Una chiesa, ma fatta di alberi: tra le montagne di Bergamo c’è la prima cattedrale vegetale al mondo
Ci troviamo in Lombardia, a circa un’oretta da Bergamo, più precisamente, nelle meravigliose terre del rinomato Parco regionale delle Orobie Bergamasche, una splendida area regionale protetta che è stata istituita nell’anno 1989. Le catene montuose che la caratterizzano sono veramente suggestive e raggiungono un’altezza variabile tra i due e i tre mila metri sopra il livello del mare. Le vette, spesso imbiancate in periodo invernale, si ergono maestose sulle bellissime valli sottostanti che sono ricche di biodiversità. La caratteristica principale che contraddistingue il Parco è la sua ricchezza di acqua, presente in diverse forme, come cascate, torrenti e affascinanti laghi di origine alpina, circa un centinaio in totale, anche utilizzati, sin dall’inizio del XX secolo, per la produzione di energia pulita totalmente green.
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Dove e come nasce l’idea di realizzare una Cattedrale vegetale: uno sguardo indietro sulla sua storia
Ma il Parco delle Orobie Bergamasche è oltremodo famoso sì per le numerose bellezze naturali e paesaggistiche, che lo caratterizzano e che offrono splendidi quanto affascinanti scorci, ma, anche e soprattutto, per l’originale idea lanciata dalla brillante mente dell’artista lodigiano, ormai scomparso, Giuliano Mauri. Grande esponente dell’arte naturale, anche riconducibile al più ampio spettro di quella contemporanea, infatti, fu uno dei primi artisti, se non il primo, ad ideare un progetto di costruzione di una cattedrale vegetale. L’occasione ideale per la promozione della sua idea, innovativa quanto green, fu l’evento di Arte Sella svoltosi nell’anno 2001, in Val di Sella per l’appunto, nel comune di Borgo Valsugana. È proprio in suo onore allora che, nel 2010, come omaggio postumo alla sua produzione artistica e alla sua memoria, venne commissionata e realizzata una nuova installazione della Cattedrale vegetale, questa volta proprio nel comune di Oltre Colle, ai piedi del monte Pizzo Arera, nelle meravigliose Prealpi Bergamasche Centrali.
La realizzazione del progetto e la sua evoluzione nel corso degli anni
Il progetto del Monte Arera, per l’appunto, è stato fortemente voluto dai comuni di Oltre il Colle, Roncobello e Ardesio, con la volontà di trasformare lo spazio naturale sul quale sorge la struttura a punto d’incontro e di cultura che potesse ispirare riflessioni proprio sulla natura e sul territorio, con l’obiettivo, dichiarato, di voler superare l’opposizione tra cultura e natura lasciando che l’opera umana si integrasse nel ciclo naturale di crescita e disfacimento previsto dalla Madre Terra. L’intera Cattedrale, infatti, è stata costruita secondo l’antica arte dell’intreccio che prevede l’utilizzo di legno flessibile, dei picchetti, dei chiodi e delle corde, secondo le manipolazioni creative dei tempi passati e nel più totale rispetto del ciclo naturale ed econaturale di nascita, rigoglio e marcescenza. L’idea ha sempre previsto, infatti, che le ingabbiature intorno agli arbusti decadessero da sole, a causa del normale processo di decomposizione, liberando così la pianta nella sua forma autentica e regalando così, una magnifica quanto sorprendente struttura interamente vegetale e intrecciata nella forma inizialmente prevista, dalle parvenze di una Cattedrale per l’appunto.
Come arrivare: ecco qualche consiglio
Per arrivare sul luogo, che dista circa due ore da Milano e una da Bergamo, è necessario prendere la macchina e dirigersi verso la località Oltre il Colle. A questo punto si dovrà parcheggiare presso località Plassa, dalla quale poi si dovrà proseguire a piedi fino alla Cattedrale.