Un giorno a Parma ed un giorno ai castelli limitrofi
Arriviamo a Parma dopo tre ore d’auto. Parcheggiamo al centralissimo e comodo parcheggio coperto Toschi, in Viale Novembre 4, al costo di euro 2 all’ora (pagamento anche con Telepass).
Uscendo dal parcheggio ci troviamo praticamente al Palazzo della Pilotta, austero edificio, sede di musei, del Teatro Farnese e della biblioteca Palatina, circondato da un grande prato e punto di sosta con sedute e piscinette d’acqua.
Passiamo davanti al Teatro Regio per poi arrivare alla bella Piazza Garibaldi, centro vitale di Parma, contornata da storici ed eleganti palazzi: Palazzo del Governatore, Palazzo del Comune e chiesa di San Pietro.
Superata la piazza, ci fermiamo da Pepen, in Borgo Sant’Ambrogio, a consumare i suoi mitici panini.
Dopo la sosta pranzo e le foto di rito alla piazza Garibaldi, arriviamo alla piazza religiosa, ossia in piazza Duomo su cui si ereggono la cattedrale e il Battistero. Varchiamo l’ingresso della chiesa, fiancheggiato da 2 leoni, uno per colore, per poi ammirare gli splendidi interni: la cupola affrescata da Correggio, la scultura La deposizione della Croce di Antelami, il pulpito ligneo egregiamente scolpito, oltre che altri dipinti di artisti locali. Inserendo una moneta da 2 euro, l’interno si illumina per qualche minuto, serve nel caso di una giornata non soleggiata.
Usciamo quindi nella piazza e decidiamo di entrare a vedere il Battistero: i biglietti si acquistano in fondo alla piazza, dove si trova l’ingresso ai musei diocesani al costo di 12,00 euro. Quindi chi interessato può vedere il museo diocesano oltre al battistero. Noi visitiamo quest’ultimo, ottagonale, in marmo rosa, progettato da Antelami. Bella la cupola, le logge, gli archetti le nicchie e le varie statue, ma a parere nostro non giustifica il prezzo.
A seguire visita alla maestosa Basilica di Santa Maria della Steccata (orari 7.30-12.00//15.00-18.30) edificio con pianta a croce greca con le sue cupole, numerosi affreschi e begli interni. Anche qui chi vuole mette 2 euro per illuminare.
Di fronte si trova la chiesa di Sant’Alessandro, non menzionata dai siti turistici, ma comunque bella da vedere e con una storia antica alle spalle. In origine monastero per sole donne, poi demolito per lasciare spazio al teatro regio, oggi è considerata una chiesa minore nonostante la sua ricca storia di regine, santi e sfortunate badesse.
Ora ci avviamo verso il complesso di San Giovanni Evangelista (apertura pomeridiana ore 16.00), che comprende la chiesa, il monastero e l’antica spezieria. L’interno della chiesa, a 3 navate, con 12 cappelle laterali, una parte in restauro e cupola affrescata dal Coreggio, eseguita prima di quella della cattedrale. A fianco il monastero con i suoi 3 chiostri.
Ritorniamo in Piazza Garibaldi, per poi arrivare ad attraversare il Ponte di Mezzo, la Strada del Farnese sino ad entrare nel Parco Ducale. Ci addentriamo nel parco, sino ad arrivare al Palazzo Ducale, ora sede dei Carabinieri, per poi fare una sosta al chiosco che si trova prima di arrivare al laghetto del parco.
Andiamo quindi a fare il chek-in in Hotel Best Western situato a pochi chilometri dalla città.
Cena presso la Trattoria Rigoletto, dove consumiamo un’ottima cena a prezzi onesti.
Prima di rientrare in hotel, una visita alle due piazze illuminate.
Giorno 2 – Castelli di Parma
Il mattino successivo, dopo una buona colazione, prima di lasciare Parma, volevamo visitare il Caseificio San Pier Damiani, ma non siamo riusciti poiché la strada era sbarrata per lavori.
Ci rechiamo sino al castello di Montechiarugolo che fotografiamo dall’esterno poiché chiuso e lì a pochi chilometri, precisamente a Tartiano, si trova il Caseificio San Bernardino, dove acquistiamo un po’ di parmigiano e un trancio di fiocco di Parma.
Da qui ci rechiamo a Felino, per vedere il suo castello, gestito privatamente, ma era chiuso.
E’ ora di pranzo, arriviamo a Torrechiara e ci fermiamo alla salumeria Gardoni, il cui proprietario è simpatico e disponibile; infatti eravamo già oltre l’orario di chiusura, ma ci ha comunque preparato un piatto di affettati misti e parmigiano da gustare con grissini (il pane era finito) spiegandoci la tipologia e la stagionatura dei prodotti. Dopo qualche acquisto, saliamo al castello di Torrechiara e decidiamo di entrare. L’ingresso costa 5 euro, e devo dire che sono ben spesi. Il castello esteriormente è molto bello, ed internamente, se pur privo di arredi, conserva ancora magnifici affreschi. Si gode una bella vista sulla pianura. A fianco del castello un bellissimo borgo da visitare. Il tutto merita una visita.
Rientro con tappa a Soragna dove vediamo il centrale castello ed acquistiamo ottimi tortelli ad un prezzo onesto.