Zaino in spalla tra Malesia, Singapore e Yogyakarta

Viaggio autogestito (anche nel Borneo) per visitare i templi della zona... in un mese
Scritto da: Lauro
zaino in spalla tra malesia, singapore e yogyakarta
Partenza il: 20/04/2016
Ritorno il: 20/05/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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IL VIAGGIO

Dall’idea iniziale di visitare la Malesia in un mese abbiamo inserito Singapore e 4 notti a Yogyakarta in Indonesia per visitare i templi di Borobudur e Prambanan. Il viaggio dal 20/4/2016 al 20/5/2016 è durato esattamente un mese in quanto avevamo trovato una tariffa aerea molto conveniente con la Qatar Airways applicata solo per viaggi di 30 giorni.

Indice dei contenuti

Il costo del volo era identico sia con A/R Milano-Singapore o A/R Milano-Kuala Lumpur o Milano-Singapore e Kuala Lumpur-Milano. Anche per questo motivo abbiamo deciso di iniziare il viaggio a Singapore e ritornare da Kuala Lumpur.

Abbiamo scelto il periodo aprile/maggio basandoci sulle tabelle climatiche della zona e effettivamente abbiamo avuto generalmente bel tempo.

Abbiamo usato bus locali e taxi per i trasferimenti terrestri e la Air Asia per i voli interni e per andare a Yogyakarta e Kuching .

Dall’Italia abbiamo prenotato tutte le notti con Booking.com, tranne per le isole Perhentian e Redang per le quali mi sono messo in contatto direttamente con le strutture locali perchè nel periodo previsto della nostra permanenza nelle isole era molto difficile trovare posto.

Viaggio autonomo di coppia e come al solito abbiamo viaggiato solo con zaini da 40 litri da portare come bagaglio a mano nei voli.

IL PERCORSO

Milano – Singapore – Malacca – Georgetown – isole Perhentian – isola Redang – parco Taman Negara – Kuala Lumpur – Kuching (Borneo) – Yogyakarta (Indonesia) – Kuala Lumpur – Milano

20-apr volo Malpensa 1/Singapore NOTTE ALBERGO

21-apr 2:25 QR946-Singapore 15:15 Singapore Fragrance Hotel-Pearl

22-apr Singapore Singapore Fragrance Hotel-Pearl

23-apr Singapore Singapore Fragrance Hotel-Pearl

24-apr Bus per Malacca Malacca Hotel Equatorial Melaka

25-apr Malacca Malacca Hotel Equatorial Melaka

26-apr Bus per Penang/Georgetown Georgetown Hotel Chulia Heritage

27-apr Penang/Georgetown Georgetown Hotel Chulia Heritage

28-apr Transfer per Perhentian Perhentian Coral View Island resort

29-apr Perhentian Perhentian Coral View Island resort

30-apr Perhentian Perhentian Coral View Island resort

01-mag Perhentian Perhentian Coral View Island resort

02-mag Battello per Redang Redang Redang Bay resort

03-mag Redang Redang Redang Bay resort

04-mag Redang Redang Redang Bay resort

05-mag taxi per parco Taman Negara Taman Negara Mutiara taman Negara

06-mag parco Taman Negara Taman Negara Mutiara taman Negara

07-mag Bus per Kuala Lumpur Kuala Lumpur Le Apple Boutique

08-mag Kuala Lumpur Kuala Lumpur Le Apple Boutique

09-mag volo Kuala Lumpur /Kuching Kuching Hotel Tune

10-mag volo AK8672 10:20 – 12:20? Kuching Hotel Tune

11-mag Kuching Kuching Hotel Tune

12-mag Kuching Kuching Hotel Tune

13-mag Kuching Kuching Hotel Tune

14-mag volo Kuching-Kuala-Yogyakarta Yogyakarta Airlangga hotel

15-mag 7:00 arr 8:45, poi 9:45 arr 11:20 Yogyakarta Mutiara Malioboro 1

16-mag Yogyakarta Yogyakarta Mutiara Malioboro 1

17-mag Yogyakarta Yogyakarta Mutiara Malioboro 1

18-mag volo Yogyakarta – Kuala Lumpur Kuala Lumpur 11:45 arr 15:10 Le Apple Boutique

19-mag Kuala Lumpur aeroporto in attesa del volo

20-mag volo Kuala Lumpur – Malpensa 1 volo 2:00 QR853-4:20 partenza 2 di notte 20/5

I COSTI

Il viaggio è costato in tutto per due persone 4700 euro.

I voli per due persone sono costati: Milano-Singapore-Kuala Lumpur-Milano 948 euro, Kuala Lumpur-Kuching 52 euro, Kuching-Kuala Lumpur-Yogyakarta-Kuala Lumpur 187 euro

Gli alberghi sono abbastanza economici (tranne che nelle isole) e mangiare costa sempre poco.

L’Indonesia è molto più economica della Malesia.

IL CLIMA

Abbiamo avuto poche piogge sporadiche. Come previsto il tempo peggiore, ma assolutamente accettabile per quanto riguarda le piogge, lo abbiamo avuto nella costa ovest della Malesia.

Temperature sempre molto elevate e altissima umidità.

Pochissimi insetti e rarissime zanzare: non abbiamo mai trovato letti con zanzariere che del resto sarebbero state inutili. Avevo portato dall’Italia un fornellino anti zanzare ma praticamente non l’ho mai usato.

Una maglia con maniche lunghe o un maglioncino sono utili solo dove c’è l’aria condizionata.

Nelle isole abbiamo avuto bellissime giornate di sole.

IL VIAGGIO IN SINTESI

Singapore è spettacolare e sarebbe un bel posto dove vivere se non fosse per il clima terribilmente afoso. Merita sicuramente una visita di alcuni giorni.

Malacca è carina e vale la pena inserirla nella visita della Malesia. Anche alla sera è molto piacevole girarla a piedi o sui buffi risciò illuminati.

Georgetown ha da vedere le caratteristiche pitture ”street art” e specialmente il tempio di Kek Lok Si appena fuori la città.

Le isole Perhentian e Redang sono molto belle e ben organizzate, anche se non ho gradito a Redang l’obbligo di comperare pacchetti completi con pensione completa (con pasti solo di gusto asiatico) e gite in barca. A me sono piaciute di più le Perhentian e a mia moglie Redang.

Il parco di Taman Negara ha come pregio maggiore le lunghe altissime passerelle sopra la foresta. Arrivare a Taman Negara è facile dalle isole Perhentian ma molto complicato dall’isola di Redang, per cui abbiamo dovuto andarci in taxi.

Kuala Lumpur è bellissima e merita alcuni giorni di visita.

Kuching è bella, moderna ed inaspettata, almeno riguardo all’idea che avevamo del mitico Borneo. C’è un bel lungo-fiume, bei giardini e parchi, shopping center, enormi ristoranti di pesce, tantissime agenzie di viaggio, eccetera. E’ facile organizzare escursioni da lì.

Yogyakarta (Indonesia) rivela subito il diverso tenore di vita dalla Malesia, essendo molto più povera e caotica, però ci si abitua subito. I templi nei dintorni di Yogyakarta sono magnifici e altrettanto magnifico è il balletto serale davanti al tempio di Prambanan.

MER 20/4 – VOLO MALPENSA 1 / DOHA

Alibus da Arona alle 13:50 – Malpensa 1

Volo Qatar Airways QR 128, partenza 16:50 e arrivo a Doha alle 23:50, durata 6 ore.

GIO 21/4 – VOLO DOHA / SINGAPORE – ( nuvoloso)

Volo Qatar Airways QR946, partenza 2:25 e arrivo a Singapore terminal 3 alle 15:15, durata 7 ore 50 minuti.

HOTEL: Fragrance Hotel-Pearl, No. 21, Geylang Lorong 14, Singapore Ottimo volo. Sedili comodi, buono spazio per le gambe, monitor personale, ottimo servizio. Molto bello il nuovo terminal di Doha. Tutto bene con il transfer e siamo arrivati a Singapore in anticipo verso le 14,50. Aeroporto enorme e trenino per arrivare al controllo passaporti velocissimo. Cambiati 350 euro all’aeroporto con il cambio di 1,50 migliore di quello visto nello shopping center di Marina Bay.

Per arrivare in città e in albergo abbiamo preso lo shuttle navetta che quando ha abbastanza passeggeri parte (noi eravamo 4) portandoci proprio in albergo per 9 SD a testa. Bisogna comperare i biglietti al desk ‘’trasferimenti per Singapore’’ nel lungo atrio degli arrivi, verso metà e vicino al banco delle informazioni. Camera dell’albergo completa ma molto piccola. Con bus e metrò siamo andati a Marina Bay che è bellissima. Tutta la zona è un inno alla modernità e alla bellezza. Faceva caldo-afoso ma sopportabile. Minacciava un temporale che non c’è stato. Abbiamo visitato la ‘’foresta nebulosa’’ molto bella con anche una altissima cascata in una enorme serra, poi alle 19:45 è iniziato lo spettacolo di suoni e luci ai ‘’supertree’’ dei quali il nostro Albero della Vita di EXPO 2015 è una modesta copia. Lo spettacolo dura una decina di minuti. Abbiamo cenato nel caos della ‘’food court’’ dello shopping center di Marina Bay, quindi giretto a piedi per ammirare tutto il panorama possibile e ritorno in albergo in taxi versi le 22:40.

VEN 22/4 – SINGAPORE (variabile con forte temporale al pomeriggio)

Questa mattina siamo andati in bus a Little India con un interessante tempio, poi bella e lunga passeggiata verso la zona di Marina Bay e dei Quay. Visti l’albergo Raffles, la cattedrale St. Andrew’s, il museo della cultura asiatica (molto deludente con poche sale aperte) e abbiamo mangiato sul Boat Quay.

Dopo pranzo siamo tornati all’hotel Marina Bay Sands per capire come andare nella terrazza panoramica: ci si può andare e costa 23 SD, ma quel pomeriggio non si poteva a causa del temporale imminente. Vedremo domani mattina.

Siamo rimasti in zona in attesa che finisse la forte pioggia e verso le 16:30 siamo andati a piedi alla China Town con il bellissimo tempio del dente di Budda. Giro per le bancarelle, cena in due bancarelle di street food e a casa in taxi.

SAB 23/4 – SINGAPORE (bello – temporale – bello)

Al mattino siamo andati subito nel quartiere mussulmano che è stato quello che ci è piaciuto di più. Purtroppo non abbiamo potuto visitare la Moschea del Sultano perchè era chiusa (apre alle 10).

