Crociera sul nilo+sharm – ottobre 2008
Piccola nota di colore: sul Nilo navigano oltre 300 motonavi e, quando sono attraccate nei vari porti, sono tutte affiancate a gruppi di 4 o 5 navi. Quindi se la vostra nave è l’ultima, per raggiungerla, dovrete attraversare altre motonavi. Ci viene assegnata la nostra stanza, piccola, confortevole e al quarto piano (subito sotto il ponte sole), che ci consente di avere una vista discreta anche quando siamo (poco!) in camera. L’unica nota negativa è che la nostra stanza si trova proprio in fondo al corridoio, sopra i motori ed uno dei generatori elettrici della nave, quindi di notte non è proprio il massimo del riposo! La serata scorre veloce, tra la cena, le prime conoscenze con i compagni di viaggio e la riunione informativa con l’assistente di Phone&go sulla nave e la guida che ci accompagnerà per tutta la settimana. Qui scopriamo che la programmazione delle visite è leggermente diversa rispetto a quanto scritto sul catalogo Phone&go, ma questo è abbastanza normale, in quanto, in questo periodo in Egitto il sole tramonta verso le 17:30, e molte escursioni possono essere concentrate al mattino. Risultato: dire che ci si sveglia presto è un eufemismo! Lunedì 13 ottobre – Luxor Sveglia ore 5…Iniziamo bene! Partenza alle 6 (e per 6 si intendono le 6…Chi sgarra resta a casa…Regola principale di tutta la vacanza!) per la visita della Valle dei Re, che si trova sulla riva Ovest del Nilo. La nave è attraccata sulla riva Est, dove c’è la città di Luxor. Con una piccola imbarcazione passiamo sull’altra sponda dove ci attende il pullman…Ed un’orda di egiziani pronti a venderci di tutto (seconda regola della vacanza: se non volete comprare dite no in modo secco, ma garbato…Se volete comprare, preparatevi ad una “lunga” contrattazione!).
In circa 15 minuti arriviamo nella Valle dei Re. Passato l’ingresso, un trenino ci accompagna direttamente sul sito dove si trovano le tombe di numerosi (oltre 60) faraoni (e non) tra le quali quella del famosissimo Tutankhamon. Noi visitiamo le tombe di Ramesse I, Ramesse III e Ramesse IV, perché sono quelle conservate meglio. Le tombe della Valle dei Re sono tutte diverse una dall’altra, ma, per la gente comune, sono simili. Sono costituite da camere in sequenza, collegate attraverso dei corridoi. L’ultima stanza custodisce il sarcofago (ovviamente vuoto! Le mummie si trovano nei vari musei del mondo). Le pareti sono completamente decorate con geroglifici, peccato che non si possano scattare delle foto. La nostra guida ci sconsiglia di visitare la tomba di Tutankhamon, perché c’è bisogno di un biglietto a parte (e quindi coda ulteriore), ma soprattutto perché è completamente vuota (il tesoro di Tutankhamon si trova nel museo egizio al Cairo).
Dopo circa un’ora e mezza lasciamo la Valle dei Re e ci dirigiamo verso il complesso templare di Medinet Habu, famoso per il grande tempio funerario di Ramesse III. Medinet Habu si trova a destra della strada che proviene dalla Valle delle Regine (che purtroppo non visitiamo). Anche qui, come nella Valle dei Re e per tutti i posti che visiteremo, la guida prima ci spiega quello che stiamo vedendo e poi ci lascia del tempo per girare da soli. I rilievi rappresentanti scene di guerra o di cerimonie religiose presenti sulle facciate del primo e del secondo pilone, sulle colonne e sulle pareti dei cortili interni sono stupendi! Dopo questo tuffo nel passato, torniamo al presente e facciamo una breve visita ad una fabbrica dell’alabastro che produce oggetti artigianali utilizzando questa pietra, molto diffusa in Egitto. Prima di dirigerci verso il tempio di Luxor, effettuiamo un breve tappa fotografica ai colossi di Memnon (il pullman ci attende a motore acceso!). Dall’alto dei loro 18 m, queste monumentali statue, ora senza volto, furono costruite da Amenhotep III affianco al suo tempio funerario (completamente distrutto).
Finita la breve tappa ritorniamo sulla riva Est del Nilo e raggiungiamo il tempio di Luxor, ultima visita della lunga mattinata. Il tempio originariamente era dedicato alle tre divinità tebane Amon (dio della creazione), Mut (consorte di Amon) e Khonsu (loro figlio e dio della Luna).
Nel corso dei secoli il tempio ha subito numerose aggiunte da parte di Tutankhamon, Ramesse II, Alessandro Magno, altri imperatori romani e gli arabi.
Entrando dalla biglietteria proseguiamo sulla destra dove si trova il complesso vero e proprio e seguiamo un itinerario standard. Tra le cose più belle che vediamo ci sono l’obelisco e le statue di Ramesse II, i cortili con i vari colonnati, la moschea e le cappelle decorate con stupendi rilievi. Alla sinistra della biglietteria si trova, invece, il lunghissimo viale delle sfingi, che un tempo arrivava fino al tempio di Karnak.
