Due mesi per realizzare il sogno di “mordere” l’Asia: un viaggio tra Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam

Cosa si prova a vivere un viaggio che dura due mesi? È quello che scopriremo in questo lunghissimo, e non solo per la quantità di parole, racconto che tocca Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam. Quattro paesi, un’esperienza indimenticabile in viaggio tra le meraviglie, la quotidianità e le apparenti contraddizioni del Sud-est asiatico.
Indice dei contenuti
Tutto quello che c’è da sapere sul viaggio in Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam
- Periodo: 12 gennaio – 6 marzo 2025
- Costo: circa 5000 euro per due persone (comprensivo di voli, alloggi, pasti, gite, noleggi)
- Visti turistici: Per la Thailandia e il Vietnam i cittadini italiani non necessitano di visto, basta il passaporto con 6 mesi di validità residua e un po’ di pazienza per le procedure di ammissione nel paese. Per accedere a Cambogia e Laos occorre chiedere il visto e pagare una piccola tassa (40/50 dollari). Diversi racconti online fanno venire l’ansia, i visti si possono richiedere online (preparate una scansione del passaporto in .jpg e le ricevute di prenotazione dei voli/autobus di ingresso e uscita dal paese. Se viaggiate via terra cercate in Google Maps il percorso dell’autobus e individuate il nome della città di confine). I visti possono essere richiesti al momento dell’ingresso del paese (portatevi qualche fototessera nel caso l’ufficio non disponga di macchina fotografica e i dollari necessari per il pagamento). Ho letto cose orrende sui passaggi di frontiera via terra, noi non abbiamo avuto nessun problema. Tutto molto ordinato e tranquillo. Al massimo un po’ di coda. In generale si tenga presente che i visti sono una sorta di tassa di soggiorno. I visti hanno una validità di 30 gg con possibilità di proroga (abbiamo visto diverse agenzie che offrono questo servizio)
- Moneta e cambio: cambiare dollari o euro non è un problema, il servizio è offerto da agenzie, home stay, uffici cambio, negozi, gioiellerie sportelli bancari. Unica accortezza, le banconote devono essere in perfette condizioni, senza pieghe da usura o bordi strappati. Noi abbiamo avuto solo l’accortezza di conservarle in una bustina di plastica in modo che fossero protette. È possibile prelevare la moneta locale presso i numerosissimi sportelli ATM. Le monete locali valgono oggettivamente pochissimo per cui, anche cambiando ad un tasso “svantaggioso” al massimo ballano pochi euro.
- Telefonia e internet: impossibile non inciampare in un baracchino con le SIM locali per turisti (solo traffico dati). Facile, economico, comodo. Tutti i locali (compreso i barettini nella spiaggetta più sperduta) offrono il free wi-fi con un ottimo segnale. Consiglio lo stesso l’acquisto di SIM locali perché qui tutto corre su WhatsApp. Un paio di esempi che valgono per tutti i posti dove siamo stati: prenoti un autobus in agenzia. L’agenzia di manda una notifica per ricordarti l’orario e il luogo del prelievo, ti manda il numero di contatto dell’autista. Ti scrive l’autista per la conferma e ti manda il numero di targa e una foto del mezzo. Stesso servizio se ordini da mangiare con una app (consiglio di scaricare GRAB e PANDA): fai l’ordine, il driver ti avvisa di essere arrivato al ristorante/baracchino, ti scrive quando il tuo ordine è evaso, chiede conferma sulla consegna, puoi seguire il tragitto in tempo reale, ti manda un messaggio quando sta per arrivare. Anche durante i trekking più fuori mano abbiamo sempre avuto la copertura del 5g.
- Atmosfera generale: abbiamo visitato 4 stati, diciamo 3 perché la Thailandia è stata più che altro una tappa tecnica, senza avere nessun problema. Gente gentile, cordiale, ospitale. Efficientissimi i trasporti e i servizi per i turisti. Non abbiamo mai avuto nessuna sensazione di insicurezza o pericolo. Non abbiam visto nessuna situazione di degrado sociale.
