Da Bangkok attraversando la Cambogia e il Vietnam fino ad Hanoi

Popoli eccezzionali e sensazione di sicurezza nel viaggiare
Scritto da: marcos68
da bangkok attraversando la cambogia e il vietnam fino ad hanoi

Ho cominciato a cercare i biglietti aerei per questo viaggio a settembre 2022 però i prezzi dei voli erano da subito molto alti, soprattutto per volare direttamente dall’Europa su Hanoi o Ho Chi Min City, quindi mi sono concentrato sulla ricerca di voli A/R per Bangkok per poi spostarci in Cambogia e Vietnam via terra. Quando ormai avevo quasi perso le speranze di trovare un volo sotto i 1000€ (come era normale nel pre-covid), il 1° aprile appare nelle ricerche un Milano-Bangkok con scalo a Pechino di China Air a 790€ partenza 4 agosto ritorno 1° settembre 2023.

Compro immediatamente i 3 biglietti (Io, mia moglie Elena e mio figlio Tommaso di 18 anni)

E che il viaggio abbia inizio!

Diario di viaggio

Sabato 5 agosto / Bangkok

Arriviamo a Bangkok con 4 ore di ritardo per via di cattive condizioni meteo che hanno fatto ritardare la partenza dell’aereo a Pechino, comunque avevo prenotato l’Hotel Spittze (63€ per 2 notti in 3) vicino al capolinea del treno che arriva dall’aeroporto quindi per le 22 siamo in camera.

Un buon hotel (unica pecca il wi-fi che non funzionava in camera ma solo nella hall) in una zona carina e comoda per i mezzi, però io l’ho scelto soprattutto perché vicino alla partenza dell’autobus che ci porterà in Cambogia. Prima di andare a dormire facciamo un giro per il quartiere per mangiare qualcosa, una zona molto vivace con un mercato aperto fino a tarda ora, ristoranti e locali di vario tipo.

Domenica 6 agosto / Bangkok

Approfittiamo che è domenica per andare al mercato di Chatuchak, aperto solo nei fine settimana.

Per andare prendiamo la comoda ed economica Sukhumvit Line che in poche fermate ci porta al mercato. Io e mia moglie a Bangkok ci siamo già stati nel 2002 e ricordavamo prezzi dell’abbigliamento decisamente più economici, comunque giriamo per tutta la mattina per questo enorme e labirintico mercato comprando anche alcune cose.

Per pranzo mangiamo ai ristoranti all’aperto che ci sono al centro del mercato.

Torniamo alla fermata di Mo Chit e prendiamo la Blue line fino a Hua Lampong per andare a visitare il Wat Traimit dove c’è il Buddha d’oro.

Attraversiamo a piedi China Town molto animata e piena di street food molto interessanti per arrivare al Ponte Phra Pokklao che ha anche una via pedonale per attraversarlo, qui si ha una vista molto bella sul fiume Chao Phraya.

Oltrepassato il ponte percorriamo la via pedonale lungo fiume per arrivare fino al Wat Arun, ad un certo punto bisogna andare un po’ all’interno (sembra di entrare a casa di qualcuno) per scavallare un canale. Purtroppo arriviamo al Wat Arun che sta chiudendo, ci ripromettiamo che torneremo al ritorno quando avremo ancora una giornata da trascorrere in città. Prendiamo il traghettino che ci porta sull’altra sponda del fiume e ci fermiamo a bere una birra al baretto che c’è al primo piano sulla sinistra dell’attracco, dove godiamo di una fantastica vista sul Wat Arun al tramonto.

Ormai è sera, riprendiamo la vicina Blue line fino alla fermata di Samian per andare al Patpong night market. Mah lo ricordavo decisamente più grande e interessante, facciamo una breve visita senza trovare niente di particolare.

Ceniamo in un ristorante in zona per poi farci una bella passeggiata a piedi fino al nostro hotel.

Lunedi 7 agosto / Bangkok-Battambang

Qualche giorno prima di partire avevo prenotato online l’autobus della Vireak Buntham (https://vireakbuntham.com/) che fa la tratta Bangkok-Battambang (80€ per 3 biglietti). La partenza è alle 7.00 e il luogo di partenza è a pochi minuti a piedi dall’hotel. Per il tratto fino al confine di Poipet il mezzo è un confortevole minivan con anche il wi-fi a disposizione. Arrivati al confine si scende con tutti i bagagli e si procede a piedi fino al vicino confine. Dopo aver compilato un modulo e presentato passaporto e la visa che avevamo fatto a casa prima di partire, passiamo la frontiera Cambogiana e veniamo chiamati da una ragazza della Vireak che ci ha riconosciuto grazie a una foto che ci avevano fatto prima di attraversare e ci fa salire su un tuk tuk il quale ci porta alla vicina sede di partenza degli autobus.

Ecco, l’autobus che ci aspetta non è esattamente come l’altro, si capisce subito che siamo entrati non solo in un altro paese ma in un altro mondo, decisamente più rurale e meno “occidentalizzato”, comunque il mezzo farà il suo dovere e circa alle 15.00 arriviamo a Battambang. Avevo prenotato il Royal Hotel (21€ 1 notte per 3) ed un furbo autista di tuk tuk si presenta con un cartello con indicato il nome dell’Hotel, non avrei preso il tuk tuk sapendo che la distanza era veramente poca, però questa cosa mi ha colto di sorpresa e siamo andati con lui.

Ci ha portato in hotel e non ha voluto neanche essere pagato, però voleva poi portarci a fare un giro da qualche parte, intanto ci ha consigliato un ottimo ristorante, il Jaan Bai, dove abbiamo mangiato molto bene a una cifra irrisoria (il costo al ristorante sarà bassissimo per tutta la vacanza dai 5€ a max 30€ in 3). Ci ha aspettato fuori dal ristorante proponendoci alcune cose da fare nel pomeriggio, in effetti non avevamo niente da fare perché Battambang in sé non è che sia molto attraente, quindi abbiamo concordato di andare al Bamboo train. Per arrivare a questa “stazione” abbiamo fatto un bel giro della campagna circostante che regala davvero dei bei paesaggi, ad un certo punto si ferma accanto a dei binari dove vivono delle famiglie in case un po’ di fortuna, in un attimo allestiscono una sorta di pianale di banboo sorretto da 4 dischi che poggiano sulle rotaie con un motorino, si sale tutti, compreso 2 donne del villaggio con bimbi piccoli e si parte a velocità verso una non precisata destinazione. Dopo un po’ si arriva ad un’altra “stazione” dove si scende, smontano il tutto, nel frattempo sugli stessi binari passa un treno vero!

In questa “stazione” ci sono delle ragazze che vendono alcune magliette con raffigurato il bamboo train e vestiti a poco prezzo, sono giovani ma davvero brave a far le venditrici, compriamo alcune cose e ripartiamo con il nostro treno verso la stazione di partenza. Devo dire che ero molto perplesso nel fare questa “attrazione”, in realtà è stato molto divertente e soddisfacente per il poco prezzo che è costato, anche il conoscere le persone che gestiscono la cosa è stato molto coinvolgente, a fine vacanza lo ricordiamo come una delle cose più belle. Il nostro autista ci riporta in città, ci facciamo lasciare un po’ prima del nostro hotel e passeggiamo a piedi per la cittadina, non offe molto ma ha un piacevole lungofiume. Per cena mangiamo nel ristorante vicino all’hotel, anche perché chiude tutto prestissimo e con i nostri ritmi arriviamo sempre un po’ lunghi per la cena.

Martedì 8 agosto / Battambang – Siem Reap

Arriviamo al vero motivo del perché ci troviamo a Battambang, la Slow Boat per Seam Reap. Nei giorni precedenti ho contattato la Angkor Express per cercare di fare una prenotazione, in realtà non serve in quanto c’è molto posto e si può prenotare dall’hotel allo stesso costo e ti vengono a prendere con il tuk tuk.

Comunque, avendoli contattati direttamente, mandalo loro un tuk tuk davanti al nostro hotel alle 6.30 che ci porta alla partenza della barca prevista per le 7.30, paghiamo in contanti 30$ a testa. Piò o meno si parte puntuali, insieme a noi come turista c’è solo un ragazzo spagnolo, gli altri sono dei locali che prendono questa barca per andare nei loro villaggi lungo il fiume.

Già da subito si rivela un’esperienza interessante, si passa vicino a veri villaggi costruiti su palafitte lungo il fiume, molto vivi, alcune barche corrono veloci avanti e indietro, ci sono pescatori e bestiame lungo le rive, insomma vita rurale vera. Si prosegue così per un lungo tratto, fino a fare una pausa verso le 11.00 presso una palafitta con all’interno una tavola calda. C’è anche un bagno costituito da 3 pareti di legno e un pavimento con un buco che dà direttamente nel fiume.