Sempre in metropolitana (oggi ne abbiamo prese molte) siamo tornati al solito albergone con la piscina sul tetto. Nessuna coda, costo di 23 SD a testa e grandissima terrazza panoramica sulla città. Finalmente c’era il sole, oltre al molto caldo, e ci siamo goduti il panorama. All’ingresso ci hanno fatto una foto molto bella ma non l’abbiamo presa perchè costava ben 35 SD.

Dopo altre foto ai fiori di ninfea con i grattacieli come sfondo, dato che c’era il sole, siamo andati a Orchard Road, semplicemente spettacolare. Ad un certo punto è scoppiato un temporale verso le 12:20 ma eravamo appena andati sotto i sottoportici di Emerald Hill Road, una bella strada antica fatta di case basse ristrutturate in una traversa di Orchard Road. Finito di piovere abbiamo proseguito il giro pranzando in uno degli immensi shopping center della via.

Poi siamo andati a prendere la monorotaia per l’isola di Sentosa, praticamente un immenso parco giochi.

Sull’isola era in corso una manifestazione musicale di 3 giorni ed era invasa da giovani, tutti con la stessa maglietta pubblicitaria, che volevano assistere ai concerti. Abbiamo visto un paio di spiagge, carine ma niente di eccezionale. Di eccezionale ci sono invece le strutture di ogni tipo e per ogni divertimento, tutto però a caro prezzo. Grande lusso ed eleganza ovunque.

Ultima meta è stato il Clark Quay, strapieno di locali, ma a causa dei prezzi troppo alti siamo poi andati a cena al Boat Quay, trovando un bel ristorante con tavolo sul fiume. La location era fantastica e il cibo buono… e il prezzo in linea con tutto il resto (51 SD, pari a 34 euro, neanche poi tanto caro).

Dopo cena abbiamo ancora fatto un giretto al Clark Quay trovandolo strapieno di gente allegra e in metropolitana siamo tornati in albergo verso le 21:45.

DOM 24/4 – BUS SINGAPORE / MALACCA ( Qualche piovasco durante il viaggio e poi bello)

Partenza con il bus alle 7:30, 707 Inc, Queen Street bus terminal. Già pagato.

Hotel Equatorial Melaka, Bandar Hilir, Melaka, 75000, Malesia

Abbiamo fatto colazione e alle 6:40 siamo partiti con il taxi prenotato per la stazione degli autobus vicino alla zona islamica. Stazione molto scalcinata. Il bus molto confortevole con 3 file di sedili è partito puntualissimo alle 7:30. Costo 50 SD già pagati dall’Italia. Veloci dogane sia a Singapore che in Malesia. Viaggio molto confortevole con un solo bus. Ci abbiamo messo circa 4 ore e il bus ci ha lasciati a 100 metri dall’albergo. Sul bus aria fredda ma sopportabile con maglia a maniche lunghe e giacca a vento.

Il nostro albergo da 4 stelle è bellissimo.

Abbiamo cambiato i soldi nello shopping center accanto all’albergo e abbiamo mangiato lì molto bene.

Poi giro in centro a piedi con visita al bel museo Stadhuys e sul lungofiume. Non è stato possibile prenotare il bus per Georgetown in altro modo se non andando alla stazione dei bus e cosi abbiamo fatto andandoci in taxi.

Poi abbiamo fatto un giretto con uno dei tantissimi risciò coloratissimi che animano Malacca e ci siamo fatti portare in albergo verso le 18 e siamo andati nella piscina fino alle 19:30.

Quindi giro lungo l’animato mercato serale festivo di Jonker Street, pieno di cibarie e cose strampalate e ritorno in albergo.

Come previsto i prezzi sono molto più bassi che non a Singapore.

LUN 25/4 – MALACCA (bello, poi nuvoloso con tuoni, poi variabile)

Come al solito abbiamo fatto colazione in camera con i biscotti comperati fuori e il bollitore + bustine varie che non mancano mai. Abitualmente la sveglia è alle 7.

I ragazzi della scuola sotto il nostro albergo sono rimasti a lungo nel cortile in riga con varie musiche trionfalistiche facendo forse una specie di alza bandiera.

Come prima visita siamo andati nel bel palazzo tutto di legno del ‘’Malacca Sultanate Palace’’: un vero tesoro di palazzo/museo.

Poi lunga passeggiata fino alla Villa Sentosa nel quartiere caratteristico di Kampung Morten. Una bis bis nipote del primo proprietario della casa ci ha fatto da guida. Bella casa ben arredata e merita certamente la sua fama.

Siamo tornati in centro nel quartiere cinese andando lungo il fiume con una bella passeggiata. Nel quartiere cinese abbiamo visto: Kampung Hulu Mosque, Kampong Kling Mosque, Cheng Hoon Teng Temple, Infine la vera perla è il Baba Nyonya Heritage House, una casa antica spettacolare dove purtroppo non era possibile fare foto.

Abbiamo pranzato nello stesso posto di ieri al piano terra dello shopping center vicino a noi e poi, avendo concluso le visite, siamo andati in piscina fino alle 18 circa.

Al tramonto siamo andati a fare il giro in battello per il canale che già avevamo fatto quasi tutto a piedi. Giro in battello di circa 40 minuti e poi a cena in un bar/ristorante sul lungo fiume, trovandoci molto bene e spendendo pochissimo (6 euro a testa).

MAR 26/4 – BUS MALACCA / GEORGETOWN (quasi sempre bello, breve temporale)

Hotel Chulia Heritage, No. 380, Chulia Street, Georgetown, 10200, Malesia

Poco dopo le 8 abbiamo preso un taxi per la stazione dei bus e alle 9:15 (primo di molti ritardi) il bus è partito. Bus molto comodo, aria condizionata molto fredda ma sopportabile se ben coperti (calzoni lunghi eccetera), posti molto comodi. Paesaggio monotono molto verde con immense coltivazioni di palme. Traffico scorrevole e percorso su autostrada con frequenti caselli. Purtroppo il viaggio che doveva essere di 7 ore è durato 9 ore. Siamo arrivati alla stazione di Georgetown (parecchio lontana dal centro, dopo il ponte sulla sinistra) verso le 18 e abbiamo preso un taxi per l’albergo.

Cena in un posto di street food con tanti ristorantini.

Poi ci siamo messi a caccia di street art e ne abbiamo trovate alcune molto particolari (sono dipinti sui muri, molti dei quali completati da oggetti reali : sedie, bici, moto ecc)).

Fa caldissimo. La nostra via è molto animata e piena di alberghi e ristorantini anche per strada.

MER 27/4 – GEORGETOWN (tempo bello, sera pioggia)

Questa mattina siamo usciti poco dopo le 8 per andare a vedere con calma un po’ di ‘’street art’’ e ne abbiamo viste parecchie seguendo le indicazioni sul depliant fornito dall’ufficio turistico. In mattinata l’agenzia delle Perhentian mi ha comunicato che è stato annullato il transfer di domani mattina. Le Perhentian sono a circa 8 ore di bus da qui e l’unica soluzione è quella di prendere un bus notturno rinunciando alla notte in albergo già pagata.

Dopo una serie di email sono andato alla stazione dei bus di Komtar, vicina al centro di Georgetown, per comperare 2 biglietti con la Express Kesatuan per 75 RM a testa, partenza alle 20:30 e arrivo tra le 4 e le 5 del mattino, eppoi dovremo attendere le 8 per andare all’agenzia.

Ovviamente siamo molto scocciati per il contrattempo ma non ci possiamo fare nulla.

Dopo aver sistemato il problema ‘’transfer’’ siamo andati in bus (andata 203, ritorno 204) verso le 14, senza pranzare, allo spettacolare tempio di Kek Lok Si, circa 9 km fuori Georgetown con un viaggio di circa 40 minuti.

Il tempio è enorme e molto vario con tante cose belle da vedere e vale certamente la pena di andarci.

Il caldo è terribile.

Anche se la permanenza a Georgetown è stata breve abbiamo visto molte cose.

Purtroppo non siamo riusciti a visitare la famosa Casa Blu perchè le visite sono solo in gruppo alle ore 11, 14 e 15, ma lo abbiamo scoperto solo arrivando lì alle 11:15 trovando l’ingresso sbarrato.

Alle 19:15 circa abbiamo preso un taxi per la bus station, cena da Mc Donald’s e alle 20:30 è arrivato il ns bus.

Il bus era confortevole ma per problemi alle sospensioni ci faceva prendere continui e forti scossoni, al punto che durante la notte ce l’hanno cambiato.

Purtroppo non si vedeva nessun panorama a causa del buio.

GIO 28/4 – BUS GEORGETOWN / ISOLE PERHENTIAN (tempo bellissimo)

Coral View Island Resort, Daerah Besut, Pulau Perhentian Besar, 22300, Malaysia

Abbiamo prenotato il soggiorno alle Perhentian con questo contatto:

Zalizam – Anjung Holidays (zalizam@anjungholidays.com)

Per prenotare abbiamo dovuto mandare all’agenzia un acconto di metà della spesa e il sistema più economico e semplice è stato fare il bonifico tramite Western Union via Internet, addebito con VISA e accredito sul conto bancario dell’agenzia.

Come dicevo il bus era molto traballante e ad un certo punto, verso le 1:30 e dopo una lunga sosta, ci hanno fatto cambiare bus. Il nuovo autista, o forse quello vecchio? Voleva recuperare il tempo e si è messo a correre come un matto su strade di montagna piene di curve e molti camion in giro. Insomma: la notte è stata molto travagliata.

Alle 5 siamo arrivati a Kuala Besut Jetty in attesa che aprisse l’agenzia alle 8. Discussione con l’agenzia per compensare il ns danno causato dall’annullamento del transfer. Alla fine ci hanno fatto uno sconto di 10 RM a testa sul transfer per Redang.

Ho pagato il saldo di 570 RM con la carta di credito e alle 8:20 abbiamo preso la barchetta per andare a Perhentian Besar. Eravamo in 8. Il mare era abbastanza calmo ma malgrado ciò abbiamo preso una infinità di schizzi e di botte, facendoci passare la voglia di andare in giro per isole su barche piccole. Per di più la barca non ci ha portati all’albergo ma ci hanno fatti trasbordare su una barchetta ancora più piccola. Bisogna fare la traversata in costume da bagno o mantella, occhialini da nuoto, coperture per gli zaini e ciabatte da mare senza calze. Noi eravamo completamente vestiti e quindi siamo arrivati a terra con i vestiti completamente bagnati.

