Quando il quotidiano diventa un museo: in Emilia-Romagna c’è collezione degli oggetti di tutti i giorni

Stefano Maria Meconi, 26 Ott 2023
quando il quotidiano diventa un museo: in emilia-romagna c'è collezione degli oggetti di tutti i giorni

Immagina un luogo dove il tempo sembra essersi cristallizzato, catturando l’essenza stessa della vita quotidiana attraverso oggetti semplici ma significativi. Dove ogni utensile, ogni mobile, ogni piccolo pezzo di storia è stato raccolto e conservato con amore e dedizione. Un luogo che ti invita a esplorare i meandri della cultura e della tradizione, offrendoti un viaggio indimenticabile nel cuore dell’Italia rurale. Un museo che non è solo un deposito di oggetti, ma un vivente, respirante racconto di vite vissute, di storie raccontate e di un patrimonio culturale che rischia di essere dimenticato. E se scoprissi che un tale tesoro esiste realmente e ti aspetta per svelare i suoi segreti? Scopriamo insieme la Fondazione Museo Ettore Guatelli, un’esperienza unica che ti farà vedere il quotidiano come non l’hai mai visto prima.

Il museo che racconta la vita quotidiana

museo guatelli

Il museo è dedicato a Ettore Guatelli, un insegnante e collezionista che ha raccolto oltre 60.000 oggetti provenienti da case di contadini e botteghe artigiane. La collezione è ospitata in un complesso rurale situato a Ozzano Taro, nella provincia di Parma. Guatelli ha dedicato la sua vita a raccogliere, accumulare e allestire la collezione, trasformando ogni stanza e parete in un’esposizione dinamica. Nato nel 1921 e scomparso nel 2000, Guattelli fu un maestro di scuola elementare, ma anche esperto di etnografia e collezionista attento a creare un filo narrativo nella sua vastissima raccolta di oggetti, anche grazie all’amicizia con con il poeta Attilio Bertolucci. Il grande lavoro di raccolta iniziò negli anni Cinquanta, ma fu dopo la pensione negli anni Settanta che la sua collezione diventò sempre più ampia e interessante, con un lavoro costante di riorganizzazione e arricchimento del lavoro. Tre anni dopo la morte di Ettore Guatelli nel 2000, è stata istituita una fondazione a suo nome che oggi gestisce il museo ed è impegnata nel valorizzare il ricco patrimonio di cultura lasciato dal maestro.

museo guatelli

Gli oggetti in mostra non sono solo pezzi d’antiquariato, ma rappresentano una parte fondamentale della cultura e della storia italiana. La collezione spazia da mobili e utensili a oggetti che raccontano storie di vita e lavoro. Ogni pezzo è un tassello nel mosaico della vita quotidiana, rendendo il museo una sorta di enciclopedia materiale.

L’incontro con la Fondazione Guatelli

museo guatelli

Per conoscere meglio il progetto che la fondazione porta avanti, valorizzando l’enorme eredità che Ettore Guatelli ha lasciato a chi sarebbe venuto dopo di lui, abbiamo raccolto una dichiarazione di Alfredo Peri, Presidente della Fondazione Museo Ettore Guatelli, che ha voluto dedicare parte del suo tempo a Turisti per Caso. Per il presidente, “la gestione della complessa eredità del patrimonio guatelliano, rappresenta la sfida alla quale la Fondazione Museo Ettore Guatelli, è stata chiamata a rispondere fin dal momento della sua costituzione, per fare del museo Guatelli un istituto che,  fedele ai caratteri e all’identità del suo fondatore, possa porsi quale esperienza originale e qualificata nell’ambito della museologia e museografia nazionale ed europea”.

Dal 2003, anno di nascita della Fondazione, gli obiettivi sono stati focalizzati su valorizzare il Museo a livello nazionale e internazionale, gestire il patrimonio documentario, promuovere e pubblicare studi e ricerche sul lavoro fatto in vita da Guatelli, promuovere la didattica demoetnoantropologica collaborando con Musei, istituzioni e Università e progettare manifestazioni volte ad incrementare la riconoscibilità del Museo stesso.

museo guatelli

Sempre per Alfredo Peri, “all’interno di una più ampia e imprescindibile cornice che è quella della sostenibilità, ossia il ricercare un adeguato e condivisibile bilanciamento tra le esigenze di valorizzazione del capitale tangibile e intangibile del Museo e le attese e i diritti delle generazioni future di poter godere dei medesimi benefici. La sostenibilità rientra quindi di fatto nelle finalità espresse della “mission” del Museo sia in termini di manutenzione e durabilità, anche per le generazioni future, del capitale materiale e immateriale del Museo, ma anche di contributo allo sviluppo della comunità di riferimento, alla crescita del capitale umano e al miglioramento della qualità di vita e allo sviluppo economico e sociale del territorio.”

Tutte le informazioni sul Museo Ettore Guatelli

museo guatelli

La Fondazione Museo Ettore Guatelli è aperta da settembre a dicembre 2023 nelle sole giornate di domenica e giorni festivi dalle 15.00 alle 18.00. La prenotazione, benché non obbligatoria, è gradita soprattutto per i gruppi. Chi volesse visitare il museo durante i giorni feriali può richiedere una visita guidata della durata di 90 minuti telefonando al numero +39 350.1287867 oppure scrivendo una email a info@museoguatelli.it. Il costo del biglietto d’ingresso è di 7 euro, con riduzione a 5 per gruppi >15 persone, over 26, studenti universitari under 26. Disabili, giornalisti e under 10 possono accedere gratuitamente. In ogni caso, la visita è sempre guidata. 

Il Museo si trova a Ozzano Taro, frazione di Collecchio. È possibile arrivare in automobile da Collecchio, Fornovo di Taro (dove c’è l’uscita dell’Autostrada A15) o Parma, che dista 20 km. In treno, la stazione più vicina è quella di Ozzano Taro, poi si prosegue a piedi o con autobus n° 6 in direzione Fornovo.

Le foto contenute in questo articolo sono realizzate da Mauro Davoli e gentilmente concesse dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli. Tutti i diritti riservati.



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