Tre settimane in Abruzzo. Viaggio a 6 zampe, dai castelli ai trabocchi

Piacevole sorpresa
Scritto da: mauroadele
tre settimane in abruzzo. viaggio a 6 zampe, dai castelli ai trabocchi

Abruzzo, un viaggio pensato in diverse occasioni, mai realizzato in precedenza e forse un po’ sottovalutato poiché la scelta verteva su altre destinazioni. In questo racconto non ci addentreremo in spiegazioni particolareggiate inerenti il patrimonio artistico/culturale, ma preferiamo esprimere le nostre sensazioni ed emozioni per condividerle con i lettori/viaggiatori. Siamo due persone e un cane.

4 agosto.  Vittuone – Santo Stefano di Sessanio (L’Aquila) 

Ed eccoci pronti per la partenza con Emily, la nostra cagnona. Lasciamo Vittuone il 4 agosto alle 6:00 e, dopo un paio di soste e la solita “coda” a Bologna, arriviamo a Santo Stefano di Sessanio nelle prime ore del pomeriggio. Si tratta di un paese a 1210 m di altitudine, annoverato fra i Borghi più belli d’Italia, abbandonato in passato e ripristinato grazie anche alla creazione di un albergo diffuso e alla nascita di botteghe artigianali dove vengono riutilizzate materie prime locali. Sistemiamo i bagagli nell’appartamento ” Il cardellinodel Residence Belvedere, dove in cucina ritroviamo uno stile di arredamento che ci riporta ai ricordi della nostra infanzia; la colazione è compresa ma è “fai da te”. Ci addentriamo nello splendido borgo medioevale, dove, tra i vicoli e le case in pietra locale, si ha la sensazione di vivere in un’epoca ormai lontana, letta sui libri di storia o vista nei film. È interessante e nello stesso   emozionante curiosare nelle piccole botteghe artigianali nate nelle antiche cantine che espongono merce di diverso tipo: lavori a maglia, all’uncinetto, ceramiche, bigiotteria, oggetti di lana tinta con colori naturali…non mancano i negozietti che vendono prodotti alimentari tipici locali. Tutto cioè rievoca un passato ricco di storia, cultura e tradizioni.

Concludiamo la giornata con una più che soddisfacente cena a base di spaghetti alla chitarra e gli immancabili arrosticini presso il Ristorante al lago.

5 agosto. L’Aquila – Amatrice – Lago di Campotosto 

In mattinata ci dirigiamo verso L’Aquila, città circondata da mura e parcheggiamo in prossimità di Porta Castello per poi camminare fino alla Piazza Battaglione Alpini, dove si ammira la Fontana luminosa. Le due statue femminili reggono una conca da cui sgorga l’acqua come si usava tempo fa per trasportare l’acqua delle fontane. In diverse zone della città si osserva con rammarico, la catastrofe causata dal terremoto. Proseguiamo verso la Basilica di San Bernardino che custodisce le spoglie del Santo nel Mausoleo e rimaniamo colpiti dalla bellezza dell’organo e del soffitto. Ci incamminiamo verso Piazza Duomo con le sue Fontane Gemelle e visitiamo la Chiesa di Santa Maria del Suffragio; ritorniamo al parcheggio per ammirare il Forte Spagnolo e ci riposiamo nel Parco del Castello. Partiamo alla ricerca della Fontana delle 99 Cannelle in Piazza San Vito con accesso da Porta Rivera. Il numero 99 ricorre nella storia della città, infatti pare che l’Aquila all’epoca della fondazione avesse 99 chiese,99 piazze e 99 fontane. Infine, dopo aver fatto diversi giri alla ricerca della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dobbiamo a malincuore desistere poiché sembra che sia chiusa o comunque inibita al traffico la strada per arrivarci.