Il tragitto in barca dura circa 40 minuti. Il bungalow era pronto ed è carino.

La spiaggia davanti al resort non è granchè perchè formata da coralli ma pare che ci si possano vedere molti pesci. Bellissima è invece la spiaggia davanti al resort P.I.R accanto al Coral View sulla destra, dove siamo andati anche noi e tutti quelli che ci hanno preceduto.

Sulla bella spiaggia alla sinistra del Coral ci sono altri residence e alcuni ristoranti. Ci si muove con le barche al prezzo di 5/10/20 RM a tratta. Abbiamo pranzato al Coral e cenato in un ristorantino spendendo poco e ci siamo trovati bene in entrambi. La sera qui è tutto molto tranquillo e non è certo un posto per giovani che si vogliono divertire. La foresta è subito alle spalle dei bungalows e ci sono molti scoiattoli ‘’volanti’’ e scimmie dal buffo muso nero con gli occhi contornati di bianco, che girano per il resort senza prendere niente ma mangiando le foglie delle siepi.

Oggi molto sole e molto caldo. Non ci sono zanzare.

Il transfer per Taman Negara è molto facile da Kuala Besut Jetty perchè molte agenzie lo propongono a 70 RM, ma pare che non esista da Redang.

VEN 29/4 – PERHENTIAN (tempo bello)

Dopo colazione siamo andati a fare il giro dei 3 punti di snorkeling in barca con una famigliola francese con due bimbi piccoli, bravissimi e gentili tutti e quattro.

Giornata di sole molto bella e bel giro di 3 ore. Turtle beach è molto bella ma tutto sommato conviene andare nella spiaggia del PIR accanto al nostro resort se si vuole sabbia impalpabile e magnifico mare.

Mentre aspettavo la barca ho visto 2 varani attraversare la spiaggia, molto grossi e lunghi almeno 2 metri

Ho visto molti pesci e una testuggine. Non ho visto squaletti durante lo snorkeling ma i francesi sì. L’unico problema era dato dal sovraffollamento dei luoghi di immersione.

Siamo tornati in albergo verso le 13 e abbiamo speso solo 30 RM a testa contro i 45 chiesti un po’ da tutti.

Abbiamo pranzato al Coral e poi ci siamo adagiati sulle sdraio con un fantastico panorama davanti e il mare che diventava di un turchese sempre più intenso.

Abbiamo visto un altro piccolo varano (1 metro o poco più di lunghezza) attraversare la spiaggia e nuotare velocemente in mare.

Al pomeriggio sono andato a fare il Jungle Tracking che congiunge il PIR con la spiaggia dove ci sono gli hotel Arwana, Flora, Fauna e altri.

La passeggiata nella foresta inizia dietro la piscina del PIR, accanto al campo da tennis. Inizialmente il sentiero è molto ripido ma dopo una decina di minuti diventa in leggera discesa e infine pianeggiante. Io ci ho messo 25 minuti a completarlo e l’ho iniziato verso le 16:45. Non ho trovato animali strani (a parte 3 grossi gechi o piccoli varani?) o insetti o ragni. Ho incrociato alcune persone. Sono poi ritornato per lo stesso percorso ma volendo si può ritornare con un taxi-boat.

La spiaggia dei residence indicati prima è molto lunga ma stretta e sporca e mi piace di più la zona dove siamo noi.

Abbiamo cenato al Mama’s molto affollato e non ci ha entusiasmati. Accanto a noi c’era un gruppo di AnM di 9 persone.

SAB 30/4 – PERHENTIAN (tempo bello)

Sveglia alle 7 come al solito e solita colazione. Sono poi andato a chiedere se c’era una gita organizzata che facesse il giro dell’isola di Kecil, ma non c’era e mi hanno proposto il giro di 3 spiagge per 160 MR. Non ero convinto e cosi abbiamo deciso di andare a Long Beach (a Kecil) e chiedere lì. Anche a Long Beach non esiste un giro di gruppo delle spiagge e abbiamo cosi concordato il giro dell’isola con soste a Rain Forest, Romantic beach e D Lagoon.

Long Beach è piena di alberghi e ristoranti ma non ci è piaciuta molto perchè c’è parecchia spazzatura subito alle spalle della spiaggia.

Le spiagge che abbiamo visto sono carine ma nulla di eccezionale e quindi siamo ben contenti di aver scelto l’isola di Besar. Per me la spiaggia più bella di tutte è quella del PIR (accanto al Coral View) e al secondo posto la Turtle Beach, mentre un altro buon posto per alloggiare e avere una bella spiaggia è andare nella zona del Tuna Beach, con tanti alberghi e ristoranti.

Il giro in barca è stato comunque molto piacevole ed è durato circa 3 ore per 120 RM.

Abbiamo pranzato a Long Beach e abbiamo preso un boat-taxi per il Coral. Dopo un po’ di relax siamo andati al Tuna Beach in barca perchè ci avevano detto le nostre amiche italiane che c’era una festa. Abbiamo cosi scoperto che Tuna Beach è un bel posto dove alloggiare.

Oggi c’erano molte più persone del solito sulle isole perchè è un importante week-end di vacanza (anche qui si festeggia il primo maggio).

Tuna Beach era piena di famigliole con tantissimi bambini che imparavano a nuotare con la maschera e all’altezza del campeggio c’era un gruppo musicale e giochi vari, tra i quali una torre dalla quale si gettano su un materassone gonfiabile per far saltare in mare chi si è portato in fondo al materassone.

DOM 1/5 – PERHENTIAN (tempo bello)

Oggi abbiamo deciso di restare in zona anche per evitare lunghi tragitti in barca. Al mattino ho noleggiato una canoa per 3 ore facendo un bel giro. Andare in canoa è molto piacevole perchè il fondale è basso e si vede bene sotto, ed inoltre il prezzo è bassissimo: solo 30 RM per 3 ore la singola e 40 RM la canoa per 2 persone.

Abbiamo pranzato al Coral e dopo relax per leggere.

Quindi siamo andati alla spiaggia del PIR e abbiamo fatto il bagno.

Abbiamo chiacchierato un po’ con una coppia di italiani appena arrivati e abbiamo scoperto che a Singapore a Marina Bay alla sera fanno uno spettacolo di fontane e luci (non sappiamo se tutte le sere oppure no, ma loro l’hanno visto). Inoltre ci hanno mostrato la foto di un serpente molto sottile, tutto verde, beatamente appoggiato ad un tavolo del ristorante del Coral. Decisamente qui gli animali abbondano.

Alla sera abbiamo aspettato il tramonto ma è stato un po’ scarso. Ci siamo seduti un po’ sulle sdraio aspettando il buio e poi siamo andati al ristorante The Barat con pesce al BBQ, ma il servizio è stato veramente pessimo. Alla fin fine conviene mangiare al Coral.

Ho ripreso il sacchetto con i soldi e i passaporti che avevo lasciato in deposito nella cassetta di sicurezza della reception dell’albergo: come in altri posti anche qui non rilasciano alcuna ricevuta.

Andando al ristorante alla sera abbiamo rivisto tre ragazze italiane che hanno fatto l’escursione all’isola di Rawa e hanno detto che la spiaggia era piccola e sporca (piena di rifiuti), lo snorkeling è stato bellissimo con enormi pescioni e che si sono completamente bagnate durante il viaggio in barca.

Oggi è l’ultimo giorno alle Perhentian e domani mattina partiamo per Redang. Belle isole ma con un evidente problema di gestione dei rifiuti. I turisti comunque ci stanno bene ed è tutto facile. Ottimo clima caldo ma ventilato, sempre sole con rare nuvolette, mare sempre bellissimo senza meduse, caldo, tranquillo con molti pesci, spiagge con poca gente, palme, tantissima vegetazione, tanti animali che girano.

Abbiamo preso molto sole ma spesso giravamo in maglietta per non esagerare. Ci siamo scottati in modo leggero. Anche oggi abbiamo visto un paio di piccoli varani.

Pochissime zanzare, mai in camera e comunque non abbiamo mai usato l’Autan.

LUN 2/5 – BATTELLO PERHENTIAN / REDANG (tempo bello, mare tranquillo)

Abbiamo prenotato il soggiorno a Redang con questo contatto: Sales (Redang Bay Resort) (sales@redangbay.com.my). Anche a loro ho mandato un anticipo e poi il saldo tramite Western Union via Internet. Sveglia come al solito alle 7, colazione e poi alle 8:40 sono andato alla reception per consegnare il mio voucher per il trasferimento a Redang, ma non ne sapevano niente ma il tizio che segue le barche mi ha detto che sicuramente la barca sarebbe arrivata, ed effettivamente la barca è arrivata intorno alle 9 con già dei passeggeri. Poi altre tappe per raccogliere altra gente e finalmente siamo partiti verso Redang con mare buono (ovviamente sempre con un po’ di salti ma niente schizzi) e in 40 minuti circa siamo arrivati a Redang. Isola grande circondata da tante isolette molto piccole.

Il nostro albergo Redang Bay Resort è in una bellissima lunga spiaggia che ospita la quasi totalità degli alberghi di Redang.

Veloce check-in e ci hanno dato il cottage 14 con l’aria condizionata già accesa.

A Redang si viene solo con i pacchetti tutto compreso, di solito di 3 giorni/2 notti, mentre noi abbiamo fatto un pacchetto anomalo di 4 giorni/3 notti.

Ci hanno subito illustrato il ricco programma e gli orari di colazione, gita in barca, pranzo, gita in barca, thè, cena.

I cibi sono a buffet e sono solo di gusto asiatico ed è compreso anche da bere e il caffè.

Il giro in barca è cominciato malissimo perchè la barca era grande e lontana dalla spiaggia: in pratica per salirci bisognava quasi nuotare e noi eravamo con le borse, oltre che impreparati.

Ci siamo fermati una ventina di minuti dopo davanti ad un’isoletta dove siamo rimasti circa un’ora. Un sacco di ragazzi si sono trovati in difficoltà ad usare la maschera in quanto lo snorkeling è compreso nel prezzo e quindi lo fanno tutti, magari per la prima volta in vita loro. Parecchi pesciolini colorati in mare ma niente di eccezionale.

Per risolvere il problema di non bagnare le cose da portare in barca ho comperato una borsa a prova d’acqua nel negozio accanto all’albergo.