Verso le 12:30 torniamo sulla motonave per il pranzo ed un po’ di meritato riposo…Ma non troppo! Infatti alle 15 siamo tutti pronti per la visita al tempio di Karnak, che si trova sempre sulla riva Est del Nilo, a circa 3 Km dal tempio di Luxor. Anche questo tempio è dedicato alla triade tebana, e più che un singolo tempio, si tratta di uno spettacolare complesso di santuari, piloni, chioschi ed obelischi. Appena arrivati passiamo attraverso un viale di sfingi con la testa di ariete ed una volta entrati, non possiamo non rimanere affascinati dalla grandezza delle costruzioni in confronto ai templi visti nella mattinata…Che comunque erano tutt’altro che piccoli! La cosa più spettacolare è la grande sala ipostila formata da 134 enormi (a dir poco!) colonne a forma di papiro. Tra le altre cose segnaliamo due magnifici obelischi, il lago sacro e lo scarabeo in pietra con annesse orde di turisti che gli girano intorno come rituale portafortuna! Dopo circa due ore di visita torniamo sulla nave e, intorno alle 18, iniziamo la navigazione verso Edfu…Ci muoviamo!! Dal ponte della nave vediamo da un lato il primo fantastico tramonto, e dall’altro il tempio di Luxor illuminato (peccato non poter far la visita notturna!). Verso le 22:30 raggiungiamo ed oltrepassiamo la chiusa di Esna, un capolavoro dell’ingegneria…Moderna! Mentre la motonove prosegue la navigazione, noi possiamo finalmente godere del meritato riposo dopo questa giornata super-impegnativa! Martedì 14 ottobre – Edfu-Kom Ombo Sveglia alle 7 ed arrivo ad Edfu per la visita del tempio di Horo, il dio falco. La partenza è fissata alle 8. Sbarcati dalla nave ci attendono decine di calessi che ci portano al tempio attraversando le vie della città. Il giro è molto carino perché, per la prima volta, riusciamo a cogliere scorci di vita quotidiana. Il tempio ha lo stesso stile architettonico dei templi che abbiamo già visitato ed, analogamente agli altri, ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli. Tuttavia è stato costruito più “recentemente” rispetto agli altri, e questo si può notare subito a prima vista perché è meglio conservato.
La suggestiva entrata del tempio passa attraverso un massiccio pilone, sorvegliato da enormi e splendidi falchi di granito. Per raggiungere il santuario di Horo passiamo attraverso due Sale ipostile e due anticamere. Attorno al santuario ci sono gli altari più piccoli di altri dei, e, in fondo, una riproduzione moderna della barca di legno in cui veniva trasportata la statua di Horo. Finito il giro ritorniamo al calesse attraversando una lunga fila di bancarelle e negozietti. Il passaggio è quasi “obbligato”; tutti i siti che abbiamo visitato e che visiteremo sono caratterizzati dalla presenza di negozi o ambulanti all’uscita…Non c’è scampo! Raggiunta la motonave ci muoviamo subito verso Sud con destinazione Kom Ombo, che si trova a 65 Km da Edfu. L’arrivo è previsto per le 17:30. Nel frattempo possiamo godere del panorama che offre la valle del Nilo, disseminata da una miriade di villaggi agricoli, dove si possono scorgere contadini, artigiani e pescatori che conducono una vita semplice e sempre uguale da migliaia di anni. La cosa che ci colpisce particolarmente è il cambiamento netto tra le sponde del Nilo, ricche di una verdissima e rigogliosa vegetazione, e il deserto, che si intravede a poche decine di metri. Sembrano due posti diversi! La navigazione procede lentamente e sembra quasi che a muoversi sia la terra che ci circonda, e non la motonave. Questo è l’unico pomeriggio di vera e propria crociera intesa nel vero senso della parola: infatti non si presenteranno altri momenti come questo, da trascorrere comodamente sulla sdraio del ponte sole…Quindi approfittiamone!! Arrivati a Kom Ombo attracchiamo al porto, a pochi metri dal tempio di Sobek e Haroeris, che si trova su un promontorio lungo una curva del Nilo. Il tempio è ormai quasi tutto demolito a causa delle continue inondazioni del fiume e dei costruttori che utilizzavano le sue pietre per innalzare nuovi edifici. E’ insolito anche dal punto di vista architettonico, poiché tutto, all’interno del tempio, è doppio e perfettamente simmetrico lungo i suoi assi principali. Ci sono duplici entrate, cortili, porticati, sale ipostile e santuari in conformità con la doppia natura del tempio. La parte sinistra del tempio era consacrata ad Haoeris, o Horo il Grande, il dio dalla testa di falco (lo stesso di Edfu), mentre la parte destra era dedicata a Sobek, il dio locale con la testa di coccodrillo.
