Se siete fan dell’architettura brutalista, a meno di un’ora dall’Italia c’è un grattacielo che dovete assolutamente scoprire

Se siete appassionati di architettura brutalista, c’è una destinazione imperdibile che potreste raggiungere facilmente dall’Italia, la Genex Tower di Belgrado. Nota anche come Porta Occidentale, questo grattacielo rappresenta una delle testimonianze più emblematiche e audaci del brutalismo jugoslavo.
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Genex Tower Belgrado: storia e caratteristiche architettoniche
Progettata dall’architetto Mihajlo Mitrović e completata nel 1980, la Genex Tower sorge nel quartiere di Novi Beograd. La struttura, composta da due torri unite da un ponte panoramico, domina l’area circostante con i suoi 117 metri d’altezza (fino a 140 metri se consideriamo l’antenna e il ristorante girevole mai entrato in funzione).
Originariamente progettata per ospitare uffici e appartamenti residenziali, la torre prende il nome dal gruppo Genex, uno dei giganti commerciali della ex Jugoslavia. La torre occidentale, la più alta delle due, ospita appartamenti, mentre quella orientale era destinata a uffici commerciali. Il ponte panoramico tra le due strutture, posizionato al 26° piano, era destinato a ospitare un ristorante girevole, che però non è mai stato utilizzato, diventando però un dettaglio iconico della struttura.
Perché visitare la Genex Tower
La Genex Tower è un simbolo. La sua struttura brutalista, caratterizzata da imponenti blocchi di cemento a vista e forme geometriche rigorose, incarna perfettamente lo spirito architettonico e ideologico dell’epoca socialista jugoslava. Sebbene l’estetica brutalista sia spesso oggetto di dibattito, negli ultimi anni la Genex Tower è diventata meta di appassionati, fotografi e studiosi da tutto il mondo, attratti proprio dalla sua unicità e dal fascino decadente.
Passeggiando attorno all’edificio, è possibile cogliere dettagli architettonici peculiari come la disposizione asimmetrica delle finestre, i giochi di luce e ombra generati dal cemento grezzo e l’effetto sorprendente della struttura sospesa tra le due torri. Per gli amanti della fotografia urbana e architettonica, la Genex Tower è una meta d’obbligo, ricca di scorci e atmosfere suggestive, quasi distopiche.
Come raggiungere Belgrado dall’Italia
Numerose compagnie aeree offrono voli diretti dalle principali città italiane come Roma, Milano, Venezia, Bologna e Napoli. Il tempo medio di volo si aggira intorno a un’ora e mezza, rendendo la capitale serba una meta facilmente raggiungibile per un breve viaggio.
L’Aeroporto Internazionale Nikola Tesla dista circa 18 chilometri dal centro città e da lì è possibile raggiungere la Genex Tower con taxi, autobus o servizi privati. I taxi sono convenienti, il tragitto dall’aeroporto alla torre richiede circa 15 minuti.
Esistono anche collegamenti via terra in autobus e treno, ma con tempi di viaggio decisamente più lunghi rispetto ai voli diretti, che si aggirano dalle 10 alle 15 ore (a seconda della città di partenza).
Belgrado oltre la Genex Tower
La capitale serba offre un intrigante mix tra storia antica e recente, vivace vita notturna e una gastronomia ricca di sapori balcanici. Dopo aver esplorato il simbolo brutalista della città, non si può non passeggiare per Kalemegdan, il parco che ospita l’antica fortezza di Belgrado, o scoprire Skadarlija, il quartiere bohémien pieno di ristoranti tradizionali e locali caratteristici.
il Museo Nazionale custodisce una collezione significativa di opere d’arte serbe ed europee e la Chiesa di San Sava, una delle chiese ortodosse più grandi al mondo, è nota per la sua straordinaria architettura e per i suggestivi mosaici interni. Belgrado sorge alla confluenza di due fiumi, la Sava e il Danubio. La loro unione rappresenta uno degli aspetti più caratteristici e scenografici della città, così il lungofiume è un luogo particolarmente suggestivo e popolare tra abitanti e turisti