Abbiamo chiarito che l’albergo non ha una cassaforte neppure alla reception ma degli scomparti chiusi a chiave di solito usati nel periodo delle gite in barca, per cui i soldi devo tenerli con me nelle ore di terraferma.

Di giorno faceva molto caldo ma di sera si sta benissimo. Molti alberghi hanno musica dal vivo alla sera, anche perchè non c’è altro in giro dato che tutti gli alberghi fanno la pensione completa.

Alla sera dopo cena abbiamo fatto una bellissima passeggiata sulla spiaggia. Bel cielo stellato senza luna e belle luci degli alberghi uno accanto all’altro.

Qui non esiste un sistema di boat taxi come alle Perhentian e l’unico contatto con l’esterno si ha con il traghetto molto grande che fa la spola con la terraferma e con le gite per lo snorkeling.

MAR 3/5 – REDANG (tempo bello)

Questa mattina ho messo la sveglia alle 6:30 per andare a vedere il traghetto delle 7 per la terraferma ed è proprio quello grande che avevamo visto arrivare ieri. Bene, questo vuol dire che non ci si bagna e non si sobbalza. Ho anche visto una bellissima alba.

La colazione è tutta orientale (come il 95% degli ospiti) e non c’è nessun dolcetto. Abbiamo mangiato pane tostato, burro e marmellata.

Ci siamo attrezzati bene per la gita in barca: niente ciabatte, solo il giubbotto salvagente (obbligatorio e si noleggia) e l’uso della nuova borsa a prova d’acqua. Per salire sul battello ci si bagna completamente e a volte bisogna fare una breve nuotata. Breve percorso in battello e sosta dove c’è la sede del parco marino con una bella spiaggia. Bel posto per vedere i pesci ma veramente troppo affollato di sub. Io ho visto solo pesci piccoli.

Ritorno e altro bagnetto davanti all’albergo dove c’è una spiaggia e un mare tipo Stintino in Sardegna, quindi bellissima.

Pranzo orientale come al solito e alle 14:30 altra gita in barca, molto più affollata di quella del mattino perchè al mattino la gente riparte e nella tarda mattinata arriva.

Questa volta il battello si è fermato a ridosso di un’isoletta. Al ritorno altro bagnetto, thè e lunga sosta fronte mare con uno scenario e una atmosfera meravigliosi.

Abbiamo saputo da varie fonti che c’è una spiaggia imperdibile a Redang, solo che non c’è un servizio di taxi boat come alle Perhentian, ma solo un tizio che offre questo servizio a prezzi astronomici. Alla fine ci siamo accordati per 200 RM (ne voleva 300) per portarci domani alle 14:30 alla spiaggia di Teluk Dalam. Intanto ha chiesto 50 RM di deposito.

Altra notizia di oggi: tramite l’albergo ho già pagato il taxi che ci porterà a Taman Negara dopodomani. Il costo è elevato (550 RM) ma il viaggio è lungo (circa 450 km) e complicato da qui, mentre dall’approdo delle Perhentian è molto facile con navette che partono alle 10 e arrivano circa 8 ore dopo al costo di 70 RM a testa. Pazienza. Da qui invece avremmo dovuto prendere 3 bus più un taxi. Questo trasferimento ci costa circa 127 euro.

La vita a Redang è completamente diversa da quella delle Perenthian. Qui si entra nell’ingranaggio dell’albergo in modo frenetico mentre a Perhentian si è più liberi di decidere orari, cibo e attività.

Però devo dire che va bene anche il sistema di Redang e vedo solo giovani felici e sereni in giro. Pochi occidentali, pochi anziani come noi e stragrande maggioranza di giovani asiatici, i futuri padroni del mondo.

MER 4/5 – REDANG (tempo bello)

Il clima è sempre ottimo: sole, a volte qualche nuvoletta, molto caldo di giorno e gradevolmente fresco/ventilato alla sera, da stare comunque in maglietta e calzoncini. Praticamente niente insetti e nessuna visita sgradita in camera. Non abbiamo visto alcun animale terrestre ma tanti pesci e oggi anche le testuggini. Sabbia che sembra borotalco e acqua trasparente e cristallina.

Sveglia alle 6:30 per vedere l’alba e spiacevole sorpresa con la macchina fotografica che aveva l’obiettivo tutto appannato. Veloce ritorno in camera per prendere il panno adatto e poi tutto è tornato a posto. Tanta gente in spiaggia per l’alba che però non è stata granchè.

Colazione e poi gita alle 9:30 per vedere le testuggini proprio davanti alla spiaggia di Teluk Dalam per visitare la quale avevo prenotato la barca per le 14:30. Il posto è molto bello e c’è quello che pensiamo sia il più caro resort dell’isola. Molte testuggini che ci hanno sfiorato tante volte, ed io ero un po’ preoccupato perchè ci hanno spiegato che mordono. Abbiamo conosciuto una signora malese che ha sposato un italiano e vivono a Milano: lui non c’era perchè era andato a fare sub.

Al ritorno solito bagnetto nel bellissimo mare davanti al resort. Pranzo scadente che ho concluso con caffelatte e biscotti.

Alle 14:50 circa è arrivato il tizio della barca e gli ho faticosamente spiegato che non saremmo più andati a fare la gita alla spiaggia prevista perchè l’avevamo già vista quella mattina e, ovviamente, si è tenuto i 50 RM che gli avevo dato di anticipo la sera prima.

Non siamo andati alla gita gratis del pomeriggio e abbiamo nuotato a lungo nel mare qui davanti al Redang Bay dove ci sono comunque parecchi pesci.

Alle 18 sono andato a percorrere la strada asfaltata semi-nascosta che corre alle spalle di tutti i resort. La parte di isola alle spalle dei resort e di fianco alla strada è piena di rifiuti. Lungo la strada, poco dopo il Coral, inizia il Jungle Trek che ho brevemente percorso.

La cena orientale come al solito questa sera non aveva proprio niente che mi piacesse e allora ho cenato nella tavola calda annessa al resort. Il problema del buffet piuttosto misero è che ci sono solo 3 clienti occidentali su forse 200 asiatici, e quindi fanno solo cose per loro.

Ci ha scritto la Air Asia per comunicarci d’aver cancellato il nostro prossimo volo e di averci spostati nel volo seguente: da Kuala Lumpur a Kuching partiremo al mattino due ore dopo l’orario previsto ma poco male.

GIO 5/5 – TRASFERIMENTO REDANG / TAMAN NEGARA

Hotel Mutiara Taman Negara, Kuala Tahan, Jerantut, 27000, Malesia

Sveglia alle 5:30 e colazione alle 6, poi trattore per arrivare con i bagagli al punto della spiaggia dove attracca il traghetto, arrivato puntuale alle 6:50. E’ salita molta gente, molta più dei posti a sedere. Non si sa se per questo motivo o per rottura o altro, il traghetto si è fermato pochi minuti dopo la partenza attendendo un altro traghetto più grosso sul quale ci siamo tutti trasferiti dopo che questo ha accostato al nostro. Veloce corsa e arrivo verso le 8:45 a Kuala Terengganu.

Il nostro tassista ci stava aspettando con un cartello con il nostro nome e una macchina bellissima con anche i monitor applicati ai poggiatesta dei sedili davanti. Purtroppo l’autista è un fanatico del cellulare e quindi guidando aveva sempre la mano sinistra incollata al cellulare e al suo orecchio. Cosi facendo andava piano e ha anche sbagliato strada facendocela allungare di circa 90 km e facendoci perdere un sacco del nostro prezioso tempo. Ad un certo punto gli ho imposto bruscamente di lasciare spento il cellulare fino all’arrivo. Siamo partiti alle 9 e con una veloce pausa pranzo più 2 soste per benzina siamo arrivati a Taman Negara alle 15.

Non siamo arrivati via fiume, come normalmente accade, ma via terra, sia perchè c’è poca acqua nel fiume sia perchè devono aver molto migliorato la strada che ora è tutta ben asfaltata.

L’albergo Mutiara è sull’altra sponda dello stretto fiume e il passaggio costa 1 RM a testa.

Con l’albergo ho subito prenotato lo shattle per KL a 100 RM a testa.

Volevo subito fare una gita e con una signora italiana e suo figlio ci siamo divisi il costo di una barca da 4 posti per andare a Lata Berkoh, una serie di piccole rapide che formano uno slargo dove fare il bagno. Il tragitto in barca è durato quasi un’ora perchè c’è poca acqua e bisogna fare i numeri per passare, poi ci sono 20 minuti a piedi su facile bel sentiero. Bellissima la natura lungo il fiume. Credo di aver intercettato una o due sanguisughe sul mio corpo, senza danni.

Il bungalow è molto bello e spazioso.

Abbiamo cenato nel caro ma buon ristorante dell’albergo.

Dopo cena ho seguito per un po’ le persone che andavano a fare trek notturno nella giungla.

VEN 6/5 – TAMAN NEGARA tempo bello, molto caldo

Ottima colazione in albergo compresa nel prezzo e verso le 9 abbiamo fatto la passeggiata di circa 2 km fino al Canopy Walk. La passeggiata è facile e bella tranne nell’ultimo tratto con una lunga salita. In ogni caso tutte le passeggiate che abbiamo visto attorno alla sede del parco sono su belle passatoie di legno e le salite sono a gradini. Hanno fatto veramente un lavoro grandioso.

Il Canopy Walk è il famoso passaggio aereo su lunghe passerelle sospese sopra la foresta che, secondo loro, sono le più alte del mondo. Si pagano 5 RM a testa e si cammina in fila indiana su una serie di passerelle traballanti tenendo una distanza di 10 metri uno dall’altro. Le passerelle sono sospese tra un albero e l’altro e sono lunghe circa 50 metri ognuna arrivando ad una altezza di almeno 40 metri dal suolo. Si traballa un po’ ma le passerelle sono sicurissime. Il giro è davvero bello ed entusiasmante, anche grazie al fatto che siamo arrivati presto e abbiamo fatto il percorso da soli.

Poi abbiamo fatto una bella lunga passeggiata nella foresta, sempre su passatoie, e abbiamo trovato un piccolo varano. Tanti suoni e grida di uccelli ma nessun altro animale visibile, tutti da tempo emigrati nelle profondità di questo immenso parco naturale.

Abbiamo pranzato al bar dell’albergo e siamo stati a lungo in camera a causa del caldo torrido che c’era fuori, al punto che il condizionatore non riusciva a raffreddare bene la camera.