Il programma della giornata prevede una festa egiziana sulla motonave per la quale tutti sono invitati a vestirsi con l’abbigliamento tipico locale. L’idea della festa è molto carina perché ci permette di assaporare piatti tipici della cucina egiziana e di avvicinarci alla cultura locale grazie allo spettacolo danzante.
A fine serata andiamo a dormire mentre la navigazione prosegue per tutta la notte.
Mercoledì 15 ottobre – Assuan Alle prime luci dell’alba attracchiamo ad Assuan…Sveglia alle 6! La partenza è fissata per le ore 7 e la prima tappa della giornata è il tempio di Philae, dedicato alla dea Iside. Originariamente il complesso si trovava sull’isola di Philae. Negli anni ’60, dopo la costruzione dell’Alta Diga ed il conseguente innalzamento del livello dell’acqua, il tempio venne letteralmente smontato pietra per pietra e ricostruito sul vicino isolotto di Agilika, per evitare che venisse completamente sommerso.
Con il pullman oltrepassiamo la vecchia diga di Assuan, e raggiungiamo un porticciolo dove ci attendono dei battelli nubiani per portarci fino all’isola. Camminando verso il cortile esterno del tempio, circondato da colonne, incontriamo alla nostra destra il Chiosco di Traiano, dedicato all’imperatore romano. Proseguendo più avanti raggiungiamo l’ingresso del tempio di Iside formato dalle due torri del primo pilone e dalla porta dei Tolomei. Nel cortile centrale si trova la casa delle nascite dedicata ad Horo. Oltrepassando il secondo pilone raggiungiamo la cappella funeraria di Iside ed una scala che porta alle camere di Osiride, decorate con scene funerarie. Sulla punta settentrionale dell’isola troviamo il tempio di Augusto e la porta di Diocleziano.
Il giro dell’isola dura circa 2 ore, dopo le quali riprendiamo il battello che ci riporta al nostro pullman. La tappa successiva è la Grande Diga situata a circa 6 km a sud dalla vecchia diga e dall’isolotto di Agilika. La Grande Diga fu terminata circa 40 anni fa e fu costruita per regolare ulteriormente l’afflusso di acqua verso il nord. I benefici per l’Egitto sono stati enormi sia per l’agricoltura che per la fornitura di energia elettrica. La diga fu costruita sotto la presidenza di Nasser dal quale prende il nome il lago artificiale (il più grande al mondo) che si formò al di là della Diga. In questa zona, chiamata Bassa Nubia, erano presenti un gran numero di villaggi, ora completamente sommersi (come alcuni monumenti). La tappa dura circa 20 minuti e, a parte il gran vento, la cosa che ci rimane più impressa è proprio l’immensità del lago stesso. Visto da sopra la diga più che a un lago sembra di stare di fronte a un mare.
Risaliti sul pullman ci dirigiamo verso Assuan con l’intenzione di visitare il Palazzo Nubiano delle Essenze, ma, vista la contemporanea visita in città dell’attuale presidente egiziano Mubarak, rimaniamo bloccati nel traffico per oltre 2 ore! A questo punto visita posticipata al pomeriggio e ritorno alla nave per il pranzo.
Intorno alle 16 ripartiamo per un tour panoramico in barca a motore sul Nilo. Il giro dura poco più di un’ora e nell’ordine vediamo tra le tante cose: l’isola Elefantina, che comprende le rovine di Abu e 2 villaggi nubiani; il mausoleo dell’Aga Khan, costruito su una collina dall’omonimo imam; il coloratissimo Giardino Botanico.
Tornati a terra completiamo le visite andando al famoso Palazzo Nubiano delle Essenze, dove esperti erboristi ci danno una breve descrizione e ci fanno provare alcune essenze naturali dalle quali derivano alcuni dei più famosi profumi e medicinali del mondo.
L’ultima serata sulla nave (la crociera infatti termina ad Assuan) si completa con un divertente spettacolo nubiano. Domani si parte in aereo per Abu Simbel.
Giovedì 16 Ottobre – Abu Simbel-Il Cairo Ennesima sveglia alle 6! Facciamo colazione e lasciamo la nave con direzione l’aeroporto di Assuan.
Le nostre valigie per il momento restano sulla nave, infatti la giornata si presenta molta intensa (e direte…Dov’è la novità?) con ben 3 voli. Prima si va ad Abu Simbel, poi si torna per qualche ora ad Assuan ed infine si vola verso Il Cairo.
Intorno alle 9, con un po’ di ritardo rispetto al previsto (sembra che gli orari ed i controlli sui voli interni in Egitto siano abbastanza casuali!), decolliamo verso Abu Simbel. Il volo dura poco meno di 30 minuti e dall’alto apprezziamo ancora meglio l’immensità del lago Nasser e l’infinità del deserto che circonda il Nilo (il Deserto Libico a ovest e il Deserto Arabico a est).
