Tre giorni a Catania

Due romani in Sicilia
Scritto da: Paola e Ugo
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Eccomi dopo due anni a descrivere un piccolo viaggio, improvviso, dopo la pandemia che ci ha colpito e di fatto ha modificato le nostre abitudini e frenato la voglia di viaggiare.

Una mattina dei primi giorni di aprile poco dopo le 7.30 Giulia, nostra figlia, ci avverte che ci sono dei voli molto economici, naturalmente senza bagaglio ma possiamo portare a bordo un piccolo zainetto, a soli 16 euro a persona A/R per Catania. Senza pensarci due volte prenotiamo volo e, dietro suo consiglio l’hotel, coinvolgendo con noi i nostri amici Sandro e Pina. Anche loro sono d’accordo ed in un attimo io ed Ugo ci mettiamo a programmare cosa vedere nella nostra bella Sicilia, isola desiderata da tutti, per i suoi sapori, odori, e sapori, dovrebbero fare patrimonio dell’umanità tutta l’isola.

Dopo qualche giorno, con nostro grande dispiacere, Pina prende il coronavirus e loro non possono più partire con noi. Siamo veramente dispiaciuti, ma sono cose che accadono in questo periodo in cui la pandemia sembra abbia ripreso vigore. Oggi 7 aprile alle 7.10 partiamo con Ryanair alla volta di Catania: ci siamo svegliati alle 4.00 arrivati in aeroporto a Fiumicino, abbiamo lasciato la macchina al T3 alle soste brevi dove, previo appuntamento telefonico del giorno prima con una società, sono venuti dei ragazzi a prendere la nostra macchina, è un ottimo servizio e verrà riconsegnata nello stesso posto nel giorno del nostro ritorno ovvero il 9 aprile alle 20,30. Tutto il servizio al costo di 30 euro, Ugo si informa e con l’occasione ci facciamo lavare anche la macchina a mano spendendo solo 15 euro in più.

L’aereo non è molto pieno però con Ugo siamo capitati lui davanti ed io in fondo, questo sempre per risparmiare, pazienza ci ritroveremo all’arrivo. Il viaggio è abbastanza tranquillo, solo verso la fine ci sono un po’ di turbolenze, è stato veramente spettacolare vedere l’aereo che atterra venendo dal mare.

Appena scesi andiamo a prendere il bus Alibus che con 4 euro a persona ci porta in città, però è veramente stracolmo e siamo tutti stipati insieme, speriamo bene la preoccupazione non ci abbandona mai. Arrivati in B&b Cutelli nella omonima piazza Cutelli veniamo accolti benissimo e ci offrono subito un buonissimo caffè, lasciamo uno zaino e con l’altro partiamo alla scoperta di Catania.

Prima tappa ci fermiamo a fare colazione in una pasticceria di fronte alla Cattedrale di Catania con cornetto al pistacchio. Camminiamo tutto il giorno andando a vedere per prima cosa il mercato del pesce, si trova proprio a ridosso della cattedrale. Dopo a quello rionale, c’è tutto il mondo siciliano e ti viene voglia di acquistare tutto specialmente le cose da mangiare, i prezzi sono strepitosamente bassi. Addirittura le alici le abbiamo viste ad un solo euro al kilo, Ugo naturalmente le ha filmate ed ha mandato il video a Gioacchino, nostro fornitore del pesce, che forza!

Siamo letteralmente rapiti ed il tempo scorre troppo velocemente, vorremmo fermarlo abbiamo poco tempo per assaggiare tutte le loro bontà. Camminando lungo il mercato ho ritrovato la Chiesa della Madonna del Carmelo, dove mi sono rifugiata circa trenta anni fa con le bambine piccole, impaurita da un tizio che mi pedinava per rubarmi la telecamera, si trova proprio al centro del mercato, naturalmente non c’è riuscito ed è andato tutto bene.

Girovagando tra le bancarelle trovo delle tovaglie per la cucina con disegni siciliani, le acquisto subito mettendole nello zaino, continuiamo a camminare fino ad arrivare al parco Bellini, acquistiamo due arancini enormi nella omonima pasticceria, e ci fermiamo a mangiare su una panchina ammirando la bellezza di quei giardini.