Verso le 15 ho fatto un giro su un sentiero che costeggiava il fiumiciattolo percorso ieri in barca poi alle 17 siamo andati con altri 2 ragazzi nel villaggio degli Orang Asli, GITA DA NON FARE. Breve percorso in barca, breve salita e minuscolo villaggio con 4 capanne, nessuno in giro, impossibile entrare nelle capanne, rifiuto da parte di una famigliola di farsi fotografare, triste esibizione di accensione del fuoco da parte di un ragazzo del villaggio con la maglietta della Nike, eccetera. Soldi buttati via e tempo perso. Questi villaggi non esistono praticamente più perchè molti degli abitanti se ne sono andati preferendo le comodità della “civiltà”. Questa gita è una truffa e me ne sono lamentato con l’albergo che ce l’ha venduta.

Alla sera siamo andati nel paesino per vedere com’è. E’ pieno di occidentali giovani e ci sono molti alberghetti e ristoranti economici. Le gite costano molto meno del prezzo che fanno pagare nel nostro albergo Mutiara.

Abbiamo cenato in un ristorante sul lungo fiume e siamo poi tornati nel ns chalet per rifare gli zaini e stare al fresco.

Da ieri sera sentiamo strani versi provenire dall’intercapedine tra le pareti di legno della camera e il muro esterno. Non si vedono però animali o insetti e quindi siamo tranquilli. Questo hotel è ottimo e la sistemazione è molto confortevole.

Ci sono insetti volanti vari ma apparentemente non in camera. Abbiamo usato l’Autan durante le passeggiate nella foresta ma abbiamo lo stesso un po’ di punture non gravi.

Il nostro albergo si trova in cima ad una ripida salita e all’arrivo e alla partenza c’è un montacarichi per non portarsi i bagagli lungo la impegnativa scalinata, poi camioncini elettrici portano i bagagli in giro per l’immenso resort.

Ovviamente noi abbiamo scoperto tutto ciò solo alla partenza.

SAB 7/5 – TRASFERIMENTO TAMAN NEGARA / KUALA LUMPUR ( tempo bello, poi pioggia alla sera a KL)

Hotel Le Apple Boutique, No. 160, Jalan Ampang, Kuala Lumpur, 50450, Malesia. Al mattino c’erano alcune scimmie sullo chalet accanto al nostro.

Sul minibus per KL c’era una coppia (lei italiana lui tedesco) con due bambini piccoli (un neonato che è stato allattato al seno durante il viaggio). Piacevolissima compagnia e donna molto interessante che ha sempre viaggiato per lavoro con varie associazioni umanitarie. Noi ci siamo trovati bene al Mutiara mentre loro no: avevano uno chalet molto lontano dalla reception con i topi in camera e altri problemi vari.

Viaggio di 4 ore tutto su strada. Nessun tragitto in barca come indicato nella LP.

Molta vegetazione rigogliosa lungo la strada su e giù per colline. Tante coltivazioni di palme.

Arrivati a Kuala Lumpur all’hotel collegato con il Mutiara abbiamo preso un taxi per arrivate al ns albergo a poca distanza.

La posizione del ns albergo è ottima e siamo a 100 metri dalle torri Petronas.

Abbiamo la camera 1402 al 14° piano ma non con vista sulle torri. Bella camera molto ben attrezzata.

Io sono subito andato a cercare un Internet point per stampare i vari check-in dei voli Air Asia e l’ho trovato dall’altra parte della strada in uno shopping center di materiale elettronico.

Dopo le stampe siamo andati alle Petronas a due passi dall’albergo per vedere quando era possibile salire in cima e abbiamo trovato posto per poco più di un’ora dopo.

Abbiamo fatto un giro nell’annesso shopping center e soprattutto nel bel parco dietro le Petronas con laghetti e piscina gratis per bambini e giochi eccetera, tutto molto bello. Nel laghetto fanno gli spettacoli con le fontane. Tanta security in giro.

Alle 16:55 ci siamo messi in fila per la visita alle Petronas e intanto il tempo era sempre peggio.

Come al solito ci hanno fatto la foto prima di entrare. Prima tappa il ponte che congiunge le due torri e seconda tappa l’86° piano. Purtroppo la visuale era scadente a causa dei nuvoloni neri con lampi che si stavano avvicinando. Comunque bella visita. I gruppi arrivano continuamente e quindi c’è un tempo fisso di visita per ogni gruppo, comunque più che sufficiente.

Prima di scendere c’è la sosta obbligatoria per le foto che ci hanno fatto e che costano 130 RM, oppure si possono comperare 2 calamitine (con la foto) per 70 RM che abbiamo comperato.

Poi siamo andati a cena nel food court al 3° piano dello shopping center Suria, in una bolgia pazzesca anche perchè aveva cominciato a piovere forte.

Dopo cena abbiamo atteso che iniziasse lo spettacolo con le fontane. Le fontane fanno quasi sempre dei numeri con spruzzi strani ma lo spettacolo con la musica inizia alle 20. Tutto molto bello. Intanto la pioggia andava e veniva e le torri erano spesso coperte dalla nebbia in un contesto affascinante.

Un grattacielo dietro le torri era fortemente illuminato di arancione e l’arancione riflesso dalle nuvole basse dava un colore irreale alla notte.

Dato che ancora pioveva siamo tornati in albergo poco dopo le 21.

DOM 8/5 – KUALA LUMPUR (tempo bello e temporale nel pomeriggio)

Solita sveglia alle 7, colazione in camera con bollitore, bustine di thè e biscotti comperati fuori e metrò per la Sentral Station e altra metropolitana per le Batu Caves. Noi siamo a due passi dalla fermata KLCC delle Petronas, linea 5. I biglietti del metrò si comprano solo nelle macchinette automatiche che accettano anche banconote di piccolo taglio. Il costo molto basso è in relazione alla distanza della stazione d’arrivo. Nella metropolitana fa molto freddo.

Arrivati alla Sentral abbiamo subito trovato la linea giusta per le Batu Caves e fatto il relativo biglietto (2,60 RM a testa). Il treno parte ogni mezzora, viaggia molto lentamente e ci mette mezz’ora per arrivare al capolinea delle Batu Caves che si trovano a due passi dalla stazione del metrò.

Premesso che le Batu Caves sono bellissime, molto bella è la grotta che si trova immediatamente a sinistra dell’ingresso dal metrò e per la quale si pagano 5 RM.

Altra grotta interessante è quella chiamata Cave Villa per la quale si pagano 15 RM a testa. Poi finalmente c’è la lunga scalinata che porta alle caverne e ai templi in cima. La scalinata al mattino è all’ombra. Noi siamo rimasti alle Batu Caves fino alle 12:30.

Abbiamo pranzato alla Sentral scoprendo che il tragitto in ferrovia fino all’aeroporto costa 55 RM, cioè in due più del taxi dall’albergo che ci costerà 100 RM.

Dopo pranzo abbiamo preso la monorotaia fino al capolinea per fare un giretto turistico. Poi abbiamo cambiato metrò e siamo andati nella zona di piazza Merdeka, ed ha iniziato a piovere per circa mezz’ora.

La moschea era chiusa ai turisti e tutto intorno stanno facendo grandi lavori.

Giro nella piazza, visita al tempio indù Sri Mahamariamman e passeggiata nel caotico quartiere cinese pieno delle solite cineserie.

Siamo tornati in metrò all’albergo e un’oretta dopo alle 19:45 siamo tornati alle Petronas per vedere lo spettacolo delle fontane delle 20. Ieri sera pioveva e c’erano nuvole basse mentre questa sera il cielo era limpido.

Bellissimo spettacolo, purtroppo breve perchè con la musica lo spettacolo dura solo 10 minuti mentre i soli giochi di luci e fontane continuano.

Abbiamo prenotato e pagato il taxi per domani mattina alle 7:30 e il ns volo è alle 10:20.

Abbiamo cenato in uno degli innumerevoli ristorantini nello shopping center accanto al nostro albergo e siamo tonati in camera alle 22. Abbiamo pensato di lasciare qui il bagaglio che non ci serve nei prossimi 9 giorni.

LUN 9/5 – VOLO KUALA LUMPUR / KUCHING (BORNEO) (tempo bello a KL, pioggia forte a Kuching, poi bello)

Hotel Tune Waterfront, Jalan Borneo, Off Jalan Tunku Abdul Rahman, 93100 Kuching, Sarawak

Air Asia ci aveva informati via email di aver cancellato il ns volo delle 8:20 e di aver riunito due partenze con il volo delle 10:20 usando un aereo grande il doppio. Poco male.

Sveglia alle 6:30 e taxi già pagato per l’aeroporto distante una settantina di km. Molto traffico in entrata a KL.

Arrivo al terminal di Air Asia KLIA2 alle 8:15, passato velocemente il controllo di sicurezza e lunga camminata fino al ns gate ancora chiuso. Ci siamo messi a leggere. Alle 9:40 ha aperto il gate e siamo partiti puntuali alle 10:30. Nessun problema con il ns bagaglio a mano ridotto perchè abbiamo lasciato uno zainetto nel deposito dell’hotel Le Apple (con ricevuta). Abbiamo visto bagagli ben più grandi e più pesanti dei 7 kg teorici consentiti.

Tutte le consumazioni sono a pagamento ma a basso costo. Il volo è durato 1 ora e 45 minuti. Ad un certo punto, poco prima di cominciare la discesa, il comandante ha detto che c’era un tempo cosi brutto a Kuching che la torre di controllo gli aveva detto di non atterrare ma di attendere loro istruzioni. Abbiamo atteso l’atterraggio con un po’ di trepidazione ma tutto è andato bene. Come già sapevamo ci hanno fatto il controllo passaporti mettendoci un nuovo timbro.

Abbiamo pagato la tariffa fissa per i taxi di 26 RM e in circa mezz’ora, a causa dell’intenso traffico, siamo arrivati all’albergo molto deludente perchè la camera era piccolissima e con una pessima vista. Non hanno camere più grandi per cui ce l’hanno cambiata con una camera uguale ma con vista migliore davanti all’Hilton. Non abbiamo armadi o cassetti e non sappiamo dove mettere la roba… e staremo qui 5 notti.

Ormai si erano fatte le 14 e siamo andati a caccia di un ristorante, caccia molto difficile poichè, abbiamo scoperto dopo, non era la zona giusta. Alla fine siamo andati in un classico posto da cinesi. Intanto continuava a piovere e a fare molto caldo. Abbiamo girato la cittadina che è moderna e carina con il fiume Sarawak che l’attraversa (nei giorni seguenti ci piacerà molto di più).