Atterrati ad Abu Simbel ci aspettano decine di pullman che in pochi minuti trasportano i turisti appena arrivati fino all’ingresso dei 2 grandi templi presenti in questa zona: il grande tempio di Ramesse II e il tempio di Hathor, dedicato alla regina Nefertari, moglie di Ramesse.
Arrivando dall’ingresso, cioè da dietro, si vede solo una grossa montagna ma, appena giunti davanti alla parete frontale del tempio di Ramesse II, la visione è a dir poco impressionante. Sicuramente la cosa più maestosa vista fino a questo punto del viaggio.
Il tempio è completamente tagliato nella montagna e si trova sulla sponda occidentale del Nilo. Anch’esso è stato spostato(!) in una posizione più elevata a causa dell’innalzamento del livello dell’acqua del lago Nasser, ed era dedicato agli dei Ra-Harakhty, Amon e Ptah nonché al faraone stesso. Le quattro colossali statue di Ramesse II che campeggiano sulla facciata principale dimostrano che il tempio era principalmente dedicato alla potenza di questo faraone. Le statue sono alte oltre 20m e sono in posizione seduta rivolta verso il deserto (ora c’è il lago che le separa dal deserto). In realtà solo 3 sono ancora in questa posizione, in quanto la quarta (la seconda da sinistra guardando la facciata dal davanti) è in parte caduta e la parte superiore del corpo si trova per terra così come venne ritrovata nei primi anni del 1800. Tra le 4 statue ci sono altre statue più piccole dedicate a madre, moglie e alcuni figli del faraone. Ben evidente sopra l’ingresso (tra i 2 colossi centrali) c’è la statua del dio del sole con la testa di falco (Ra-Harakhty). Entrando nel tempio ci sono una grande sala ipostila con 8 colonne che comprendono ognuna un’altra statua di Ramesse II (alte circa 10m) più diverse sale laterali. Su tutti i muri sono presenti rilievi che raffigurano il faraone in varie battaglie. Nella camera più interna si trova il santuario sacro, dove (tagliati nel muro) ci sono i quattro dei del tempio seduti sui loro troni in attesa dell’alba. Infatti, incredibile ma vero, il tempio è allineato in modo che ogni anno, il 22 Febbraio e il 22 Ottobre, i raggi del sole attraversino il Nilo, entrino nel tempio e nel santuario ed illuminino nell’ordine le statue di Ra-Harakhty, Ramesse II e Amon. Solo la statua di Ptah non viene mai illuminata. All’interno del tempio non si possono fare foto ma, con una piccola mancia, una guardia ci scatta una foto proprio sull’ingresso con in mano la chiave della vita…Meglio di niente! Sulla destra di questo tempio si trova il tempio di Hathor, che, come abbiamo già detto, è dedicato a Nefertari moglie di Ramesse II. Benché più piccolo, anche questo tempio è scavato nella roccia. Sulla facciata frontale vediamo 6 statue di circa 10m, 4 rappresentano Ramesse II e 2 Nefertari. Anche qui ci sono altre statue più piccole ai piedi di quelle più grandi.
Terminiamo la visita dopo circa un’ora e mezza e torniamo subito all’aeroporto; dopo un’altra mezz’ora di volo siamo di nuovo ad Assuan.
All’aeroporto di Assuan ci “ricongiungiamo” ai nostri bagagli, pranziamo velocemente al sacco e dopo altre 2 ore, con i soliti ritardi, ci imbarchiamo con destinazione Il Cairo. Termina così la prima parte della nostra vacanza…Non male! Intorno alle 16, dopo circa un ora di volo, atterriamo a Il Cairo e, appena usciti dall’aeroporto, ci accorgiamo subito del cambiamento di clima. La temperatura è molto gradevole, ma sicuramente più fresca (ad Abu Simbel il sole scottava alle 10 del mattino…) e c’è anche un pochino di umidità.
Un’altra cosa che non può sfuggire al nostro occhio è la cappa che ricopre la città causata da un mix di smog, sabbia che arriva dal deserto ed appunto umidità. Il sole è praticamente schermato! Per il momento salutiamo la nostra guida (che risiede in città e va a passare la serata in famiglia) e conosciamo l’assistente Phone&Go in loco che ci accompagnerà fino all’hotel (Swiss Inn). L’aeroporto si trova a nord est dal centro, mentre il nostro hotel è a sud ovest quindi per raggiungerlo dobbiamo attraversare tutta la città. Abbiamo modo di conoscere un’altra caratteristica di questa grande metropoli: il traffico. Ogni angolo della città è stracolmo di auto e la precedenza è letteralmente di chi se la prende! In ogni altra parte del mondo tutto questo sarebbe considerato caotico, stressante e incomprensibile ma qui è tutto normale e ha un non so che di affascinante! Il viaggio dura quasi 2 ore nelle quali passiamo in zone della città completamente diverse tra loro: attraversiamo sia quartieri fatiscenti (da lontano scorgiamo anche la famosa “Città dei morti”) che quartieri molto più residenziali. Arrivati quasi all’hotel intravediamo per la prima volta anche le piramidi…A confronto con il resto della città sono ancora più imponenti di quanto si possa immaginare.