Nel pomeriggio, dopo una sosta rifocillante e molto apprezzata presso l’Agriristoro La Mascionara a Cermone, ci dirigiamo verso Amatrice dove, osserviamo con sconforto, gli ingenti danni causati dal terremoto nel 2016, i notevoli lavori effettuati e quelli ancora in corso. Al ritorno passiamo dal lago artificiale di Campotosto che regala scorci veramente stupendi e notiamo diversi camper che campeggiano in prossimità delle sponde.

6 agosto. Campo Imperatore

Oggi decidiamo di fare l’escursione a Campo Imperatore e, percorrendo la strada che parte da Santo Stefano di Sessanio, rimaniamo piacevolmente colpiti dal meraviglioso paesaggio che appare ai nostri occhi: lunghe distese di praterie dove pascolano bovini, brucano l’erba pecore e cavalli in piena libertà! Le montagne sono ricoperte da un manto vellutato di verde cangiante che si alterna al bianco della pietra calcarea e in alcuni punti, la roccia detritica trasportata a valle dagli agenti atmosferici regala le sembianze di un paesaggio innevato. Parcheggiamo nel prato vicino alla partenza della seggiovia, poiché’ il parcheggio sovrastante pare sia pieno di veicoli in sosta, in particolare camper. La salita è abbastanza ripida, quindi, una volta arrivati all’Osservatorio astronomico, Mauro decide di percorrere il sentiero fino al rifugio Duca degli Abruzzi e io rimango ad aspettare con Emily. Sul piazzale dell’Osservatorio ci sono diverse bancarelle per la vendita di prodotti tipici locali: l’aglio di Sulmona, le radici di genziana da cui si ricava il digestivo tipico che troveremo anche nelle altre zone, pecorini stagionati, peperoncino, souvenirs.

Quando ritorna Mauro, mi spiega che dal rifugio partono una serie di sentieri escursionistici nel Parco del Gran Sasso e i Monti della Laga, fino ad arrivare al Corno Grande.

Nel tardo pomeriggio, ritorniamo in paese, ci concediamo un aperitivo nella piazzetta del nostro borgo e, curiosando ancora tra vicoli e botteghe, passiamo accanto alla Torre Medicea ricostruita dopo il terremoto.

7 agosto. Rocca Calascio, Calascio e Castel del Monte

La destinazione odierna è il Castello di Rocca Calascio dove sono state girate alcune scene di diversi film: Ladyhawke, Il nome della rosa e altri. Decidiamo di percorrere la salita a piedi, camminando lungo la strada, nonostante il tragitto sia in pieno sole; ai bordi dell’asfalto spuntano l’elicriso ormai secco e i cespugli di more ancora acerbe. Giungiamo al piccolo borgo dove ci sono alcuni punti ristoro, un albergo diffuso e qualche artigiano che espone le proprie creazioni. Percorriamo   un’altra salita e giungiamo al castello medioevale con vista spettacolare sui monti circostanti. Ci sono gruppi di escursionisti in bicicletta e altri a cavallo. Per la discesa decidiamo di incamminarci lungo il sentiero della montagna, facile da percorrere, ma composto principalmente da sassolini calcarei un poco scivolosi: meglio indossare scarpe da trekking.

Visitiamo il borgo di Calascio alquanto deserto e ci fermiamo ad assaporare un caldo panino casereccio ripieno di ottimi ingredienti locali presso la paninoteca Pane Amaro. Si tratta di un locale caratteristico, all’apparenza sembrerebbe una vecchia cantina ristrutturata in modo da lasciare comunque integro il ricordo del tempo passato; sulle pareti sono visibili oggetti utilizzati da allevatori e contadini. All’uscita notiamo persone in fila in attesa di poter trovare un posto per entrare a rifocillarsi. Proseguiamo per Castel del Monte, splendido borgo medioevale e ci addentriamo nei cunicoli, sotto gli archi, ci fermiamo ad osservare scorci stupendi che meritano di essere fotografati per ricordare in futuro questi momenti.

