La sua cupola è la più grande del genere al mondo: ecco l’incredibile santuario del Piemonte dove riposa il re d’Italia
In provincia di Cuneo, con il maestoso arco alpino ad incorniciare l’orizzonte tra le Langhe Monregalesi, si erge l’imponente Santuario di Vicoforte, rinomato fiore all’occhiello del barocco piemontese. La cupola di questo Santuario è di forma ellittica ed è la più grande al mondo nel suo genere. Ma oltre ad essere una grandissima e avveniristica opera architettonica, il Santuario di Vicoforte costituisce da secoli un simbolo di fede e cultura che attrae visitatori e fedeli da tutto il globo.
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Come in un quadro, questo Santuario è una finestra sulla storia e sull’arte di un’epoca, un luogo dove la tradizione e la fede religiosa abbracciano e sono immerse in uno scenario paesaggistico da togliere il fiato. Un’altra caratteristica particolare del Santuario di Vicoforte è quella di essere il luogo dove riposano il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena, a testimoniare ulteriormente come questo Santuario fosse un vero e proprio crocevia tra sacro e storico.
Una sfida ingegneristica che supera tutti i limiti
La cosa più stupefacente del Santuario di Vicoforte è senza dubbio la sua cupola ellittica, alta 74 metri e decorata con oltre 6.000 metri quadrati di affreschi: un trionfo visivo che non teme rivali. Gli affreschi al suo interno si dispiegano in un racconto pittorico che celebra la vita e l’Assunzione della Vergine Maria, realizzati tra il 1746 e il 1748 da Felice Biella e Mattia Bortoloni. Gli enormi finestroni ovali da dove penetra la luce donano al Santuario un’atmosfera quasi mistica e un’aura tutta particolare, che insieme ai giochi prospettici e l’uso a dir poco magistrale del trompe-l’oeil creano l’illusione di uno spazio infinito, trasportando il visitatore quasi all’interno di questo grande poema celeste.
Ma al di là dell’estetica e della bellezza, il Santuario di Vicoforte è davvero un prodigio tecnico e architettonico: progettato inizialmente dall’architetto Ascanio Vitozzi e completato da Francesco Gallo, l’edificazione di questo Santuario sfidò letteralmente i limiti dell’epoca. La stessa cupola, con un tamburo alleggerito da grandi finestre, rappresenta una grande innovazione ingegneristica per garantire la stabilità su un terreno argilloso.
Una leggenda all’origine del Santuario di Vicoforte
Sembra incredibile pensare che la storia del Santuario di Vicoforte, ha inizio nel XV secolo con solo un piccolo pilone campestre sul quale era dipinta della Madonna con il Bambino. A fare la differenza fu un evento miracoloso accaduto nel 1592: leggenda vuole che un cacciatore colpì accidentalmente l’affresco facendo fuoriuscire dallo stesso alcune gocce di sangue. Questo miracolo attirò tantissimi fedeli e questo convinse le autorità locali a costruire in loco una cappella.
Il duca Carlo Emanuele I di Savoia, profondamente colpito dal fervore e dalla devozione popolare, e intravedendo in esso un incredibile potenziale politico e spirituale, mise in pratica l’ambizioso progetto di trasformare il luogo in un pantheon per la famiglia Savoia. Questo perché in quell’epoca il Piemonte aveva bisogno di un centro religioso che contrastasse l’eresia calvinista e consolidasse il potere del ducato. Ancora oggi l’effigie della Madonna del Pilone è venerata come Regina Montis Regalis, appellativo che va a sottolineare il profondo legame con il territorio e con tutta la popolazione.
Tradizioni vivide fuori e dentro il Santuario di Vicoforte
Grazie al progetto Magificat è possibile oggi per i visitatori intraprendere un viaggio a dir poco unico alla scoperta del Santuario di Vicoforte: una salita di 60 metri che arriva fino alla lanterna della maestosa cupola. Muniti di casco e imbrago, si possono attraversare spazi finora mai aperti al pubblico, per godere da vicino dell’affascinante bellezza degli affreschi e volgere lo sguardo su un paesaggio quasi sconfinato, che arriva fino alle Langhe e alle stesse Alpi. Questa esperienza, arricchita da esaurienti spiegazioni sulle sfide tecniche e artistiche che sono state superate per portare a compimento questa monumentale opera.
Oltre all’edificio stesso del Santuario di Vicoforte, la piazza antistante, con la sua caratteristica palazzata semi-ottagonale offre numerosi negozi, ristoranti e l’Ufficio Turistico. Ogni anno a settembre è proprio qui che si celebra la tradizionale Fera d’la Madona, una delle fiere con origini più antiche del Piemonte, che celebra la Natività di Maria e richiama migliaia e migliaia di visitatori. La Casa Regina Montis Regalis, l’antico monastero cistercense oggi trasformato in una deliziosa struttura ricettiva, è il luogo perfetto per gustare anche i piatti tipici della tradizione piemontese.
Per questi e per tantissimi altri motivi, il Santuario di Vicoforte promette molto di più di un semplice luogo di culto: la sua bellezza artistica e architettonica, ma soprattutto il silenzio che aleggia tra le sue mura, semplicemente non possono lasciare indifferenti.