Ai piedi del più grande vulcano d’Europa c’è una città che è una piacevolissima sorpresa: tra teatri, castelli ed elefanti è perfetta da scoprire a settembre

Alla scoperta del Barocco Siciliano
Scritto da: 19Simone80
ai piedi del più grande vulcano d'europa c'è una città che è una piacevolissima sorpresa: tra teatri, castelli ed elefanti è perfetta da scoprire a settembre

Sorprendentemente scopro di essere uno dei vincitori del concorso indetto da Turisti per Caso “Colori d’Autunno”, scelgo come meta Catania. Passiamo quindi gli ultimi scorci d’estate nella città della Sicilia Orientale, dove io e mia madre sosteremo per 4 giorni.

Informazioni utili per un viaggio a Catania

Prendiamo il comodissimo volo ITA che collega Milano Linate a Catania in circa 1.30h; arrivati a Catania Fontanarossa vi è il comodo servizio Alibus che collega l’aeroporto con la città che si trova veramente a pochissimi chilometri.

Il nostro albergo è il B&B HOTEL Catania City Center, struttura 3* moderna, situata a pochi passi da Via Etnea e in pieno centro storico, fermata della metropolitana (capolinea) a pochissimi metri. Poco distante si trovano anche diversi supermercati.

Camera di dimensioni normali con armadio a giorno (purtroppo), pulita e con prodotti da bagno per gli ospiti. La pecca di questa struttura sono gli infissi, poco insonorizzati! Personale molto cordiale, colazione da rivedere soprattutto nell’indicare gli ingredienti dei prodotti per gli allergeni. Ma a parte questo ci siamo trovati bene.

Iniziamo fin da subito a scoprire la città, il punto strategico dell’hotel è perfetto infatti per visitare comodamente il centro storico.

Cosa vedere a Catania

Anfiteatro Romano

teatro antico catania

Prima cosa che visitiamo, giusto perché realmente a pochissimi metri dall’albergo, è l’Anfiteatro Romano (II sec. d.C.). Dall’elegante forma ellittica, è tra i monumenti più significativi di epoca romana. Realizzato totalmente in pietra lavica del vicino Etna (per questo conosciuto anche come “Colosseo Nero”), un tempo era abbellito da rivestimenti marmorei, poteva contenere circa 15.000 persone che assistevano a spettacoli di combattimento tra gladiatori e navali.

San Biagio e San Michele

Situata di fronte all’Anfiteatro si trova la Chiesa di S. Biagio in Sant’Agata alla Fornace (XVIII sec.), luogo dove la tradizione ritiene vi sia svolto il martirio di Sant’Agata, per non aver voluto rinunciare alla sua fede e passare al paganesimo, finendo alle torture sui carboni ardenti.

La nostra passeggiata prosegue imboccando Via Etnea, lunga circa 3Km, è la strada principale della città che si snoda sull’asse nord-sud, cui si affacciano numerosi palazzi, chiese e piazze del barocco e del neoclassicismo catanese.

A pochi metri di distanza si trova la Chiesa di San Michele Arcangelo ai Minoriti con annesso convento (1785), presenta una facciata a due ordini con colonne in tipico stile barocco siciliano. L’interno a croce greca conserva opere di pregio e un organo neogotico. 

Collegiata di Santa Maria dell’Elemosina

Ci imbattiamo nella Collegiata di Santa Maria dell’Elemosina (XVIII sec.), magistrale esempio di barocco catanese.

La facciata in pietra bianca di Siracusa, in stile tardo barocco siciliano, presenta due ordini secondo un ardito concavo-convesso con colonne e lesene. L’ordine superiore ospita le statue di S. Agata e di S. Apollonia mentre nelle due nicchie vi sono le statue di S. Pietro e di S. Paolo.

Presenta un interno a pianta basicale a tre navate e conserva arredi sacri ed opere artistiche di notevole interesse, tra questi spicca l’affresco della volta e della cupola realizzato da Giuseppe Sciuti alla fine del XIX secolo, che raffigura diversi episodi biblici.

Palazzo Sangiuliano

Proseguiamo il tragitto e giungiamo in Piazza Università, una delle piazze più scenografiche del centro storico di Catania, cui vi si affacciano il Palazzo dell’Università e Palazzo Sangiuliano (1738). All’ingresso di Palazzo Sangiuliano alcune lapidi ricordano alcuni illustri personaggi che vi  soggiornarono, tra questi Re Vittorio Emanuele III con la Regina Elena. Caratteristica principale della piazza, sono 4 lampioni in bronzo situati all’angoli che raffigurano i personaggi di storie popolari catanesi.