8 agosto. Castelli 

Facciamo una breve escursione a Castelli, paese della ceramica, ma purtroppo non possiamo rimanere a lungo poiché inizia a piovere e la Chiesa che si trova in piazza è già chiusa. Trascorriamo il pomeriggio in casa a causa del maltempo. 

9 agosto. Introdacqua

Oggi ci apprestiamo a raggiungere la seconda tappa del nostro percorso: Sulmona e dintorni. Ci fermiamo ad Introdacqua per visitare il paesino, ma inizia ancora a piovere.

Dopo aver mangiato i nostri panini e aver gustato un gelato presso un bar del paese, ci dirigiamo verso la “Locanda dell’asino d’oro” dove abbiamo prenotato una camera per 1 settimana. La stanza è molto spaziosa: ci sono altri 2 letti singoli oltre a quello matrimoniale, inoltre c’è ancora spazio e ciò è importante per la nostra Emily. Si tratta di una fattoria con annesso allevamento di asini anche a scopo terapeutico, ma ci spiegano che questa attività è gestita da altre persone rispetto al b&b. Inoltre, in uno spazio della fattoria è in corso un ” Centro estivo” per bambini dall’apparente età di scuola infanzia/primaria e, sentendo le loro urla, le risate, le voci degli educatori, improvvisamente, mi sembra di essere nel cortile della scuola dove insegno.

Qui c’è anche il Ristorante per la cena dove il cuoco cucina ottimi piatti secondo la tradizione locale; di notte regna la pace, interrotta solo dal raglio degli asinelli.

10 agosto. Sulmona e Pacentro

Giornata trascorsa visitando Sulmona. Partiamo dalla Cattedrale di San Panfilo con la facciata a forma squadrata e rimaniamo stupiti nell’osservare l’altare in pietra intarsiata di marmi policromi; la cripta è la parte più antica della Chiesa. Camminando lungo il Corso Ovidio, incontriamo il Complesso dell’Annunziata e visitiamo la Chiesa dalle mura color pesca; più avanti nella Piazza XX Settembre svetta la statua di Ovidio. Proseguendo c’è la Chiesa di San Francesco della Scarpa e, passando sotto l’antico Acquedotto, ci troviamo in Piazza Garibaldi, dove, pochi giorni fa, era stata organizzata la Giostra Cavalleresca, ma purtroppo noi non c’eravamo. In fondo alla Piazza c’è la Chiesa di San Filippo Neri. Ovunque ammiriamo negozi che espongono meravigliosi cesti di fiori confezionati con confetti colorati e dai gusti differenti. Visto che è tardi per visitare Il Museo dei confetti Pelino, pensiamo di organizzare la visita nel pomeriggio e nel frattempo ci rechiamo a Pacentro, uno dei Borghi più belli d’Italia. Camminando ed inerpicandoci lungo stradine, viuzze, scopriamo una casa contadina abitata fino agli anni settanta da una signora anziana e queste anguste stanze ricordano le grotte viste ai Sassi di Matera.

Ritorniamo a Sulmona per la visita al Museo del confetto che è stata molto interessante. Attraversiamo la galleria del negozio dove sono esposti oggetti utilizzati per confezionare bomboniere per ogni ricorrenza e, naturalmente ci sbizzarriamo nella scelta di acquisto di confetti.

11 agosto. Scanno – Lago di Scanno – Anversa degli Abruzzi

Ci apprestiamo a raggiungere il paese di Scanno, centro della Valle del Sagittario, famoso anche per i tradizionali costumi indossati dalle donne durante le rievocazioni storiche. Ci addentriamo nei vicoli dove sorgono antiche case in pietra, passiamo sotto gli archi e in un continuo, faticoso saliscendi, ci soffermiamo a curiosare nelle vetrine che espongono prodotti locali e attrezzi in uso secondo la tradizione. Riprendiamo l’auto per parcheggiare nel punto in cui parte il sentiero che conduce alla vista panoramica del bellissimo ” Lago del cuore”: attenzione a non fermarvi alla sbarra, ma continuate lungo il sentiero. Qui ci sono diverse persone che fanno la coda per scattare foto ricordo. Dall’alto la vista è magnifica: appare un cuore blu contornato dal verde brillante della vegetazione, alle spalle le montagne fanno da sfondo. Ne è valsa la pena!