Abbiamo attraversato il fiume con le loro barchette.

Alle 19:30 siamo andati a cena da Pizza Hut (con una delle due pizze troppo piccante e quasi immangiabile), poi giro sul lungo fiume molto vivace e ben illuminato, infine in albergo.

Non ci piace la camera che comunque costa pochissimo ed è in centro.

Molto umido in camera e non asciuga niente.

Nella camera c’è una cassaforte dove ho messo i soldi e i passaporti.

MAR 10/5 – KUCHING – Bako Park (tempo bello)

Sveglia alle 6:15 e colazione alle 7, abbondante ma solo orientale. Pazienza, domani porteremo i nostri biscotti. Alle 7:45 siamo andati alla vicina fermata del bus nr 1 per il Bako Park. La fermata del bus non sembra una fermata ed è la tettoia che si trova sul marciapiede opposto a quello dell’Hilton 50 metri a destra avendo l’Hilton alle spalle. Il bus passa alle 8 e poi dicono ogni ora. Noi non l’abbiamo preso perchè siamo saliti su un pulmino scassato di un vecchietto che si è fermato davanti alla fermata offrendosi di portarci all’imbarcadero del parco per 5 RM a testa. Poi fatti pochi metri abbiamo preso altri 4 ragazzi e siamo partiti.

Il viaggio dura circa 40 minuti.

All’imbarcadero si compera il biglietto del parco per 20 RM e il biglietto della barca per altri 20 RM a testa e a tratta.

Alle 9:30 abbiamo preso la barca e dopo 15 minuti siamo sbarcati all’imbarcadero a circa 500 metri dalla sede del parco, ma ATTENZIONE: in caso di bassa marea all’andata o al ritorno l’imbarcadero è in secca e quindi la barche arrivano sulla spiaggia davanti alla sede del parco e bisogna fare a piedi alcuni metri in acqua bassa. Alla fine della spiaggia ci sono due rubinetti per lavarsi i piedi. Noi siamo arrivati all’imbarcadero e ripartiti dalla spiaggia.

Al pomeriggio le barche partono ogni ora dalle 13 alle 16 e bisogna confermare l’ora di partenza alla sede delle barche accanto alla sede del parco.

All’arrivo bisogna registrare il percorso che si farà presso la sede del parco (daranno una mappa e consigli) e poi registrare anche il ritorno.

Il tempo era bello ma faceva molto caldo-umido. Noi abbiamo fatto un sentiero breve ma impegnativo con ripidi saliscendi che in circa 1 ora e mezza (sentiero Paku) arriva in una spiaggia dove per 40 RM abbiamo preso una barca per portarci a vedere il faraglione Sea Stack e poi alla sede del parco. Dalla sede del parco sono andato a fare il breve sentiero Sapi tutto in salita fino ad un belvedere.

I sentieri sono ben segnalati. Il bar/ristorante del parco ha prezzi bassi.

Mentre mangiavamo alcune scimmie nasiche hanno iniziato a girare sugli alberi davanti al ristorante. Fatte molte foto a queste scimmie bellissime e miti. Alle 13:30 ci siamo registrati al banco delle barche per il ritorno delle 14. Le passeggiate al parco sono impegnative perchè il terreno è molto accidentato e scosceso.. Non abbiamo visto insetti e nessun animale in giro tranne che davanti al ristorante (le scimmie e una specie di cinghiale).

Ci avevano detto che il bus nr 1 partiva dall’imbarcadero per Kuching ogni ora esatta ma non era vero perchè parte alle mezze ore (14:30, 15:30 eccetera). In pratica aspetta l’arrivo dei battelli dalla sede del parco.

Noi abbiamo perso il bus delle 14:30 perchè non sapevamo che ci fosse e abbiamo preso quello delle 15:30 al costo di 3,50 RM a testa.

Tornati a Kuching sono andato all’ufficio turistico per farmi spiegare quale bus prendere per le prossime gite.

Per Semenggoh prendere il bus verde K7 al capolinea che si trova vicino alla piazza Padang Merdeka, orario delle partenze 7:20, 9:50, 13:00, 15:00. Non ho trovato gli orari per il ritorno.

Per il Sarawak Cultural Village prendere lo shuttle all’Hotel Margherita.

Per Matang Wildlife Center andare in un’agenzia di viaggi.

Per la spiaggia di Damai prendere lo shuttle all’hotel Margherita.

Dato che era scomodo l’orario al mattino per Semenggoh ho deciso di andarci con una agenzia ma restando lì dal mattino al pomeriggio per vedere 2 distribuzioni di cibo.

Sono andato a cambiare altri 300 euro in un’agenzia di cambio perchè qui i soldi vanno via velocemente con le gite. Il cambio di 4,56 è stato il migliore del viaggio.

A cena siamo andati in un food court specializzato in pesce vicino alla bellissima moschea Old State e all’Indian road. Il posto si chiama Cai Shen Ue e in due abbiamo speso 47 RM (circa 11 euro) mangiando abbondantemente pesce.

Tornando a casa abbiamo comperato biscotti e altre cosette. Ci sono bancarelle sul lungo fiume.

Di giorno fa molto caldo ma alla sera la temperatura è gradevole.

MER 11/5 – KUCHING – gita a Semenggoh (tempo bello al mattino e forte pioggia al pomeriggio)

Sveglia alle 6:45 e colazione presto con i nostri biscotti ma prelevando i pack-lunch delle nostre colazioni (riso e noodles, pollo o carne, uovo) che ci serviranno a pranzo nel parco di Semenggoh, quello degli oranghi.

Partenza verso le 8 con una coppia di asiatici. Loro faranno la gita vera andando in mattinata anche alla fattoria dei coccodrilli mentre noi resteremo tutto il giorno a Semenggoh per assistere ai due pasti degli scimmioni alle 9 e alle 15… o almeno questo era il piano.

In effetti un guardiaparco mi ha detto subito che non si può stare nel parco al di fuori degli orari del cibo 9-10 e 15-16 perchè gli oranghi sono pericolosi.

Assistiamo al pasto delle 9 di alcuni oranghi tra i quali uno enorme molto anziano, poi ci spostiamo nella foresta con un breve sentiero in un altro punto di osservazione dove c’è un ranger che chiama gli oranghi per dargli del cibo ma non vengono.

Il concetto è che gli oranghi girano per la foresta e trovano il cibo per conto loro, ma se gliene serve ancora sanno che possono trovarlo ad orari fissi nei due punti prestabiliti che abbiamo visto.

Finita l’ora del pasto siamo andati al parcheggio per decidere cosa fare con la ns guida ma non c’era più perchè era partita per l’altra meta con gli altri due turisti.

L’ingresso del parco è ad 1,3 km dalla zona dei pasti.

Sono andato dai ranger per spiegare il ns problema e mi hanno detto che potevamo restare al gate fino alle 14 e si sono offerti di darci un passaggio in moto.

Cosi siamo rimasti circa 4 ore vicino al gate un po’ accampati, abbiamo mangiato il ns cibo della colazione e alle 14 ci siamo incamminati verso la zona dei pasti degli oranghi mentre il tempo stava peggiorando velocemente.

Alle 14:30 i ranger ci hanno portati subito nella foresta perchè minacciava pioggia e la visibilità era così peggiorata da sembrare sera. C’erano già sul posto un orango adulto e una madre con il piccolo e poi è arrivato anche un orango giovane. Belle scene ma quasi impossibile fare foto per il buio causato dalla tempesta in arrivo.

Dopo un quarto d’ora ha cominciato a piovere e ci siamo precipitati verso il principale punto di visione perchè è coperto da una grande tettoia. La pioggia era fortissima e i ranger non hanno dato cibo agli oranghi che si erano riparati chissà dove.

Alle 15:45 fortunatamente è arrivata la ns macchina per prenderci (sotto un diluvio) e siamo tornati in albergo.

Alla sera siamo usciti a vedere un bellissimo tramonto e poi a cena al famoso Top Spot, un food court di solo pesce che si trova sul tetto di un parcheggio dietro l’albergo Pullman.

Posto enorme e molto affollato di asiatici. Tanti banchi del pesce dove si sceglie cosa mettere in pentola. Katy ha preso un piatto di enormi gamberoni mentre io un piatto di calamari che non sono riuscito a finire, più riso, per 65 RM, più 10 RM per due spremute di frutta. In questi posti i venditori di bevande sono diversi dai venditori di cibo.

Poi solito giretto sul lungofiume e ritorno in albergo sotto qualche goccia di pioggia.

Abbiamo scoperto solo questa sera che la via del nostro albergo è piena di ristoranti uscendo dall’albergo e girando a sinistra, mentre noi abbiamo sempre girato a destra verso il lungofiume.

GIO 12/5 – KUCHING – Sarawak Cultural Village e crociera sul fiume – (tempo bello e breve temporale pomeridiano)

Sveglia alle 6:45, giretto per il lungo fiume in una bella mattinata di sole e alle 9 siamo andati all’Hotel Margherita per pagare la gita delle 9:15 per il Sarawak CV. Minibus e circa un’ora di strada. Giro per alcune case tradizionali (long house) e spettacolo carino alle 11:30, molto bello il panorama circostante.

Abbiamo pranzato fuori dal Sarawak perchè si può entrare e uscire quanto si vuole e la spiaggia di Damai è proprio davanti al Sarawak. La spiaggia di Damai non è granchè e non c’è un paesino ma solo residence, per cui per passeggiare sul lungomare bisogna entrare in un residence. Davanti al parcheggio dei bus c’è un food court molto economico.

Dopo pranzo (30 RM in due compreso da bere) siamo entrati nel residence per passeggiare un po’ e poi siamo tornati al Sarawak per vedere le ultime case tipiche. Alle 15:15 abbiamo ripreso il minibus per tornare all’hotel Margherita.

Veloce sosta in albergo e alle 17 siamo usciti per andare a fare la crociera sul fiume a bordo di una nave abbastanza grande che parte alle 17:30 e torna alle 19 circa. Costa poco (60 RM a testa) con succo di frutta a volontà e un dolcetto, ma il paesaggio è monotono e non mi sento di consigliarla.

Dopo siamo andati nello shopping center di piazza Merdeka dove abbiamo cenato, poi siamo tornati in albergo.

