Anche gli inglesi se ne sono accorti: dopo anni di penombra questa città italiana sul mare sta vivendo un nuovo Rinascimento

La città di Catania è un gioiello del Barocco, con il suo centro storico che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Per tanto – troppo – tempo della seconda città più grande della Sicilia si è parlato solo in termini negativi, tra criminalità e situazioni di degrado. Ora l’aria alle pendici dell’Etna però è cambiata, con Catania che starebbe come rifiorendo tanto da meritarsi anche le attenzioni del The Guardian, celebre quotidiano inglese che gli ha dedicato un lungo articolo elogiando in particolare il rapporto qualità-prezzo della cucina catanese con i piatti principali che si trovano a 10-13 euro, costi inimmaginabili nelle altre località turistiche del Belpaese.
La giornalista Leah Pennisi-Glaser – origini catanesi tanto che un suo cugino ha un ristorante in città – già nel titolo ha parlato di “reinvenzione di Catania“, sottolineando come “una repressione decennale della criminalità organizzata sta aprendo Catania, con zone precedentemente vietate che ora accolgono turisti e nuove attività commerciali“. Nell’articolo vengono elencate tutta una serie di ristoranti – dalla Nuova Trattoria del Forestiero al Mercato La Pescheria – dove mangiare bene senza spendere cifre eccessive, un binomio che può essere rapportato in generale a tutto il nuovo corso della Città Nera: aprirsi al turismo mantenendo i costi accessibili. Guardando i recenti numeri sugli arrivi in città sembrerebbe che questa ricetta stia dando i suoi frutti.
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Com’è cambiata Catania
Come chi guardandosi allo specchio decide che è arrivato il momento di cambiare vita, di ricominciare da capo, allo stesso modo Catania di recente ha messo in atto una sorta di rinascita. L’articolo del The Guardian è la riprova di come la strada imboccata sia quella giusta. Questo non vuol dire che i tanti problemi di colpo siano svaniti come per effetto di una bacchetta magica, ma i progressi fatti sono sotto gli occhi di tutti e Catania sta vivendo ora una sorta di seconda giovinezza.
Il terremoto del 1693 distrusse buona parte della città: messi in ginocchio gli etnei però hanno saputo rialzarsi, con la città che vediamo oggi, soprattutto nella sua parte centrale, che è in gran parte frutto della ricostruzione post-terremoto che è stata caratterizzata dallo stile barocco siciliano. Al giorno d’oggi così sono tante le cose da vedere a Catania: detto del centro storico – le costruzioni in pietra nera vulcanica creano forti contrasti con il cielo e il mare conferendo alla città un aspetto suggestivo -, non bisogna dimenticare il Castello Ursino, Palazzo Biscari, i diversi monasteri balocchi e, naturalmente, lo splendido mare.