La signora che gestisce il locale prepara degli ottimi noodle con pollo, forse i migliori provati, peccato che è un po’ presto e non sapendo bene di quanto è la sosta ne prendiamo solo una porzione. Ripartiamo con il fiume che a tratti si allarga e si restringe sempre intervallato da piccoli agglomerati di case, a volte anche con delle scuole, qui strada non ci sono, l’unica via è il fiume. Ogni tanto la barca rallenta e viene affiancata da piccole imbarcazioni, sono in pratica delle fermate per far scendere al volo le persone presenti che sono arrivate a casa o farne salire altre.

Ad un certo punto il fiume risulta completamente invaso da piante aquatiche, delle specie di ninfee, la barca fa molta fatica a proseguire perché le deve spostare con la forza del motore, noi siamo abbastanza perplessi perché ci si riesce a muovere ma pianissimo, comunque il nostro pilota dice che è tutto ok, infatti piano piano si va avanti e. dopo un lungo tratto, il fiume si libera.

La cosa curiosa è che in questo tratto invaso dalla vegetazione, la gente abita su entrambe le sponde del fiume, c’era un barchino con 5 ragazzine che tornavano da scuola dall’altro lato del fiume che spostavano faticosamente con i remi tutte queste piante galleggianti, una scena che confrontata con i SUV con i quali i genitori portano per poche centinaia di metri i ragazzini alla scuola elementare/media nelle nostre città, ci fa pensare molto. Ormai è pomeriggio e il fiume sbuca nel grande lago Tonle Sap, è enorme sembra un mare, questo tratto non è più molto interessante, comunque in non molto si arriva all’attracco dell’imbarcazione, il viaggio è durato circa 8 ore.

Da qui insieme al ragazzo spagnolo prendiamo un tuk tuk che ci porterà alla vicina Siem Reap e all’Hotel che avevo prenotato il Blossoming Romduol Boutique (34€ per 2 notti) davvero molto carino. Ci rilassiamo un po’ nella piccola ma confortevole piscina e ci accordiamo con l’efficientissima ragazza della reception per avere un tuk tuk a nostra disposizione per tutto il giorno successivo in cui visiteremo Angkor Wat al costo di 20$. Andiamo a fare un giro al vicino centro, anche Siem Reap si sviluppa lungo un fiume, non ha particolari attrazioni però è molto piacevole, non troppo incasinata dai motorini, si riesce a passeggiare tranquillamente. Andiamo fino ai Royal Garden, dove lungo il fiume c’è molta gente che fa attività fisica di gruppo all’aperto, cosa che noteremo diverse volte lungo il viaggio.

Ci fermiamo per cena in un ristorante familiare che offre le già poco costose birre locali con sconto del 50%, mangiando discretamente, poi passiamo nella movimentata Pub street, dove si concentrano locali e ristoranti per i turisti occidentali.

Mercoledì 9 agosto / Templi di Angkor

Dopo aver fatto colazione il nostro tuk tuk ci aspetta per l’escursione, l’autista è taciturno ma molto gentile, ci porta prima nella struttura dove vendo i biglietti di ingresso (37$ a testa per l’ingresso di un giorno, secondo me cifra spropositata anche se capisco che siamo in uno dei posti più famosi al mondo). Ci accordiamo per fare il classico giro del piccolo circuito, però al contrario, in modo da lasciare Angkor Wat per ultimo. È mattina ma fa già molto caldo, i vari siti non sono molto distanti l’uno dall’altro, avevo anche pensato di fare il giro in bicicletta, però con il caldo che c’è in questa stagione ho cambiato idea. Per il costo che è, molto meglio il tuk tuk.

Visitiamo in sequenza Prasat Kravan, Bat Chum, Banteay Kdei, Ta Phrom, Ta Keo, Thommanon e infine Bayon con i vicini Baphuon e Phimeanakas che si raggiungono a piedi con un sentiero nella giungla. Non sto a commentare i vari siti, sono tutti molto belli chi più chi meno, in una ambientazione molto suggestiva in mezzo ad una folta vegetazione, dalle parti di Bayon c’è anche una numerosa famiglia di scimmie che passeggia tranquillamente a fianco dei visitatori.

Il nostro tuk tuk ci aspetta poco oltre la terrazza degli elefanti dove ci sono anche una serie di bar/ristoranti, facciamo una sosta qui per mangiare qualcosa anche perché inizia a piovere, anche abbastanza forte, non durerà molto, il tempo di mangiare (qui è tutto più caro che fuori…). Finito di mangiare e di piovere ci dirigiamo ad Angkor Wat, non so alla mattina se ci fosse tanta gente, comunque quando arriviamo noi ce ne è poca e si visita in tutta tranquillità.

Il vantaggio di arrivare nel pomeriggio è anche per la luce del sole che verso il tramonto aggiunge un tocco in più al paesaggio, però attenzione che il sito chiude alle 17.30, quindi bisogna arrivare lì almeno 1 ora prima, poi si può stare dentro fino alle 18.00 circa. Rientriamo al nostro hotel soddisfatti e abbastanza distrutti, non tanto per la camminata ma per il caldo umido che fa sembrare un’impresa fare qualsiasi cosa.

Compriamo alla reception dell’hotel i biglietti dell’autobus per Phnom Penh, ci sono molti autobus che fanno questa tratta, noi prenderemo quello delle 8.30 della mattina del giorno dopo, costa uguale a prenderli online (10€ cad), in più qui ti vengono a prendere davanti all’hotel con il tuk tuk compreso nel prezzo. Dopo la piscina uscita serale per cena e birre in un piacevole localino sul lungofiume un po’ fuori dalla via super turistica.

Giovedi 10 agosto / Siem Reap – Phnom Penh

Il viaggio in autobus per Phnom Penh è abbastanza lungo e noioso, la strada non offre un gran che come paesaggio, comunque si viaggia bene su una strada abbastanza scorrevole; oltre ad alcune fermate in qualche villaggio, si fa solo una sosta in una specie di “autogrill”. L’autobus ci lascia in una piazza in centro, l’hotel non è molto distante e abbiamo voglia di camminare un po’ quindi andiamo a piedi, è un po’ complicato da trovare si trova in una via chiusa anche se proprio dietro al Palazzo Reale, anche questo l’avevo prenotato prima di partire: Okay Boutique Hotel (75€ per 2 notti), ottimo hotel con piscina panoramica sul tetto, della quale ne approfittiamo subito.

Nel pomeriggio facciamo un tentativo per visitare il Palazzo Reale però ha orari un po’ strani quindi è chiuso, allora andiamo al porto turistico per formalizzare la prenotazione che avevo fato online per la barca che lungo il Mekong ci porterà in Vietnam (https://hangchautourist.vn/).

In realtà alla prenotazione non erano molto interessati, di posto ce n’era, ma hanno voluto subito il pagamento cash dei biglietti (circa 35€ cad). Visto che eravamo in zona facciamo un giro al mercato centrale, molto grande, però anche qui, come peraltro negli altri mercati che abbiamo visto in Cambogia, tutti i prezzi sono dati in dollari e l’abbigliamento non risulta particolarmente economico, solo alcune cose tipo pantaloncini o le magliette turistiche con loghi di birre ecc. hanno prezzi bassi.

Anche ciabatte, mutande o calze costano quanto in Italia o forse anche di più, mah questa cosa non la abbiamo capita. Verso sera fa un po’ meno caldo e facciamo una camminata lungo il fiume e poi un po’ all’interno per andare in un altro quartiere dove un amico ci ha segnalato una pizzeria (Piccola Italia Da Luigi).

Per essere a Phnom Penh devo dire niente male, sia l’impasto sia gli ingredienti importati dall’Italia.

Venerdì 11 agosto / Phnom Penh

Proviamo ad andare al Palazzo Reale ma l’ingresso è chiuso, prendiamo nota dei bizzarri orari di ingresso (non me li ricordo…) e ci ripromettiamo di tornare all’orario giusto nel pomeriggio.

Proseguiamo a piedi fino al Wat Phnom, già fa un caldo umido che fa sudare parecchio. Il posto è carino, soprattutto la location sopra una collinetta, un’oasi di pace nel traffico della città. Il tempio in sé non ha molto da dire, ingresso 1$ a persona solo se stranieri. Decidiamo di prendere un tuk tuk per andare al museo del genocidio, è abbastanza distante dal centro. Lo trovo abbastanza deludente, costo 5$ per l’ingresso, con audioguida in inglese 10$.

Posto non ben tenuto e poco coinvolgente, potrebbe essere valorizzato molto di più, non so i soldi dell’ingresso dove vadano. È ora di pranzo, ma come accade spesso le decine di bei ristorantini che vedi quando non è l’ora giusta, quando servono non se ne trova uno! Vaghiamo per un bel po’ nell’ora più calda sudando a dismisura fin quando troviamo quello che cerchiamo, peccato che ormai siamo quasi arrivati al nostro hotel…

Siamo abbastanza distrutti dal caldo e dalla camminata, ormai è pomeriggio inoltrato, decidiamo di andare all’hotel e di rilassarci un po’ nella bella piscina sul tetto, il Palazzo Reale lo lasciamo per domani mattina. Per cena cercavo un ristorante di qualità un po’ superiore al normale street food, però anche se il Tbal Khmer Restaurant non è male, la qualità media dei piatti è sempre la stessa, buona ma, secondo me, con un po’ più di cura nei piatti, potrebbe essere migliore.

