Non solo mare: nella terra di Benvenuti al Sud c’è spazio per grotte, antichi monasteri e borghi d’incanto

La provincia di Salerno nasconde un mondo di natura, storia e Beni Unesco da scoprire. Dal mare ai canyon, fino a castelli e regge: ecco 10 luoghi imperdibili.
Stefano Maria Meconi, 24 Set 2024
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La natura incontaminata degli Alburni, le incredibili scogliere della Costiera Amalfitana, la modernità che incontra la tradizione nel cuore del suo capoluogo. La zona di Salerno è, al di là di pochi luoghi, spesso poco considerata dai turisti che raggiungono la Campania, attratti dalla fama di Napoli, dalle vestigia di Pompei e dalla magnificenza della Reggia di Caserta. Eppure, è intorno alla Milano del Sud che si sviluppa un mondo magico di natura in armonia con l’uomo, siti archeologici, bellezze millenarie. E per scoprirlo, viverlo, conoscerlo al meglio abbiamo raccolto i 10 luoghi da non perdere in provincia di Salerno.

Roscigno Vecchia

roscigno vecchia

L’hanno chiamata la Pompei contemporanea, ma il suo destino non è stato così immediato come quello della città sepolta dall’eruzione del Vesuvio dell’anno 79. Situata nel cuore più verde della provincia di Salerno, Roscigno Vecchia è una realtà che ha visto uno spopolamento lento e progressivo, quello di un Meridione dimenticato eppure magnifico, riflessivo, resiliente. Ed è proprio qui che, per anni, Giuseppe Spagnuolo ha rappresentato l’unica presenza di Roscigno, un emigrato che ha ripercorso la strada fatta tanti anni prima per diventare custode e guardiano, guida del passato nei giorni d’oggi.

Il borgo, svuotatosi dopo numerose frane a inizio Novecento, è stato “ripopolato” proprio dal signor Giuseppe nel 1996 ed è entrato a far parte di quell’ideale novero di ghost town italiane al quale appartengono, tra le altre, Craco in Basilicata e nel Lazio Canale Monterano.

Ravello

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La terrazza per eccellenza affacciata sulla Costiera Amalfitana è Ravello, un’oasi di mare e piante di limoni. La cittadina vanta origini antichissime ma intorno all’anno mille Ravello raggiunse il suo massimo splendore legandosi ad Amalfi. La sua fortuna fu determinata dal successo della lavorazione dei filati locale; una tradizione ancora sentita tra i negozietti e gli artigiani del posto. Il centro di Ravello è una sfilata di edifici medievali, come il Duomo e la Cappella di San Pantaleone che conserva anche le reliquie del Santo. Il Museo del Corallo e i Giardini di Villa Rufolo sono da visitare, così come l’Auditorium Oscar Niemeyer, progetto modernissimo dell’archistar brasiliana.

Castellabate

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Oggi la località di Castellabate è passata alla ribalta grazie al successo cinematografico del film Benvenuti al Sud, ma questa cittadina della provincia di Salerno risale al Medioevo; la prima attestazione risale infatti al 1123. Passeggiando tra i meravigliosi vicoli non farete fatica a capire perché è stato scelto proprio questo borgo per il popolare film. Infatti tra un belvedere e uno scorcio pittoresco, potete ammirare il tramonto sul mare da una posizione privilegiata. La cittadina medievale, nel Parco Nazionale del Cilento, non è solo uno dei più bei borghi della Campania, ma è stato anche nominato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Castello Arechi di Salerno

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Il Castello Arechi è uno splendido maniero dal quale ammirare l’intero panorama su Salerno e sul suo golfo. L’antico castello a circa 300 metri sul livello del mare prende il nome dal re longobardo che lo fece erigere. Le sue prime fondamenta vennero gettate intorno al VI secolo e fu opera di artigiani greco-bizantini, ma per alcuni studiosi risalirebbe addirittura al III secolo. Nei secoli successivi la posizione strategica di Salerno dal punto di vista commerciale e militare rese necessario un sistema di difesa triangolato. Il corpo centrale della fortezza è circondato da torri unite da un sistema di mura merlate. Divenuto di proprietà del neonato Regno d’Italia, oggi il Castello Arechi ospita un piccolo museo di numismatica e ceramiche ma anche eventi pubblici e privati.