Facciamo pochi passi e prima di dirigerci in Piazza Duomo, visitiamo la Chiesa della Badia di Sant’Agata (XVII sec.), dalla pianta centrica con cappelle sui lati, presenta una cupola (visitabile) costruita su strutture ad arco in pietra lavica.

Piazza Duomo e la Cattedrale di Catania

Da qui ci spostiamo nella Piazza del Duomo dominata al centro dal simbolo cittadino, la fontana dell’Elefante (1757). È costituita da piedistallo di marmo bianco situato al centro di una vasca dove sono scolpiti dei putti e due bassorilievi che rappresentano i fiumi della città.
L’elefante è ricavato da un monoblocco lavico e ha occhi e zanne bianchi realizzati in pietra calcarea.

Oltre al Duomo, sulla piazza si affacciano edifici importanti come il Municipio, Palazzo dei Chierici e Porta Uzeda. 

Entriamo nel bellissimo ed imponente Duomo di Catania (XVIII sec.), più volte distrutta e ricostruita, oggi ha un aspetto tardo-barocco. L’interno con pianta a croce latina distribuisce gli spazi su tre navate, che conserva innumerevoli i tesori artistici tra questi la  tomba di Federico III d’Aragona, il monumento funebre di Bellini e tutte le reliquie e simboli del martirio di S. Agata, patrona della città.

La cattedrale inoltre sorge sul sito che fu delle Terme Achilliane, ancora oggi è possibile vederne alcuni resti accedendovi dal sagrato del Duomo. Il complesso termale alimentato dal fiume Amenano, furono portate alla luce dopo il terremoto che colpì la città nel 1693.
Nelle volte è ancora possibile vedere ancora alcuni stucchi originali che rappresentano putti, flora e fauna.

I luoghi della Catania classica

villa bellini, catania

Poco distante è possibile vedere la bella Fontana dell’Amenano (1867), realizzata in marmo di Carrara. La fontana rappresenta il fiume Amenano nelle sembianze di un giovane che tiene una cornucopia con un lenzuolo d’acqua che trabocca nella vasca della fontana.

Ci dirigiamo verso il bellissimo Teatro Bellini (1890) il cui intero è caratterizzato da una sala con quattro ordini di palchi e galleria.

Ci spostiamo poi verso il Castello Ursino (XIII sec.), a pianta quadrata delimitato da quattro torri circolari poste all’angoli. Ha rivestito ruoli di primo piano nel corso dei secoli, da sede regia a prigione. Dal 1934 è sede del Museo Civico e raccoglie, tra le altre, l’ampia collezione dei Benedettini.

Ripercorriamo poi Via Etnea verso Nord per raggiungere Villa Bellini, il nome può facilmente ingannare ma non si tratta alcuna villa, con una superficie di circa 71.000 mq, è il principale parco cittadino, dove si può ammirare l’Etna.

Teatro Antico e Monastero dei Benedettini

monastero dei benedettini

L’ultimo giorno di permanenza lo dedichiamo a visitare il Convento dei Benedettini, ma prima facciamo una sosta al Teatro Antico (II sec.), complesso archeologico che si estende sul versante meridionale della collina Montevergine. Misura circa 80 metri di diametro e poteva avere una capienza di circa 7000 spettatori. Nella parte superiore a est vi si trova il piccolo Odeon la cui funzione era quella di ospitare spettacoli musicali e di danza.

Raggiungiamo infine il complesso del Monastero dei Benedettini, iniziamo dalla possente Chiesa di San Nicolò L’Arena (1796), dalla particolare facciata rimasta incompiuta, è tra le chiese più grandi d’Europa. Al suo interno si può vedere una particolare Meridiana in marmo con figure zodiacali. L’altare maggiore conserva un bel coro ligneo con organo settecentesco. La parte occidentale della chiesa conserva il bel Memoriale dedicato ai soldati caduti durante la Prima Guerra Mondiale.

Pochi passi conducono all’ingresso del Monastero dei Benedettini (XVI sec.) eccellente esempio Tardo Barocco Siciliano che si sviluppa in una eccellente integrazione architettonica avvenuta nel corso dei secoli. Per oltre un secolo è stato usato ad usi civili quali osservatorio astronomico e caserma, dal 1977 è sede universitaria. Bellissimo il tour guidato che permette di scoprire luoghi del Monastero intrinsechi di storia e cultura.

Catania ci è piaciuta moltissimo, ha molto da offrire ai turisti e non annoia per nulla, anche per acquistare qualche souvenir (soprattutto prodotti locali dolciari) ci sono moltissime opportunità di scelta. 

Guarda la gallery
villa bellini, catania

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