Giunti in hotel ci viene subito assegnata una camera (immensa!) e facciamo un rapido giro. Tra piscina e campi da golf non manca nulla…Comunque non siamo qui per questo! Ceniamo e la serata scorre velocemente nel bar dell’hotel.
Venerdì 17 Ottobre –Il Cairo Sveglia alle 7 e dopo un’ora siamo di nuovo nel traffico de Il Cairo. Anche qui, come sulla nave, scopriamo che l’ordine del programma è variato rispetto a quanto scritto sul catalogo. Oggi avremmo dovuto visitare Sakkara e la piana di Giza, invece ci dirigiamo verso il centro per visitare prima La Cittadella e il Museo Egizio, poi il mercato di Khan al-Khalili…Ma tutto ha un senso. Infatti nella cultura islamica il venerdì è giorno di festa, quindi il traffico è relativamente inferiore rispetto al resto della settimana, il che è ideale per il nostro programma odierno. La Cittadella si trova nella parte orientale della città e fu la residenza dei governatori dell’Egitto per circa 700 anni. Fu costruita intorno al 1200 da Saladino e fu ampliata e modificata notevolmente sotto le dominazioni dei Mamelucchi e degli Ottomani. All’interno della Cittadella noi visitiamo uno dei monumenti che ha subito più cambiamenti: la Moschea di Mohammed Alì. Mohammed Alì era un mercenario albanese dell’esercito ottomano che prese il controllo del paese approfittando della confusione del periodo di transizione tra l’occupazione francese e il ritorno dei turchi. Il suo regno rappresenta una fase fondamentale nella storia dell’Egitto, in quanto il paese iniziò la prima fase di industrializzazione.
La Moschea si trova su una delle due terrazze della Cittadella, in posizione panoramica con vista della città. Per rispetto della cultura islamica, prima di entrare dobbiamo toglierci le scarpe ed essere vestiti in modo “decoroso” (è l’unico posto dove siamo obbligati a coprirci). Prima di entrare nella moschea passiamo attraverso il cortile centrale, dove si trova l’orologio donato dal re di Francia. Entrando nell’edificio vediamo, alla nostra destra, la tomba di marmo di Mohammed Alì. Quello che ci colpisce maggiormente sono i molteplici ed enormi lampadari che illuminano la sala interamente decorata. Usciti dalla moschea attraverso un passaggio laterale, ci troviamo in un cortile dal quale possiamo ammirare dall’alto la città (smog permettendo!).
Verso le 10 raggiungiamo il Museo Egizio che si trova nel pieno centro della città. Il museo contiene più di 120000 reperti distribuiti su due piani suddivisi in sale a tema. Inutile dire che per poterlo visitare a fondo non bastano due ore (quelle a nostra disposizione), ma ci vorrebbero settimane! La nostra guida ci fa seguire un itinerario preciso tramite il quale riusciamo a vedere tutte le principali attrattive del Museo, ma ovviamente la cosa più affascinante è il tesoro di Tutankhamon con i sarcofagi e la famosissima maschera mortuaria. Peccato che all’interno del museo non si possano fare fotografie…Ma, vista la grande affluenza dei turisti, il divieto è comprensibile.
Il tour prevede pranzo in ristorante e visita ad una gioielleria posta tatticamente sotto il ristorante stesso. Nel pomeriggio andiamo al famoso bazar di Khan al-Khalili, uno dei più grandi del Medio Oriente, se non del mondo. Si tratta di un conglomerato di botteghe e negozi, dove potete trovare artigiani e commercianti che vendono di tutto, dagli oggetti in legno, vetro e pelle, ai profumi, ai tessuti e a souvenir di ogni genere. Al mercato si può comprare di tutto ed anche qui la contrattazione è la regola…Anzi qui di più. Infatti proprio per il tempo perso a contrattare riusciamo a vedere solo una piccola parte del mercato.
Dopo circa un’ora ci dirigiamo verso l’albergo ed approfittiamo degli ultimi raggi di sole per fare un tuffo in piscina. Il resto della serata scorre via tranquillamente, tra una chiacchiera e l’altra.
Sabato 18 Ottobre –Il Cairo Anche questa mattina sveglia alle ore 7 e partenza alle 8 dall’albergo. Affacciandoci alla finestra scopriamo che è scesa la caratteristica foschia/nebbia/smog del Cairo, e la visibilità è a meno di 2 metri da noi! Il programma della giornata prevede come prima tappa la visita alle piramidi di Giza e ci domandiamo preoccupati se riusciremo a vederle! Fortuna che la nostra guida ha già pensato alla soluzione: invertire l’ordine delle visite! Dunque la prima destinazione della giornata sarà Sakkara. Si trova a circa 15 Km a sud di Giza ed era la necropoli della città di Menfi durante l’Antico Regno.
I faraoni defunti, i membri della famiglia reale e gli animali sacri venivano trasportati e seppelliti in uno dei numerosissimi templi, piramidi e tombe scoperti in questa zona.
