Il borgo del cavallo bianco: sul lago d’Iseo c’è il posto giusto dove la mitologia incontra il presente

Adriano Bocci, 11 Ago 2024
il borgo del cavallo bianco: sul lago d'iseo c'è il posto giusto dove la mitologia incontra il presente
Ascolta i podcast
 

Se ancora non hai deciso dove andare, oppure hai un po’ di tempo extra, potresti pensare ad un paesello caratteristico sul lago d’Iseo. Sul lago d’Iseo c’è un maestoso cavallo bianco, che non era di Napoleone ma forse era di Troia: siamo vicini a Brescia, poco più in alto, in un paesello di nome Pisogne. Stradelle strette e un po’ intime sulla parte nord-orientale del lago, che fa da sfondo, e in piena Valle Camonica: Pisogne riesce a offrire un po’ di tutto, anche un po’ di mitologia, una buona meta dove passare almeno un paio di giornate piene.

Il borgo dalla storia antica, commerciale, di rinascite e di riscatti

torre del vescovo e piazza di pisogne , brescia, lombardia - imladris / shutterstock.comTorre del Vescovo e piazza di Pisogne , Brescia, Lombardia – Imladris / Shutterstock.com

Per quanto sia stata in antichità un ottimo centro di scambio già per i Romani, piazzata lì su una strada consolare che collegava Brescia con la bassa Val Camonica, Pisogne ha una storia che affonda le radici in epoca medievale. Sui primi anni dell’Ottocento ci fu il vescovo di Verona, Rataldo, che la possedeva; passano 300 anni e viene direttamente donata ad un monastero di Brescia, in piena guerra fra bresciani e bergamaschi. Così, all’alba del 1200, verrà distrutta da questi ultimi; rimessa in piedi sotto la famiglia Avogadro, trent’anni dopo torna in auge come cittadina mercantile ma già nel 1287 verrà distrutta di nuovo causa ribellioni contro Brescia.

E da lì, fra dodicesimo e tredicesimo secolo, venne finalmente fortificata… ma a pochi anni dall’ultima distruzione, all’alba del Trecento, Pisogne andò sotto le redini di Berardo Maggi, vescovo di Brescia, che riceve alcuni privilegi importanti:

  • Le necessità difensive di Pisogne sono competenze a carico di Pisogne, anche economicamente;
  • Ha l’esercizio della giustizia civile e criminale. Equivalente del poter imporre ai pisognesi qualunque pena (impiccagione, flagellazione, rimozione degli occhi, castighi, puro macabro medioevo);
  • Non si possono creare forti senza l’assenso di Berardo.

Rimase sotto forza vescovile fino al 1462, quando il comune comprò da Bartolomeo Malipiero, attuale vescovo di Brescia, tutti i propri stabilimenti e i propri diritti tranne per la Torre del Vescovo. E da lì, la pace. Agli inizi del ‘900 arriva la ferrovia, che funziona ancora e attraversa Pisogne, seppure il centro del borgo è, ironicamente, piazza Corna Pellegrini che ha proprio la Torre del Vescovo.


Cose da fare e vedere a Pisogne, tra arte antica e moderna

  • Chiesa di Santa Maria della Neve (con affreschi del Romanino)
  • Villa Damioli
  • Lungolago di Pisogne
  • Cavallo bianco di Pisogne
  • La Torre del Vescovo
  • Il parco comunale
  • Pieve di Santa Maria in Silvis
  • Mostra Mercanti e ricorrenze di Pisogne

La chiesa di Santa Maria della Neve, il Romanino e il padiglione sul lago

chiesa di santa maria della neve, pisogne, brescia, lombardiaChiesa di Santa Maria della Neve, Luca Lorenzelli, iStock, solo uso editoriale

Fra i tesori più preziosi di Pisogne c’è la Chiesa di Santa Maria della Neve, fatta nel quindicesimo secolo ed è uno dei più importanti esempi di pittura sacra rinascimentale della Lombardia. Ospita infatti gli affreschi di Girolamo Romanino, tra i più importanti pittori del Rinascimento nostrano. Affreschi fatti tra il 1532 e il 1534 che raccontano la Passione di Cristo con forza e dramma che lasciano di stucco chiunque abbia fortuna di vederli. Non a caso sono gli affreschi di quella che viene chiamata anche Cappella Sistina dei Poveri, con uno stile che si discosta dall’accademismo dell’epoca usando figure che derivano da gente comune. Non a caso questa è una perla della Lombardia da non perdere, così come il padiglione sul lago, non troppo distante.

A poca distanza, al porto medievale, c’è un suggestivo padiglione su una palafitta nel lago noto come Mirad’Or. Punto panoramico ma soprattutto spazio espositivo di arte contemporanea che si integra molto bene col lago d’Iseo, con la vista sul lago e sui monti circostanti, facendo da ponte tra passato storico e presente. Così come lo fa il cavallo bianco di Pisogne.

