Massimo e Florence in Egitto e Giordania

Egitto e Giordania dalle Piramidi a Petra
Scritto da: drmassigreco
massimo e florence in egitto e giordania
Partenza il: 10/08/2021
Ritorno il: 22/08/2021
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €

Anche quest’anno il COVID imperversa, ma non possiamo non viaggiare. Secondo la mia filosofia del carpe diem partiamo per la mitica meta dell’Egitto, tanto sognata da Marco fin dall’infanzia. Ci affidiamo completamente ad una guida locale Mo Abbas che ha una piccola agenzia. Mai scelta fu più felice la sua professionalità, la sua cultura egittologica, la disponibilità totale ci hanno regalato una vacanza bellissima. Insieme a i suoi collaboratori ci ha assistito h 24 facendo fronte a tutte le nostre esigenze e desideri (+201111400212 moabbas.tours@gmail.com parla benissimo l’italiano ed si può contattare con whatsapp) vivamente consigliato.

Come al solito le impressioni di viaggio. Innanzitutto viaggiare ad Agosto si può certamente, le visite sono organizzate al mattino quando non fa troppo caldo, dalle 17.00 in poi si sta bene. Il cibo è buono ma molto speziato e decisamente poco vario, inoltre un poco pesante anche per stomaci di ferro come i nostri, quindi dopo un poco si sente la necessità di cibo occidentale. Il popolo egiziano è totalmente accogliente. Nonostante le esagerazioni dei media viaggiare in Egitto è totalmente sicuro, anche perché i turisti rappresentano la principale fonte di reddito per la popolazione. Da immaginare che ci fanno i complimenti per l’ europeo di calcio vinto. Se da un lato il COVID è un problema enorme nel caso specifico ci ha permesso di gustare i monumenti con pochissimi turisti. Questo penso che è un momento unico nella storia.

10/08/2021 Cairo

Volo Catania-Monaco-Cairo con Lufthansa. Ci recuperano all’aeroporto occupandosi di tutte le formalità doganali (per fortuna il greetings pass è accettato senza problemi) e ci portano in hotel. Siamo a Giza e dalla nostra finestra si vedono le piramidi. Ceniamo con un ottimo kebab.