Sabato 12 agosto / Phnom Penh – Chau Doc

Dopo l’abbondante colazione che offre l’hotel, finalmente riusciamo ad entrare al Palazzo Reale, anche questo però risulta abbastanza deludente, l’ingresso costa 10$ cad, poco da vedere e non ben tenuto. L’unica cosa che si vede del palazzo reale è la sala del trono, ma non si può entrare e si vede da molto lontano.  La pagoda d’argento dovrebbe avere il pavimento d’argento ma non si sa perché è completamente ricoperto di tappeti. Il Budda di smeraldo è carino ma piccolo e lontano, in compenso la stanza è piena di oggetti stile mercatino che non capisco cosa c’entrano con questa sala. Ci si va per forza perché si è qui, ma dire che vale il prezzo, non direi.

Torniamo in hotel a prendere i bagagli e con un tuk tuk ci rechiamo al porto turistico dove parte l’imbarcazione per il Vietnam, la partenza è alle 12.30 quindi facciamo in tempo a mangiare qualcosa nella piazza del vicino old market. L’imbarcazione è tutt’altra cosa rispetto a quella che ci ha portato a Siem Reap, molto più moderna e veloce, c’è molta gente, non so se è completamente piena però consiglio di prenotare qualche giorno prima per sicurezza.

Il fiume Mekong è enorme e mentre lo si percorre a volte si sdoppia anche in 2 fiumi per poi ricongiungersi, qui non c’è molta vita sulle sponde, molta vegetazione e poco altro. La barca corre veloce e quasi senza neanche accorgerci arriviamo al posto di frontiera cambogiano. Si attracca e ci fanno scendere, controllano i passaporti e i visti che avevo acquistato prima di partire ma, curiosamente non ce li restituiscono, ci dicono che ce li faranno avere all’ingresso in Vietnam.

Riprendiamo la barca e facciamo poca strada prima di attraccare di nuovo sul lato vietnamita del confine, dopo un po’ di attesa, una persona comincia a riportare i passaporti uno ad uno e consegnarli ai rispettivi proprietari divertendosi a cercare di pronunciare i nomi correttamente. La barca riparte e lasciamo definitivamente la Cambogia, ci dispiace un po’, ci è piaciuta molto, soprattutto la popolazione è incredibilmente socievole e sempre allegra, non hanno molto, ma nessuno sembra lamentarsi di nulla, nessuno chiede elemosina o dorme per strada è un popolo orgoglioso e laborioso che cerca di vivere ed essere felice con poco.

Ci ripromettiamo di tornarci e dedicare più tempo a questo affascinante paese. La barca lascia il Mekong e imboccando un grosso canale si arriva al molo di Chau Doc, abbastanza in orario, sono circa le 18.00 Ci rechiamo a piedi all’Hotel Dai Loi che avevo prenotato un paio di giorni prima, niente di che ma è vicino al centro della cittadina e alla partenza degli autobus. Purtroppo, qui anche il ragazzo della reception non parla inglese e si fa molta fatica a capirsi.

La mia idea per la mattina dopo era di andare a visitare la foresta di Tra Su, avevo letto che non ci sono mezzi pubblici per arrivarci, quindi bisognava prendere un’escursione organizzata oppure noleggiare un motorino. L’agenzia segnalata dalla Lonely planet vicino al centro non esiste più, pare chiusa definitivamente dal post covid. Dopo faticosi tentativi di comunicazione, il ragazzo della reception fa venire nella hall una persona che parla inglese di una agenzia che organizza escursioni in zona, ci chiede non meno di 40$ a testa per andare a Tra Su, un’escursione che durerà mezza giornata, ci sembra tanto, anche perché il luogo non lo ritengo così imperdibile quindi rifiutiamo, pensando magari di prendere degli scooter la mattina successiva.

Ristoranti per cena non ne vediamo, però nella piazza principale ci sono degli street food familiari con sedie e tavoli e ne approfittiamo, piò o meno la cucina è simile a quella cambogiana, qui usano più i noodle in varie forme, anche se è il riso che a fa da padrone.

Domenica 13 agosto / Chau Doc – Can Tho

Ci svegliamo che mio figlio Tommaso non sta benissimo, un po’ di mal di stomaco, comunque non è in forma e preferisce stare un po’ in camera, per fortuna non abbiamo preso l’escursione la sera precedente. Io ed Elena usciamo e proviamo a vedere se troviamo un motorino da noleggiare per andare alla vicina collina con le pagode, ma nessuno parla inglese e l’unica cosa che riusciamo a capire è che l’unico noleggiatore è parecchio lontano dal centro.

Decidiamo allora di visitare il mercato in centro, anche qui come in Cambogia tanta roba di abbigliamento ma prezzi non particolarmente convenienti. Lungo il fiume c’è il mercato degli alimentari, qui lo spettacolo è notevole, tra vasche con pesci vivi che vengono pesati e puliti al momento, rane che saltano in giro mentre vengono spellate, galline vive in gabbia e diversi macellai con carni esposte con odori non proprio invitanti. Andiamo all’ufficio degli autobus della FUTA Express e prendiamo i biglietti per l’autobus delle 11.00 per Can Tho (sui 6$ cad).

Torniamo in hotel, Tommaso sta un po’ meglio e scende con noi al mercato per comprare delle croc a buon prezzo che gli servono, poi recuperiamo i bagagli e andiamo all’ufficio degli autobus. Qui passa un furgone a recuperarci e portarci al capolinea degli autobus che è un po’ fuori città, poi ci trasferiamo su un autobus grande e partiamo per Can Tho. Il viaggio è abbastanza lungo e monotono, durerà quasi 4 ore, il terminal degli autobus è parecchio fuori città, però compreso nel biglietto c’è anche il transfer nei pressi degli hotel con un pulmino, anche se non è stato facilissimo capire la cosa.

L’autista ci lascia vicino al nostro Van Loc hotel, carino, vicino al centro, in una via silenziosa un po’ defilata. Tommaso non sta ancora benissimo quindi decide di stare un po’ a riposare in camera. Noi andiamo verso i moli per vedere di prenotare un’escursione ai mercati galleggianti per il mattino dopo. Agenzie non ne vediamo e anche quella segnalata dalla Lonely Planet è chiusa, forse perché è domenica.

In compenso vicino ai moli ci sono delle signore che ci contattano per venderci la loro escursione con barca privata, il costo non è molto, sui 20$ per tutti e tre, il problema per noi è l’orario, in quanto la partenza è prevista per le 4.30 di mattina! Cerchiamo di capire se c’è qualche alternativa ma ci sconsiglia di partire dopo perché i mercati sarebbero già poco frequentati, allora accettiamo e prendiamo appuntamento al molo per la mattina dopo. Dopo una passeggiata lungofiume torniamo in hotel a recuperare Tommaso che nel frattempo si è abbastanza ripreso e andiamo al ristorante Mekong 1965, dove mangiamo bene, fanno un ottimo pesce gatto.

Lunedi 14 agosto / Can Tho

Sveglia alle 4.00 per essere al molo alle 4.30, come concordato la signora che è lì ad aspettarci con la barca, è ancora buio. Partiamo e mentre navighiamo spunta il sole all’orizzonte sul fiume, molto suggestivo, comincia ad avere un senso la levataccia. La navigazione dura parecchio perché passiamo il mercato più grande e famoso di Cai Rang e arriviamo al piccolo mercato galleggiante di Phong Dien, dove ci sono alcune barche che vendono frutta e verdura, alcune su cui ci sono donne che cucinano delle zuppe per colazione o vendono caffè e dolcetti, ne approfittiamo anche noi. La signora che conduce la barca fa anche qualche acquisto, arriva qualche altra piccola imbarcazione con qualche turista ma poca roba, l’atmosfera è bella anche se mi dà, comunque, l’impressione di una cosa organizzata per i turisti.

Ripartiamo e passiamo per canali secondari in mezzo alla giungla, molto affascinante, se ci fosse meno immondizia in acqua sarebbe meglio. Arriviamo al mercato di Cai Rang, non c’è molta gente, non capisco se si è già esaurita l’ora calda oppure se ormai non attira più tanto. Qui le barche sono molto grandi e si vede quello che vendono dal fatto che appendono un campione della loro merce su un palo.

