Una piccola Barcellona nel cuore della Sicilia: questo paesino di soli 20 abitanti è il più colorato che visiterai quest’anno

Nel cuore della Sicilia, a pochi chilometri da Palermo, si trova un piccolo gioiello chiamato Borgo Parrini. Conosciuto come la “piccola Barcellona” dell’isola, questo borgo di appena una ventina di abitanti affascina i visitatori con le sue case colorate e l’architettura ispirata al celebre Antoni Gaudí.
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Storia e origini di Borgo Parrini
Le radici di Borgo Parrini risalgono al XVII secolo, quando i Padri Gesuiti del Noviziato di Palermo, noti localmente come “Parrini” (termine siciliano per “sacerdoti”), acquistarono terreni nella zona per sviluppare attività agricole. Nel 1700, costruirono una chiesa dedicata a Maria Santissima del Rosario, attorno alla quale si sviluppò progressivamente il villaggio. Dopo la soppressione dell’Ordine dei Gesuiti nel 1767, il borgo passò nelle mani del principe francese Henri d’Orléans, duca d’Aumale, che continuò l’attività agricola, in particolare la viticoltura. Tuttavia, nel secondo dopoguerra, Borgo Parrini subì un progressivo spopolamento, con molti abitanti che si trasferirono nelle città in cerca di lavoro, lasciando il borgo in uno stato di abbandono.
La rinascita di Borgo Parrini è iniziata alla fine degli anni ’90, grazie all’iniziativa dell’imprenditore locale Giuseppe Gaglio. Affascinato dall’architettura di Gaudí e desideroso di ridare vita al borgo, Gaglio acquistò diverse proprietà abbandonate, avviando un ambizioso progetto di restauro. Le abitazioni sono state ristrutturate con facciate dai colori vivaci, mosaici e forme sinuose, che richiamano lo stile modernista catalano. Questa trasformazione ha attirato l’attenzione di artisti e turisti, e Borgo Parrini si è trasformato in una meta ambita da chi cerca luoghi unici e fotogenici.
Cosa vedere a Borgo Parrini
Nonostante le sue ridotte dimensioni, Borgo Parrini offre diverse attrazioni che meritano una visita. Le case del borgo sono decorate con colori accesi, ceramiche e mosaici che richiamano lo stile di Gaudí, creando un ambiente suggestivo e fiabesco. Ogni angolo offre scorci pittoreschi, ideali per gli appassionati di fotografia e per chi ama immergersi in atmosfere artistiche uniche.
Al centro della vita spirituale del borgo si trova la Chiesa di Maria Santissima del Rosario, costruita dai Gesuiti nel XVIII secolo. Questo luogo di culto non solo rappresenta un importante punto di riferimento per la comunità locale, ma testimonia anche la storia religiosa del borgo, custodendo al suo interno elementi artistici di grande valore.
Un’altra particolarità di Borgo Parrini è l’esposizione dedicata al Carretto Siciliano, dove è possibile scoprire la tecnica di realizzazione dei dipinti tradizionali che adornano questi simboli iconici della cultura isolana. Passeggiando tra le stradine del borgo si incontrano murales e installazioni artistiche che impreziosiscono ulteriormente l’atmosfera del luogo, trasformandolo in una vera e propria galleria a cielo aperto.
Come Raggiungere Borgo Parrini
Borgo Parrini è facilmente raggiungibile sia da Palermo che da Trapani:
- in auto: da Palermo, si prende l’autostrada A29 in direzione Mazara del Vallo e si esce a Partinico. Da qui, si seguono le indicazioni per il borgo, situato a pochi chilometri dal centro di Partinico. Il viaggio dura circa 50 minuti. Da Trapani, si percorre l’A29 in direzione Palermo, uscendo sempre a Partinico; il tempo di percorrenza è simile.
- in treno: La stazione ferroviaria più vicina è quella di Partinico, situata a circa 2 km dal borgo. Da lì, è possibile proseguire a piedi o in taxi fino a Borgo Parrini.
Eventi, tradizioni e gastronomia locale
Borgo Parrini, pur essendo una piccola comunità, mantiene vive alcune tradizioni locali. Durante l’anno, soprattutto nei mesi estivi, si organizzano eventi culturali, mostre d’arte e feste popolari che celebrano la cultura siciliana. Queste manifestazioni rappresentano un’occasione unica per immergersi nelle tradizioni locali e scoprire l’ospitalità degli abitanti.
La visita a Borgo Parrini non può dirsi completa senza aver assaporato la cucina locale. Nel borgo e nelle zone limitrofe, è possibile gustare piatti tipici della tradizione siciliana, come la pasta con le sarde, le arancine, la caponata e i dolci a base di ricotta. Inoltre, la zona è rinomata per la produzione di vini pregiati, grazie alla tradizione vitivinicola introdotta dai Gesuiti e proseguita nei secoli.