Le 10 chiese più belle di Napoli da scoprire durante un viaggio in città
Veri e propri capolavori artistici in una città che, secondo una leggenda settecentesca, avrebbe almeno 500 chiese, l’esatta metà di quelle di Roma. Se volete scoprire le tante chiese di Napoli, gioielli di cultura spesso visibili e altre volte nascosti, ecco le 10 assolutamente da non perdere.
- Duomo di Santa Maria Assunta
- Basilica di San Francesco di Paola
- Chiesa del Gesù Nuovo
- Monastero di Santa Chiara
- Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone
- Cappella Sansevero
- Basilica di San Giovanni Maggiore
- Certosa di San Martino
- Basilica di San Gennaro ad Antignano
- Chiesa di San Diego all’Ospedaletto
Duomo di Santa Maria Assunta
Il Duomo di Santa Maria Assunta è la Cattedrale di Napoli e il luogo del culto di San Gennaro
Se a Napoli chiedete dov’è la chiesa di San Gennaro, la risposta sarà questa: il Duomo. Magnifico edificio dalla facciata gotica, che emerge tra i palazzi di Via Duomo, la Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta risale al XIII secolo ed è un vero capolavoro dell’arte. La facciata risale a fine Ottocento, mentre l’interno è rinascimentale-barocco. Qui c’è la reale cappella del Tesoro di san Gennaro, con il busto reliquiario del 1305 e le ampolle del sangue di san Gennaro, al centro del rito dello scioglimento che avviene due volte l’anno.
Basilica di San Francesco di Paola
La Basilica di San Francesco di Paola occupa uno dei due lati di Piazza del Plebiscito
Situata dirimpetto al Palazzo Reale, in quella Piazza del Plebiscito che è il vero simbolo di Napoli, la Basilica di San Francesco di Paola è consacrata al culto del santo patrono della Calabria, amatissimo in tutto il Mezzogiorno d’Italia. Costruita solo nell’Ottocento, per volere di Ferdinando I di Borbone, trasformò un luogo periferico e malfamato nel più rappresentativo spazio della città partenopea. Il complesso è a pianta circolare, con sei cappelle laterali, il catino absidale anch’esso circolare e l’ampio atrio semicircolare sotto forma di porticato.
Chiesa del Gesù Nuovo
La Chiesa del Gesù Nuovo, con il suo ricco impianto decorativo barocco
Con la sua facciata “a diamanti”, piuttosto semplice, quasi invoglierebbe a considerarla come secondaria. Invece, la Chiesa del Gesù Nuovo, varcata la soglia, scopre uno straordinario complesso barocco, dominato dalla cupola ricostruita a fine Settecento e con un apparato decorativo straordinario, fatto di marmi, stucchi, dorature e di un imponente altare che ha mantenuto l’architettura preconciliare, pur adattandosi alle nuove forme del culto.
Monastero di Santa Chiara
Il Monastero di Santa Chiara con il suo chiostro maiolicato, immerso nel verde
Basilica e monastero annesso, una delle chiese di Napoli dove si respira maggiormente l’aria gotica e il misticismo di questa città straordinaria, il Monastero e la Basilica di Santa Chiara sono un complesso unico dalle forme monumentali. La basilica fu bombardata, e quasi distrutta nel 1943: nonostante la perdita degli affreschi, è stato conservato l’impianto architettonico. La vera perla del complesso è il chiostro delle Clarisse, con le maioliche che rivestono quasi tutte le superfici e gli affreschi del porticato.
Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone
La Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone è tra le chiese barocche più belle di Napoli
Complesso di epoca barocca, la Basilica di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone fu progettata a fine Cinquecento dall’architetto Francesco Grimaldi, già dietro il progetto della magnifica Sant’Andrea della Valle a Roma e, sempre tra le chiese di Napoli, per la Basilica di San Paolo Maggiore. Bellissima la volta affrescata e la cupola, anch’essa opera del Grimaldi, mentre tra le opere ivi conservate anche il San Gaetano di Luca Giordano.
Cappella Sansevero
Il Cristo velato, opera che domina la scena nella Cappella Sansevero di Napoli
È una chiesa, o non è una chiesa? Formalmente, oggi è una chiesa sconsacrata, dove dunque non si tengono più funzioni religiose, ma l’antica Chiesa di Santa Maria della Pietà è conosciuta per un motivo ben preciso: la Cappella Sansevero. Proprio qui, infatti, si trova il Cristo velato del Sanmartino, considerata una delle sculture più straordinarie dell’epoca tardobarocca (1753), per la complessità del drappeggio che protegge il corpo di Gesù dopo la Deposizione.
Basilica di San Giovanni Maggiore
La Basilica di San Giovanni Maggiore è ottocentesca, ma il suo impianto originale risale al IV secolo
Il sito su cui sorge l’attuale basilica di san Giovanni Maggiore pare che vedesse gruppi di fedeli addirittura già nei primissimi secoli della fede cristiana, ma una prima basilica venne costruita nel 324, poi a fine VI secolo, diventando una delle quattro basiliche maggiori, sul modello di Roma. Il complesso attuale risale a una ricostruzione parziale di fine Ottocento che ha dato vita a un edificio che conserva lo stile paleocristiano originale, elementi barocchi e neoclassici. Interessante la doppia cupola progettata da Dionisio Lazzari e l’abside paleocristiana.
Certosa di San Martino
La Certosa di San Martino domina Napoli dall’alto della collina del Vomero
È uno dei complessi più monumentali tra le chiese di Napoli. La Certosa di San Martino, insieme al Castel sant’Elmo, domina la collina del Vomero ed è un capolavoro del barocco seicentesco, che si compone di una moltitudine di edifici tra cui ben due chiese e tre chiostri. Al suo interno, di particolare pregio sono il Chiostro grande e quello dei procuratori, la Chiesa delle Donne e il presbiterio, che ospita quadri attribuiti alla scuola del Veronese, a Guido Reni e al de Ribera.
Basilica di San Gennaro ad Antignano
Abbiamo visto che il luogo principale del culto di San Gennaro è il Duomo, ma non per questo mancano altri luoghi a esso consacrati. Come nel caso della Basilica minore di san Gennaro ad Antignano, anch’esso complesso situato nel quartiere Vomero. È la più recente tra le chiese di Napoli in questa classifica: nonostante è qui che avvenne il miracolo del sangue nell’anno 315, l’edificio con il suo stile eclettico è di inizio Novecento: l’interno, a tre navate, presenta elementi di stampo barocco (i capitelli delle colonne), gotici (la volta a crociera) e paleocristiani (l’abside).
Chiesa di San Diego all’Ospedaletto
La Chiesa di San Diego all’Ospedaletto, a Rione Carità
San Diego, San Giuseppe e San Gioacchino. In questa chiesa di Napoli risalente al Cinquecento, che oggi è ufficialmente consacrata a san Diego d’Alcalá, la sovrapposizione dei santi si deve a scelte urbanistiche e religiose che rappresentano la storia del rione Carità, a cui appartiene. Stile barocco all’interno, ma piuttosto “intimo”, con una illuminazione che lascia trasparire quel gioco di chiaroscuri tipico dell’arte religiosa del periodo. L’esterno, caso tipico napoletano, si fonde con gli edifici circostanti e per questo è meno impattante della parte interna.