11/08/2021 Cairo

La nostra giornata inizia con la visita delle tre piramidi dell’ altipiano di Giza. Dopo 23 anni ritornare in questi luoghi è un’emozione fortissima. La cosa più bella è che ci sono veramente pochi turisti (impavidi come noi) e ci si può gustare la visita senza confusione. Nei miei ricordi l’altopiano di Giza era pieno di miglia di turisti e centinaia di autobus ne portavano in continuazione. Che dire delle piramidi tutto il diario di viaggio non basterebbe a descrivere la meraviglia che suscitano nel visitatore. Si tratta semplicemente di un luogo magico senza tempo. Non fa tanto caldo e c’è una leggera brezza quindi la visita è piacevolissima. A differenza di quando siamo venuti la prima volta sono visitabili all’interno, quindi come novelli Indiana Jones entriamo in quella di Chefren. Meraviglie delle meraviglie dopo una lunga discesa raggiungiamo la camera funeraria e siamo da soli…Penso che una cosa del genere non si ripeterà più. Mi fanno sorridere i commenti dei ragazzi che si sentono come all’interno di uno dei loro videogiochi. Immancabile ovviamente è la cammellata anche qui in tranquillità data la scarsa affluenza di turisti. Dopo visitiamo il Tempio del Sole e la Sfinge. Anche qui pensare che siamo di fronte alla più antica statua monumentale della storia dell’uomo che è la da quasi 4500 anni mi da i brividi. Costruita a guardia della piramide di Chefren è la immutabile fin dagli albori della storia . Ha visto Cesare, Antonio, Cleopatra, Napoleone visitiamo un paio di mastaba. Successivamente andiamo al sito di Saqquara. Il monumento più rappresentativo è ovviamente la Piramide a Gradoni progettata dal sacerdote Imothep per il Faraone Zoser. Fu costruita circa nel 3000 a.c. ed è più vecchia di quasi 250 delle Piramidi di Giza. Continuiamo con la Piramide di Uni. La sua tomba è ricoperta da strisce verticali di geroglifici per proteggerlo nell’aldilà. Questi testi costituiscono il più antico esempio conosciuto di scrittura decorativa di una tomba faraonica. Visitiamo infine una Mastaba di una principessa. La particolarità sta nel fatto che è decorata con scene di vita quotidiana egizia. Rimaniamo sorpresi dai colori vividi che nonostante risalgano a quasi 4000 anni sono intatti. Dopo pranzo andiamo al sito Dhasur. In questo remoto sito desertico sorgono due importanti Piramidi la Piramide Romboidale è la Piramide Rossa. Cronologicamente sono da collocare tra Saqquara e Giza. Le due splendide piramidi che vi sorgono sono la Piramide romboidale è la Piramide rossa. Entrambe furono fatte edificare dal padre di Cheope. La Piramide rossa è così chiamata per il colore dei blocchi di granito. Per grandezza è seconda soltanto alla Grande Piramide. Iniziamo la discesa che è abbastanza dura, al termine degli stretti corridoi ci sono delle camere con pseudovolte. La piramide romboidale è considerata la prima piramide vera e propria. La teoria è che essa debba il suo aspetto inclinato al fatto che, con il crescere dell’altezza, la struttura diventava instabile dovette quindi essere completata con una inclinazione minore suscitando le ire del Faraone committente che fece imprigionare per sei anni l’architetto costruttore. La maggior parte del rivestimento calcareo è intatto. Se la discesa nelle viscere della Piramide Rossa è stata faticosa questa è massacrante. Con stretti cunicoli e infinite scale. Dopo un poco di relax in piscina andiamo a vedere lo spettacolo suoni e luci davanti alla Sfinge. Grazie a Mo abbiamo i posti in prima fila. Concludiamo la nostra giornata con una cena caratteristica egiziana in un ristorante delle vicinanze.

12/08/2021 Cairo

Oggi altra giornata favolosa in quanto dedicata ai due musei. Per prima cosa andiamo a visitare l’antica Menfi, capitale dell’Antico Regno fu fondata nel 3100 a.C. Del sito all’epoca grandioso rimangono pochi reperti raccolti nel Museo all’aperto. Quello più importante è una colossale statua di Ramses II troncata al ginocchio e poi una sfinge raffigurante la Regina Hatshepsut. Proseguiamo poi per la visita della Cittadella Islamica. Fondata dal celebre comandante mussulmano Salah ad-Din nel 1176 è formata da imponenti bastioni che dominano la città del Cairo. Visitiamo le due principali moschee. Da notare che qui le regole non sono così stringenti come in altri parsi islamici. Con mia grande meraviglia ci fanno entrare con le scarpe ricoperte da copriscarpe. La Moschea di an-Nasr Mohamed fu costruita dai Mamelucchi. È molto semplice nella sua struttura con tre navate e il grande cortile centrale. Sebbene le colonne siano state recuperate dalle rovine di edifici faraonici e bizantini l’insieme risulta sorprendentemente armonioso. Proseguiamo con la visita della Moschea di Mohamed Ali. Essa è relativamente recente in quanto fu costruita nella seconda metà del XIX secolo da Mohamed Ali, colui che viene considerato il fondatore dell’Egitto moderno. Nella sua intenzione la sua grandezza doveva imitare quelle del grande Impero Ottomano. Fu concepita in stile turco con una grande cupola centrale e due imponenti e slanciati minareti. Proseguiamo con la visita del Nuovo Museo della civilizzazione che è stato inaugurato nel maggio di quest’anno. Al piano superiore reperti di tutta la civiltà egizia: antico Egitto, epoca greco-romana e mussulmana. Ma la parte più notevole è senza dubbio quella delle mummie reali. Sono esposte tutte le mummie dei faraoni trovate in ordine cronologico, con i relativi sarcofagi. Nel pomeriggio invece vistiamo il Museo Egizio. Pezzo forte ovviamente è il tesoro di Tutankhamon e la sua maschera funeraria. Bellissime le statue del Principe Rahotep e della moglie risalenti a 2620 a.C. con colori perfettamente conservati. La statua in legno del sacerdote Ka-Aper con occhi con contorno in rame, cornea in quarzo e pupilla in cristallo bucato riempito di pasta nera. Nottante i quasi 5000 anni ti guardano come fossero vivi. Si narra che gli operai che scavarono la tomba fuggirono perché sembrava vivo. Infine l’unica statua di dieci centimetri del potente faraone Cheope. Dopo poi un altro rilassante pomeriggio in piscina adiamo al bazar. Il marcato Khan al-Khlili è il più grande del Medio Oriente. Brulicante di gente si trova veramente di tutto. Intraprendiamo la solita contrattazione con un venditore per l’acquisto di alcune statuette e souvenir vari.