Villa Damioli

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Villa Damioli✨ (@villadamioli)

Villa Damioli di Pisogne è un’affascinante villa storica dentro a un parco botanico, e risale al XVI secolo. Fu una residenza signorile, ma oggi è aperta al pubblico come location da visitare. Ha un giardino ben curato, con viali fioriti e alberi secolari: col passare del tempo è diventato un punto di riferimento per cultura e gastronomia perché oggi come oggi ha un magnifico ristorante con all’insegna del sostenibile e anche con piatti vegani. Un connubio tra antico e moderno, molto conosciuto e vivo, lì al centro di Pisogne.

Lungolago di Pisogne

lungolago di pisogne, brescia, lombardiaLungolago di Pisogne

Il lungolago di Pisogne è una delle attrazioni principali. Quel che offre è una passeggiata panoramica sulle rive del lago per dare viste meravigliose sulle acque tranquille del Lago d’Iseo. Ottimo per passeggiare in coppia o in famiglia, andare in bicicletta e un po’ di relax, grazie alle aree verdi e alle piccole spiagge che punteggiano il lungolago. Il tutto condito da bar e ristoranti e vari punti di accesso per le gite in barca sul lago. In estate si riempie di mercatini ed eventi vari.

Il cavallo bianco di Pisogne

cavallo bianco di pisogne, brescia, lombardiaCavallo bianco di Pisogne. Ezio Famveder @Komoot

Un cavallo di Troia che nasce nel 1958, importante simbolo di Pisogne, nato per una sfilata di Carnevale con un seguito di antichi troiani. Fatto da uno scheletro in ferro e carta pesta, con ruote di legno, in cui diversi bambini entravano nella pancia del cavallo per uscirne improvvisamente, come il famoso episodio di Troia. Il carnevale di Pisogne era molto importante, con sfilate di carri ingegnerizzati ad hoc per l’occasione, cosa che più o meno finì con la crisi economica. Tra vandalismo di vario tipo e un bagno nel lago, è sopravvissuto grazie ad alcuni cittadini e agli scout di Pisogne, rivestendolo col gesso bianco per poi “cementarlo”.

La Torre del Vescovo di Pisogne

torre del vescovo di pisogne, brescia, lombardia

Torre del Vescovo di Pisogne – Imladris / Shutterstock.com

La Torre del Vescovo è uno degli edifici più importanti di Pisogne, sempre sulla Piazza Corna Pellegrini, quella centrale. Eretta sul 1250 era sì una torre difensiva, ma anche simbolo del potere della Chiesa a Pisogne, come nominato prima. La torre era dei vescovi bresciani, e se ricordate, il comune nel 1462 ha acquistato i propri diritti e possedimenti, ad esclusione della torre. Una struttura imponente in pietra solida e massiccia; nonostante i vari cambiamenti (è stata fatta nel 1250, quindi un po’ dopo la prima distruzione di Pisogne) è rimasta un punto di riferimento importante.

Il parco comunale

parco comunale di pisogne sul lago d'iseo, brescia, lombardiaParco comunale di Pisogne

Il parco comunale di Pisogne è un’oasi di verde nel cuore del borgo, dando un (ulteriore) luogo di relax e svago per residenti e non. Un parco ben curato con diversi spazi verdi, alberi secolari e sentieri ombreggiati per qualche omento zen e passeggiata tranquilla, con aree attrezzate per bambini e diverse panchine. Qui ogni tanto si fa anche qualche evento e manifestazione; dopotutto è vicino al lungolago di Pisogne e altri punti come la Torre del Vescovo.

Pieve di Santa Maria in Silvis

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Stefano Moon (@ste_moon92)

Risalente al VII secolo, la Chiesa di Santa Maria in Silvis a Pisogne è una delle testimonianze più antiche del cristianesimo nella bassa Val Camonica. Il nome “in Silvis” ricorda l’originaria collocazione in area boschiva, lontana dal centro abitato: semplice, a navata unica, ma nota per gli affreschi del XV secolo di Giovanni Pietro da Cemmo tra cui la Danza Macabra sulla controfacciata. Questa in particolare evidenzia la transitorietà della vita e l’uguaglianza di tutti davanti alla morte, ma ci sono anche altre opere come le scene di vita del Cristo e dei Santi.

Ricorrenze di Pisogne e la Mostra Mercato di Ferragosto

 
 
 
 
 
Visualizza questo post su Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Lago d’Iseo (@visitlakeiseo)

Ogni anno alla Chiesa di Santa Maria della Neve c’è un concorso di liuteria, dove gli strumenti in gara si espongono per una settimana, ad agosto. Proprio a Ferragosto invece si fa la Mostra Mercato a centro Pisogne, mentre a fine settembre c’è la Festa del Fungo e della Castagna. La Mostra Mercato è un evento annuale con una grande offerta di prodotti artigianali, gastronomici e artistici, facendo da vetrina alle eccellenze di Pisogne: il centro storico si riempie di bancarelle e stand.



Leggi ancheLeggi gli altri diari di viaggio