È la Liguria da cartolina che tutti vogliono scoprire in primavera: ecco cosa vedere nel Golfo dei Poeti in 3 giorni

Tre giorni bastano per innamorarsi della Liguria, e in particolare del suo Golfo dei Poeti, una destinazione che da sola merita il viaggio: focaccia e mare cristallino, cultura e paesaggi senza tempo, tutto il bello di un territorio da scoprire a piedi, in automobile, in bicicletta. Insomma, perfetto sempre e per tutti.
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Diario di viaggio nel Golfo dei Poeti
Giorno 1 – Bonassola, Sarzana
Ci avevano regalato un cofanetto di due notti ed abbiamo deciso di usufruirne in Liguria, precisamente a Sarzana (SP), anche perchè in provincia di La Spezia, non ce n’erano altri. Partiamo al mattino dalla provincia di Torino, per poi arrivare, dopo circa tre ore a Bonassola, la prima meta prevista. Si esce al casello autostradale Deiva Marina, poi una strada stretta e tortuosa ci porta alla località balneare.
È ora di pranzo, ma i locali sono praticamente tutti chiusi, quindi ci fermiamo all’unico aperto: Bar Lungomare dove consumiamo una focaccia in due, due bibite ed 1 caffè al costo di euro 22.50.
Vediamo la spiaggia grigia prima di iniziare la passeggiata della lunghezza di 1 km che ci porta alla cappella Madonnina della Punta, situata su un piccolo promontorio vicino al centro di Bonassola. Posizione spettacolare, bel panorama. Il percorso, inizia dietro all’oratorio di Sant’Erasmo, e a parte l’inizio che ci sono degli scalini (40 metri dislivello), è praticamente pianeggiante. Ci si arriva in una ventina di minuti. Bel panorama.
Rientriamo e ci dirigiamo a Sarzana, ed iniziamo a visitarla: lasciamo l’auto in un parcheggio a pagamento (1.20 all’ora, uno dei meno cari) vicino alla porta Parma, uno dei luoghi di ingresso della cittadina. Per prima cosa vediamo Piazza Matteotti (quella del Comune), piazza a triangolo con al centro un monumento dedicato ai caduti. A seguire percorriamo Via Mazzini, per poi arrivare alla Pieve di S Andrea e alla Cattedrale di Santa Maria Assunta. Poco più in là, a sinistra arriviamo alla Fortezza Firmafede, oggi sede di mostre ed eventi. È ben tenuta, in posizione centrale, vale la pena di vederla anche solo da fuori. Di nuovo in Via Mazzini, la via delle botteghe e dei negozi, sino alla porta Romana, l’altro accesso.
Per vedere l’altra fortezza, quella di Sarzanello, prendiamo l’auto. La fortezza si può raggiungere in due modi: si percorre la strada ciotolata sino al parcheggio, girandole attorno, poi a piedi si raggiunge l’ingresso, altrimenti, se si arriva da Sarzana, si gira a sinistra, e si arriva attraverso un sentiero che attraversa in salita un prato (percorso più breve). La fortezza era chiusa perchè giorno feriale, l’esterno assomiglia all’altra fortezza.
Check in all’Hotel Sant’Andrea, dove troviamo personale molto cordiale ed accogliente. L’hotel non offre la colazione, ma uno sconto del 10% da usufruire nella pasticceria-forno sita vicino all’hotel.
Cena, previo prenotazione, all’Antica Osteria Tre Archi, dove mangiamo molto bene a prezzi onesti: 1 Erbazzone, 1 pesce con verdure, 1 menu cacciatore (primo-secondo-acqua-vino-caffè), il tutto a 56.00.
Giorno 2: Sarzana, Lerici, Tellaro
Oggi prima tappa Lerici. L’auto la lasciamo in uno dei parcheggi a pagamento (2.50 l’ora), poi andiamo sino a San Terenzo a piedi, facendo la passeggiata Don Attilio Caslilione. Si costeggia il mare da Lerici a San Terenzo con vedute panoramiche. Si arriva al castello – chi vuole può salire, previo pagamento di un biglietto – e lo superiamo dove troviamo una piccola ansa. Non si può proseguire oltre, per caduta massi. Lunghezza 1 km.
Facciamo quindi il percorso all’inverso, superiamo il nostro parcheggio, ed arriviamo al castello di Lerici, prendendo a salire l’ascensore gratuito che si trova nei pressi dei wc pubblici. Sopra si gode una bella veduta sulla località e sul golfo. Chi vuole può entrare a visitarlo, noi ci siamo fermati prima dell’ingresso a pagamento e siamo riusciti a fare delle belle foto dal muretto.
Scendiamo a piedi alla piazza centrale e vista l’ora di pranzo, ci rechiamo al forno La Luna Blu a prendere la focaccia consigliata.. Vicino alla piazza invece un piccolo locale Siamo Fritti offre frittura varia, molto buona a buon prezzo. Visita veloce all’oratorio di San Rocco che si trova lì vicino.
Con l’autovettura ci dirigiamo verso Tellaro, frazione di Lerici, uno dei borghi più belli d’Italia, dopo aver fatto una sosta alla spiaggia di Fiascherino e he si trova sulla strada. Posiamo l’auto nel parcheggio (in questo periodo gratuito) davanti al cimitero ed una serie lunga di scalini ci porta nel centro del paese: una delle prime cose che si notano è la recente chiesa Santa Maria Stella Maris che svetta sul borgo. Percorriamo i vicoli stretti sino ad arrivare alla chiesa di San Giorgio, posta in una bella posizione. Il borgo non è grande, ricorda un po’ uno dei paesi delle cinque terre. Sosta al Bar la piazzetta, poi raggiungiamo la vettura – evitando gli scalini – percorrendo la strada asfaltata che gira intorno a Tellaro.
Ritorno a Lerici e deviazione per Montemarcello, frazione di Ameglia, un borgo – anche questo catalogato borgo più bello d’Italia, con 260 abitanti. Ci attende un bel parcheggio, una porta d’ingresso, viuzze strette ed una bella piazzetta.
Scendiamo verso Bocca di Magra con veduta del comune di Ameglia ed a seguire bei panorami sul fiume Magra che si congiunge al mare.
Prossima tappa Nicola, frazione di Luni, altro borgo antico edificato sopra un colle. Porta di ingresso, strade acciottolate con sassi dalle grandezze diverse, case in pietra.
Rientro a Sarzana, dove prenotiamo cena all’osteria del Monsignore, dove si consuma buon cibo a prezzi onesti ( 1 antipasto misto, 1 antipasto, 2 primi + bere e caffè 50,00 euro).
Giorno 3 – Portovenere
Oggi prima di rientrare ci fermiamo a visitare il pittoresco borgo marinaro di Portovenere. Arriviamo verso le 09.45, non c’è ancora molta gente e troviamo parcheggio, ovviamente a pagamento. Quelli più vicini costano 3,00 euro l’ora, gli altri 2,50.
Il paese è situato su uno sperone di roccia sul mare ed incorniciato da tre isole. La Chiesa di San Pietro, in origine tempio pagano, si trova sull’estremità della costa e in posizione panoramica sul mare. L’ingresso alla grotta di Byron, sito nei paraggi, non è accessibile, peccato.
Dopo le foto di rito alla chiesetta con relativi panorami, ci incamminiamo verso il castello Doria, dove incrociamo la Chiesa di San Lorenzo. Riusciamo a fare delle belle foto anche senza entrare al castello. Scendiamo nella via centrale del borgo, poi ultime foto alle case colore pastello che si affacciano sul golfo e rientro – con tappa a Recco – dove acquistiamo focacce da portare a casa.