Pensavamo di poterci fermare in qualche spiaggetta, ma purtroppo il cielo si sta rannuvolando e non manca qualche tuono, pertanto ci allontaniamo. Visto che è ancora presto e il cielo ora è meno minaccioso, decidiamo di fermarci ad Anversa degli Abruzzi, un bellissimo centro medioevale dove parte il sentiero della Riserva naturale delle Gole del Sagittario. Addentrandoci nel borgo, percorrendo l’ormai consueto saliscendi lungo i vicoli, osserviamo scorci veramente belli, facciate abbellite da vasi di fiori che ammiriamo con piacere. Ci stiamo rendendo conto che in Abruzzo ci sono molti paesi annoverati fra ii “Borghi più belli d’Italia “.

12 agosto. Barrea – Villetta Barrea – Civitella Alfedena

Oggi ci dirigiamo a Barrea passando attraverso i magnifici paesaggi dell’Altipiano delle cinque miglia. La distanza chilometrica non è molta, ma si tratta comunque di strade di montagna con tornanti e curve. Forse sarebbe stato più saggio organizzare una tappa da queste parti, però ci siamo mossi tardi, non è stato facile trovare gli alloggi e soprattutto posti che accettano cani. Arrivati in paese, non troviamo il parcheggio, quindi proseguiamo per Villetta Barrea dove passeggiamo nel grande parco e ci fermiamo a gustare tranci di pizza e scroppelle calde (dolci tipici) acquistati dal panettiere.

Nel pomeriggio ci dirigiamo a Civitella Alfedena per visitare il “Centro visite del lupo, ma inizia a piovere e con rammarico ci dobbiamo allontanare. Prima di rientrare ci fermiamo a Pettorano sul Gizio, ma il paese è piuttosto deserto, ha appena smesso di piovere e decidiamo di rientrare.

13 agosto. Pescina

Stamattina facciamo un breve giro al mercato di Sulmona, per poi dirigerci a Pescina. Saliamo sulla scalinata e in cima si trova la Casa Museo Giulio Mazzarino, ma è chiusa, quindi, ci inoltriamo lungo il sentiero che conduce alla tomba di Ignazio Silone. Scendiamo in paese e, con fatica troviamo qualcosa da mettere sotto i denti perché è già tutto chiuso. Prima di rientrare ci fermiamo a Introdacqua per mangiare un gelato e bere un caffè. 

14 agosto. Pescasseroli

Stamattina siamo a Pescasseroli, vivace cittadina turistica. Ci incamminiamo verso il centro storico ricco di scorci da fotografare e notiamo file di persone fuori dai negozi che attendono di fare acquisti di generi alimentari, probabilmente per preparare il pranzo di Ferragosto. Osserviamo la Fontana di San Rocco detta anche Fontana degli orsi. Visitiamo il Museo Naturalistico, molto interessante è il Centro visite (ingresso 4 €), dove vengono recuperati animali vissuti in cattività.

Nel pomeriggio arriviamo al parcheggio della Camosciara (a pagamento 5€) e rimaniamo stupiti nel vedere il gran numero di autoveicoli e camper parcheggiati nel grande prato. Non solo, ma nella riserva integrale viaggia un trenino in un continuo andirivieni. Percorriamo a piedi la strada asfaltata lunga circa 2,5 Km e incontriamo bellissimi cavalli che portano a spasso turisti, oltre al trenino zeppo di gente e ci apprestiamo a salire il sentiero che conduce alla cascata.

Stanchi, ma abbastanza soddisfatti, rientriamo dopo aver gustato un gelato. 

