Ferrara, gemma degli Este
Prima tappa imperdibile il Castello Estense, dove acquistiamo la conveniente MyFe card a 10 euro (più due euro per chi vuole salire sulla torre) della durata di due giorni, che permette l’ingresso alle attrazioni della città. Una curiosità: il vero nome della struttura sarebbe Castello San Michele, poiché la prima pietra è stata messa il 29 settembre, giorno di San Michele, protettore di porte e rocche urbiche, ma essendo stato per anni la residenza degli Este, è stato ribattezzato in onore alla famiglia. Il castello è un edificio in mattoni a pianta quadrata dotato di quattro torri difensive con altane e circondato da un fossato colmo d’acqua corrente, essendo alimentato da un fiume, oggi interrato. Fu costruito a partire dal 1385 come strumento di controllo politico e militare, ad opera dell’architetto Bartolino da Novara già artefice dei castelli di Pavia e Mantova, su richiesta del marchese Niccolò II d’Este che ritenne indispensabile dotarsi di una potente macchina repressiva dopo un’imponente rivolta popolare scatenatasi nel maggio di quello stesso anno. L’interno è splendido, ogni salone riflette l’opulenza e il potere della famiglia d’Este, a parte le originali prigioni, con i soffitti griffati dal fumo di antiche candele con i nomi dei carcerati. Sublimi gli affreschi dei soffitti. Saliamo, passo dopo passo i 120 gradini che ci separano dal belvedere della torre dei Leoni per godere di uno spettacolare panorama sulla città a 360 gradi. La giornata è perfetta, sole e temperatura di circa 20 gradi. All’interno del castello visitiamo una mostra temporanea di De Pisis.
Ferrara è rinomata soprattutto per la gastronomia, la fama dei suoi piatti prelibati varca le mura cittadine e si diffonde al di là del Po e non solo. La salita sulla torre e il venticello frizzante in quota, ci mettono appetito. Pranzo all’Hostaria Savonarola nella piazza omonima. Bel locale caratteristico in pieno centro, ottimo il bis di cappellacci di zucca e di pasticcio di maccheroni accompagnato da sangiovese. Personale gentile e prezzi corretti. Squisito il pasticcio di maccheroni con tartufo.
Dopo pranzo camminiamo fino a palazzo Schifanoia, perdendoci per le vie antiche della città. L’atmosfera è gaudente, l’architettura della città cattura in continuazione la nostra attenzione. Il Palazzo Schifanoia si confonde con gli altri palazzi della strada, è facilmente identificabile per l’imponente portale contornato da bassorilievi in marmo. All’interno sale affrescate con una ricca decorazione. In particolare il sublime Salone dei Mesi che ha un ciclo di affreschi disposti in tre fasce orizzontali, peccato che alcuni dei dodici mesi non siano visibili. Le rappresentazioni sono laiche, poiché il palazzo era luogo di svago, delle tre fasce, una fascia è dedicata al segno zodiacale del mese di riferimento, le altre due con divinità pagane e vita contadina. Visitiamo l’altra sala detta degli Stucchi, dove ammiriamo un magnifico soffitto policromo decorato. All’interno della sala dei mesi, Elena attiva, utilizzando i QR presenti davanti ad ogni mese, la spiegazione delle rappresentazioni, letture molto interessanti. Ferrara offre al turista un’eccellente accoglienza turistica.
Seguiamo la nostra “guida” per un giorno Lucia attraverso le vie del centro, in direzione della via più attraente della cittadina: via delle Volte. Una delle più antiche strade di origine medioevale, pavimentata con ciottoli, il cui nome deriva dai numerosi archi che la percorrono. Prima che il corso del Po venisse deviato qui si trovavano le case dei commercianti e i passaggi ad arco permettevano loro di arrivare rapidamente ai loro magazzini sul fiume senza essere attaccati dai labri. Oggi gli archi collegano gli edifici dei due lati della strada ed in alcuni tratti questi passaggi formano vere e proprie gallerie, molto suggestive.
Visitiamo brevemente il museo della Cattedrale, dove all’interno si possono ammirare deliziosi arazzi.
Arriviamo al Palazzo dei Diamanti in circa 10 minuti di cammino dal centro storico. E’ una straordinaria e bizzarra opera di Biagio Rossetti, fatto costruire per ordine di Sigismondo d’Este nel 1492. La sua caratteristica principale è il bugnato esterno a forma di diamante, che è composto da circa 8.500 blocchi di marmo bianco venato di rosa. La superficie della facciata viene movimentata stravolgendo le tradizionali gerarchie, fino all’esaltazione dell’angolo e dello spigolo. Interessanti sono gli artifici prospettici. Il palazzo fu acquistato dal Comune nel 1832. Al piano terreno sono situati gli spazi adibiti ad importanti esposizioni temporanee, organizzate da Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, mentre al primo piano l’edificio ospita la Pinacoteca Nazionale di Ferrara, che conserva una collezione storico-artistica di eccezionale valore. Visitiamo la Pinacoteca, ammirando i capolavori che trovano naturale collazione all’interno di questo affascinante palazzo dai favolosi soffitti lignei dipinti. Da non perdere un piccolo quadro del Mantegna. All’uscita entriamo nell’adiacente museo del Risorgimento, dove è possibile vedere le famose “giubbe rosse” di Garibaldi.
L’avventura continua in direzione della Cattedrale di San Giorgio, la sede vescovile dell’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, la chiesa più grande della città, nonché uno dei monumenti più importanti del capoluogo estense. Sorge di fronte al Palazzo Comunale, a fianco della antica Piazza delle Erbe (ora si chiama piazza Trento e Trieste), non lontano dal Castello Estense. È collegata al Palazzo Arcivescovile attraverso una volta coperta. La Cattedrale oggi non è più chiesa parrocchiale ma è ovviamente sede delle celebrazioni più importanti della diocesi: ordinazioni, pontificali, funerali solenni, infatti sono in corso nuove ordinazioni. La Cattedrale fu costruita a partire dal XII secolo, consacrata nel 1135 e dedicata a San Giorgio. Lo stile romanico del progetto iniziale è testimoniato dalla grandiosa facciata in marmo bianco, purtroppo coperta da una impalcatura. L’interno è maestoso, nell’abside trova naturale collocazione un meraviglioso affresco, ispirato dal giudizio universale della cappella Sistina. Terminiamo la giornata con un aperitivo.
Notizie utili
L’accoglienza a Ferrara è eccellente, la card MyFe permette di entrare in tutte le attrazioni turistiche con 10 euro. I prezzi sono mediamente più bassi, di altre città storiche, si gira facilmente a piedi, arrivando ovunque. I parcheggi alla domenica sono gratuiti. I ferraresi sono gioviali e gentili, sicuramente una città da non perdere. Un’altra Avventura di un Giorno è terminata all’insegna della cultura, del divertimento, del buon cibo, dell’ottimo vino, del buonumore e soprattutto dell’amicizia.