13/08/2021 Cairo – Assuan

Sveglia alle 3,30 del mattino per prendere l’aereo per Assuan. Incontriamo la nostra eccezionale guida Yasser. Atterrati iniziamo con la visita della Grande Diga sul lago Nasser, un’opera veramente colossale. Proseguiamo con lo splendido Tempio di File dedicato alla dea Iside la dea dell’amore. Si tratta di un tempio di era tolemaica-romana costruito però con i canoni dell’epoca classica. La maggior parte del bassorilievi scolpiti sono stati martellati dalle prime popolazioni cristiane per una forma di lotta al paganesimo. All’interno il padiglione fatto edificare da Adriano e che porta il suo nome. In esso furono iscritti per l’ultima volta i geroglifici nella storia egiziana. Anche questo tempio è stato sommerso dal lago Nasser e pertanto smontato e ricostruito dall’UNESCO. Proseguiamo poi per la visita della cava di granito dove si trova il celeberrimo obelisco incompiuto. Risale al Nuovo Regno ed era stato commissionato dalla Regina Hatchepsut ma poi abbandonato per una crepa. Sarebbe stato alto 41 metri. Ci sistemiamo nelle nostre cabine nella motonave e ci rinfranchiamo con il pranzo. Nel pomeriggio partenza in feluca, la tradizionale barca a vela egiziana, per raggiungere l’isola Kitcner. Essa fu donata dal governo egiziano al generale Kitcner che ne fece un lussureggiante giardino botanico con una grande quantità di ogni sorta di albero tropicale. Durante la navigazione osserviamo il celebre Mausoleo dell’Aga Khan 48° imman guida della setta Ismailita dei mussulmani Sciiti. Proseguiamo poi con la navigazione con barca a motore per visitare un Villaggio Nubiano. Ad onor del vero il turismo ha un po’ snaturato la genuinità di questi posti in cui si viveva fino a pochi anni fa senza acqua corrente ed elettricità. Le case sono tutte di uno sgargiante colore turchese e con il pavimento fatto di sabbia del deserto. Gustiamo il tè alla menta e fumiamo un narghilè. Immancabile la foto con un coccodrillo del Nilo tenuto in cattività.