VEN 13/5 – KUCHING – Matang Wildlife Center – (tempo bello)

Sveglia alle 6:45, colazione con i nostri biscotti e alle 8:30 partenza con autista privato verso il Magang Wildlife Center che è un centro a 22 km da Kuching che si occupa della riabilitazione di animali selvaggi, per poi lasciarli andare in cattività dopo la guarigione. Il centro è all’interno del Kubah National Park. E’ una gita costosa perchè ci va poca gente.

Dalla sede del centro inizia un sentiero circolare nella foresta, da fare con scarpe chiuse, che passa vicino a gabbie/pozze/voliere con vari animali, tra i quali gli uccelli con il doppio becco (hornbill) che sono gli uccelli nazionali del Sarawak, e parecchi oranghi.

Il giro di un’ora circa è piacevole perchè il posto è bellissimo, ma molti animali sono in gabbie troppo piccole e questo non ci è piaciuto. Alcuni oranghi e degli orsetti sono in recinti molto grandi e si guardano da piattaforme sopraelevate.

Nella tarda mattinata siamo tornati a Kuching facendoci lasciare al bel museo etnografico.

Pranzo in uno shopping center, giro per Indian Street e io e Katy ci siamo divisi: lei a fare shopping e io a girare un po’ prima di rientrare in albergo. Nei vari giri ho scoperto un bellissimo grande parco con laghetto e collinette nella zona del monumento degli eroi.

Verso le 17 sono tornato con Katy nel parco e poi siamo andati sul lungo fiume per il tramonto che non c’stato.

Cena ancora al Top Spot, giretto sul lungo fiume e albergo.

Domani alle 5 verrà a prenderci l’autista di oggi.

Indonesia

SAB 14/5 – 2 VOLI: KUCHING / KUALA LUMPUR + KL / YOGYAKARTA (tempo bello, pioggia in serata)

Volo Kuching-Kuala Lumpur: AirAsia AK5231, partenza 7:00, arrivo 8:45

Volo Kuala Lumpur – Yogyakarta: AirAsia AK346, partenza 9:45, arrivo 11:20 ora locale (ora Malesia 12:20)

Sveglia alle 4:15, preparazione con calma e alle 4:50 siamo scesi nella hall per il check-out e l’autista era già arrivato. Il tragitto fino all’aeroporto è durato meno di 15 minuti.

Sono andato ad uno sportello Air Asia per chiedere un loro intervento a KL per aiutarci a prendere il volo seguente poichè c’era solo un’ora di transito, ma hanno detto che non potevano fare nulla su KL.

Pratiche e controlli velocissimi, nessuno ha chiesto di controllare il peso e le dimensioni degli zaini. Volo puntuale e tranquillo. In aereo ho chiesto ad una hostess se poteva dirmi almeno il gate di partenza del volo per Yogyakarta ma non è stata in grado di appurarlo.

Comunque all’arrivo ci siamo mossi velocemente facendo molta strada, passando il controllo passaporti e due controlli con il metal-detector, e siamo arrivati in perfetto orario al gate che avrebbe dovuto aprire alle 9:05. Tutto è filato liscio come l’olio senza code. Questo era il pezzo di viaggio più complicato e azzardato, ma ha funzionato.

In effetti il volo in partenza era in ritardo e siamo saliti in aereo alle 9:45. Siamo poi arrivati a Yogyakarta in ritardo di almeno 40 minuti a causa di innumerevoli giri che la torre di controllo ha fatto fare al nostro aereo.

Yogyakarta

Veloci pratiche e nessun visto da pagare. ATTENZIONE: Air Asia arriva al terminale B che non ha l’ufficio cambi, per cui bisogna camminare per 200/300 metri fino al terminale A e lì cambiare i soldi e comperare il buono per il taxi, nel nostro caso 80000 rupie.

L’aeroporto è vicino alla città ma il traffico è caotico e lento e ci si mette molto per arrivare in centro.

Il tassista ha avuto molte difficoltà a trovare il nostro albergo e quando ci siamo arrivati abbiamo capiamo perchè: l’Hotel Mango Tree Dipudjo (prenotato con Booking.com) è una guesthouse in fondo ad un vicoletto perso nel nulla. Immediatamente la sistemazione non ci è piaciuta per niente, la camera era umida e con i muri scrostati, non c’era il balcone previsto perchè era al piano terra, l’aria condizionata non funzionava. Abbiamo disdetto la camera e ce ne siamo andati via subito sotto un sole pazzesco e caldo boia. Abbiamo scoperto che i semafori non prevedono i pedoni e i marciapiedi quasi non ci sono. L’ Hotel Mango Tree Dipudjo ha poi cercato di fare il furbo dicendo a Booking.com che non ci eravamo presentati e chiedendo l’accredito della prenotazione, ma abbiamo chiarito con Booking.com che avevamo lasciato subito l’albergo perchè i servizi non erano quelli promessi all’atto della prenotazione e quindi non ci è stato addebitato nulla.

Abbiamo cercato alloggio in un bel albergo ma era pieno e Katy mi ha aspettato lì mentre io giravo. Con molte difficoltà ho trovato una camera all’hotel Airlangga in Prawirotaman 6-8, albergo con piscina che ha visto tempi migliori e comunque molto mal gestito.

Solo in serata abbiamo scoperto che questa è una delle due principali vie turistiche, con una infinità di alberghi, ristoranti, bar con spettacoli di musica e agenzie turistiche.

Noi comunque abbiamo deciso di non restare lì ma di cercare una sistemazione più centrale. Intanto ci siamo diretti a piedi verso la reggia del sultano e poi in risciò siamo andati nella principale via centrale: Malioboro.

A Malioboro c’era un caos indescrivibile, forse perchè era sabato pomeriggio. Comunque l’abbiamo percorsa a lungo spesso a spintoni finchè non abbiamo visto l’hotel Mutiara Malioboro e abbiamo prenotato 3 notti lì, nel loro palazzo ‘’old’’, al prezzo speciale di 585000 rupie a notte.

Abbiamo ancora girato per la via Malioboro sempre in mezzo ad un caos incredibile (c’è un abisso tra Malesia e Indonesia) e infine, con un risciò a motore e sotto un po’ di pioggia, siamo tornati all’albergo. In una agenzia davanti all’albergo ho prenotato una gita a Prambanan per domani pomeriggio.

Per cena siamo andati nella nostra via scoprendo che è la terra del bengodi del turista occidentale dove si trovano facilmente anche cibi europei.

Mangiato bene (io beef alla Strogonoff) in un bel ristorante della nostra via Prawirotaman, citata anche dalla LP.

Poi giretto lungo la via molto vivace e in albergo.

Ho cambiato un po’ di soldi in uno degli innumerevoli cambia valute.

DOM 15/5 – YOGYAKARTA – Prambanan (tempo bello)

Sveglia poco prima delle 7 e abbiamo cercato di fare colazione ma tutti i posti erano chiusi fino alle 8. Girando abbiamo visto un bel mercato sia coperto che scoperto, già pieno di gente. Alle 8 abbiamo fatto una faraonica colazione in un posto elegante vicino all’albergo che ci è costata come un pranzo: 140000 rupie.

Poi abbiamo preso un taxi e con gli zaini ci siamo trasferiti all’hotel Mutiara prenotato ieri. La ns camera 317 era già pronta. Bella camera ben attrezzata. Ho lasciato soldi e passaporti nella cassetta di sicurezza della reception.

Siamo andati in risciò alla reggia del sultano della quale si visitano pochissime parti, visto spettacolo di balletto molto monotono compreso nel biglietto d’entrata e poi siamo andati a piedi fino al Water Castle attraversando un bel quartiere di casette. Il castello non dice niente ed è diroccato.

Con un lento risciò ci siamo fatti portare nell’altra strada turistica che si chiama Sosrowijayan, traversa della Malioboro, ed è piena di agenzie di viaggi e alberghi e guesthouse e ristoranti. Il prezzo di una macchina con autista per 10 ore è uguale per tutte le agenzie ed è di 500000 rupie. Abbiamo pranzato nella via e siamo tornati in albergo in attesa che passassero a prenderci alle 14, poi arrivati alle 14:25, per andare a Prambanan. Traffico terribile e abbiamo impiegato poco più di un’ora. Biglietto d’ingresso molto caro: 234000 rupie a testa.

Templi bellissimi e foto a volontà, anche perchè prima era nuvoloso, poi ha piovuto e poi è uscito il sole. Siamo stati molto a lungo nel gruppo dei templi principali e velocemente negli altri. Comunque il tempo che avevamo è stato sufficiente. Non c’è stato alcun tramonto colorato a causa di grandi nubi. Il tramonto qui arriva presto verso le 17:30. In Indonesia hanno un fuso orario assurdo.

Alle 18 ci siamo ritrovati tutti al pulmino e siamo tornati in città in circa 50 minuti.

Ho fatto un po’ di conti e ho visto che devo cambiare ancora 100 euro per fare le gite che ho in mente più il balletto.

Cenato nello stesso posto del pranzo, giretto in una vietta piena di localini e pensioncine, parlato con un’agenzia e ritorno in albergo. Solito grande caos nella via Malioboro. Dai soldi in cassetta ho prelevato 100 euro da cambiare domani.

LUN 16/5 – YOGYAKARTA – Borobudur (tempo bello, poca pioggia in serata)

Colazione in albergo e verso le 8:30 ricerca di un risciò a motore per andare alla stazione dei bus di Jombor per prendere il bus per il tempio di Borobudur. Nessun risciò voleva portarci a Jombor e poi abbiamo scoperto che è lontanissimo da Malioboro mentre nella mappa turistica sembrava vicino.

Alla fine abbiamo preso un taxi e ci siamo fatti portare direttamente a Borobudur per 300000 rupie per circa 40 Km e un’ora di viaggio.

Anche qui l’ingresso è molto caro: 260000 rupie a testa. Fanno mettere anche qui il sarong a chi, come me, ha i calzoni corti. C’era molta gente, specialmente scolaresche. Tanti hanno voluto fare foto con noi. Il posto è molto bello con tanto verde ben curato attorno.

Il tempio è su una collinetta ed è bellissimo. Non pensavamo che fosse cosi finemente lavorato. Abbiamo fatto tutto il percorso canonico attorno alle varie continue terrazze del tempio, fino in cima dove ci sono gli stupa. Fortunatamente c’era un bel sole. Fare foto senza la gente era praticamente impossibile.

Alla fine della visita dopo poco più di 2 ore siamo andati nei due musei (non particolarmente interessanti, tranne che per la serie di foto di come era il tempio prima dei restauri) e abbiamo pranzato con gelati nel bar vicino ai musei.