Direi che, se questo è il famoso mercato di Cai Rang è abbastanza deludente. Rientriamo al molo di Can Tho circa alle 9.30, tutto sommato è stata una bella esperienza. Dopo un caffè freddo andiamo a farci un riposino in hotel. Verso l’ora di pranzo ci dirigiamo verso la Pagoda di Pitu Kohsa Rangsay facendo una sosta per pranzo al ristorante Banh Cong Co Ut per assaggiare la loro specialità letta sulla lonely planet, una specie di muffin salato, particolare in effetti ne vale la pena. La pagoda è carina soprattutto perché si sale al terzo piano e si vede un po’ la città dall’alto, non essendoci palazzi più alti di così nei dintorni.

Passiamo per la Pagoda di Munireangsey per poi tornare sul fiume dove c’è Il Tempio di Ong, per la verità niente di che. La cosa più bella è forse l’enorme statua di Ho Chi Min che domina il lungofiume. Qualche birra di aperitivo e cena al Phuong Nam Restaurant, buono come quello della sera precedente.

Martedi 15 agosto / Can Tho – Hoi An

Questa mattina dobbiamo prendere l’aereo alle 9.00 per Da Nang, i biglietti li ho comprati con largo anticipo (costo 170$ per 3 persone con 1 bagaglio imbarcato). L’efficiente ragazzo della reception ci fa arrivare un taxi che in 20 minuti ci porta all’aeroporto, piccolo ma sembra tutto nuovo, si parte puntuali con l’aereo completamente pieno. Arriviamo a Da Nang circa alle 10.30 e fuori dall’aeroporto ci aspetta con un cartello l’autista che ci è venuto a prendere per portarci nell’hotel di Hoi Han, pagheremo circa 15€ per il tragitto.

A Hoi Han staremo per 4 notti alla Terrazza, è una villa con 5 camera di proprietà del nostro amico Nicola, italiano che vive qui da 15 anni, che gestisce l’attività con la moglie vietnamita, alternandosi alla reception per seguire le tre figlie. Il posto è molto bello, appena fuori dal centro, immerso nella natura, ci sono biciclette a disposizione con cui si può andare fino alla spiaggia distante circa 4km e affitta motorini a buon prezzo. All’arrivo ci intratteniamo per un bel po’ a chiacchierare, poi avendo anche fame, prendiamo le biciclette e andiamo verso il centro a mangiarci un banh me, i tipici panini che si trovano da queste parti, farciti con un po’ di tutto. Poi proseguiamo fino alla spiaggia per un po’ di relax e bagni in mare, convinti di poter ricevere un po’ di refrigerio in acqua dal caldo che fa…. sorpresa!

L’acqua del mare è caldissima, decisamente poco rinfrescante. Comunque, An Bang Beach è carina e grande, offre sia spiaggia libera sia ombrelloni a prezzi non eccessivi, verso il tramonto ci piazziamo a bere birre ad uno dei numerosi bar/ristoranti che si affacciano sulla spiaggia per poi rientrare in hotel in bicicletta che ormai è buio. Per cena, anche se ormai è un po’ tardi (anche qui mangiano presto e noi siamo sempre in ritardo), consigliati da Nicola andiamo al Bale Well restaurant dove fanno il Banh Xeo una specialità locale, si tratta di arrotolare nella carta di riso varie verdure e carni per poi intingerle in una salsa e mangiarle, un paio si mangiano volentieri poi la cosa stufa pochino.

Mercoledi 16 agosto / Hoi An (Cham Islands)

Questa mattina, tramite Nicola abbiamo prenotato una barca che ci porterà a Cham Island, solo passaggio senza tour, non facile da trovare se non si conosce li qualcuno. Prendiamo un taxi per andare al porto e all’ingresso ci viene a prendere una ragazza che parla un po’ di inglese e ci porta all’imbarco. Sulla barca ci sono parecchie persone, tutti asiatici, che faranno il tour dell’isola, abbastanza costoso. La barca è veloce e in poco tempo arriviamo sull’isola e sbarchiamo, la ragazza dice di farci trovare alle 14.30 nello stesso posto.

A piedi ci dirigiamo verso una vicina spiaggia che abbiamo visto arrivando. È davvero bella, acqua cristallina e palme alle spalle, ci sono un paio di ristoranti che affittano per pochi soldi delle sdraio e ne approfittiamo. L’acqua qui è un po’ meno calda che sulla costa, ce la godiamo per tutta la mattina. Verso l’ora di pranzo cominciano ad arrivare diverse barche che fanno scendere turisti per andare ai ristoranti. A noi questi ristoranti non piacciono molto e sono anche abbastanza cari.

Torniamo verso il porto e mangiamo bene con pochi soldi in un ristorantino appena dietro l’imbarco, così siamo subito pronti quando arriva la barca con la nostra ragazza. Rientrati al porto ci sono un sacco di tassisti che fanno a gara per darci un passaggio, vogliono tutti la stessa tariffa, mi pare sui 10€. Dopo una sosta e doccia in hotel, dedichiamo il pomeriggio a girare per Hoi An, una cittadina davvero molto bella, con il fiume che la divide e case tutte basse, si capisce il motivo per cui è stata intitolata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.

Verso il tramonto cominciamo a diventare tantissime le barchette sul fiume tutte con le lanterne, lo spettacolo che si viene a creare è molto bello. Alla sera ceniamo con il nostro amico e la sua famiglia, noi facciamo un risotto con funghi porcini che avevano portato a Nicola qualche tempo prima, apprezzato molto anche dai vietnamiti.

Giovedi 17 agosto / Hoi An (My son – The Murble Mountain)

Oggi noleggiamo 2 motorini da Nicola e andiamo a visitare My Son, preciso che in teoria con la patente italiana non si potrebbero guidare neanche i motorini, però in realtà nessuno controlla e quindi li usano in tanti, la speranza è sempre quella di non fare un incidente, comunque qui vanno tutti piano e ci sono poche macchine e camion. La strada per My Son è buona ma comunque abbastanza lunga, ci metteremo circa 1 ora, arrivando alle 10.30 Paghiamo il ticket di ingresso di circa 6€, ovviamente in contanti, e cominciamo il giro del sito, fa caldo ma siamo nella giungla ed ancora abbastanza presto quindi si sta abbastanza bene. I monumenti rimasti devo dire che non sono un gran che, però l’ambientazione nella giungla e il contrasto dei colori fa la sua figura. Il giro ci occuperà per un paio d’ore, poi ci fermiamo a riposare e mangiare qualcosa nel ristorante che c’è all’ingresso.

Riprendiamo i motorini e ci dirigiamo verso le Murble Mountain, ora fa molto caldo anche se andando si sente meno, ci metteremo un’ora e mezza, fermandoci però una mezzora per rinfrescarci con un bel Saigon coffee. Lasciamo i motorini in custodia all’ingresso della Murble, dove inizia la salita, non che sia una cosa esagerata, però con il caldo sembra tutto più faticoso. Ci sono alcune Pagode carine, però la sorpresa è una grotta gigantesca con all’interno delle statue enormi, un luogo di preghiera affascinate creato in un luogo naturale, davvero impressionante. Saliamo fino in cima alla montagna, per un sentierino abbastanza impervio, da dove si gode una splendida vista sulle immense spiagge tra Da Nanh e Hoi An. Tornati ai motorini prendiamo la strada che costeggia il mare cercando qualche accesso per andare a fare un bagno, il litorale è tutto lottizzato da resort e Hotel che non permettono l’accesso pubblico o, meglio, forse qualche stradina che porta al mare c’è, però bisogna conoscerla. Così arriviamo ad An Bang Beach, la spiaggia dove siamo stati il primo giorno, dove ci facciamo un poco rinfrescante bagno e ci rilassiamo con qualche birretta.

Rientriamo in Hotel che ormai è buio, in tutto abbiamo fatto quasi 100km. Andiamo al ristorante Pho Xua che è praticamente di fronte a quello dell’altra sera, qui mangiamo alcune specialità locali tra cui il Cao Lau, tutto molto buono e interessante.

Venerdì 18 agosto / Hoi An

Oggi non abbiamo niente in programma, quindi prendiamo le biciclette e viene con noi anche Nicola che ci porta a fare un giro nelle campagne attorno a Hoi An, poi ci fermiamo a prendere un caffè al Roving Chill House, un posto molto bello tra le risaie che merita una sosta. Poi andiamo alla spiaggia di Bãi biển Cửa Đại, a cui si accede per una stradina tra due resort, la spiaggia è simile a quella di An Bang ma qui c’è pochissima gente, solo un baretto che fa anche da mangiare (bene), con qualche ombrellone, gratuito se si beve o si mangia qualcosa.

Stiamo in spiaggia tutto il pomeriggio a rilassarci per poi riprendere la bicicletta e tornare in Hotel. A cena andiamo in un altro ristorante sempre nella stessa via, anche qui mangiamo bene però forse meglio la sera prima al Pho Xua.