14/08/2021 Assuan – Abu Simbel – Komo Ombo

Altra levataccia al mattino per andare a visitare il celebre Tempio di Abu Simbel. Il tempio fu fatto costruire da Ramses II nel 1490 a.C. all’apice della potenza del regno dei faraoni per la sua santificazione come Dio. Fu concepito’ per impressionare e spaventare i visitatori. Anche qua non ci sono parole per descriverlo. Il tempio fu spostato dal suo sito originale dall’UNESCO in quanto sarebbe stato sommesso della acque del lago Nasser. All’ingresso vediamo un filmato che illustra i lavori necessari per quota col ossa le opera. Accanto abbiamo il Tempio di Hator, che Ramses II fece costruire in onore dalla moglie preferita Nefertari. Ritorniamo alla nave per iniziare la navigazione per arrivare alla visita del tempio di Komo Ombo. Il tempio è in rovina, ma la visita di sera è molto caratteristica, il tempio è dedicato a due dei il dio falco Horus è il dio coccodrillo Sobek. Il tempio fu fatto costruire da Tolomeo IV. All’esterno vediamo un Nilometro. Molto caratteristico invece in basso il piccolo museo con mummie di coccodrilli.

15/08/2021 Luxor

Presto al mattino con il calesse ci rechiamo a visitare il Tempio di Edfu. Si tratta di u tempio di epoca tolemaica che attualmente è il meglio conservato tra i templi egiziani. Nonostante in epoca araba sia stato utilizzato come stalla ed abitazione. Infatti presenti ganci per legare gli animali e i soffitti sono anneriti dai fuochi che vi venivano accesi. Ciononostante si vedono ancora tracce dei colori originali. Il tempio è delicato al Dio-falco Horus che la leggenda narra combatté in quei luoghi una battaglia contro lo zio Seth che aveva ucciso il padre Osiride. La simbologia pertanto è incentrata nella lotta del bene contro il male. Ancora conservata la cinta muraria costituita da mattoni di fango. Perfetta appare la facciata con i due piloni con la rappresentazione del dio Horus. All’interno dopo il cortile centrale con le colonne con capitelli floreali (tutti diversi con da solite tolemaico) ci sono ben due sale ipostile con magnifiche colonne. Infine il Santa Sanctorum con la barca rituale che originariamente trasportava la statua del dio in oro massiccio. All’esterno scene in cui Horus su una barca da guerra colpisce ripetutamente Seth che ha la forma si ippopotamo. Al ritorno iniziamo la navigazione alla volta di Luxor dove si arriva nel pomeriggio per la visita dei due templi maggiori Karnak e Luxor. Ambedue i templi sono dedicati alla triade tebana di Amon, Mut e Khonsu ed erano uniti anticamente dalla celebre strada bordata di sfingi ed arieti. Sono stati ingranditi progressivamente dai faraoni regnanti. Pertanto si va dalla parte centrale, il santuario più antico a quelle esterne più moderne. Essi rappresentano l’apice dell’arte costruttiva del nuovo Regno. Poco resta dell’immenso Tempio di Karnak, ma quello che impressiona il visitatore è la sala ipostila ornata da 149 immense colonne con capitelli in cui ancora si possono vedere i colori originali. L’impressione è quella di essere in una foresta di colonne. E poi i due obelischi perfettamente conservati, uno dei quali rappresenta il più alto esistente. Passeggiando tra le rovine ci si rende conto della grandiosità del luogo. Del Tempio di Luoxor rimane impressa la facciata con le quattro statue colossali all’ingresso rappresentanti Ramses II. Dei due obelischi originali uno fu donato alla Francia e posto a Place de la Concorde. Altra particolarità le statue colossali sempre di Ramses II e il colonnato interno con colonne a forma di palma.