Iniziamo con la visita della tomba di Teti e di una mastaba, un tipo di tomba costituita da un unico “gradone” a forma tronco-piramidale. Al loro interno troviamo diverse camere con decorazioni e rilievi che rappresentano scene di vita quotidiana ed in particolare nella mastaba rimaniamo colpiti dall’ottimo stato di conservazione di alcune di queste incisioni. Subito dopo ci spostiamo nella parte turisticamente più importante: la piramide a gradoni. Fu costruita per il faraone Zoser dall’architetto Imothep che ruppe la tradizione delle tombe sotterranee o a forma di mastaba, ed utilizzò la pietra per creare un complesso funebre costituito da un insieme di mastabe sovrapposte in ordine graduale e ricoperte di calcare. La piramide è alta 62 metri ed è costituita da 6 gradoni. L’enorme complesso che ospita la piramide era circondato da un muro di protezione che aveva delle false porte, scolpite e dipinte per farle sembrare vere. Prima di raggiungere la piramide passiamo attraverso una galleria colonnata che conduce alla sala ipostila. Da qui raggiungiamo il grande cortile meridionale che costeggia il lato sud della piramide con un muro ricostruito. Nel centro del cortile ci sono due altari in pietra a forma di “D” che rappresentano i troni dell’Alto e del Basso Egitto, simboli dell’unificazione dell’Egitto.
Terminato il solito giro libero per le foto torniamo al pullman ed andiamo a Giza per la visita delle piramidi e della Sfinge. Le tre grandi piramidi furono costruite circa 4600 anni fa per i faraoni Cheope, Chefren e Micerino e sono considerate una delle sette meraviglie del mondo antico. Oltre alle grandi piramidi e alla sfinge ci sono altre piccole piramidi dedicate ai visir e alle consorti reali (piramidi delle regine), cimiteri, templi ed il museo della barca solare.
Arrivati in prossimità dell’entrata rimaniamo sbalorditi per la grandezza delle piramidi di Chefren e Cheope. Quest’ultima è la più alta: al termine dei lavori di costruzione era alta 146.5 m, oggi la sua altezza è diminuita di 9 m; la piramide di Chefren originariamente era alta 143.5 m, oggi è alta 136.5 m. A prima vista la piramide di Chefren sembra più grande, ma questo perché il terreno su cui è costruita è più alto e perché la sua punta è ancora parzialmente ricoperta di calcare. Dopo aver fatto i biglietti andiamo in un punto panoramico dal quale possiamo ammirare le tre piramidi e scattare qualche foto. Da qui si vede chiaramente come a sud e a ovest delle piramidi c’è il deserto (dove i turisti vengono portati a fare i giri con i cammelli: andata 1€, ritorno cifra indefinita!), mentre a nord e a est ci sono le case, praticamente fin sotto la sfinge…Un vero peccato! Dal punto panoramico riprendiamo il pullman che ci porta proprio al centro delle tre piramidi. Qui, oltre alle solite foto da fare da ogni angolazione, abbiamo la possibilità di fare due visite extra: l’ingresso alla camera sepolcrale della piramide di Chefren e la visita al museo della barca solare. Noi decidiamo di fare la prima delle due visite. Il biglietto costa circa 4€ e tra discesa e salita il giro dura circa 15 minuti. L’impatto iniziale all’ingresso è molto forte: il cunicolo che bisogna attraversare è strettissimo e si scende accovacciati. Considerati il gran caldo e la puzza che proviene da sotto, all’inizio si ha un senso di soffocamento che non tutti riescono a sopportare (molta gente rinuncia a metà percorso o addirittura prima di entrare). Il corridoio inizialmente è in discesa, poi prosegue in piano fino alla camera funeraria dove troviamo ancora intatto il sarcofago…Ed un frigobar! All’interno della piramide è vietato fare le foto e non è possibile portare macchine fotografiche con sé. Oltre a queste due visite ci sarebbe anche la possibilità di entrare nella piramide di Cheope, ma per farlo bisogna prenotare con largo anticipo…Quindi sarà per un’altra volta.
L’ultima tappa del tour è la sfinge. Fu costruita scolpendo direttamente la roccia già presente sul luogo, è alta 22m e lunga 50m e raffigura la testa del faraone Cheope a guardia della sua piramide. Per raggiungere la rampa che conduceva alla piramide, oggi utilizzata come passerella per i turisti, attraversiamo l’antico tempio della sfinge. La vista della sfinge con le tre piramidi sullo sfondo è indimenticabile! Anche qui scattiamo miriadi di foto e intorno alle 13 lasciamo la piana di Giza per il pranzo al ristorante. Non lo abbiamo detto ma anche a Giza vi è l’immancabile presenza dei venditori che vogliono contrattare per ogni tipo di oggetto.