- Traffico: inforcare un motorino è come essere punto dal ragno radioattivo di Spiderman, acquisisci superpoteri inimmaginabili per gli altri umani, dalla potenzialità di carico infinita, all’invulnerabilità. Ovviamente le città presentano le situazioni più congestionate. Attraversare la strada può essere un’avventura. Consiglio: imitare i locali (possibilmente i più anziani e fragili)
- Cibo: variazioni sul tema ristorante cinese, tutto sommato abbiamo mangiato molto bene. Le materie prime sono genuine e a chilometro zero. Onnipresente il riso, apprezzate le zuppe. Numerosi i piatti vegetariani e vegani. Abbiamo mangiato nei mercati senza avere nessun tipo di disturbo, l’unica precauzione è stata l’uso di fermenti lattici a partire da due settimane prima della partenza. L’acqua è solo in bottiglia e il ghiaccio viene acquistato in sacchetti anche dai locali, quindi si può stare tranquilli.
Diario di viaggio in Thailandia, Cambogia, Laos e Vietnam
12 gennaio
Partenza. Per arrivare a Bangkok da Malpensa abbiamo prenotato un volo Oman Air con scalo a Muscat (circa 1000 euro a/r in due adulti con bagaglio)
13 – 16 gennaio
Bangkok – albergo 4J Lodge prenotato su booking
14 gennaio
Primo giorno dedicato alla visita a Bangkok: Palazzo Reale, Wat Phra Kae, Wat Pho (Buddha disteso), Wat Arun, Wat Pak Nam. Per poter dire di aver dato anche solo uno sguardo a una grande capitale asiatica servono almeno 10 giorni, ma non era questo il nostro obbiettivo.
15 gennaio
Visita Ayutthaya – partenza ore 7:00 presso The Old Siam Plaza, rientro verso le 17.00. PRENOTATO con GET your guide
16 gennaio
Viaggio autobus da Bangkok a Battambang (via Poi Pet). Compagnia Travel mart, partenza 06:55 AM presso VIRAK BUNTHAM Express Travel & Tour. Abbiamo prenotato il transfer dall’Italia. Arrivo a Battambang alle 14:30 circa con notevole anticipo sul programma. Nessun problema a passare la frontiera via terra. Per l’ingresso in Cambogia è possibile chiedere il visto con qualche giorno di anticipo ma si può fare anche in frontiera. Frontiera assolutamente tranquilla con personale amichevole e procedure snelle (online ho letto di tutto, noi non abbiamo avuto nessun problema). Pernottamento Odambang Village Homestay prenotato su booking e caldamente consigliato
17 gennaio
Il gestore del B&B ci ha organizzato una visita guidata al treno di bambù e ai templi Khmer della zona in tuk-tuk (circa 15 dollari per l’intera giornata). Bellissimo il tempio di Phnom Banan (o Wat Banan), risalente al secolo XI, più o meno lo stesso periodo di Angkor. La struttura – con le cinque torri centrali a rappresentare il Monte Meru – è ben conservata, immersa in un’atmosfera rarefatta perché attira pochi turisti e si trova in cima ad una montagna raggiungibile da una scalinata di 358 gradini.
18 gennaio
Sempre il nostro gestore ci ha proposto un giro in bicicletta del villaggio di Odambang con visita ai campi coltivati, a una distilleria e a un allevamento. Mentre visitavamo la casa di famiglia in stile tradizionale si è creata un’atmosfera di confidenza e intimità tale che il suo anziano zio, ci ha raccontato la storia della famiglia durante il periodo dei khmer rossi, è stata un’esperienza di condivisione molto dolorosa e toccante.
Dedichiamo la serata al Phare Ponleu Selpak, un istituto d’arte fondato in prossimità di tre campi profughi che, attraverso progetti di arte terapia, ha dato alla luce il famoso circo cambogiano basato su musica, danze e arti visive. Biglietti prenotabili online con qualche giorno di anticipo (https://phareps.org/circus-shows/)
19 gennaio
Crociera da Battambang a Siem Reap (circa 6 ore) prenotata su https://angkorexpressboat.com/. È possibile prenotare il passaggio in loco, risparmiando qualcosa. Il viaggio è scomodissimo (parte in fuoristrada scoperto su piste poco battute, parte via fiume). Vale assolutamente la pena per gli incredibili scorci paesaggistici e la possibilità di osservare da vicino la vita dei villaggi rivieraschi. Al porto di Siem Reap incontriamo San, un autista di tuk tuk che diventerà consigliere e guida per i 3 giorni che dedicheremo alla vista ai templi (circa 20 $ al giorno). Pernottamento Uncle’s House prenotato su Agoda. Alloggio molto semplice ma pulito e comodo
20 gennaio
Siem Reap, lungo fiume, mercato vecchio, museo nazionale, tempio Wat Bo (i monaci cantano tra le 16.30 e le 18), mercato notturno. La cittadina è vivace e piacevole. Il museo offre un’efficace chiave di lettura per meglio godere dello splendore dei templi.