Parco Archeologico di Paestum e Velia

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I tre templi greci risalenti al VI e V secolo a.C.di Paestum sono i meglio conservati della classicità insieme a quelli di Atene e Agrigento. Tappa fissa del Grand Tour settecentesco, nel 1998 i beni conservati all’interno del Parco Archeologico di Paestum e Velia sono stati dichiarati Patrimonio Unesco. La città di Paestum si estende per oltre 120 ettari, circondati da una cinta muraria anch’essa meravigliosamente conservata. Dal 2015 il Parco Archeologico di Paestum e Velia è uno dei trenta musei che godono di autonomia speciale e grazie a questa iniziativa sono stati messi in cantiere diversi progetti di restauro. All’interno dell’area archeologica sorge il Museo Archeologico Nazionale di Paestum che nell’unica sala del 1952 oggi vanta un grande allestimento che documenta l’evoluzione e l’ampliamento dell’antica città classica. Una sezione importante del museo è costituita dalle Sculture del Santuario di Hera al Sele e la Tomba del Tuffatore, unico esempio di pittura greca della Magna Grecia.

Certosa di Padula

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Tra i borghi più incantevoli della provincia di Salerno si Trova Padula, proprio nel cuore del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. La cittadina è famosa per la sua Certosa di San Lorenzo. Anche detta la Certosa di Padula, questa chiesa trecentesca costituisce uno dei capolavori barocchi più belli del nostro paese ed è entrata a far parte del Polo Museale della Campania. Meta di pellegrinaggio religioso, la Certosa di Padula attira anche molti turisti interessati semplicemente al suo valore culturale e architettonico. Infatti il complesso, che conta ben 350 stanze per una superficie di oltre 51.000 metri quadrati, comprende chiostri, cortili, un giardino, una chiesa. Dal 1957 la Certosa ospita il  Museo Archeologico della Lucania Occidentale.

Ponte tibetano a Laviano

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Un ponte sospeso tra un passato rasato al suolo dal terremoto del 1980 e il futuro nel segno dell’ecoturismo: il ponte tibetano di Laviano porta con sé questo significato. Si tratta di un’attrazione davvero adrenalina, infatti il camminamento in acciaio è sospeso a 80 metri dal fondo di un torrente ed è lungo ben 1000 metri. Insomma, un ponte per cuori coraggiosi! Dal ponte si possono ammirare bellissimi paesaggi incorniciati nel Vallone delle Conche. L’attrazione sorge nell’area protetta della Riserva naturale Monti Eremita – Marzano. Il vento che fa tremare il ponte rende tutto ancora più adrenalinico e vi farà sentire i protagonisti di un film di Indiana Jones.

Sorgenti del Sammaro

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la bellezza incontaminata dei Monti Alburni vi aspetta per immergervi in questo magnifico canyon della provincia di Salerno. Le Sorgenti del Sammaro si nascondono nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni dove torrioni, cuspidi e doline, grotte e cascate brulicano di una natura viva e fragorosa nella quale immergersi con attività di canyoning. Il Sommaro nasce alle falde del Monte Purolo e confluisce nel Ripoti, nel Fasanella e infine nel Calore. Negli anni ’60 qui vennero costruiti i ponti ad arcata unica più alti d’Europa per collegare Sacco e Roscigno e ancora oggi da qui potete ammirare la magnifica vista panoramica sugli Alburni.

Grotte di Pertosa-Auletta

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Le Grotte di Pertosa-Auletta sono i geositi focali del Geoparco “Cilento”. Nel massiccio dei Monti Alburni, queste brutte vantano due particolarità: sono le uniche cavità in Italia in cui è possibile navigare lungo un fiume sotterraneo, il Negro, e sono le uniche in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo del II millennio a.C. È possibile visitare le Grotte di Pertosa Auletta con guide professionali che forniscono tutta l’attrezzatura necessaria. Un viaggio in barca nei meandri della terra dove l’unico suono è provocato dalla cascata sotterranea è davvero un’esperienza unica.

Parco Archeologico Elea Velia

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Elea, città della Magna Grecia divenuta Velia in epoca romana, fu fondata nel VI secolo a.C: e diede i natali a filosofi illustri come Parmenide e Zenone. Oggi il Parco Archeologico Elea Velia abbraccia, testimonia e conserva in realtà diverse epoche che hanno lasciato un segno sulla provincia di Salerno. Infatti la medievale Torre Angioina svetta sul promontorio di Castellammare della Bruca, dove un tempo sorgeva l’acropoli. Il vero gioiello del Parco Archeologico di Elea Velia, Patrimonio dell’Umanità Unesco, è la cosiddetta Porta Rosa. L’importanza di questo varco è dovuta alla sua eccezionale testimonianza dell’uso architettonico dell’arco da parte dei Greci. La visita all’area parte dalle mura del IV secolo a.C., passando per i quartieri di età romana che vantano un importante centro termale augusteo e infine le Cappella Palatina e la Chiesa di Santa Maria sull’acropoli chiudono la visita e la storia alla scoperta della Elea-Velia classica.



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