Sabato 19 agosto / Hoi An – Hue

Come suggeritoci da Nicola, ci sposteremo a Hue in autonomia noleggiando 2 motorini a Hoi An per poi lasciarli alla compagnia di noleggio a Hue, per i bagagli si occuperanno loro del trasporto, il costo in tutto sarà sui 30€ (Gam Motorbike contatto WhatsApp +89905881507). Partiamo alle 8.30 e facendo la via che costeggia il mare passiamo la grande e trafficata Da Nang, piena di palazzoni sulla spiaggia, decisamente non fa per noi.

Facciamo una sosta al famoso passo di Hai Van, la salita offre splendidi scorci, il passo in sé carino ma niente di che, per poi scendere fino alla bella spiaggia di Lango Beach dove ci fermiamo a fare un bagno e a mangiare al Bien Ngoc Restaurant uno dei numerosi ristoranti su palafitte in spiaggia. Ripartiamo e, come suggeritoci dal noleggiatore, in una mezzora arriviamo a Thác Nhị Hồ, delle splendide pozze di acqua dolce con delle cascate che le alimentano, davvero belle.

Forse perché è sabato sono anche molto frequentate da vietnamiti, facciamo il bagno e finalmente l’acqua è fresca! Non come da noi in montagna ma decisamente rinfrescante. Ci godiamo questo posto per un po’, ci spiace andare via ma la strada è ancora lunga. Guidiamo ancora più di un’ora prima di arrivare all’ Hotel Hong Thien in pieno centro di Hue però posizionato in una via chiusa silenziosa (31€ per 3 persone). Facciamo il check-in e decidiamo, visto che abbiamo a disposizione i motorini di andare alla Pagoda di Thien Mu distante circa 6km.

Hue è una grande città molto trafficata, soprattutto da motorini; quindi a guidare si fa un po’ più fatica, comunque arriviamo a destinazione. La Pagoda è bella, un’oasi di tranquillità con vista sul fiume, la location è molto suggestiva. Rientriamo in città per riportare i motorini, il negozio è molto vicino al nostro hotel ma lo troviamo chiuso, li chiamiamo e dicono che vengono subito al nostro hotel, in effetti dopo poco si presentano con i nostri bagagli e ritirano i motorini.

Facciamo in tempo a rilassarci un pochino nella piccola piscina dell’hotel prima di uscire per cena. Siamo nella zona che viene pedonalizzata al pomeriggio nei weekend, c’è un sacco di gente, probabilmente perché è sabato sera. Decidiamo di andare a cena al Han Me Me, segnalato dalla Lonely Planet, locale frequentato da gente del posto che fa delle specialità di Hue davvero particolari. Dopo cena ci sediamo ad un tavolino all’aperto in uno dei frequentatissimi locali a bere qualche birra.

Domenica 20 agosto / Hue – Lago Tam Coc

Questa sera abbiamo il treno notturno per Nin Binh (biglietti acquistati prima di partire tramite https://12go.asia/it costo 130€ per 3 persone) La ragazza della reception dell’hotel, che parla un ottimo inglese ed è molto operativa, ci fa lasciare i nostri bagagli nella hall e ci dice anche di usufruire della piscina e di un bagno con doccia ad uso dei clienti fino a quando non partiremo. Ringraziamo ed usciamo dirigendoci alla Cittadella, non molto distante, raggiungibile a piedi. Paghiamo un biglietto sui 6€ e cominciamo il giro, fa molto caldo e il tutto risulta mal tenuto e anche poco interessante, il complesso è molto grande ma di cose che meritano direi poche, decisamente deludente, molto meglio la Pagoda che abbiamo visto ieri. All’uscita ci dirigiamo verso il mercato che non è molto distante, pensando ci fosse anche da mangiare, in realtà non c’è cibo e anche il mercato in sé non è niente di che, ne abbiamo visti di migliori. Torniamo verso il centro e ci fermiamo al ristorante Chạn, dove mangiamo molto bene.

Siamo abbastanza distrutti dal caldo, quindi approfittiamo della piscina dell’hotel ci riposiamo. Andiamo un po’ presto a mangiare qualcosa perché il treno parte alle 21 e vogliamo essere lì un po’ prima, ci concediamo un hamburger al BURGER NGON HUE vicino al nostro hotel, diciamo senza infamia e senza lode. La ragazza della reception ci chiama un taxi e in pochi minuti arriviamo alla stazione, anche troppo in anticipo, si aspetta in una sala, c’è un bel po’ di gente, tutti occidentali. Annunciano l’arrivo del treno e aprono la porta per accedere ai binari, c’è confusione e facciamo fatica a trovare la nostra cuccetta anche perché l’uomo che dovrebbe gestire la cosa fa più casino che altro, comunque troviamo la nostra, è da 4 posti ma rimarremo solo noi 3.

Il treno parte immediatamente e noi ci mettiamo a dormire, i letti sono abbastanza comodi, si riesce a riposare bene fino alla mattina.

Lunedi 21 agosto / Lago Tam Coc

Arriviamo puntuali a Ninh Binh alle 9.30 Ci sono molti taxi davanti alla stazione, ne prendiamo uno chiedendo prima quanto vuole per andare a Tam Coc, la cifra è molto bassa. Tam Coc non è lontano, però l’hotel che ho preso risulta essere in una zona dove le macchine non riescono ad arrivare, quindi ci facciamo lasciare nei pressi e lo raggiungiamo a piedi.

Staremo alla Tuan Nam Homestay (23€ per 2 notti), è dall’altra parte del laghetto rispetto alla zona movimentata, praticamente in mezzo alla giungla con una piccola piscina, tutto sommato una buona sistemazione gestita da 2 persone molto gentili e disponibili. Facciamo il check-in e andiamo al molo per vedere se si può fare l’escursione in barca.

Non capiamo bene il perché ma le barche ci sono ma non partono, ci dicono che non sanno quando ripartiranno, boh sarà uno sciopero? Si è fatta l’ora di pranzo, quindi andiamo a mangiare qualcosa in uno dei numerosi ristoranti. Dopo pranzo ancora le barche sono ferme, allora decidiamo di prendere in affitto 2 motorini e andare a visitare il sito di Hang Mua che non è molto distante.

Siamo quasi arrivati quando comincia a piovere fortissimo, fortunatamente riusciamo a fermarci subito in un locale a bordo della strada, prendiamo un caffè e aspettiamo una ventina di minuti che smetta. La pioggia più che rinfrescare fa alzare l’umidità perché l’acqua da terra evapora immediatamente. Arrivati ad Hang Mua ci aspetta una bella salita per arrivare in cima, il luogo è molto bello con una vista spettacolare sulle risaie e sulle gole dove scorre il fiume. Il fiume dove dovrebbero esserci le barche per le escursioni, non ce ne sono…

La salita è abbastanza faticosa, soprattutto per il caldo, ma il panorama compensa lo sforzo. Ritornando facciamo anche un giro su delle passerelle in legno che passano sopra le risaie. Riprendiamo i motorini e torniamo al lago, barche sempre ferme. Per cena andiamo al Family Restaurant dove mangiamo dell’ottima anatra e la capra che è una specialità del posto.

Martedì 22 agosto / Lago Tam Coc

Affittiamo i motorini direttamente alla Homestay e partiamo per Trang An distante una ventina di minuti. Qui è tutto molto più organizzato, si può addirittura pagare l’ingresso con la carta di credito (29€ per 3 persone). L’escursione in barca è molto bella, alterna bei paesaggi con grotte in cui si passa a stento e soste dove si scende a vedere delle Pagode immerse in una fitta vegetazione, decisamente ne vale la pena. Finito il tour facciamo una sosta al bar, qui c’è una struttura moderna con grande parcheggio pronta ad accogliere centinaia di visitatori, quando ci siamo stati noi però non c’era molta gente.

Riprendiamo i motorini e andiamo verso il complesso di Bai Dinh, poco prima di arrivare vediamo un ristorante che ci ispira e ci fermiamo, non ci sono altri clienti e non c’è menu in inglese, in qualche modo ci capiamo con il gestore che parte a cucinare nella sua cucina a vista, uno spettacolo nel preparare tre piatti al momento cominciando dal tagliare un pollo intero, il risultato sarà davvero ottimo. Ce la prendiamo con comodo perché tra le 12 e le 15 si fa veramente fatica a visitare le cose per il caldo, però bisogna anche tenere conto che qui chiude tutto abbastanza presto.

Arriviamo al mega parcheggio di Bai Dinh, è previsto per centinaia di persone, probabilmente quando c’è qualche evento religioso, oggi non ci sono macchine parcheggiata solo un po’ di motorini nell’area dedicata. Si pagano 60.000 dong per l’andata e ritorno in navetta, da prendere per forza perché la zona è lontana dal parcheggio, noi abbiamo preso un biglietto a 100.000 che include anche la salita in ascensore alla stupa.

Non lo trovo imperdibile questo luogo, ci sono diversi templi molto grandi, una stupa altissima, dotata di ascensore, la zona è molto grande e ci si perde parecchio tempo a girarla, l’itinerario è prestabilito e lo si deve seguire. Il problema è che tutte queste strutture sono nuove, per noi anche molto kitsch, non mi hanno entusiasmato un gran che, il migliore credo sia il tempio antico sulla collina con delle grotte piene di statue.