15 agosto. Pescocostanzo

Oggi la mattinata è dedicata alla visita di Pescocostanzo, paese piuttosto turistico e affollato, però è Ferragosto! Molto bella la Basilica di Santa Maria del Colle alla quale si accede salendo una scalinata e abbiamo la fortuna di assistere ai canti angelici della corale.

Anche qui giriamo per il paese che si appresta a festeggiare il giorno di Ferragosto. Dopo aver imboccato un sentiero posto lungo l’Altipiano delle cinque miglia, ci apprestiamo a rientrare. Stasera non è prevista la cena nel nostro agriturismo poiché hanno chiuso la cucina visto che a mezzogiorno hanno organizzato il pranzo di Ferragosto, quindi concludiamo la serata nel Ristorante dei Tre Archi che si trova abbastanza vicino.

16 agosto. Fara San Martino – Selva d’Altino

Ci spostiamo per raggiungere Selva d’Altino in provincia di Chieti dove abbiamo prenotato un appartamento per 7 giorni presso Villa Cavaliere. 

Lungo la strada ci fermiamo a Fara San Martino dove si trovano le gole. Dopo aver parcheggiato (a pagamento), percorriamo una breve salita sotto il sole, ci addentriamo nelle gole attraverso uno stretto passaggio spettacolare e all’uscita si aprono ai nostri occhi le rovine del Monastero di San Martino in Valle, un’abbazia benedettina. Notiamo turisti che indossano elmetti e che hanno optato per una visita guidata.

Arrivati a Selva d’Altino, il paese del peperone dolce, pranziamo presso il Ristorante ” Il vecchio mulino” in attesa che ci venga assegnato l’alloggio a Villa Cavalieri.  Ci è stata assegnata una   casa   indipendente, disposto su due piani (c’è anche un sottotetto con un’altra stanza) presso ” la casetta verde “come definito dalla proprietaria. Ci rechiamo presso il vicino supermercato per fare un po’ di spesa.

17 agosto. Lido di Fossacesia

Oggi giornata al mare a Marina di Fossacesia. Visto che c’è Emily, scegliamo una spiaggia dove accettano cani e trascorriamo la giornata sulla spiaggia di sassolini. Facendo una passeggiata sul lungomare, si possono notare diverse spiagge libere che si alternano a stabilimenti balneari. Il mare è mosso, il colore dell’acqua è di un verde pastello, ma sulla riva non è molto limpido e, inevitabilmente facciamo il confronto con altri luoghi visitati sia in Italia, sia altrove. Trascorriamo la giornata in questo lido.

18 agosto. Punta Aderci

Per arrivare ad ammirare il panorama spettacolare di Punta Aderci, ci incamminiamo sotto un sole cocente, lungo il sentiero che parte dal parcheggio. C’è la possibilità di prendere la navetta e molti vanno in bicicletta, ma ci sono anche punti in salita; c’è chi si ferma alla prima spiaggia di Punta Libertini, chi scende per poi procedere per Punta Penna. Arrivati a Punta Aderci, ammiriamo dall’alto il panorama con il sottostante trabocco, poi, proseguiamo passando attraverso un sentiero che costeggia i vigneti che fanno bella mostra di grossi grappoli di uva nera. Fa veramente molto caldo e ripercorriamo la via di ritorno. Ci dirigiamo verso la spiaggia libera di Mottagrossa, dove possono entrare i cani, camminiamo lungo un sentiero polveroso contornato da canne di bambù per poi scoprire che c’è la possibilità di parcheggiare in prossimità della spiaggia. Rimaniamo per un paio d’ore, poi rientriamo perché il nostro cane non è a proprio agio al mare a causa del caldo eccessivo, poi non entra in acqua!

