Il borgo abbandonato e quello rinato sulle sponde del lago: è la bellezza (misteriosa) dell’Alto Lazio

“Castelvecchiesi” sono gli abitanti di Castel di Tora, situato nel cuore dell’Appennino laziale; si trova sul lago artificiale del Turano e lo domina con la sua magnificenza.
Il precedente nome ci riporta ai secoli andati, “Castel Vecchio” dal latino “Castrum Vetus”, ma oggi è un borgo che incanta con la sua storia e le magnifiche acque del lago sottostante. Piccolo ma spettacolare, questo borgo è inserito nella Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia, un paesaggio incontaminato con aria salubre e con i profumi delle ginestre, le appendici che baciano le acque pure del lago e abbracciano il cielo regalano tramonti e cieli incantevoli.
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Le bellezze di Castel di Tora, tutte da scoprire
Il centro storico di Castel di Tora è arroccato, l’architettura rurale medievale è ben presente, con le sue case in pietra a vista, tetti in legno e viuzze a misura d’uomo. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Percorrendo le minuscole vie, ci si perde tra archi, scalinate e grotte. Luogo bucolico e affascinante, si fa apprezzare anche per i muri perimetrali di un luogo di culto per gli abitanti, quelli della Chiesa di San Giovanni, dove nascono e si fondono con l’arte la mentuccia e la violacciocca. E ancora, la Fontana del Tritone da cui si può osservare il magnifico panorama della valle del Turano. Da non perdere, il Palazzo del Drago del XV secolo che contava ben 365 finestre, e l’eremo di San Salvatore a picco sul lago.
La sfortunata e amatissima Antuni
Il comune di Castel di Tora offre innumerevoli chicche all’interno di questa vallata, per i più curiosi e amanti del mistero, il borgo di Antuni, paese storico e abbandonato, che si colloca in una piccola striscia di terra, ma ciò che lo rende affascinante è la tragica storia che ne segue, rendendolo così uno dei paesi abbandonati più affascinanti dell’intera penisola; causa dell’abbandono l’errore di lancio di un pilota di caccia che vide Antuni al centro di un bombardamento tragico e non previsto, che danneggiò irrimediabilmente numerose abitazioni civili, nonché il Castello di Antuni e molti edifici religiosi. Motivo per cui il paese divenne inabitabile. Il Comune di Castel di Tora dopo il 1992 iniziò intensi lavori di restauro, rendendo visitabile il paese, che da uno sfortunato errore umano oggi rinasce tramite i numerosi visitatori che ne scoprono la sua bellezza.
Vale assolutamente la pena visitare questo borgo, ricordando però che sarà impossibile da raggiungere con un veicolo; rivolgendosi all’associazione “Camminando con”, però, si potrà partecipare a una delle numerose visite guidate in programma durante l’anno. Trekking tra la vegetazione, le mulattiere e viste sul lago possono rendere i momenti indimenticabili, da perfetta cartolina. Durante il percorso si può anche raggiungere l’eremo di San Salvatore, edificato quasi a livello dell’acqua: imperdibile la visita alla grotta naturale dell’Eremo dove viene custodito un altare ed alcuni affreschi seicenteschi.
Il fascino e la bellezza naturale, ma anche eccellenze gastronomiche
Non solo natura ma anche tante gustosità e prodotti tipici: Castel di Tora offre numerosissime selezioni di formaggi fatti sul luogo dagli agricoltori locali, specialità tra pecorini e vaccini, oppure la ricotta di pecora, E poi, cereali, tartufi e funghi porcini, senza dimenticarci delle specialità ittiche del lago. Numerose sono le celebrazioni attorno ai sapori e le specialità del luogo, che sono molto sentite, basti pensare alle numerose sagre, tra queste le più famose Il Polentone; tradizione vuole che la polenta si cuocia in un enorme calderone e poi viene condita con sugo magro preparato con baccalà, aringhe, tonno e alici; meritano menzione anche gli Strigliozzi, un tipo di maccherone fatto a mano.
Non rimane dunque che tuffarvi in un immenso piacere tra bellezze storiche e pietanze prelibate; Castel di Tora rappresenta una destinazione imperdibile, e questo borgo sul Lago del Turano vi offrirà esperienze memorabili, momenti di gioia e contemplazione con voi stessi, i vostri amici e la vostra famiglia.