Il ristorante si trova vicino ad un laboratorio di papiri: anche in questo caso, come per il pranzo del giorno precedente, la posizione non è casuale. Infatti dopo aver mangiato visitiamo il laboratorio ed abbiamo la possibilità di acquistare dei papiri originali. Le nostre visite guidate sono terminate e qui salutiamo Khaled, la guida che ci ha accompagnato per tutto il viaggio.
Non ci crederete mai ma, per la prima volta, abbiamo un pomeriggio libero! Decidiamo, come prima cosa, di sfruttare gli ultimi raggi di sole nella piscina del nostro albergo e poi, per rilassarci un po’, andiamo a passare qualche ora con i nostri compagni di viaggio nella piscina coperta con idromassaggio al vicino hotel Hilton (10 ingressi a 5€ l’uno contrattati il giorno precedente!).
Per la serata abbiamo due opzioni: o andare allo spettacolo di luci e suoni alle piramidi, o avventurarci da soli nel centro de Il Cairo. Dato che è l’ultima sera e che alle piramidi ci siamo già stati (tra l’altro il prezzo del biglietto per lo spettacolo non è proprio economico…28€ a testa per poco più di un’ora!), preferiamo andare in centro in compagnia di altre due coppie di ragazzi. Davanti all’hotel prendiamo due taxi che ci lasciano in una delle vie dello shopping del Cairo (per rendere l’idea la zona è quella del museo Egizio e dell’università americana).
Vedere la città a piedi invece che dal finestrino di un pullman è molto suggestivo e consigliamo di farlo, anche se non è previsto nel pacchetto. E’ comunque molto difficile camminare per le grandi vie del Cairo: agli incroci sono presenti i semafori ma non vengono rispettati…Quindi, ribadiamo, la precedenza è di chi se la prende! Attraversare la piazza di Midan Tahrir è un’impresa…Ma alla fine ce la facciamo e raggiungiamo il lungo Nilo da dove possiamo ammirare il panorama illuminato della sponda occidentale della città. Il tempo passa velocemente e dopo un paio d’ore rientriamo in albergo.
Domenica 19 Ottobre –Il Cairo-Sharm el-Sheikh Stamattina la sveglia è all’ora ce ci pare! Infatti la giornata si svolge all’insegna dei trasferimenti: in Italia per chi ha scelto di fare solo la crociera, a Sharm per chi ha deciso di prolungare la vacanza con una settimana di estensione mare. Noi facciamo parte del secondo gruppo costituito da 10 persone (a nostro parere poche) sulle circa 60 che hanno iniziato quest’avventura insieme a noi. Abbiamo scelto di abbinare alla crociera una settimana a Sharm innanzitutto per riposarci dopo il massacro, e poi per fare un po’ di mare (per noi una vacanza non è vacanza se non c’è il mare) ad un costo aggiuntivo molto vantaggioso! I primi a partire sono i nostri compagni diretti in Italia che salgono sull’autobus subito dopo la colazione. Noi lasciamo l’albergo verso le 11:30. Il decollo dell’aereo è previsto per le 14 ma, come abbiamo già avuto modo di imparare, in Egitto gli orari dei voli sono poco attendibili: l’imbarco inizia quando chiamano il volo! Infatti passiamo quasi 3 ore in aeroporto e, verso le 16 partiamo per Sharm.
Durante il volo abbiamo l’occasione di vedere la catena montuosa del Sinai, un paesaggio completamente diverso dalle distese desertiche viste durante tutti gli altri spostamenti in aereo. L’impatto con Sharm è molto forte, sembriamo catapultati in un mondo completamente diverso: il caldo è più secco e l’atmosfera è meno caotica. All’uscita dell’aeroporto ci attende l’assistente Phone&go che ci accompagna fino al vicino villaggio Sea Club situato nella baia di Nabq a nord di Sharm el Sheikh, davanti all’isola di Tiran. La struttura è costituita da tre resorts: Sea Club, Sea Life e Sea Garden. Il nostro pacchetto prevede un soggiorno in soft all-inclusive e possiamo accedere a tutti i servizi presenti nei tre resorts. Appena ci viene assegnata la stanza abbiamo un senso di disorientamento dovuto alla vastità della struttura: piscine, ristoranti, bar, negozi, teatri, palestre, beauty farm e tanto altro ancora…Decisamente molto di più rispetto a quanto eravamo abituati. La serata passa tranquillamente e pian pianino ci acclimatiamo al nuovo ambiente. Dopo una breve riunione di presentazione del villaggio, ceniamo, facciamo un breve giro esplorativo nel villaggio e infine ci rilassiamo in uno dei tanti bar del villaggio. Tornati in stanza puntiamo la sveglia presto per sfruttare le ore di luce del mattino ma anche perché, come ci è stato spiegato da “veterani” del posto, al mattino c’è la corsa per accaparrarsi le sdraio sulla spiaggia. Lunedì 20 Ottobre/Sabato 25 Ottobre – Sharm el-Sheikh La settimana a Sharm è dedicata completamente al relax: durante il giorno trascorriamo il nostro tempo in spiaggia mentre di sera alterniamo le uscite dal villaggio agli spettacoli organizzati dagli animatori.