21 -22 gennaio
Templi di Angkor. Ci affidiamo all’esperienza di San che, con il suo tuk tuk ci ha mostrato il piccolo circuito il primo giorno e il grande circuito il secondo. Fidatevi degli operatori locali, noi abbiamo incontrato solo brave persone, molto organizzate e affidabili. Il biglietto può essere fatto sul posto (ma fatelo presente al vostro conducente perché la biglietteria non è all’ingresso del circuito dei templi) oppure online https://www.angkorenterprise.gov.kh/, noi abbiamo fatto l’ingresso per 3 giorni.
23 gennaio
Il terzo giorno abbiamo noleggiato due mountain bike (6 euro) e ci siamo divertiti fra i templi e la giungla (tutta la zona è dotata di piste ciclabili ben segnalate)
24 gennaio
Visita alla collina di Kulen e al fiume dei mille linga prenotata su Gey your guide. Luogo molto affascinante e ricco di spiritualità. Consigliato
25 gennaio
Volo Siem Reap – Pakse con volo di linea Lao Airlines. Pernottamento Sabai ça Baille Guesthouse prenotato su booking e caldamente consigliato. Pakse non è una meta in sé, la città offre poco (a parte una vista eccezionale sul Mekong dalla Sunset Beach) ma è una base comoda per esplorare tutto il Sud
26 gennaio
Autobus da Pakse a Nakasang e poi traghetto per Don Khon (circa 2 ore totali, prenotato in loco), pernottamento a Tavendang Guesthouse prenotato su booking e caldamente consigliato. Partiamo subito per una prima esplorazione in bici (il mezzo più comodo per girare sulle isole, ci sono noleggi di motorini ma sono dei veri catorci)
27 gennaio
Con le bici (cancelli su ruote) messe a disposizione dal nostro host esploriamo le isole di Don Khon e Don Deth seguendo le piste ciclabili (ben segnalate) e i cartelli di informazione turistica fra cascate, vecchie locomotive, villaggi, fattorie e spiagge fluviali balneabili. Si può andare a caso, perdersi è impossibile
28 gennaio
Traghetto per Nakasang e autobus fino Pakse (circa 2 ore). Gli autobus partono verso le 12 da Nakasang vicino al porto turistico. Pernottamento a Pakse Sabai ça Baille Guesthouse +856 20 96 945 988
29 – 30 gennaio
Tour del Bolaven da Pakse con motorino noleggiato in loco presso l’agenzia Pakse Green Adventure Travel a cui ci appoggeremo per quasi tutti i servizi di trasporto e logistici. Il personale è composto da giovani efficiente e gentili. Il Bolaven Loop è un grande classico del circuito turistico locale, si sale su strade comode e tutto sommato ben manutenute sull’altopiano del Bolaven, dove viene coltivato il caffè. Fra zip line, cascate, fiumi balneabili e piccoli villaggi fuori dal tempo con mercati incredibili. È un giro che si può fare tranquillamente in autonomia, il segnale internet per usare google maps è sempre efficiente e ci sono numerosi distributori di benzina e ristorantini lungo la strada. Noi abbiamo pernottato in un campeggio prenotato all’ultimo minuto ma anche le sistemazioni più convenzionali e comode non mancano. Ogni villaggio ha qualcosa da offrire (la visita a una fattoria, un percorso di trekking, una spiaggia fluviale). Per i maniaci della pianificazione consiglio il sito https://thewanderlogs.com/the-most-unique-adventure-in-laos-the-bolaven-plateau-loop/ Rientrati a Pakse e soggiorniamo presso Heaven Guesthouse prenotato su booking (pulito, un po’ sc
31 gennaio
Sempre con Green Adventure Travel facciamo un’escursione in giornata con trekking nella giungla a Xe Pian National Bio-Diversity Conservation Area. Un’esperienza incredibile.
1 febbraio
Riprendiamo il motorino a noleggio e sempre in autonomia scendiamo verso Champasak, pernottando presso Khamphouy Guesthouse, prenotato su booking e caldamente consigliato.