All’uscita bisogna per forza percorrere un camminamento lunghissimo in mezzo alle bancarelle che vendono tutte la stessa merce.

Per andare alla bus station e prendere il bus per Yogyakarta conviene prendere un risciò perchè non è affatto vero che la bus station è vicina al tempio: abbiamo speso 10000 rupie.

Il bus piccolo e sgangherato è partito quasi subito, costo 25000 rupie a testa e poco più di un’ora di viaggio. Al capolinea Jombor abbiamo preso il bus cittadino 2A che ci ha portati in Maliboro con fermata davanti all’ufficio turistico.

Sul bus abbiamo conosciuto una ragazza spagnola che tornava da 6 mesi in Australia e andava direttamente al vulcano Bromo.

Siamo tornati in albergo e io sono uscito poco dopo per prenotare la macchina con autista per domani (10 ore per 500000 rupie) e lo spettacolo di balletto a Prambanan (biglietti VIP a 375000 rupie l’uno). Ho cambiato altri 150 euro a 14952.

Verso le 19:30 siamo andati al ristorante, buona cena con 2 birrone, giretto, poi albergo.

Ci siamo abituati a Jogja (come la chiamano qui) e non ci sembra più cosi invivibile come all’inizio. Sempre tanta gente in giro con ristorantini per strada che si creano e spariscono in un attimo, mangiando per terra sulle stuoie.

Dobbiamo riconoscere che effettivamente si possono fare le due escursioni al Borobudur e a Prambanan in giornata perchè le ore sono sufficienti.

MAR 17/5 – YOGYAKARTA – tanti posti in auto con autista + balletto ( tempo bello, a volte nuvoloso)

Lungo giro in auto con autista per 10 ore per 500000 rupie (più 50000 di mancia). Il costo è irrisorio. Bellissima macchina e bravissimo, gentile e disponibile autista. Ho prenotato auto e balletto Ramayana (teatro all’aperto a Prambanan davanti ai templi illuminati) con la Kartika Trekking – Jogja Tour in Jl. Sosrowijayan 8, Yogyakarta. L’autista si chiama Yanto e parla inglese.

L’itinerario l’ho deciso io e approvato dall’agenzia. Partenza alle 8 dal ns albergo.

Prima tappa Imogiri per vedere il santuario delle tombe dei sultani. Purtroppo il martedì sono chiuse ma la lunghissima scalinata e la zona in cima sono belle.

Seconda tappa Kaliurang per vedere il vulcano Merapi che però era completamente avvolto da nuvole basse. Per entrare nella foresta e andare al belvedere bisogna pagare 151000 rupie (gli indonesiani 6000) e il sentiero Promojiwo è ripidissimo per arrivare in cima ad una collinetta.

Terza tappa le risaie sulla strada per Prambanan.

Poi la visita, molto interessante a 5 dei templi minori attorno a Prambanan con sosta per il tramonto nel tempio di Ijo su una collina.

Infine l’autista ci ha lasciati davanti al teatro all’aperto di Prambanan per vedere il famoso spettacolo Ramayana Ballet dalle 19:30 alle 21:30. Abbiamo preso i posti VIP da 375000 rupie l’uno ed erano posti ottimi. Al teatro siamo arrivati alle 18 e abbiamo cenato nel ristorante a buffet accanto al teatro al costo di 110000 rupie a testa. Bellissima la visuale dei templi illuminati.

Lo spettacolo ci è piaciuto molto e non ci siamo annoiati.

Ci hanno dato in omaggio una bottiglietta d’acqua e un bel soprammobile forse d’argento.

Per tornate in albergo avevamo prenotato un passaggio in bus/taxi in uno sportello accanto alla biglietteria del teatro e costa 40000 rupie a testa.

Siamo tornati in albergo verso le 22:10.

Considerato il bassissimo costo dell’auto con autista (35 euro), il caos del traffico, la mancanza di indicazioni stradali, il caldo, la possibilità di pioggia e la guida a sinistra, ritengo assurdo noleggiare una moto.

MER 18/5 – VOLO YOGYAKARTA / KUALA LUMPUR (tempo bello)

Volo AirAsia: AK347, partenza 11:45, arrivo 15:15

Hotel Le Apple Boutique, No. 160, Jalan Ampang, Kuala Lumpur, 50450, Malesia

Ho pagato l’albergo dandogli anche le ultime 38300 rupie rimaste. Con il taxi dell’albergo siamo partiti alle 9 per l’aeroporto terminal B. Veloci procedure e nessun problema di peso/volume del bagaglio a mano. Solito servizio a pagamento: noi eravamo gli ultimi ed era finito quasi tutto, per cui io non ho mangiato niente.

Lunga coda a KL terminal KLIA2, per il controllo passaporti. Comperato buono per il taxi nell’apposito ufficio (85 MR) e circa un’ora di viaggio per arrivate in albergo. Ho chiesto se potevo tenere la camera domani sera fino alle 23 ma mi hanno detto di no: casomai a metà tariffa solo fino alle 19. Allora ho preso la camera per due notti perchè cosi siamo molto più comodi con il bagaglio e noi stessi.

Siamo andati all’acquario (Acqualandia) molto bello usufruendo dello sconto over 60 e poi siamo andati allo Sky Bar per prenotare un tavolo fronte alle Petronas per domani sera alle 19.

Giretto nel solito bellissimo parco ai piedi delle torri, spettacolo delle 20 un po’ sottotono delle fontane, buona cena sotto lo shopping center accanto al nostro albergo, ritiro in albergo dello zainetto che avevamo lasciato una decina di giorni fa e poi in camera.

Ancora una volta KL ci ha stupiti con la sia modernità e la sua bellezza.

GIO 19/5 – KUALA LUMPUR – (tempo bello)

Abbiamo tenuto la camera anche per questa notte, anche se andremo via alle 22:30. Ci alziamo con calma, colazione in camera e poi con metrò fino alla Sentral e da lì taxi a tariffa prefissata dall’apposito sportello (16 RM) siamo andati al Bird Park nella zona di Lake Gardens.

Il parco degli uccelli con immense voliere è meraviglioso ed enorme e ci vogliono almeno 2 ore per visitarlo. Costa 50 RM a testa ma li vale tutti ed anche di più. Abbiamo incontrato numerose scolaresche. Ancora una volta KL ci ha stupiti.

Da Bird Park è possibile arrivare al lago del Lake Garden girando a sinistra, seguire la strada per un centinaio di metri e scendere per una scalinata che si incontra a sinistra.

La zona del lago è bellissima e curatissima e dal lago è possibile arrivare a Sentral a piedi in una ventina di minuti seguendo il lago verso sinistra e le indicazioni per Sentral, ma suggerisco di costeggiare il lago anche verso destra verso una grande piazza coperta perchè merita una visita.

Abbiamo pranzato in un baretto sul lago verso destra e poi siamo andati a piedi a Sentral.

In metropolitana siamo andati nel quartiere cinese per alcuni acquisti, poi al vicino Central Market che è un vero paradiso per i turisti a caccia di souvenir.

Sempre in metropolitana siamo tornati in albergo verso le 15:30 per docce e preparazione bagagli.

Alle 18:15 siamo usciti per andare a piedi nel vicinissimo parco delle Petronas e attendere le 19 per andare allo Skybar dell’hotel Traders. Il tavolo/postazione era fronte vetrata sulle torri, come prenotato il giorno prima.

Vista magnifica che via via cambiava con l’arrivo del buio e lo spettacolo delle fontane colorate. Oltre agli aperitivi abbiamo anche cenato con prezzi abbordabili: 2 aperitivi, 1 succo d’arancia, 2 piatti di cibo per 184 RM (184:4,35=42,30 euro). Il ‘’tavolo’’ era a nostra disposizione dalle 19 alle 21:30 ma poco prima delle 21 siamo andati via pienamente soddisfatti del tempo trascorso al 33° piano.

Passando accanto alle fontane abbia scoperto che anche alle 21 fanno lo spettacolo di suoni/luci/acqua della durata di circa 10 minuti (2 brani musicali) e quindi probabilmente lo fanno ogni ora. Gli spettacoli sono sempre belli ma a volte sono bellissimi: va a fortuna perchè cambiano a rotazione.

Dall’albergo alle 22:30 abbiamo preso il taxi prenotato con l’albergo per 100 RM e in circa 45 minuti siamo arrivati all’aeroporto.

Lunga coda di un’ora alla Qatar per quelli che come noi non avevano fatto il check-in online (c’è una coda apposta per quelli che hanno fatto il check-in online e hanno bagaglio da imbarcare), nessun problema per il ns bagaglio a mano che hanno pesato e che era di 9,7 Kg (il mio, quello di Katy non si sa ma era simile al mio). Credo che non abbiano fatto storie per il peso perchè avevamo solo il bagaglio a mano. C’è un controllo con il metal detector anche per accedere al gate. Praticamente siamo stati a lungo in ballo con check-in e controlli, quindi è meglio arrivare all’aeroporto con almeno 3 ore di anticipo.

Partenza del volo puntuale alle 2 di notte. Eravamo in fondo all’aereo in posti da 3 ma senza il terzo. Solita dotazione di mascherina, calze, coperta, cuscino. Volo con parecchia turbolenza e difficile dormire.

La Malesia ci ha stupiti per la sua modernità e il buon gusto ed in questo KL non è molto lontana da Singapore. La vita costa poco ma i servizi che abbiamo potuto vedere sono ottimi. Se non fosse per il clima la Malesia sarebbe un bellissimo paese dove vivere.

Sia dall’aereo che nei viaggi in macchina/bus abbiamo visto immense coltivazioni di palme, pensiamo per estrarre l’olio di palma.

VEN 20/5 – VOLO KUALA LUMPUR / MALPENSA VIA DOHA

Volo Kuala Lumpur – Doha: Qatar Airways, terminal M, QR853, partenza 2:00, arrivo 4:20, durata 7:20

Volo Doha – Malpensa, QR127, partenza 7:00, arrivo 12:35, durata 6:35

Arrivati in Italia lo smartphone di Katy non aveva collegamento e abbiamo scoperto poi che tutto il credito di 20,75 euro era stato esaurito dalle telefonate che ci facevano dei call center italiani ai quali Katy non aveva mai risposto, ma lo stesso avevano un costo esorbitante a causa del servizio ”ti ha cercato…”. Katy ha poi parlato con Wind e ha disabilitato tutti i servizi.

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