La Cortina d’Ampezzo del Centro Italia: non ci sono le Dolomiti, ma gli Appennini fanno lo stesso la felicità degli sciatori
Rivisondoli, che sta a 1.320 metri di altitudine, è un piccolo borghetto montano che cattura da sempre il cuore di chiunque la visiti per la sua posizione privilegiata nel cuore degli Appennini abruzzesi. Nonostante le Dolomiti possano mancare un po’, gli amanti della montagna gioiscono lo stesso per gli scenari incantevoli e un’atmosfera un po’ intima che strizza l’occhio a quelle di località alpine un pelo più rinomate. Non per questo è di serie B, tutt’altro: circondata dall’Altopiano delle Cinquemiglia e da alcune cime (tipo il Corno Grande) Rivisondoli ha mantenuto l’essenza di borgo tradizionale, arricchito dalle strutture turistiche sì, ma senza perdere l’autentico.
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Nasce come un villaggetto fortificato in epoca medievale, con una storia segnata dalle ricostruzioni come proprio per la Chiesa di San Nicola di Bari, rinnovata nel 1912 dopo uno dei tanti terremoti che colpirono l’Abruzzo. Tra strade strette e ciottolanti c’è ancora un po’ di tempo passato, testimoni vari palazzi storici e chiese per la sua storia: il centro città ha ancora diversi elementi di architettura rurale che, comunque, ben si mischiano col turismo moderno. Insomma, Rivisondoli è ben bilanciata: la Cortina d’Ampezzo del Centro Italia, Rivisondoli, è famosa per il comprensorio sciistico e per le escursioni, con 150 km di piste da discesa.
Non serve amare per forza gli sci per apprezzarla, perché Rivisondoli vede un sacco di animelle pure in estate, seppur d’inverno gli Appennini creano percorsi naturalistici stupendi dove flora e fauna sono protagonisti.
La vocazione turistica però si vede eccome: in ogni angoletto ci sono rifugi di montagna dove si possono gustare piatti tipici locali e ci sono tanti eventi che animano il borgo d’inverno, come il Presepe Vivente di gennaio, che è più magico con le nevi appenniniche del paesaggio tutt’attorno. Ma sì, l’essenza rimane, il borgo è tutt’oggi legatissimo alle tradizioni pastorali che influenzano cucina e feste.
Le attività invernali. Sci, e non solo: cosa fare e cosa vedere a Rivisondoli
Rivisondoli con le ciaspole
Rivisondoli è senzadubbiamente una delle mete più belle dell’Italia centrale per gli sport invernali. Il comprensorio sciistico dell’Alto Sangro, di cui fa parte, è tra i più grossi di questa parte d’Italia con più di 150 km di piste da discesa che si snodano tra i monti dell’Abruzzo. Ce n’è per tutti a livello di difficoltà, sia esperti che non, quindi parti dal presupposto che se vai in gruppo son felici tutti. Oltretutto le moderne tecnologie garantiscono la neve tutta la stagione con l’innevamento programmato, anche nei periodi un po’ meno freddi.
Ma parliamo di cose fighe: che ne pensi dell’heliski? È una disciplina che permette ti fa arrivare alle vette più alte con l’elicottero per poi lanciarti in spettacolari discese fuori pista. Chi ama l’adrenalina ha trovato pane per i denti, non c’è molto da dire: tanto di cappello a chiunque riesca (non io).
Ma torniamo alla terra, o meglio alla neve, perché è pieno, sottolineo pieno, di passeggiate con le ciaspole sui numerosi sentieri innevati se vuoi un contatto un po’ più intimo e non ti accontenti di guardare e sorseggiare un po’ di cioccolata calda o un caffè corretto. Protagonista delle passeggiate è il Winter Nordic Walking, altra opzione popolare, buona per chi vuole esplorare a passo lento e godersi la neve, il silenzio di montagna, e il tepore alle gambe dopo la ciaspolata. Se preferisci qualcosa i più tranquillo c’è sempre il Palaghiaccio “G. Bolino” di Roccaraso, a pochi chilometri da Rivisondoli. Ha una pista olimpionica di pattinaggio su ghiaccio ed hockey, ergo ottimo per famiglie e gruppi di amici. Ci sono pure vari snowpark in zona nel comprensorio dell’Alto Sangro, tappa obbligata per chi ama lo snowboard con strutture per principianti e non.
Parlando d’altro, per un’esperienza un po’ di versa, ci sono le escursioni in motoslitta che fanno scoprire le montagne in modo giovane e dinamico facendo sentieri e vallate (ovviamente guidati). Ci sono vari alberghi in zona che sapranno darvi informazioni al riguardo, ma probabilmente nomineranno anzitutto il giro sulla Transiberiana d’Italia, il viaggio panoramico in treno attraverso il cuore dell’Abruzzo, reso più bello dal manto bianco della neve. Dopotutto, farlo in treno è più bello.
Cosa fare e cosa vedere a Rivisondoli
Chiesa di San Nicola, Rivisondoli, Abruzzo
Una delle attrazioni principali è il centro storico che tiene saldi ancora vari elementi delle antiche fortificazioni medievali. Passeggiando per le stradine ci sono vari portali storici tipo Porta Antonetta con le strutture architettoniche tipiche, inclusi vari palazzi settecenteschi e case in pietra che raccontano la storia del paese. La Chiesa di San Nicola di Bari, ricostruita nel 1912, è uno degli edifici religiosi più importanti del borgo con la facciata caratteristica in mattoni rossi e dettagli in pietra bianca. Al suo interno ci sono opere d’arte del XVII secolo e un crocifisso del 1700.