2 febbraio
Visita al Wat Phu temple, un bellissimo sito Khmer a qualche chilometro da Champasak
3 febbraio
Giro in barca con i pescatori sul Mekong (prenotato presso un’agenzia locale di promozione culturale della zona)
4 febbraio
Rientro da Champasak a Pakse. Volo aereo da Pakse a Luang Prabang con Lao Airlines. Pernottamento a Luang Prabang presso Amelie House prenotato su booking
5 febbraio – 8 febbraio
Dedichiamo qualche giorno a Luang Prabang perché è una cittadina meravigliosa, tranquilla e ordinata che merita di essere assaporata con calma. I tanti edifici coloniali le donano un piacevole tocco francese, i mercati sono strabilianti, i ristorantini sul lungofiume invitano all’ozio, i templi (tantissimi) vanno scoperti con calma (e una cartina in mano per essere certi di non mancare qualche perla). Anche i dintorni non sono da meno, noi ci siamo concessi un trekking con gli eleganti e una gita in giornata al santuario fluviale di Pak Ou Caves (tutte le info e i servizi sono stati reperiti sul posto). Viaggiare in Asia si è rivelato sorprendentemente facile.
8 febbraio
Treno da Luang Prabang-Van Vieng ore 10:30 (abbiamo prenotato il biglietto online ma è facilissimo trovare un’agenzia che offre il servizio di prenotazione dei biglietti con una piccolissima maggiorazione). Pernottamento presso un ostello prenotato su booking così anonimo che mi sono scordata il nome.
9 febbraio
Van Vieng è una cittadina senza personalità affacciata sul fiume. Una sorta di parco giochi per turisti che offre discese in canoa, zip line, tubing e trekking. Ebbene sì, se sei in ballo tanto vale seguire la musica, lo abbiamo fatto anche noi ma di certo non è fra le mete imperdibili (però ci siamo divertiti come due matti)
10 febbraio
Treno da Van Vieng a Vientadine (circa 1 ora, biglietto prenotato online). Pernottamento al Rainbow Hotel Vientiane, prenotato su booking lo segnalo solo per evitare che altri ci inciampino, trasandato e mal gestito ha di buono solo la posizione
11 febbraio
Vientiane è un po’ deludente, ce lo aspettavamo e non abbiamo pianificato di fermarci per più giorni. Scelta azzeccata: i templi non possono minimante competere con i complessi di Luang Prabang e i mercati sono sfacciatamente commerciali. Non ci ha entusiasmato. Davvero imperdibile il Vientiane Art Museum, un’esposizione privata di arte lignea. È un po’ fuori mano ma vale il viaggio. Siamo rimasti estasiati.
12 febbraio
Volo Vientiane-Hanoi con Lao Airlines, consiglio di prenotare prima anche il taxi dall’aeroporto all’hotel (io ho prenotato con booking). Pernottamento presso Nusmile’s Hostel and Travel prenotato su booking e caldamente consigliato. Abbiamo usato questa comoda e tranquilla homestay al centro di Hanoi come base di appoggio per visitare sia la città che i dintorni.
13 febbraio
Hanoi è un posto incredibilmente caotico e divertente. Ci siamo fatti portare a spasso dalla sua energia travolgente fra pagode, templi, musei, mercati e motorini ovunque.
14-16 febbraio
Tour di 3 giorni alle cascate di Ban Gioc e al lago di Ba Be prenotato con Get your guide. Servizio eccellente, buon cibo, homestay di ottimo livello, guida competente, gruppo ristretto di 8 persone. Rientro ad Hanoi sempre al Nusmile’s Hostel and Travel
17 febbraio
Di nuovo a spasso per Hanoi: Tempio della letteratura, Musei, Palazzo imperiale e la fantastica Via del Treno
18-19 febbraio
Due giorni di Crociera Ha Long – Bai Tu Long Bay. Prenotato con Get your guide. Anche in questo caso ottimo servizio e soprattutto grande competenza e cortesia da parte dell’equipaggio. È una classica “gita” turistica, paesaggi mozzafiato ma formato decisamente commerciale, è una degli hypes nel nord del Vietnam.