Sicuramente dà un senso di pace e tranquillità rispetto ai rumori e al trambusto che ci può essere fuori, però mi sembra un posto più dedicato ai credenti che vanno lì per pregare. Riprendiamo i motorini e ci metteremo almeno 40 minuti per tornare a Tam Coc. Cena al Pig family cafe & restaurant vicino a quello della sera precedente, ci ha attirato per la grossa griglia che ha all’esterno, qualità buona ma d’altronde anche l’altro non era male, direi equivalenti.

Mercoledi 23 agosto / Lago Tam Coc – Cat Ba

Questa mattina abbiamo l’autobus alle 9.00 per Cat Ba, aquistato sempre online su https://12go.asia/it costo 36€ per 3 persone. La fermata dell’autobus è vicina al molo delle barche, chiediamo ma anche oggi pare non si possa fare l’escursione, meno male che abbiamo fatta quella a Trang An. L’autobus parte con un po’ di ritardo, la strada è veloce e fa solo una sosta prima di arrivare al traghetto dove si imbarca faticosamente, anche la discesa è un po’ diciamo rudimentale, comunque circa alle 12.30 siamo a Cat ba e l’autobus ci lascia davanti al nostro Huong Cang Sea View Hotel, carino proprio sul lungomare, camera con vista spettacolare sulla baia (25€ per una notte in 3 persone).

Andiamo a mangiarci un ottimo Bánh mì da Domik per poi andare all’agenzia Cat Ba Ventures per pagare la restante somma per l’escursione di 2 giorni che faremo domani mattina, prenotata online mentre eravamo in viaggio (https://catbaventures.com/). Questa escursione sarà sicuramente la cosa più cara della vacanza 125€ a testa ma li varrà tutti.

Ci rechiamo a piedi alla beach 1, non è un gran che soprattutto per il grosso hotel che ha alle spalle, comunque ci facciamo un bagno, l’acqua anche qui è tiepida, forse un pochino meno calda che a Hoi An. Percorriamo un bel sentiero lungo costa che ci porta fino alla beach 2 (si chiamano così diciamo che hanno poca fantasia), decisamente più grande, anche qui fa capolino su un lato un enorme hotel, un edificio che noi definiremmo ecomostro. Rientro in Hotel e cena nel ristorante che ci ha raccomandato il ragazzo della reception Yumme 2, buon ristorante fa un po’ di tutto.

Giovedì 24 agosto / Cat Ba – Lan Ha Bay, Ha Long Bay

Ci accordiamo con il ragazzo della reception per trascorrere la notte di dopodomani ancora in questo hotel ed otteniamo uno sconto a 20€/notte perché senza commissioni di Booking, quindi lasciamo qui i bagagli e andiamo all’agenzia con lo stretto necessario. La partenza per l’escursione in barca è prevista per le 11.30 in quanto bisogna aspettare eventuali persone che arrivano da Hanoi, in tutto saremo in 16.

Dopo essere stati portati con un pulmino al porto, ci trasferiamo sulla nostra imbarcazione, dall’esterno sembra un po’ datata, però internamente è molto bella, le camere molto confortevoli con delle grandi finestre panoramiche. Dopo una breve navigazione, ci fermiamo in una baia a fare il bagno, con la possibilità di fare dei bei tuffi, non siamo vicini alla costa, l’acqua non è caldissima e il mare è calmissimo. Ci viene servito un pranzo buono ed abbondante su un tavolo dove si mangia tutti insieme, del gruppo 2 sono italiani, gli altri sono canadesi, cileni, tedeschi e svizzeri, è un bel gruppo e si cerca di chiacchierare ognuno con le sue capacità di comunicazione in inglese.

Dopo pranzo ci si sposta con la barca fino ad arrivare in una zona dove prendiamo le canoe e facciamo una bella e lunga escursione passando all’interno di una grotta e sbucando in una baia bellissima dove ci siamo solo noi, ci si butta in acqua dalle canoe e si nuota in un mare calmissimo circondato da alte pareti montuose completamente ricoperte di vegetazione, riusciamo anche a vedere da vicino delle scimmie tra gli alberi sulla riva. L’escursione dura parecchio, è anche abbastanza faticosa ma molto soddisfacente. Rientrati alla barca si naviga per un po’ tra queste isole bellissime, nel frattempo ci facciamo una doccia in camera e ci prendiamo una birra di aperitivo

La barca attracca in una baia e ci viene servita la cena allo stesso modo del pranzo, ci sono diversi piatti, anche di pesce, tutto di buona qualità. Dopo cena c’è la possibilità di provare a pescare i calamari con una attrezzatura molto rudimentale, pare che la stagione sia quasi finita ma mio figlio riesce a prenderne uno con grande soddisfazione.

Venerdì 25 agosto / Lan Ha Bay, Ha Long Bay – Cat Ba

Ci si sveglia con calma dopo una notte tranquillissima con mare calmo e si fa una abbondante colazione, anche qui diversi piatti e tanta frutta. Riprendiamo la navigazione per poi riprendere le canoe e andare ad esplorare un’altra bellissima baia in cui si accede solo passando attraverso delle grotte, anche qui il tragitto è abbastanza lungo ma molto gratificante e fare il bagno in questo luogo paradisiaco non ha eguali.

Tornati all’imbarcazione, ci spostiamo verso un’altra zona e stavolta si getta l’ancora ad una cinquantina di metri da una spiaggetta carina, in realtà durante la navigazione ne abbiamo viste anche di migliori. Comunque, tuffi e bagno con nuotata per raggiungere la spiaggia e tanto relax, sembra di essere in una enorme piscina tanto è calmo il mare. Pranzo sempre di buona qualità con sorpresa finale, il cuoco ha grigliato il calamaro pescato ieri sera e lo ha portato a Tommaso, inutile dire la sua felicità…

Ormai l’escursione volge al termine, si naviga per qualche ora e verso le 15.00 siamo di ritorno al porto in modo da poter far prendere l’ultimo autobus delle 16.00 per Hanoi a che ne avesse bisogno. Niente da dire l’escursione è stata fantastica, consigliata la 100%, poi se avete il simpatico Ben, che parla un ottimo inglese, come guida ancora meglio. Torniamo al nostro hotel e ci viene riconsegnata la stessa camera dell’altro giorno, è ancora presto e io ed Elena andiamo a fare una passeggiata fino a Beach 2 dove facciamo anche l’ultimo bagno della vacanza.

Per cena andiamo a mangiare in un ristorante al vicino porto dei pescatori dove ci facciamo “pescare” dagli acquari un grosso pesce che ci faremo grigliare, sarà molto buono ma anche costoso per gli standard dei prezzi dei ristoranti vietnamiti.

Sabato 26 agosto / Cat Ba – Hanoi

All’agenzia Cat Ba Ventures, oltre all’escursione, abbiamo comprato anche i biglietti dell’autobus per Hanoi, circa 35€ per 3 persone. Alle 7.30 ci viene a prendere un minibus che come al solito ci porta al capolinea dell’autobus, a parte il tratto fino al traghetto e la stessa traversata, il resto del viaggio è molto veloce, non c’è traffico, solo entrati ad Hanoi c’è un po’ di fila, circa alle 11.30 ci lasciano in prossimità del nostro hotel che raggiungiamo a pedi.

Il Cristina Boutique Hotel (30€/notte x 3 persone) è in pieno centro del quartiere vecchio e super incasinato di Hanoi, l’hotel però si trova in una viuzza laterale chiusa e quindi risulta molto tranquillo. Andiamo a pranzo nel vicino e super frequentato New Day Restaurant, dove c’è una scelta molto ampia e ci troviamo bene. Dopo pranzo andiamo a visitare la Casa Museo, è una breve visita ma carina. Poi decidiamo di andare fino al lago di Truc Bach, si fa abbastanza fatica a camminare ad Hanoi, non ci sono marciapiedi o, meglio, quelli che ci sono non sono utilizzabili perché ci sono parcheggiati i motorini, anche il traffico e il rumore è infernale, non siamo abituati alla città, in confronto il traffico di Hue era niente, per fortuna che qui non dobbiamo affittare i motorini!

Ci fermiamo a riposare bevendo un caffè ai tavolini all’aperto di uno dei piacevoli bar presenti sul lungolago, per poi riprendere a camminare fino al Mausoleo di Ho chi Min Lo troviamo chiuso, però si può accedere ai giardini dove andiamo a vedere la Pagoda su una sola colonna con ormai poca gente nei dintorni. Ci ripromettiamo di tornare presto domani mattina con un taxi per entrare al mausoleo. Tornando a piedi verso l’hotel ci imbattiamo nella Hanoi Train street, in pratica ci sono un sacco di locali ai bordi della rotaia dove ogni tanto passa il treno, ci sediamo anche noi in uno di questi e in effetti dopo poco passa un treno a pochi centimetri dai tavolini, una cosa molto curiosa.

