Siti archeologici, terme e città “salate”: è lei la meta che non avevi messo in conto per le vacanze di quest’anno

Il suo nome antico è Bournus, il “mantello del Profeta”. Ovviamente si parla di Maometto, che su questa città avrebbe steso un velo di divina protezione, rendendo Tunisi una delle più belle città dell’Africa mediterranea. Influenzata da millenni di cultura islamica prima, e ampiamente modernizzata sotto il protettorato francese tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, la capitale della Tunisia, una piccola fascia di terra schiacciata dai giganti vicini Algeria e Libia, mescola in sé tutti gli elementi di una destinazione capace di incantare, e per certi versi sembra voler ricordare Palermo o Marsala, altre città, stavolta sull’altra sponda del Mediterraneo, che hanno camminato lungo i percorsi della cultura, della vita quotidiana e dello splendore dell’Islam che fu. Soprattutto, oggi Tunisi è una città vicina da raggiungere, grazie alla presenza di collegamenti stabili che, via nave o aereo, permettono di raggiungere questa perla del Maghreb, ovvero l’Africa che affaccia direttamente sul Mare Nostrum.
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Tunisi, la perla bianca che guarda al Mediterraneo
Come ogni città della tradizione islamica che si rispetti ha influenzato, una visita a Tunisi non potrebbe essere completa, o addirittura cominciare, senza passare per la sua storica Medina. Costruita su una zona collinare, ricca di vicoli e mercati dove tuffarsi tra spezie e artigianato, qui si può ammirare anche la storica Moschea di al-Zaytouna, la più antica di tutta la città, luogo di fede e spiritualità di profondo valore, il cui imponente minareto sembra quasi imitare la Giralda di Siviglia. La moschea non è accessibile ai non musulmani, tranne che per il giardino estero e il porticato, con un biglietto di 5 dinari. Cristiana e accessibile è invece la romanico-bizantina cattedrale di San Vincenzo de’ Paoli, costruita a cavallo tra XIX e XX secolo con il marmo di Djebel-oust e vero e proprio monumento di sintesi tra cultura e stile tra Africa ed Europa.
Uno dei musei più belli dell’Africa
Iconica e al centro di una vera e propria opera di valorizzazione che è la stessa dell’intero paese, la ricca collezione del Museo del Bardo, il museo più importante di Tunisi, è allo stesso tempo tra le più importanti di tutto il continente africano. Proprio qui, la convivenza e la successione, a tratti violenta, di innumerevoli civiltà e influenze (dai Fenici ai Romani, dall’Islam alla Cristianità), sono raccontate in imponenti percorsi espositivi che spaziano tra mosaici, vasi, sculture e oggetti di ogni tipo. Aperto nel 1888, il museo è ospitato nella antica residenza nobiliare di Ali Bey III, il Bey (o Re) dell’allora Tunisia, prima che divenisse un protettorato francese. Questo complesso è un affresco straordinario in millenni di storia tunisina, mediterranea, europea ed africana che vale la pena già solo per il complesso che ospita questi reperti.
- Orari di apertura: 9.00 – 17.00 (estate); 9.30 – 16.30 (inverno); 9.30 – 16.30 (durante il mese del Ramadan)
- Biglietto d’ingresso: 13 dinari (circa 3,80 euro)
- Come arrivare: con la Metropolitana leggera di Tunisia, linea 4 (Place de Barcelone – Kheireddine)
Cuore della Tunisi contemporanea, Avenue Habib Bourguiba è l’antica Promenade voluta dai francesi, ampia ed alberata, su cui affacciano la Cattedrale di San Vincenzo, il Teatro municipale, fino alla Piazza dell’Indipendenza.
Cosa vedere nei dintorni di Tunisi
Ogni viaggio che si rispetti in Tunisia parte dalla capitale Tunisi, ma non si ferma qui: ad attenderci nei dintorni della capitale ci sono località leggendarie da visitare.
Cartagine, che i Romani non sono riusciti a cancellare
La prima è la città del Carthago delenda est, la frase pronunciata da Catone il Censore nel 157 a.C., in virtù dell’odio profondo che vedeva opposta l’Urbe al suo storico nemico. La città doveva essere cancellata, ridotta in macerie e su queste sparso il sale, affinché nulla più vi sorgesse. Oggi, con i suoi appena 17mila abitanti, è un bellissimo avamposto sulla sponda africana del Mar Mediterraneo, città dal ricco patrimonio archeologico dove visitare le terme di Antonino e le infrastrutture puniche, come il Tophet e il quartiere di Byrsa. Le rovine della Cartagine che attentò al potere dell’Urbe fanno da contraltare a monumenti più recenti, come l’imponente moschea Malik ibn Anas, con il suo minareto alto 55 metri, e la ex cattedrale di San Luigi, sconsacrata e adibita a uno spazio culturale chiamato Acropolium.
Sidi Bou Said, la Santorini dell’Africa
Imperdibile, anche perché facilmente raggiungibile anche in treno, è Sidi Bou Said, la perla blu della Tunisia. Una piccola località turistica, 6000 abitanti in tutto, fatta soprattutto di vicoli dove il bianco candido delle case e l’azzurro intenso di tetti e decorazioni si fondono in una architettura che pare voler ricordare Santorini. Soprattutto, una località marittima perfetta per le vacanze estive dove, tra morbide spiagge sabbiose, stradine alberate e un’atmosfera rilassata, nel corso degli anni si sono ritrovati artisti da tutto il mondo, da Paul Klee ad August Macke. Un po’ andalusa, un po’ arabeggiante, sono le magnifiche ceramiche, i mosaici, i giardini alberati dove ripararsi dal caldo che la trasformano in una meta decisamente originale, accompagnamento ideale di una vacanza a Tunisi.