Poco dopo riprendiamo la visita della città e ci spostiamo verso il Castello Orsino che è veramente bello, lo visitiamo anche internamente fermandoci ad ammirare dei quadri. Lì in particolare mi colpisce quello di Sant’Agata; vengo a sapere che questa santa è molto amata e festeggiata a Catania nei giorni della Candelora ed è la terza festa più importante al mondo. Questa santa mi colpisce, ha uno sguardo bellissimo, è bionda con gli occhi verdi, così viene rappresentata nei quadri, per me è la prima volta che la vedo, ne sono stregata è veramente al di fuori dai colori tipici delle donne siciliane.

Andiamo alla stazione centrale e prenotiamo un treno per domani per Siracusa spendendo solo 14 euro a persona per A/R. Naturalmente passeggiando non ci facciamo mancare di assaggiare le spremute di arancia rossa di Sicilia ed il gelato è proprio d’obbligo, Mandorle di Sicilia e pistacchio, aiuto non ce la posso fare.

Torniamo nel B&b Cutelli per cambiarci, dopo una bella doccia, subito dopo usciamo di nuovo a piedi per andare a cena in un ristorante prenotato da Roma. La cena non è stata male, ma le aspettative per me erano molto alte, e non sono rimasta soddisfatta come pensavo. Per rimediare abbiamo preso il gelato sulla Via Etnea.Tornati in albergo eravamo veramente stanchi svegli dalle 4 di mattina.

Giorno 2

Il giorno dopo sveglia alle 7.00 colazione alle 7.45 ed alle 8.10 siamo andati a piedi a prendere il treno per Siracusa obliterando i biglietti acquistati il giorno prima. Il treno è nuovissimo, parte ed arriva in orario, strepitoso.

Usciamo dalla stazione ed in circa 15 minuti raggiungiamo il centro della città. Troviamo sulla strada un mercato rionale e lo percorriamo scoprendo di nuovo i colori, gli odori ed i sapori della Sicilia. È tutto fantastico e naturalmente da quando siamo arrivati il sole ci rallegra e scalda in questo inizio di primavera.

Alla fine del mercato rionale sulla sinistra c’è il Caseificio Borderi dove ci siamo fermati ad osservare un signore con i capelli bianchi con fare gentile che ci offre un assaggio del panino che stava facendo, accettiamo volentieri è veramente buono. Quando però Ugo si è tolto gli occhiali da sole, il signore che ci aveva offerto l’assaggino è rimasto colpito dall’azzurro dei suoi occhi e ha fatto una battuta dicendo che “senz’altro io ero rimasta folgorata da quel colore” allora io ho risposto alla sua battuta dicendo ”non solo” e lui giù a ridere.

Percorriamo tutta Siracusa camminando sul lato esterno verso il mare, c’era gente in costume a prendere il sole e qualche temerario sta facendo il bagno. Entriamo all’interno della cittadina dell’Ortigia, è veramente diversa da come la ricordavamo noi, si è molto carina ma tanto turistica.

Nel frattempo arriva l’ora del pranzo torniamo verso il Caseificio Borderi e ci fermiamo a pranzo li, ci sono dei tavoli in legno con gli ombrelloni, ordiniamo un tagliere che non è solo bello, ma c’è di tutto, dai formaggi ai salumi alle verdure, tutto buonissimo. Spendiamo solo 24 euro comprese le bevande. C’è tantissima gente ma loro sono organizzati è tutta una famiglia che ci lavora, sono superveloci, e non ci fanno perdere tempo. Ci alziamo per andare a pagare il conto e ritrovo il signore con i capelli bianchi che lavora senza alzare la testa con una forza prorompente ha davanti una fila lunghissima di persone. Mi viene spontaneo fargli i complimenti, con lui ci sono altre persone che si fermano ad ascoltare, dicendogli che quando siamo passati la mattina era intento a lavorare ed adesso dopo tre ore lavorava addirittura con più energia, complimentandomi per la qualità e quantità dei prodotti del tagliere che avevo poco prima mangiato, tutti mi guardano io sono così diretta e spontanea, vedo illuminare i loro occhi di piacere, paghiamo il conto ed andiamo via.

