Scoprire Ravenna

Week end a spasso tra i mosaici della città
Scritto da: naty85
Partenza il: 09/11/2014
Ritorno il: 09/11/2014
Viaggiatori: 4
Spesa: 500 €
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Ciao a tutti, avevo sentito parlare di Ravenna come la città dei mosaici, avevo sentito della sua ottima cucina, e l’avevo vista candidata a capitale della cultura… Mi sembravano delle ottime ragioni per farci un salto. E così in occasione del nostro fine settimana a Bologna a casa di amici, la domenica la dedichiamo a Ravenna.

Arriviamo nella città dei mosaici in una grigia giornata di novembre, ma per fortuna riusciremo a visitarla senza pioggia. Oggi si tiene la Maratona Internazionale, una manifestazione che porta qui gente da tutta Italia e non solo, lasciamo così l’auto fuori dal centro storico ed entriamo da via G. Pascoli.

Il nostro tour attraverso i mosaici dell’ex capitale dell’Impero Bizantino comincia dalla Basilica di S. Apollinare Nuovo. Qui facciamo un biglietto cumulativo che per 9.50 Euro ci permetterà l’accesso a 5 monumenti. (Basilica di S. Apollinare Nuovo, Battistero Neoniano, Cappella Arcivescovile, Basilica di S. Vitale, Mausoleo di Galla Placidia).

Nella Basilica incontriamo i ragazzi dell’associazione Pietre Vive http://pietrevive.altervista.org, che ci forniscono una visita guidata gratuita, che accettiamo volentieri. S. Apollinare Nuovo fu eretta dal re goto Teodorico come chiesa del culto ariano, ma in seguito, quando la città fu conquistata dai bizantini, Giustiniano la consacrò al cattolicesimo. Infatti nel primo ciclo di mosaici quello più in basso sulla destra è possibile vedere dei drappi bianchi che coprono i volti di Teodorico e dei suoi familiari, proprio per cancellare ogni traccia di arianesimo, ma sulle colonne è possibile vedere ancora delle mani, appunto quelle di Teodorico. Il secondo livello di mosaici ritrae 22 santi e sante in abiti regali, mentre il terzo livello racconta scene della vita di Cristo.

A questo riguardo vorrei fare un piccolo cenno storico sull’arianesimo, dottrina che non si basava sulla trinità. Infatti non credeva nella natura divina di Gesù prima del battesimo, ma sosteneva al contrario che egli fosse minore a Dio e che in quanto figlio non potesse essere al pari di Dio. Secondo l’arianesimo Gesù diviene divino solo al momento del battesimo. È interessante vedere nel ciclo musivo di Ravenna una continua contrapposizione tra arianesimo e cristianesimo.

Proseguiamo il nostro tour e visitiamo il Battistero degli Ariani (gratis). Il tema è il battesimo di Gesù visto dal culto ariano, un Gesù umano, di cui si vede la nudità, che diviene divino al momento del battesimo. I colori dei mosaici sono vividi e brillanti.

Prima di continuare il nostro tour ci concediamo un tipico crescione alla Piadineria del Melarancio, per 4 crescioni 2 acque e 2 birre spendiamo 24 euro. Poi passiamo da Piazza del Popolo, dove si tiene Art e Ciocc Ravenna 2014, con decine di stand stracolmi di cioccolato di tutti i tipi e dove il nostro amico Giulio, non si lascia sfuggire una tazza di cioccolato fondente.

A pancia piena ci dedichiamo alla visita del Battistero Neoniano, la risposta del vescovo Neone al Battistero degli ariani. Anche qui il tema è il battesimo di Gesù, ma in questo caso il Cristo è rappresentato come divino già prima del battesimo, in quanto viene da oriente quale luce di Dio. Anche qui i colori dei mosaici sono eccezionali ed è davvero difficile quale dei due sia il più bello.

Subito accanto al Battistero, visitiamo il Museo Arcivescovile, dove ammiriamo la cappella di S. Andrea. Inizialmente fu dedicata a Cristo, infatti il tema dei mosaici è proprio Gesù glorificato, in veste di guerriero. Poi fu dedicata al Santo in quanto ne conservò le sue reliquie.

Prima di proseguire col ciclo musivo, passiamo alla tomba di Dante, uno dei miei poeti preferiti. Qui in religioso silenzio scattiamo varie foto, alla tomba e al luogo nel quale i Francescani conservarono gelosamente le ossa di Dante salvandole dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nella piccola cappella una lampada brucia con olio degli appennini toscani donato ogni anno dalla città di Firenze in memoria del poeta.

Per concludere il ciclo dei mosaici, abbiamo preferito lasciare per ultime la Basilica di San Vitale e il mausoleo di Galla Placidia e infatti non ce ne pentiamo.

La Basilica di San Vitale è un tempio di forma ottagonale con cupola affrescata, in terra un labirinto formato da cerchi concentrici simboleggia il difficile percorso dell’uscita dal peccato per la purificazione. Ma quello che lascia, senza dubbio, a bocca aperta sono i fantastici mosaici con rappresentazione di scene bibliche, che hanno colori sfavillanti dal verde smeraldo all’oro. Mentre i mariti fanno decine di foto, io e Ida ci sediamo e contempliamo lo spettacolo dei mosaici.

Usciti dalla Balisica, ecco finalmente il Mausoleo di Galla Placidia. Se visto da fuori può sembrare un edificio spoglio e povero, ma contiene i mosaici più antichi di Ravenna. Il tema è la vittoria della vita sulla morte. Questo è di sicuro il posto più magico, di quelli visti finora, il cielo stellato, che ricopre la cupola, ci avvolge e ci toglie il fiato. Lo ritroverete su tutte le cartoline e calamite, è , a giusta causa, il luogo simbolo della citta. Voto 10 e lode.

Ancora storditi da così tanta bellezza ci avviamo verso la Basilica di San Francesco, che apre alle 15.00. La chiesa è molto semplice, e non ci colpisce particolarmente la sua architettura, ma piuttosto sapere che qui furono celebrate le esequie di Dante. Inoltre per solo un euro, si accende una luce sulla cripta, che essendo al di sotto del livello del mare, è piena d’acqua e di pesci rossi, è possibile guardarla attraverso una finestrina che si riempie di gente in pochissimo!

La nostra visita a Ravenna termina qui ed è stata una vera scoperta. Andate a Ravenna.. vi lascerà a bocca aperta… e pancia piena!



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