19 agosto. Ortona – San Vito Chietino

Siamo ad Ortona. Dopo aver parcheggiato nei dintorni del maestoso Castello aragonese, ci addentriamo tra i resti delle sue mura e dalle feritoie si possono ammirare meravigliosi paesaggi. Sempre accanto al castello, c’è la statua acefala di una Madonna del Trecento, incastonata nelle mura medioevali. Visitiamo la Cattedrale in Piazza San Tommaso, dove sono custodite le spoglie del Santo. Ci fermiamo per un gustoso aperi-pranzo e ci dirigiamo verso il Cimitero canadese a circa 4 km da Ortona. Ora continuiamo la visita della Costa dei trabocchi a San Vito Chietino fino a raggiungere il Promontorio Dannunziano. I trabocchi sono affollati per l’ora del pranzo e pare si debba prenotare con qualche giorno di anticipo, però è normale durante la settimana di Ferragosto! A Punta Tufane osserviamo ” Lu trabbocche di Tufane”, tramandato di padre in figlio dalla famiglia Veri , smontato e ricostruito a Castiglione della  Pescaia nel dopoguerra per poi essere ripristinato negli anni ’60 nel luogo originale ,ma purtroppo distrutto dalle intemperie . È stato ricostruito un nuovo trabocco nel 2006 sempre da un membro della famiglia Veri. Concludiamo la giornata presso la spiaggia di Mottagrossa, dove il mare è piuttosto mosso, infatti, improvvisamente il cielo si fa scuro e sulla via di ritorno si mette a piovere.

20 agosto. Tornareccio – Roccascalegna

Scopriamo per caso Tornareccio il “Paese dei Mosaici”. Sono più di 90 opere che abbelliscono le mura del borgo e ogni anno se ne aggiungono altre, grazie al progetto nato nel 2006 ” Un mosaico per Tornareccio”, ideato da Alfredo Paglione, gallerista e collezionista, originario di questo paese. Sono opere bellissime, ci colpiscono i colori, alcuni ritraggono soggetti religiosi, altri api e fiori, poiché questo è anche il “Paese del miele”. CI dilettiamo nello scattare foto sorprendendoci ogni volta che alziamo lo sguardo per ammirare tanta bellezza!

Ci dirigiamo poi a Roccascalegna, dove, sulla rupe, sorge il Castello medioevale molto suggestivo.  Decidiamo di percorrere il sentiero che gira attorno alla rupe e Mauro sale anche sul maniero attraverso un ripido sentiero, ma non può entrare poiché non ha il biglietto.

21 agosto. Lanciano

Arrivati a Lanciano, dopo aver parcheggiato, ci dirigiamo verso il centro dove vengono indicati dalla segnaletica i quattro quartieri in cui è suddivisa la cittadina. Dapprima visitiamo la Cattedrale della Madonna del Ponte, poi percorrendo Corso Roma, troviamo il Santuario del Miracolo Eucaristico, dedicato a San Francesco, molto frequentato dai pellegrini grazie al primo miracolo documentato e riconosciuto dalla Chiesa Cattolica. Si scende, e un percorso sotterraneo allestito a museo, conduce alla Chiesa di San Legonziano che si trova al livello inferiore. Ritorniamo in Piazza Plebiscito e imbocchiamo la Via dei Frentani che ci permette di ammirare il quartiere di Lancianovecchia. Passiamo davanti al Teatro Fenaroli, al Palazzo del Capitano, ci fermiamo dinnanzi alla Torre di San Giovanni, ammiriamo incuriositi le facciate delle storiche botteghe medievali, la Chiesa di Sant’Agostino. Rientriamo e nel pomeriggio a Selva d’Altino, ci rechiamo nella bottega dell’azienda agricola ” La tana dei briganti” per acquistare prodotti a base di peperoncino di loro produzione. Durante il viaggio, non sono mancanti anche acquisti di vino presso aziende vinicole sparse sul territorio.  Concludiamo la sera cenando presso il Ristorante Il vecchio mulino.

22 agosto. Relax

Giornata di relax in vista della partenza. Giriamo in paese lungo la strada degli orti e osserviamo i sistemi di irrigazione. Il giorno dopo si ritorna a casa.

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