Riprendiamo a visitare l’Ortigia e addirittura ritroviamo il ristorante Archimede dove abbiamo mangiato trenta anni prima. Ci sediamo in spiaggia a guardare il mare, è tutto molto bello.
Prima di riprendere il treno torniamo al Caseificio Borderi, adesso c’è tranquillità e ci fermiamo ad acquistare un tipo di formaggio sotto la lava, e salsiccia secca da portare a casa, il figlio ci riconosce e ci tratta da vecchi clienti, chiedo del padre ma non lo vedo. Mentre stiamo andiamo via lo vedo che si alza da un tavolo laterale mi riconosce, e come sanno fare poche persone, mi dice che dopo il mio intervento tutte le persone presenti ne hanno parlato, e che io sono una persona straordinaria. Rimango molto meravigliata e lui mi prende la mano e me la bacia. Sorpresa ed incredula da tanta manifestazione, quasi di affetto, ringrazio emozionata e me ne vado con la promessa che parlerò di loro alle mie figlie ed ai nostri amici. La vita è proprio strana ed imprevedibile, che avrò fatto di straordinario non lo so ed ancora me lo chiedo.

Torniamo in stazione e riprendiamo il treno per tornare a Catania. In hotel ci riposiamo e subito dopo usciamo per andare a cena. Ugo ha prenotato una pizzeria che si chiama Deposito Bagagli, abbiamo mangiato una pizza buonissima spendendo circa 37 euro totale compreso di vino ed acqua, lì ho voluto un tavolo proprio sotto un dipinto di Sant’Agata addirittura mi sono fatta fare una fotografia, quanto carisma ha questa santa, abbiamo passato una bella serata con musica anni ’70. La giornata è stata molto intensa e siamo stanchissimi.

Giorno 3 – Escursione sull’Etna

Mando un messaggio all’organizzatore che domani ci verrà a prendere per portarci sull’Etna. Abbiamo prenotato una giornata con loro a 45 euro a persona compreso un aperitivo rinforzato, io ho chiesto anche le scarpe da trekking perché le ho lasciate a casa. Sveglia sempre presto, colazione veloce stamattina però in terrazza c’è un sole già caldo, subito dopo alle 8.40 ci vengono a prendere.

Ci ritroviamo in quattro più l’autista saliamo ed ad un certo punto ci incontriamo con altre persone e la guida. Arriviamo ad un punto in cui la guida ci fa mettere scarpe da trekking e l’elmetto, siamo circa 12 persone mette una scala da un muretto sulla strada e ci arrampichiamo entrando dentro una grotta vulcanica. Lì ci spiega l’utilizzo che è stato fatto di questa cavità e ci fa delle fotografie che ci invia tramite Whatsapp.

Riprendiamo la macchina ed andiamo a vedere una cava di lava la guida ci spiega alcune cose che noi non notavamo nel dettaglio .Continuiamo a salire fino alla punta più alta dell’Etna, facciamo una piccola scalata per vedere prima un solo cratere ma poi io ed Ugo ci siamo spinti più lontano e ne abbiamo visto uno più bello di cratere nonostante il forte vento. Dopo la discesa la guida ha organizzato un aperitivo rinforzato e ci siamo ritrovati a chiacchierare con dei ragazzi e ragazze molto giovani, è stato piacevole. Verso le 13.30 siamo tornati verso Catania e il nostro autista ha fatto una deviazione per farci vedere il lungomare della città.

Salutati tutti siamo andati di nuovo verso il mercato ho acquistato altre due tovaglie per le mie ragazze, naturalmente l’unico zaino è strapieno, abbiamo passeggiato lungo la via etnea prendendo naturalmente un altro gelato, abbiamo aspettato che aprisse la chiesa di Sant’Agata che ci mancava.

Finito di girare la città siamo andati in hotel, abbiamo pagato il conto spendendo 160 euro totali compresa la colazione, abbiamo recuperato l’altro zaino e siamo subito andati a prendere il treno per l’aeroporto che costa solo 2.90 euro cadauno ed arriva subito, scesi dal treno c’è una navetta che in pochi minuti ti porta all’aeroporto compresa nel prezzo.

C’è una gran folla, l’aeroporto è stracolmo di gente, ma lì ci attende una sorpresa: l’aereo è in ritardo la partenza dalle 19.10 e stata spostata alle 20.40 pazienza aspettiamo fiduciosi. Il viaggio di ritorno è andato benissimo, i nostri due zaini erano stracolmi come i nostri cuori. Arrivederci Sicilia a presto.

Appena scesi dall’aereo abbiamo telefonato alla società a cui avevamo affidato la macchina, ed appena usciti siamo andati al T3 soste brevi, la nostra macchina era lì pronta e pulita per riportarci a casa.

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