16/08/2021 Luxor – Hurghada

Anche oggi sveglia prestissimo alle 04,00 per il giro in mongolfiera. Si parte così presto perché è consentito volare massimo fino alle 07,00 del mattino poi l’aria è troppo calda e i bruciatori non riescono a creare la spinta ascensionale sufficiente. L’esperienza è veramente bellissima ed unica. Il nostro pilota è veramente abile e riesce a farci sorvolare tutto il sito. All’atterraggio iniziamo la visita con i Colossi di Memmone per poi andare alla Valle dei Re. Visitiamo tre tombe sicuramente si tratta di un altro luogo magico dove le pitture funerarie sono perfettamente conservate. Passiamo pio alla Valle delle Regine. In essa potevano essere seppellite le regine e i principi di sangue reale. Sono aperte due tombe appartenenti a principi. Anche qui pitture con scene della presentazione del principe alle divinità in uno stato di conservazione perfetto. Non visitiamo però la tomba di Nefertiti in quanto si dovrebbe pagare un supplemento di 40 euro. Proseguiamo con la visita del Tempio della Regina Hatshepsut. Parzialmente scavato nella roccia ha una struttura a terrazzamenti. Ha subito dei danneggiamenti da parete del figliastro in quanto la regina veniva considerata una usurpatrice. Successivamente in epoca cristiana è stato anche trasformato in monastero. Ultima tappa lo spettacolare Tempio di Medinet Habu. Secondo per dimensioni solo a Karnak è uno dei luoghi meno visitati di Tebe, ma sicuramente il più bello. Fu fatto costruire da Ramses III detto il Napoleone egiziano per le conquiste militari. Vi sono molte scene di battaglia tra le quali la conta dei nemici morti in battaglia a cui venivano mozzate le mani e poi successivamente il pene. Sono raffigurati gli scribi che contano mucchi di mani e falli mozzati. Lo stato di conservazione è eccezionale e sono ancora visibili i colori originali nelle imponenti colonne. Dopo la visita parti o per Hurgada. Dopo circa quattro ore di pulmino arriviamo ad Hurgada dove ci sistemiamo in hotel. Prima di cena piccola passeggiata nella strada commerciale.

17/08/2021 Hurghada

Mattinata dedicata allo snorkling. Navighiamo verso la penisola del Sinai per godere degli spettacolari colori della barriera corallina e dei pesci che la popolano. Al ritorno ci rechiamo in un centro governativo per effettuare un tampone molecolare. Il conto è abbastanza salato, ci costa 60 euro a testa, ma pazienza non possiamo rischiare.

18/08/2021 Hurghada – Cairo

Ci rilassiamo in spiaggia e in piscina per partire in aereo alla volta del Cairo.

19/08/2021 Cairo – Amman

Partenza in aereo per Amman, come prima tappa decidiamo di andare a fare il bagno nel Mar Morto. Si tratta di un altro posto unico sulla faccia della terra. E’ un lago salato situato tra Israele, la Giordania e la Cisgiordania nel deserto della Giudea, è il bacino idrografico più basso e più salato del mondo e per tale motivo è chiamato anche Mare Salato. Si trova nella depressione più profonda della Terra, generatasi nei millenni per effetto dell’evaporazione delle sue acque non compensate da quelle degli immissari, che è anche causa della sua alta salinità: attualmente il livello dell’acqua è a circa 427 m sotto il livello del mare. Il livello continua a scendere, ponendo anche il problema della sua scomparsa nel medio-lungo termine. L’acqua ha una percentuale di dalinita del 45% è come nuotare nello sciroppo, impossibile andare a fondo. Al ritorno visitiamo Amman. La città è adagiata sui colli con palazzi tutti uguali ricoperti di arenaria gialla e punteggiati da minareti. Visitiamo poi le rovine della città detta con il Palazzo degli Ommyyddi è il Museo archeologico. Onestamente nulla di interessante.

20/08/2021 Amman – Petra

Partimo in auto per un tragitto di tre ore circa per andare a Petra, considerata una delle sette meraviglie del Mondo. Anche qui poco da dire sono luoghi semplicemente incantati e le parole non bastano a descriverlo. A differenza di ventiquattro anni fa andiamo fino in fondo fino ad arrivare al celeberrimo Monastero. La salita è estenuate, ci sono circa 850 gradini sconnessi. Marco Flo e Luca arrivano quaranta minuti prima di me, ma alla fine arrivo anche io.

21/08/2021 Amman – Bergamo

Ritorno a casa Onestamente siamo un poco preoccupati per le regole anticovid dell’aeroporto, ma con il nostro greepass per fortuna non abbiamo problemi.



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