Torniamo in hotel e per cena andiamo ancora al ristorante dove siamo stati a pranzo È sabato sera e c’è tantissima gente, i tavoli dei locali occupano tutta la strada tanto che si fa fatica a passare anche a piedi.

Domenica 27 agosto / Hanoi – Treno notturno per Sapa

Dopo la buona colazione offerta dall’hotel, lasciamo i bagagli alla reception che ci lascia anche la possibilità di farci una doccia nel pomeriggio prima di andare a prendere il treno per Sapa, biglietti presi sempre su 12go.asia qualche giorno prima, costo circa 60€ sempre per 3 persone. Prendiamo un taxi che per pochi soldi ci porta all’ingresso del Mausoleo.

Bisogna passare dei controlli tipo quelli in aeroporto, c’è molta fila ma scorrevole, si entra in fila indiana in questa cripta buia con al centro una teca dove c’è perfettamente imbalsamato Ho Chi Min. Non so…. la cosa è abbastanza emozionante ma anche un po’ strana! Usciti dal mausoleo andiamo a visitare la vicina cittadella Imperiale di Thang Long, carina ma niente di eccezionale, comunque da vedere.

Proseguiamo la passeggiata fino al quartiere francese, qui le strade sono più ampie e molto meno affollate, si riesce a camminare sui marciapiedi, ci sono bei palazzi e diverse ambasciate, un altro mondo rispetto al quartiere vecchio. Dopo una pausa per il pranzo, andiamo fino al Tempio di Hai Ba Trung, è chiusa ma una signora ci fa entrare lo stesso, comunque niente di che, è distante e non ne vale un gran che la pena. Torniamo verso il centro e ci fermiamo al frequentatissimo lago Hoan Kiem, forse perché è domenica ma c’è molto fermento, la zona è pedonalizzata, cosa che abbiamo trovato raramente in Vietnam. Visitiamo anche l’isolotto in cui sorge il tempio di Ngoc Son, è a pagamento, carino il ponte per arrivarci, per il resto niente di imperdibile.

Ceniamo un po’ presto perché vorremmo arrivare alla stazione un po’ prima della partenza del treno che è alle 22.00, in realtà alla fine ci arriviamo al pelo perché fatichiamo a trovare un taxi e la strada, per altro breve, è tutta bloccata. Comunque, ce la facciamo e troviamo abbastanza facilmente la nostra cuccetta, il vagone è identico a quello che abbiamo preso a Hue, solo che in questo caso anche il quarto letto è occupato da una ragazza. Partiamo in orario e notiamo che il treno passa proprio sul binario dove ci sono i locali in cui siamo stati ieri. Passa subito un addetto che ci vende i biglietti per l’autobus che ci porterà dalla stazione del treno di Lao Cai a Sapa, circa 3€ a testa (si potrà prenderli anche alla stazione, il costo è lo stesso)

Lunedi 28 agosto / Sapa

La notte in treno è stata peggiore dell’altra, questo ci ha sballottati molto di più, poi qui si arriva alle 6.00 a Lao Cai quindi già un’ora prima dell’arrivo ci svegliano. In stazione facciamo vedere il nostro biglietto per l’autobus e con la solita disorganizzazione/organizzata vietnamita ci indirizzano verso il nostro pulmino. Lao Cai è in pratica a livello del mare quindi la strada sale molto ed è anche abbastanza tortuosa per arrivare ai 1400m di Sapa, come al solito ci chiedono quale sia il nostro hotel e ci fanno scendere nelle vicinanze.

Sembra incredibile ma qui fa fresco! Non riusciamo quasi a crederci dopo tutto il caldo che abbiamo patito… Alloggeremo all’Heart of Sapa Hotel, sempre prenotato tempo fa su Booking, un ottimo piccolo hotel con tutti i servizi, in centro ma in posizione defilata. La ragazza alla reception è fantastica, parla un buon inglese ed è a disposizione per qualunque cosa, chiediamo qualche suggerimento.

Essendo una bella mattinata, ci consiglia di andare subito sul Monte Farsipan per poi andare a visitare le Love e Silver Waterfall. Ci fa avere una macchina con autista, scopriremo che è il marito, a disposizione per tutto il giorno per circa 20€ e ci compra lei stessa online i biglietti per il Farsipan, comunque molto costosi sui 90€ per 3 persone. Quindi partiamo in macchina e il ragazzo ci lascia all’ingresso di questa enorme e moderna struttura che porta alla funivia. C’è anche un treno che porta qui dal centro si Sapa ma ci costava meno usufruire della macchina che ci hanno offerto.

Facciamo un po’ di fila prima di salire sulla funivia, attraverso un paesaggio spettacolare in poco tempo ci porta ai 3000mt del Farsipan. Anche se è una bella giornata, in cima una nuvola va e viene non permettendo una vista bellissima della valle, ma credo che una giornata senza una nuvola qui sia quasi impossibile. In vetta c’è una camminata da fare per arrivare al punto più alto, fa fresco ma camminare a 3000mt è abbastanza faticoso, sulla strada si incontra un Buddha gigante e alcuni templi che avvolti nella nebbiolina sono molto spettacolari. Sulla cima ci fermiamo un bel po’ a riposare ma anche ad attendere che le nuvole si spostino e ci facciano vedere meglio il paesaggio, cosa che succederà ma non si libererà mai del tutto.

Scendiamo con la funivia e chiamiamo il nostro autista che arriva immediatamente a riprenderci, non abbiamo ancora mangiato e così ci trova un ristorantino ancora aperto con una ragazza che ci prepara dell’ottimo Pho bo (una zuppa di manzo). Ripartiamo e passiamo di fianco alle Silver Waterfall che visiteremo al ritorno e poco dopo arriviamo al parcheggio delle altre cascate, qui c’è una bella passeggia da fare in mezzo alla vegetazione, in sé la cascata non è un gran che, comunque c’è parecchia acqua e l’ambientazione merita sicuramente.

Ritornati alla macchina, saliamo ancora fino all’Heaven’s gate, che sarebbe il passo Tram Ton a 1900mt con un punto panoramico in cui ci vede la vallata di Lai Chau. Tornando indietro ci fermiamo alle Silver Waterfall o in vietnamita Thac Bac, sono proprio a fianco della strada ma percorrendo un sentiero si possono risalire fino a un ponte pedonale che le attraversa, anche qui c’è tanta acqua e lo spettacolo è notevole.

Rientriamo in hotel e ci accordiamo per la mattina successiva per fare l’escursione a piedi con una guida locale attraverso la valle per raggiungere alcuni villaggi rurali, costo 20€ a testa compreso il pranzo. Per cena ceniamo in un vicino locale assaggiando tra l’altro dell’ottimo storione della zona.

Martedì 29 agosto / Sapa

Dopo colazione ci aspetta una signora del luogo vestita con abiti tradizionali, che parla un discreto inglese appreso solo con l’esperienza di accompagnare i turisti, davvero brava. Faremo una bellissima passeggiata scendendo per sentieri abbastanza nascosti che, se non li si conosce di sicuro non si trovano, la signora continua a dirci che siamo fortunati per la giornata di bel tempo, altrimenti questi sentieri sarebbero pieni di fango.

Non siamo soli, c’è una lunga fila di altri turisti con accompagnatori che fanno il nostro stesso giro, comunque i paesaggi solo bellissimi e il tutto è molto piacevole. Tra una sosta e l’altra percorreremo circa una decina di chilometri e per pranzo arriviamo in fondo valle in un paesino rurale dove ci sono alcuni ristoranti, mangeremo discretamente ma le solite cose, speravamo in qualcosa di più particolare. Dopo pranzo proseguiamo la camminata tra le risaie in cui molta gente sta lavorando per raccogliere il riso ormai maturo.

Sono ormai circa le 14.30 ed arriviamo in un punto dove troviamo il nostro autista di ieri pronto a riportarci in città, fare questa strada al contrario sarebbe molto faticoso essendo tutta in salita. Tornati all’hotel andiamo a fare un giro per Sapa, non è proprio un caratteristico paese di montagna, è parecchio costruita, però mantiene un certo fascino soprattutto nella zona del lago.

Arriviamo fino al mercato, la zona più interessante è sicuramente quella del cibo, qui intorno ci sono anche parecchi street food con tavoli e sedie che preparano specialità locali, però per cena è ancora presto così torniamo con calma verso il centro. Per cena ci facciamo attirare da un ristorante, non è il solo, in cui c’è una grossa griglia all’esterno in cui cuociono un maialetto intero, sembra un po’ quello che fanno in Sardegna. Oltre al maialetto prendiamo un’altra specialità che è la trota, come lo storione tenuta viva in appositi acquari come abbiamo già visto al mare, buona cena ma il maialetto non è decisamente come quello sardo, probabilmente non cotto abbastanza.