20 febbraio
Autobus da Hanoi – Ninh Bình. Prenotato con agenzia locale, di fronte al nostro B&B. Pernottamento presso Tam Cốc relax homestay prenotato su booking
21 -23 febbraio
I dintorni di Ninh Binh sono molto belli da un punto di vista paesaggistico, il turismo è un punto di forza per l’economia locale ma nonostante la presenza di tanta gente non c’è una sensazione di caos o di invasione. Posti godibilissimi in autonomia con la bici o il motorino (noi li abbiamo alternarti, le distanze comunque sono contenute). Presso la nostra home stay recuperiamo la mappa dei siti, pagode, templi, parchi più interessanti in zona (da non perdere la riserva degli uccelli). Molto carino è il “Museo del Riso” aperto da pochissimo e non ancora pubblicizzato. Il tempo umido e freddo comincia a farci desiderare di tornare a Sud.
23 febbraio
Autobus notturno con cuccetta da Ninh Bình-Hue prenotato presso un’agenzia locale. Questa è soluzione abbastanza confortevole (se non siete più alti di un metro e settanta) che permette di viaggiare di notte senza perdere troppo sonno, costo contenuto.
24 febbraio
Arrivo a Hué la mattina presto; tempo ancora coperto ma temperatura decisamente più accettabile rispetto al nord. Grazie al check-in anticipato ci sistemiamo subito presso il Hue Pink Lotus Hotel (avevamo la prenotazione presso un altro hotel che ci ha re-diretto qui per un problema tecnico). Ottima sistemazione e buona posizione per visitare la città. Come sempre, appena arrivati in albergo la nostra host ci illustra tutte le attrattive della zona con diverse opzioni per la visita. Dedichiamo il pomeriggio alla visita alla cittadella imperiale, avendo cura di prendere il biglietto cumulativo per visitare anche le tombe imperiali.
25 febbraio
Visita alle tombe imperiali, villaggio dell’incenso e pagoda. Visto il tempo piovoso e incerto decidiamo di scegliere un’auto con autista (si potrebbe fare benissimo il giro con un motorino a noleggio).
26 febbraio
Ultimo giorno a Hué, quasi soleggiato. Decidiamo di visitare a piedi la città e il museo dedicato a Ho Chi Min
27 febbraio
Trasferimento con autobus turistico da Hué ad Hoi An con soste nei villaggi, passo di Hai Van e spiaggia di Lang Co. Purtroppo una nebbia da tagliare con il coltello non ci permette di ammirare i paesaggi che dovrebbero essere tra i più spettacolari del Vietnam centrale. Pernottamento Terra Cotta Homestay prenotato su booking e caldamente consigliato
28 febbraio – 3 marzo
Clima caldo, sole, villaggi artigiani (della terracotta, della lavorazione del legno, della costruzione delle barchette tonde di bambù). Hoi An e i suoi dintorni sono pura poesia. Pr muoverci alla scoperta della zona, alterniamo bicicletta e motorino; dedichiamo molto tempo al mercato e alle botteghe di Hoi An (con un artigianato di livello altissimo) e ai suoi numerosi monumenti. Il biglietto per visitare Hoi An è uno strano biglietto cumulativo che ti permette di accedere a 5 fra case storiche-musei-templi. Lo compriamo due volte per goderci a pieno la cittadina, l’unica a non aver subito bombardamenti e distruzioni per cui un vero scrigno di tesori di architettura tradizionale. Da non perdere lo spettacolo Bamboo Circus, i biglietti si possono fare online, un po’ cari ma ne vale assolutamente la pena.
In sella al motorino dedichiamo una giornata alla visita del sito di My Son e al villaggio di Kim Bong. Una vera chicca si rivela essere il Terracotta Park a Thanh Hà, a due chilometri da Hoi An, a due passi dalla nostra home stay.
3 marzo
Lasciamo molto a malincuore Hoi An, per Da Nang. La nostra host ci ha organizzato un passaggio in taxi con visite alla montagna del Marmo di Da Nang, che temevamo fosse un parco giochi per turisti invece si rivela molto interessante e piacevole e al museo delle sculture Cham (da non perdere, forse l’unica cosa davvero meritevole di Da Nang). Pernottiamo al Marry Land Hotel sul lungomare, comodo, pulito, economico (e che non lascia traccia nella memoria)
4 marzo
Chiudiamo in bellezza con una giornata dedicata allo snorkeling e alla spiaggia nella riserva naturale delle isole Cham, prenotata con Get your guide
5 marzo
Rientriamo a Bangkok con un volo Vietjetair
6 marzo
Partenza da Bangkok 9:15 – arrivo Malpensa 18:20