Siamo partiti dall’Italia con un’idea ben precisa: fare snorkelling. Già dalla prima mattina, però, ci accorgiamo che in questa zona c’è molto vento ed il mare oltre la barriera è molto agitato, quindi il tempo da dedicare a questa attività è purtroppo limitato ad un paio d’ore nel primo pomeriggio. Inoltre la barriera è poco illuminata perché il sole tramonta dalla parte della terra e quindi i suoi raggi non riescono ad illuminarla appieno. Nonostante queste avversità ogni giorno riusciamo a calarci dal pontile ed osservare meravigliati la miriade di pesci che si trova al di là della barriera corallina. Riusciamo ad avvistare anche un tonno, che da “esperti” di immersioni scambiamo per uno squalo, ed una tartaruga gigante! Fortunatamente durante il resto della giornata abbiamo la possibilità di vedere tantissimi pesci anche a riva, in una piccola baia dove la profondità del mare è maggiore ed i pesci riescono a nuotare. Per godere appieno delle meraviglie che si trovano nei fondali di Sharm consigliamo l’escursione a Ras Mohammed, il principale parco nazionale marino dell’Egitto. I tour operator propongono altre attività diurne, che riescono a soddisfare ogni tipo di turista, e che vanno dalle immersioni alle gite in barca con il fondo trasparente, dalla motorata nel deserto alla gita in cammello, dalla visita ai villaggi beduini alle escursioni in autobus o jeep a siti culturali (es: monastero di Santa Caterina)…Insomma potete sbizzarrirvi e trascorrere ogni giorno in modo diverso! Noi, però, abbiamo deciso di non fare nessuna delle escursioni per trascorrere una settimana in tranquillità dopo il continuo movimento della settimana precedente. All’interno del villaggio comunque non mancano i divertimenti e, durante il giorno, oltre al sole, il mare ed allo snorkelling, ci dividiamo tra partite di beach volley, pallanuoto, calcetto, tennis, lezioni di step, balli latini e danza del ventre.
Per quanto riguarda la sera le alternative sono due: guardare gli spettacoli del villaggio o prendere un taxi (ufficiale o beduino) ed andare a Sharm vecchia o a Na’ama Bay.
A Sharm vecchia non c’è nulla di che, ma vale la pena fare un giro al caratteristico bazar che si trova nel centro della cittadina, più comunemente chiamato “alle cascate” dagli habituè perché c’è una montagna sulla quale scorre una cascata artificiale. Na’ama Bay, invece, è l’essenza del turismo (è stata costruita apposta per i turisti). E’ un concentrato di negozi, discoteche, pub, ristoranti, casinò, bar…Tutto è all’insegna del divertimento! Noi abbiamo passato una bella serata al Zaza, un pub-ristorante panoramico, dal quale si può ammirare tutta la baia.
Nel villaggio, oltre agli spettacoli, c’è la possibilità di girare per i negozi artigianali. Noi abbiamo trascorso delle piacevoli serate in un negozio di spezie gestito da due simpatici cugini nubiani che hanno intrattenuto noi e i nostri compagni di viaggio raccontandoci aneddoti di vita egiziana ed offrendoci tisane ed infusi.
Domenica 26 Ottobre – Sharm el-Sheikh-Milano E’ purtroppo arrivato il momento della partenza…Questo è l’ultimo giorno della nostra vacanza. Tuttavia abbiamo una piacevole sorpresa: il nostro volo, previsto nel primo pomeriggio, è stato spostato in serata. Questo significa che possiamo trascorrere un’altra giornata piena al mare! In più ci viene concesso di lasciare la stanza poco prima della partenza senza la scomodità di dover preparare i bagagli al mattino ed utilizzare le camere di cortesia. Questo ci consente di stare in spiaggia spensierati fino all’ultimo momento. Intorno alle 20 lasciamo il villaggio ed andiamo all’aeroporto. Qui ci aspetta un’altra sorpresa…Questa volta non molto piacevole. Infatti l’aeroporto è strapieno di gente, le code sono infinite e ogni volo in partenza ha ore di ritardo. Fatto sta che decolliamo da Sharm intorno all’1.30 di notte e arriviamo a casa alle 6 del mattino…Subito pronti per il primo giorno di lavoro! Terminano così quindici giorni intensi e rilassanti allo stesso tempo durante i quali abbiamo conosciuto l’Egitto sotto due forme diverse. La settimana di crociera per certi aspetti è anche faticosa: più che una vacanza si può definire un vero e proprio viaggio culturale, dove oltre alle meraviglie dell’antico Egitto si ha la possibilità di conoscere il popolo con le varie sfumature che ci sono dal Cairo alla bassa Nubia. La seconda settimana, invece, è la vacanza per definizione, in un villaggio strapieno di servizi e divertimenti, dove non si ha il contatto con il popolo egiziano e sembra di stare in un mondo completamente diverso.