È la più cara d’Europa: per sbarcare su quest’isola devi pagare una tassa di 20 euro

Alessandro Cipolla, 25 Giu 2025
È la più cara d'europa: per sbarcare su quest'isola devi pagare una tassa di 20 euro

Mykonos è una meta top per vacanze glamour, ma con prezzi proporzionati alla sua fama: un’esperienza di lusso, non esattamente economica che dal primo luglio diventerà ancora più cara. A partire dall’inizio del prossimo mese e fino al 30 settembre, i passeggeri di crociere che sbarcheranno a Mykonos e Santorini dovranno pagare infatti una tassa di 20 euro a persona. Una decisione che è stata presa per limitare gli sbarchi giornalieri e ridurre gli impatti.

Considerata come una sorta di regina della movida, ogni anno Mykonos accoglie oltre due milioni di turisti. Nel 2023 hanno attraccato 749 navi da crociera con circa 1,2 milioni di passeggeri sbarcati: il record in una sola giornata è stato di 8 navi e circa 20.000 visitatori contemporaneamente. Lo scopo di questa tassa che andrà a colpire i croceristi è duplice: limitare gli sbarchi giornalieri dei turisti e – ca va sans dire – fare cassa, con gli introiti che serviranno a finanziare il settore greco del turismo.

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La tassa di 20 euro per Mykonos

Secondo quanto riferito, in Grecia il governo ha deciso di introdurre una nuova tassa di soggiorno per gli ospiti che arrivano nel Paese a bordo di navi da crociera. Come detto la tassa entrerà in vigore il primo luglio 2025 come parte di una nuova legge approvata nel 2024. Annunciata per la prima volta nel 2023, la misura mira a decongestionare le destinazioni più gettonate del Paese e a finanziare progetti infrastrutturali per il settore crocieristico e turistico.

Le tariffe varieranno a seconda della destinazione e della stagione e saranno pagate per passeggero e per tratta. Mykonos e Santorini saranno soggette alle tariffe più elevate: i passeggeri pagheranno 20 euro a visita tra il primo luglio e il 30 settembre. Per gli scali in bassa stagione – compresi gli arrivi nei mesi di ottobre, aprile e maggio – la tariffa invece scende a 12 euro. Infine durante la stagione invernale, che va da inizio novembre a fine marzo, gli ospiti pagheranno 4 euro.

Le tasse per i turisti in Grecia

Sempre in base a questa nuova legge, per tutte le altre destinazioni in Grecia la tariffa di arrivo parte da un euro per la stagione invernale, per poi salire a 5 euro durante l’alta stagione estiva. Nelle mezze stagioni invece i passeggeri pagheranno 3 euro. Secondo quanto riportato dai media ellenici, i proventi derivanti dalle tariffe saranno destinati ai Comuni in cui arriveranno le navi, nonché ai ministeri della Navigazione e del Turismo.

Si stima che le nuove tasse genereranno entrate per il Paese pari a 50-100 milioni di euro all’anno. “La Grecia non ha un problema strutturale di sovraffollamento turistico –  ha spiegato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis nel 2024 quando è stata approvata la legge -. Alcune delle sue destinazioni hanno un problema significativo durante determinate settimane o mesi dell’anno, che dobbiamo affrontare“. Per tutte le informazioni utili e per ogni necessità è sempre bene visitare il sito ufficiale dell’Ambasciata d’Italia ad Atene.

Quanto è costosa Mykonos

Mykonos da tempo è considerata come una delle isole più esclusive e costose delle Cicladi. Alti prezzi in ristoranti, beach club, boutique e alloggi ricevono spesso critiche, ma ogni anno milioni di turisti scelgono di visitare ugualmente questa bellissima isola. Resta il fatto però che Mykonos è più costosa rispetto alla media greca – simile a Capri o Ibiza per intenderci -, ma resta accessibile fuori stagione (maggio o settembre) dove i prezzi scendono anche del 40–60%.

Facendo uno rapido esempio di vacanza a Mikonos, una persona sola a luglio può spendere per una camera 3–4 stelle almeno 100 euro a notte fino a un massimo di 400 euro, minimo 100 euro al giorno per cibo e bevande, dai 30 agli 80 euro per il beach club e un 25 euro – minimo – per il trasporto. Una vacanza di questo genere di una settimana così potrebbe essere abbastanza esosa, ma un alloggio più economico e la ricerca di spiagge libere può dimezzare i costi.



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