Mercoledì 30 agosto / Sapa – Aeroporto di Hanoi – Bangkok

Sempre dall’operativa ragazza dell’hotel abbiamo comprato i biglietti dell’autobus che ci porterà direttamente in aeroporto ad Hanoi, ce ne sono parecchi e di diverse compagnie, il tempo di percorrenza è di circa 5 ore e mezza e il costo di 16€ cad. Abbiamo l’aereo per Bangkok alle 21.00 (biglietti comprati con largo anticipo 230€ per 3 persone e un bagaglio imbarcato), quindi prenderemo il bus delle 12.30 che arriva in aeroporto alle 18.00

La mattinata la dedichiamo un po’ allo shopping, qui vendono un sacco di cose per il trekking e la montagna, molte di marca The North Face (in realtà un po’ in tutto i Vietnam), quindi tra una contrattazione l’altra facciamo qualche acquisto abbastanza conveniente. Alle 12.00 siamo in hotel e come di consueto il minibus ci viene a prendere per portarci alla partenza dell’autobus. Scopriamo con sorpresa che è un super autobus con al posto dei sedili dei lettini reclinabili, adatti soprattutto per i viaggi notturni, però devo dire molto confortevoli.

A parte il primo tratto montuoso fino a Lao Cai, Il viaggio scorre via veloce con una sola sosta dove mangeremo qualcosa, e arriviamo in orario zona aeroporto, dove un altro minibus ci porterà all’ingresso delle partenze. Volo AirAsia in orario e in un’ora e mezza arriviamo a Bangkok, mi accorgo che in così poco tempo percorriamo il tragitto che ci abbiamo messo un mese…

Arrivando tardi all’aeroporto di Bangkok Dong Mueang non ci sono più mezzi pubblici comodi, quindi ho prenotato una macchina tramite Booking che sarebbe costata 15€ ma con dei bonus accumulati la pagherò 4€. Scelta giusta perché in aeroporto pare che alcune persone facciano fatica a trovare dei taxi o comunque siano cari, noi prima di mezzanotte siamo al nostro Hotel, questa volta ho prenotato il   Let’s Zzz (58€ per 2 notti con camera per 3) nei pressi del quartiere di Khao San in modo da essere comodi a visitare il Palazzo Reale e gli altri monumenti in zona il giorno successivo.

Giovedì 31 agosto / Bangkok

Usciamo dall’hotel poco dopo le 9.00 e facciamo il lungo fiume fin quando si può in direzione palazzo reale, in prossimità della via che conduce all’ingresso ci avvisano che si può entrare solo con i pantaloni lunghi, io e mio figlio non li abbiamo, quindi ne noleggiamo un paio a 100bath e ne compro uno a 200bath, sono anche bellini molto caratteristici. Il biglietto di ingresso al Palazzo Reale costa circa 40€ per 3 persone, c’è molta gente ma il posto è bello, pieno di statue e pagode caratteristiche, la cosa più famosa è il Buddha di cristallo, che è carino ma molto piccolo, la zona da visitare è ampia quindi ci si metta un po’ di tempo.

Usciti dal palazzo ci dirigiamo al vicino Wat Pho, un altro tempio, anche qui parecchia gente ma il luogo rimane più tranquillo, la cosa più interessante è il Buddha sdraiato, è enorme e fa di sicuro la sua figura. Ci dirigiamo verso il molo sul fiume e ci fermiamo a pranzo al Pad Thai La cuisine, mangiamo bene, la cucina è un po’ diversa da quella a cui ci siamo abituati dopo tre settimane di Vietnam e apprezzo molto il Pad Thai con i gamberetti, molto buoni. Dopo pranzo prendiamo il traghetto che ci porta dall’altro lato del fiume per visitare il Wat Arun che all’andata avevamo trovato chiuso. Come spesso accade questi monumenti sono più beli visti da fuori, che dentro c’è poco da vedere.

Riprendiamo il traghetto e camminiamo verso il mercato dei fiori per poi dirigerci verso il Tempio della Montagna dorata (Wat Saket), sulla strada incontriamo un infinito mercato coperto che ci porta un po’ fuori strada e allunghiamo un po’ il tragitto. Il Wat Saket forse risulta quello più suggestivo che abbiamo visitato, c’è un sentiero che sale sulla collina molto carino con acqua che scende al fiano e statue con sottofondo musicale. Il tempio in sé non è gran che ma dall’alto si ha una bella vista della città, in questa zona non ci sono palazzi alti.

Ci dirigiamo verso Khao San Road, facciamo appena in tempo ad arrivare in una via piena di locali che comincia a piovere fortissimo, quindi ne approfittiamo per sederci a bere qualche birra al Molly bar, qui i prezzi sono decisamente più alti che in Vietnam ma sempre molto abbordabili, d’altronde siamo nella zona centrale e più turistica di Bangkok.

Continua a piovere ma ormai è ora di cena, facciamo una ricerca su internet e decidiamo di provare il vicino Peng Peng restaurant che fa cucina tradizionale thailandese, costo contenuto e buoni piatti particolari, ambiente molto casalingo. Continua a piovere, incredibile che non abbiamo praticamente preso acqua fino all’ultima sera, quindi decidiamo di tornare in hotel e poi vedere se smette. Verso le 22.00 cala un po’ l’intensità della pioggia e io decido di provare a fare un giro a Khao San Road, giusto per vedere com’è, Elena e Tommaso preferiscono restare in Hotel.

In effetti la via è molto frequentata, anche se la serata non è delle migliori per la pioggia, non oso immaginare nelle serate buone…tanti locali, bancarelle butta dentro ecc. direi non imperdibile.

Venerdì 1° settembre / Bangkok – Pechino – Milano

Ultimo giorno di viaggio, facciamo una discreta colazione nella hall dell’hotel e lasciamo lì i nostri bagagli per andare a fare un ultimo giro a piedi. Tommaso ci teneva a fare un massaggio thailandese, quindi lo accompagniamo in un posto che avevamo visto la sera prima vicino al Molly, noi evitiamo, lo avevamo fatto la precedente volta che siamo stati in Thailandia e non ci era piaciuto un gran che.

Passeggiamo un po’ per il quartiere, si presenta decisamente diverso dalla sera prima, ci sono molte bancarelle e negozi che vendono abbigliamento, borse ecc. tutti le stesse cose, non particolarmente economiche. Ripreso Tommaso, passeggiando, troviamo uno street food all’aperto con tavolini che ci ispira, il Safron, mezzo thai e mezzo indiano dove mangiamo bene ed abbondante il nostro ultimo pasto asiatico.

Torniamo all’hotel a prendere i bagagli e ci dirigiamo alla vicina fermata degli autobus dove passa la linea S1 che in circa un’ora ci porta all’aeroporto Il bus si fa attendere un po’ però arriva, c’è traffico sulla strada ma arriviamo con tranquillità in aeroporto per il check-in. Il nostro volo delle 18.00 per Pechino è in orario, arriviamo in 5 ore, poi 1 ora e mezza di attesa e altre 9 ore per Milano dove arriveremo anche una mezzora prima del previsto. 

È stato un viaggio bellissimo, attraverso paesi e popolazioni fantastiche, non hanno molto ma quello che hanno gli basta per essere felici, sono sempre sorridenti e cortesi, mai visto nessuno chiedere elemosina o vivere per strada, tranne a Bangkok. Mai avuto un problema, criminalità sembra inesistente, abbiamo visto tantissime ragazze occidentali viaggiare da sole o con amiche, è evidente il senso di sicurezza che si ha da queste parti, nessuno si sogna di molestare o tentare di fregare/derubare qualcuno.

Se si va in agosto bisogna sapere che fa molto caldo/umido, quindi si suda molto, soprattutto perché spesso si è in movimento, bisognerebbe evitare di muoversi almeno dalle 12.00 alle 15.00 però quando si è in viaggio per visitare non sempre è possibile, anche perché le varie attrazioni spesso chiudono presto al pomeriggio, massimo alle 18.00 I costi dei ristoranti sono bassissimi, non credo che abbiamo mai speso più di 20€ in 3 per mangiare, solo una volta quando abbiamo preso il pesce dall’aquario che è la cosa più cara abbiamo visto. La birra costa da 50 centesimi a 1 .5 €, non mi pare sia mai costata di più, se non a Bangkok, credo 3€ max.

Ci torneremo sicuramente, magari privilegiando le zone interne, compreso il Laos che in questo viaggio purtroppo non abbiamo avuto tempo di conoscere.

Guarda la gallery
00598_hoi_han

00057_battambang

00129_da_battambang_a_siem_reap

00317_angkor

00455_chau_doc

00489_can_tho

00578_hoi_han

00687_hoi_han

00729_da_hoi_an_a_hue

01028_lan_ha_bay

01036_lan_ha_bay

01087_hanoi

01160_sapa

01164a_sapa

01303_sapa

01336_sapa



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche

    Video Itinerari