Rumspringa!!!
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Da lì nelle settimane a venire iniziammo a farci le solite domande di ogni viaggiatore, dove potevamo andare, quanti giorni fare, in quale data partire, come organizzarci con le nostre famiglie ed i nostri lavori. Da un anno e mezzo a questa parte siamo diventati entrambi papà o babbi quindi dobbiamo incastrare bene ogni cosa prima di partire, l’unica cosa sicura sono i giorni, weekend lungo dal giovedì alla domenica, non di più sennò le nostri mogli ci ammazzano.
Dopo svariati mercoledì con il solito appuntamento fisso della birra infrasettimanale, riusciamo a partorire il nome, Dublino! Come in ogni buona coppia che si rispetti, uno organizza e l’altro acconsente a prescindere, in questa caso ovviamente sono io l’organizzatore, sennò non starei qui a scrivere di questo viaggio. Per farvi un’idea, io sono uno di quelli che si fa la lista a penna di tutte le cose da portare prima di partire, Scacchia invece si fa fare la valigia dalla moglie senza guardare quello che c’è dentro, sperando che ci abbia messo le mutande di ricambio, scherzo ovviamente.
Prenoto hotel, visite a birrerie e mi faccio un mini programma di viaggio in base alle cose che mi interessano fare e vedere.
Giovedì 13/02/2020
Finalmente il giorno di partire è arrivato, siamo stati in dubbio fino all’ultimo perché da poco in Italia si è iniziato a parlare di Covid-19 ovvero di Coronavirus ma ancora non c’è nessuna restrizione, qualche dubbio ci assale soprattutto a Scacchia che è molto più ansioso di me, il rischio di beccare un malato nel nostro aereo e restare fermi per 14 giorni in quarantena preventiva c’è e avendo una famiglia ed un lavoro da gestire non ce lo possiamo proprio permettere, però oramai abbiamo già prenotato e pagato quasi tutto quindi alla fine andiamo… il caos in Italia a Codogno scoppierà la settimana dopo di essere tornati, quindi siamo partiti in tempo in tempo.
All’andata voliamo con la confortevole Aer Lingus compagnia irlandese, dall’aeroporto al centro di Dublino prendiamo il bus navetta dell’Airlink, €14 a/r, che in 25 minuti ci porta vicino al nostro hotel, il Maldron Hotel Pearse Street.
Il tempo di lasciare le valigie e siamo già in strada, è metà pomeriggio e per oggi non ho organizzato niente quindi giriamo in centro senza una meta, ma solo per farci una prima idea della città, l’unica cosa che ho messo in conto di fare è bere birra! Non facciamo in tempo ad uscire dall’hotel e fare un centinaio di metri a piedi che entriamo subito in un pub per fare il battesimo con la nostra prima guinness, mi è mancato tanto riassaporare quella sua corposità, il sapore tostato e la sua schiuma pastosa… Dopo il battesimo siamo pronti a bere a profusione passando in un altro paio di pub tra cui il leggendario Temple Bar che nel pomeriggio è poco affollato quindi molto più vivibile.
Per cena scegliamo il Pub di BrewDog che si trova in zona porto e che avevamo notato arrivando con il pullman dall’aeroporto, camminando verso il pub passiamo davanti al Gran Canal Square con il suo suggestivo designe e luci rosse a led, fateci un salto la sera perché ne vale veramente la pena. Il pub di BrewDog è stato aperto solo sei mesi fa ed è molto bello e ben fatto, hanno delle sale molto grandi su più piani, una con un grande caminetto al centro, una con quattro tavoli per giocare gratuitamente a shuffleboard, dove ovviamente sono un campione, il pub si affaccia direttamente sul canale, si respira un’aria diversa dai classici pub irlandesi ma è veramente ben fatto. L’hamburger non ci ha entusiasmato e le birre per chi è un amante di birre artigianali come noi già ne conosce le ottime qualità, ormai il marchio Brew Dog è un’istituzione tra le birre artigianali.
Dopo aver cenato, con il taxi ci facciamo portare in centro, al pub Bad Bobs famoso per fare musica dal vivo tutti i giorni, a Scacchia prima di entrare il buttafuori gli ha dato una bella scuturata per vedere se era ubriaco ma fortunatamente eravamo sobri cosi ci ha fatto entrare, l’atmosfera dentro è molto carina ed anche la musica è piacevole, dopo un paio di birre per oggi facciamo basta ed andiamo a dormire.
