “inespugnabile”, castelli che svolsero una funzione strategica nel controllo della Val d’Astico e del suo sbocco verso l’alta pianura vicentina. È da qui che parte il nostro viaggio all’interno di questo magnifico luogo, Oggi, Piovene Rocchette conserva molte testimonianze del suo passato glorioso, il centro storico caratterizzato da strette vie acciottolate, antiche case in pietra e chiese di grande valore artistico. Un luogo che ha saputo mantenere viva la propria identità. Passeggiando fra queste vie si respira la conservazione della tradizione di questo luogo vicentino, saranno molti luoghi storici da poter visitare e che vi affascineranno, riempirete sicuramente la vostra bacheca di Instagram di foto meravigliose.

Cosa vedere nel borgo

Uno dei fulcri del centro storico e la chiesa di San Giovanni Battista, che risale al XV secolo, Questo edificio religioso è noto per la sua imponente struttura, affascina e stupisce, svetta sul borgo offrendo una vista panoramica sui tetti del paese e sulle montagne circostanti, regalandovi tramonti magnifici. All’interno della chiesa gli affreschi e le opere d’arte sacra testimoniano la devozione della comunità e il ruolo centrale che la regione ha sempre avuto nella vita del borgo vicentino.

Spostandoci e camminando all’interno di questo luogo, un altro elemento architettonico che troverete di rilievo è Villa Verlato. Non la troverete esattamente nel cuore del centro storico, ma la sua vicinanza la rende parte integrante del tessuto urbano. Questa villa settecentesca è un esempio raffinato di architettura veneta. Presenta al suo interno eleganti saloni decorati con stucchi e affreschi, la parte inferiore, che comprende pianterreno e ammezzato, è caratterizzata da bugni e gentili separate da solchi profondi, mentre il piano nobile e l’attico sono contraddistinti da superfici lisce. Il settore centrale sporge leggermente e il suo oggetto è reso ancor più sensibile dalle sei semicolonne ioniche reggenti la trabeazione, a sua volta coronata dal fronte triangolare. Gli interni della Villa conservano principalmente opere di Gerolamo Pisani e altri autori non ancora identificati. Un luogo maestoso e affascinante.

Fra queste stradine anche le case private meritano uno sguardo: edifici spesso adornati con balconi in ferro battuto e portoni in legno massiccio che conservano l’atmosfera di un tempo. Ciò che noterete, quasi sicuramente, è che all’interno del centro storico sarà ricca la presenza di antiche fontane in pietra; in passato queste fontane erano i principali punti di approvvigionamento idrico del borgo e alcune delle quali ancora funzionanti sono simboli della vita comunitaria. 

Le birrerie storiche di Piovene Rocchette

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Birreria Vecia 1867 (@birreriavecia)

Birreria Summano e Birreria Vecia sono le due birrerie storiche di Piovene Rocchette. Sembra strano considerare questi luoghi come degni di nota turistica, ma stiamo parlando di edifici che hanno una tradizione ultrasecolare.

Birreria Vecia venne aperta dai frati Girolimini nel 1867, mentre la Birreria Summano risale addirittura al 1853, anche se nel 1879 si inizia a produrre birra all’uso bavarese e due anni dopo, nel 1881, la Summano può dotarsi dello stemma reale per concessione di Re Umberto I.

I veneti sanno far festa

Piovene Rocchette ha anche un luogo in cui le tradizioni sono vive e ben radicate. Tra gli eventi più significativi si annovera la festa di San Giuseppe, patrono del paese, che si celebra ogni anno a marzo con una processione religiosa e una serie di manifestazioni culturali gastronomiche. Ma ancora la sagra del Rosario che si tiene in ottobre, altra occasione importante per la comunità, caratterizzata da fiere, concerti e spettacoli, un vero luogo di festa. 

In conclusione, Piovene Rocchette e il borgo tra i borghi che ha saputo conservare il suo patrimonio storico e culturale, integrandolo con la modernità, senza perdere il suo fascino autentico.  Avete in programma un viaggio? Sicuramente questa è la meta che vi aspetta. 

Copyright foto apertura: Comune di Piovene Rocchette. Tutti i diritti riservati



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