Non lontano dal centro (2 km più o meno) c’è il Santuario Romitorio di Maria SS. della Portella, luogo di meditazione e preghiera costruito nel 1589. Sta vicino all’Altopiano delle Cinquemiglia ed è immerso in una cornice naturale mozzafiato (l’Altopiano lo abbiamo nominato prima per i percorsi semplici) e custodisce all’interno un altare in marmo policromo e un bassorilievo della Madonna con Bambino. Meta di pellegrinaggi e punto di interesse, ma passiamo ad altro. Per quanto il Presepe Vivente che si fa da gennaio 1951 lo abbiamo nominato prima, se vai lì per puro relax c’è il centro termale delle Terme Alte in un’oasi verde. Trattamenti termali, percorsi di benessere e tanta acqua termale benefica che dopo una ciaspolata ci sta tutta.
Escursioni e passeggiate nell’Alto Sangro
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Paradiso di passeggiate ed escursioni, tutto il territorio circostante Rivisondoli è punteggiato da tanti sentieri panoramici che ti permettono di esplorare la natura degli Appennini, sia d’estate che d’inverno. Il percorso più famoso è quello che porta al Monte Calvario, tra le cime più iconiche della zona, per escursionisti di livello intermedio e un dislivello di 218 m e che dura un’oretta. Dalla cima si vede tutto l’altopiano con gli scorci sulla vallata. Chi vuole qualcosa di meno impegnativo può optare per l’Altopiano delle Cinquemiglia, vasta area naturale con sentieri facili e accessibili, cosa sempre apprezzata. Qui ci sono pure varie piste ciclabili che in inverno si adattano a passo di ciaspole.
Altra cosa da vedere è il Bosco di Sant’Antonio che si raggiunge anche da Pescocostanzo. Un bosco antico e tranquillo, itinerari semplici, ben segnalati. Alberi secolari, flora tipica degli Appennini e se la fortuna ti sorride, ti sorriderà qualche animale selvatico. I percorsi per mountain bike non mancano affatto, il ciclismo invernale prolifera. Diversi rifugi offrono il pernottamento se preferisci fare un’avventura di più giorni.
Come arrivare a Rivisondoli
La stazione Rivisondoli-Pescocostanzo
Per raggiungere Rivisondoli hai varie opzioni. In auto il percorso è semplice e segnalatissimo: se vieni da Roma puoi prendere l’A24, continuare sull’A25 e continuare fino all’uscita di Pratola Peligna – Sulmona. Da lì ti basta seguire la Strada Statale 17 per 45 km fino a Rivisondoli. Anche da Napoli il viaggio è agevole: si imbocca l’autostrada A1 fino a Caianello, quindi si prosegue lungo la SS85 e poi la SS17 in direzione del paese. Per chi arriva dall’Adriatico, Pescara è un punto di partenza comodo, perché basta seguire la A25 e uscire a Sulmona e continuare poi sulla SS17.
Metodo alternativo e panoramico è raggiungere Rivisondoli in treno. La ferrovia Sulmona-Isernia si fa alcuni dei paesaggi più suggestivi dell’Appennino ma include una fermata alla stazione di Rivisondoli-Pescocostanzo, la più alta di tutto l’Appennino (e questa qua sopra in foto). Opzione apprezzatissima per chi ama la natura e le belle viste, ma siam qui per questo. D’altronde ci si può arrivare in autobus coi collegamenti diretti da Roma e Napoli e varie corse giornaliere che portano a Rivisondoli. Se poi vuoi arrivarci volando (heliski non incluso) l’aeroporto più vicino è quello di Pescara a 107 km, ma volendo pure quelli di Roma sono un’opzione tattica. Basta non farsi scoraggiare da una delle statue più brutte del mondo se devi fermarti un attimo a Stazione Termini. Ad ogni modo, tocca qui per indicazioni usando Maps.
Cosa mangiare a Rivisondoli?
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Cazzarielli. Sì, già. La cucina di Rivisondoli è un viaggio attraverso i sapori dell’Appennino, dove le tradizioni pastorali e montane si mescolano per creare piatti saporiti e sostanziosi. E dai nomi stupendi. Essendo parte dell’Alto Sangro la gastronomia si basa pesantemente su formaggi, salumi, erbe selvatiche e piatti di carne. Anzitutto ci sono i Cazzarielli, pasta tipica di acqua e farina che si mangia coi fagioli di montagna e verza. Altra cosa da provare è la pecora al cotturo che chiede una cottura lunga e lenta, tipica delle usanze pastorali regionali. Prova pure gli gnocchi agli orapi che si fanno con una varietà di spinacio selvatico d’alta quota che è un po’ più delicato del dolce spinacio classico. Passando ai secondi devi provare la scamorza passita cotta alla brace che si mangia con le salsicce o col prosciutto crudo. Vanno matti per il ragù abruzzese ricco di carne, ma per dolce non scordarti le Ferratelle (o cancelle).