Venerdì 14/02/2020
Ci svegliamo con una leggera pioggerellina che bagnarà la nostra mattinata ma non ci facciamo scoraggiare, nemmeno il famoso “pessimismo e rassegnazione” di Scacchia ci ferma, così decidiamo di andare con la Dart fino a Howth, un delizioso villaggio di pescatori a nord di Dublino, il treno di superficie impiaga quasi 25 minuti per portarci a destinazione. Al porto tirano raffiche di vento ma noi imperterriti vogliamo andare a vedere il Baily lighthouse, il faro che si trova nella sponda ovest della penisola, opposta alla nostra posizione, ci sarebbe un bus che ti porta fino a li ma visto che non ci piacciono le cose facili, dopo aver chiesto a qualche passante qual’era la strada giusta, partiamo per una camminata di 4 km molto faticosa e completamente in salita, man mano che camminiamo lungo il sentiero si apre davanti a noi un paesaggio meraviglioso, tutta natura e con il mare che si estende fino a perdita d’occhio, dopo un’oretta arriviamo al famoso faro posto lungo una scogliera a picco sul mare, a dir poco bellissimo! Il ritorno vista l’ora di pranzo e la fatica appena fatta optiamo per riscendere in bus che ci riporta al porto molto più velocemente dell’andata, dove ci sono svariati ristoranti che cucinano pesce freschissimo, quello che ci ispira di più è il Beshoffs Market, hanno un mercatino del pesce con ristorante annesso. Optiamo per l’antipasto misto che comprende di tutto e di più, tra astice, granchi, salmone, cozze, gamberi e ostriche, le ostriche erano talmente buone che viziosi come siamo abbiamo fatto il bis e poi non contenti ci siamo mangiati anche un fish&chips cotto a regola d’arte, davvero tutto buonissimo. A panze piene riprendiamo la dart che ci riporta a Dublino.
Sta mattina visto il tempo che c’era appena svegli, usciti dall’hotel eravamo dubbiosi se fare o no questa escursione, ma con il sennò di poi abbiamo fatto benissimo a farla, i paesaggi e la natura sono bellissimi anche con il tempo brutto, si respira un’aria di tranquillità diversa da quella che si respira in città, il pesce è incredibilmente fresco. Se venite a Dublino io vi consiglio di non perdervi quest’occasione di fare un salto qui a Howth.
Appena rientrati a Dublino ci facciamo una passeggiata ad O’Connel street, una delle vie commerciali più larghe d’Europa, da li con una bella camminata andiamo a farci una birretta rigeneratrice al The Brazen Head, il pub più antico di Dublino, io mi sono bevuto un ottimo irish coffee per scaldarmi un po’, dopo questa sosta è ora di tornare in hotel per farci una doccia ed un piccolo riposino prima di uscire per cena.
Per sta sera ho prenotato dall’Italia l’ingresso al Guinness Open Gate Brewery, bisogna prenotarlo per forza in anticipo perché essendo ad ingresso limitato bisogna avere un pass per entrare. Il locale è molto spartano e si trova direttamente dove c’è la produzione di birra, è un birrificio sperimentale di birre artigianali nuove ed esclusive, con €9,00 si hanno diritto a quattro assaggi di birra 0,20cl, il personale è molto qualificato e ti sanno consigliare molto bene sul percorso degustazione da fare, noi ci abbiamo anche cenato, mangiando delle buone ma pesanti alette di pollo piccanti.
Dopo cena ci facciamo un altro paio di bevute in giro tra birre e qualche whisketto accompagnati da musica live e poi andiamo a nanna.
Sabato 15/02/2020
Colazione salutare con tè irlandese al BG Cafe, oggi dedichiamo l’intera giornata a visitare e scoprire ogni angolo di Dublino. Partiamo dalla Library Trinity College, appena si sale le scalette e si mette piede nella biblioteca più antica d’Irlanda si respira subito la storia, oltre 200.000 libri formano una delle biblioteche più belle del mondo, da rimanere per ore con gli il naso all’insù…
A pochi passi dalla libreria c’è la statua di Molly Malone, non potevamo farci scappare l’occasione di palpargli il seno con annessa lingua alla Fantozzi, dicono porti fortuna 😉 da lì percorriamo tutta la strada pedonale Grafton Street piena di negozi che ci porta fino al polmone verde della città St. Stephen’s Green, il parco è molto carino e curato, da lì facciamo un giretto all’omonimo centro commerciale che si trova di fronte, ma a parte la sua bella struttura interna per il resto non ne vale la pena.
Prossima tappa Guinness Storehouse, senza aver prenotato andiamo a visitare il museo della birra più famosa d’Irlanda o forse del mondo, l’ingresso costa sui 20€ non pochissimo ma il museo è molto ben fatto, sono sette piani dove si entra totalmente nel mondo magico della Guinness, tra spiegazioni di produzione, esposizioni storiche, interattività, infine all’ultimo piano c’è la terrazza panoramica dove puoi gustarti una Guinness centimetri zero, spillata alla perfezione, godendoti una bella vista sulla città.
Dopo una buona pinta siamo pronti a ripartire, si sta quasi facendo ora di pranzo e visto che abbiamo già camminato abbastanza, facciamo una tappa aperitivo al Temple Bar Food Market, un piccolissimo mercato all’aperto che si svolge solo il sabato mattina, dove si possono assaggiare alcuni prodotti culinari del posto, tra cui verdure, formaggi ed ostriche. Manco a dirlo viziosi come siamo ci mettiamo subito seduti al tavolo per faci aprire un po’ di ostriche irlandesi della migliore qualità, ovviamente erano a dir poco fantastiche, spettacolari, accompagnate da una salsina piccante e del vino bianco fresco offerto dall’oste. Ora ci si è aperto lo stomaco, cosi a pochi passi dal mercato entriamo al ristorante Smokin Bones, famoso per le carini affumicate, abbiamo pranzato con costatelle e pulled pork, davvero deliziosi!
Per smaltire un po’ il pranzo percorriamo a piedi la strada che ci riporta in hotel, da qui sono circa mezz’ora di camminata, per poi docciarci e riposarci un attimo.
Dopo un bel riposino si è fatta ora dell’aperitivo cosi torniamo in zona Temple Bar, mentre percorriamo il lungo fiume ad un tratto sentiamo musica dal vivo provenire dal Merchants Arch, un pub proprio di fronte a noi, ovviamente entriamo, l’atmosfera è molto carina ed il duetto che suona è molto piacevole ma soprattutto servono una kilkenny di pregevole fattura e per Scacchia è stato amore a primo sorso, così tra una pinta e l’altra restiamo qui due ore che sono letteralmente volate, come le birre ovviamente
Iniziamo ad avere fame ed optiamo per il Tomahawk Steakhouse, erano due giorni che gli tenevamo la punta, ogni volta che gli passavamo davanti ci dicevamo “la prossima volta ci entriamo” e questa è stata la volta buona, appena mettiamo piede nel ristorante si nota subito che è di ottimo livello, ovviamente ordiniamo un tomahawk alla griglia per due, la carne è deliziosa, si scioglie in bocca, cottura perfetta, davvero davvero squisita, non mi aspettavo un livello così alto, il tutto accompagnato da patate, verdure e dell’ottimo vino cileno. Il prezzo è un po’ altino ma ne vale veramente la pena se volete mangiare carne di qualità.
Per il dopo cena saltiamo tra un pub e l’altro, tra birre e musiche irlandesi, al grido di ruuuuuumspringa!!!
Domenica 16/02/2020
Oggi si ritorna in Italia ma visto che il volo ci sarà il pomeriggio abbiamo la mattinata libera, per prima cosa andiamo da Bread 41 a fare un’ottima colazione poi da buoni turisti che si rispettano dedichiamo la mattinata allo shopping per riportare i pensierini ad amici e parenti, alla fine solo io farò shopping perché Scacchia non è così scontato e convenzionale come me, quindi mi fa solo da accompagno per qualche consiglio su cosa comprare.
Dopo aver girato un po’ per la città nel primo pomeriggio siamo pronti a riprendere il nostro bus che ci porterà in aeroporto, dove ci aspetta un volo RyanAir.
Di fianco a me sul sedile c’era seduto il vicecampione di corsa ad ostacoli della Spagna, Orlando Ortega,un cubano naturalizzato, abbiamo passato tutto il viaggio a parlare di politica cubana e della sua passione che è la corsa, così facendo il volo di ritorno è letteralmente volato, scusate il gioco di parole…