Malesia e Borneo malese 2
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Volo aereo prenotato a marzo con Emirates Airline ( 1800 euro ) per 4 persone da Milano Malpensa a Kuala Lumpur e ritorno.
Partiamo il 4 giugno, imbarco regolare, viaggio tranquillo con tappa intermedia a Dubai. Arrivati a Kuala Lumpur, ci spostiamo all’aeroporto domestico (KL2), utilizzando il collegamento ferroviario (30 minuti per 2,5 MyR a testa) dove prenderemo il volo della Air Asia per Kuching, capitale del Sarawak!
Arriviamo alle ore 16 veramente stravolti, tre voli di seguito sono veramente massacranti! Attendiamo l’autista del Tune Waterfront hotel, due camere per 4 notti MYR 712 senza colazione, prenotato dall’Italia. Dall’aeroporto al centro città non ci sono mezzi pubblici, solo taxi. Kuching è una città abbastanza grande ma molto tranquilla, ordinata e pulita, sicuramento con tenore di vita superiore ad altre città asiatiche visitate. L’hotel si trova vicino al fiume, possiamo definirlo passabile vista l’ottima posizione e buoni bagni ma le camere sono un po’ piccole e quella delle figlie non è pulitissima, tanto che chiedono di cambiarla. Appena arrivati la stanchezza è tanta quindi decidiamo di andare tutti a riposare.
Per cena decidiamo di mangiare al Top Spot, consigliato da altri viaggiatori, nei loro racconti e anche dalla Lonely Planet. Non è lontano dal nostro hotel, lo raggiungiamo a piedi seguendo le indicazioni della mappa della città, si trova all’ultimo piano di un enorme palazzo. I primi piani sono destinati a parcheggio per auto, il tetto a veranda è una grande piazza dove una moltitudine di bancarelle con cucina annessa sono posizionate ai lati, ognuna espone pesce, carne, verdure, griglie e fornelli, il centro del piazzale è una moltitudine di tavoli pieni di gente intenta a mangiare.
In quel caos organizzato decine di cameriere, in parte con il capo coperto dal velo, servono ai tavoli vassoi traboccanti di granchi, crostacei, pesce fritto. Una volta conquistato un tavolo (non è semplice), si va poi a scegliere il cibo fresco esposto in una delle tante bancherelle … noi ordiniamo granchi, pesce, verdura bollita e riso, tutto molto buono con una modesta spesa di 187 MYR in quattro.
SABATO 6 GIUGNO
Sveglia e colazione in un bar sul fiume molto carino, con musica tipica malese in sottofondo, un locale per turisti occidentali e quindi piuttosto caro. La colazione a Kuching è problematica perché i locali aprono tutti tardissimo, non prima delle 9 e spesso prima che ti abbiano servito qualcosa, sono quasi le 10!
Giornata dedicata alla visita della città, nel nostro tour a piedi lungo il fiume ci imbattiamo in una gara di canto tra giovani del posto, pare che da queste parti sia una consuetudine.
Un passaggio nel caratteristico quartiere cinese per bere qualcosa poi prendiamo una piccola barca ( 16 MYR ) che attraversa il fiume, portandoci nell’altra sponda, dove ci sono i palazzi istituzionali e un meraviglioso giardino botanico. Pranzo in uno dei tanti locali che si trovano a semicerchio nei pressi del fiume, spendendo pochissimo. Ritornando in hotel contattiamo un taxista con il quale prendiamo accordi per l’escursione del giorno dopo, andata e ritorno per Bau 160 MYR. Cena sempre al Hot Spot, stessa fantastica atmosfera, finiamo la serata in un pub bevendo birra …bevanda non proprio indicata in un paese islamico ma venduta ovunque a prezzi piuttosto alti!
DOMENICA 7 GIUGNO
Sono le otto di domenica ed è veramente un problema trovare un locale aperto che serva anche colazioni occidentali. Il viaggio in taxi è comodo ma lungo, fino alle grotte sono 50 km circa.
Prima tappa la grotta del vento, ticket 37 MYR per quattro, è consigliato portare le torce perché l’ingresso è totalmente nell’oscurità, poi salendo una ripida scala si entra in una immensa grotta illuminata dalla luce naturale che entra da una grossa apertura nella roccia. La luce che entra è sufficiente per far crescere all’interno alcune piante e muschi vari, l’atmosfera è surreale e affascinate, merita di essere vista, il tutto si visita in un’ora circa.
La seconda tappa è la grotta delle fate, tutta un’altra storia. Totalmente al buio molto umida e invasa da un forte cattivo odore, causato dal guano dei numerosi pipistrelli, inquietante.
A cena, la scelta cade su un ristorante sul fiume “ Little Lebanon “ dove mangiamo bene con una spesa contenuta (102 myr). Rientro in hotel, partita a marafone fino a mezzanotte… poi i vecchi a letto e i giovani alla scoperta della vita notturna sul lungo fiume di Kuching!
LUNEDì 8 GIUGNO
Solita difficoltà per fare colazione, alle 10 riusciamo a trovare un bar aperto, è un locale già visitato il primo giorno, il James Brooke Bistrot (36 myr). Il tentativo di cambiare i dollari in una banca fallisce, l’impressione è che non si fidano, ci dirottano in un ufficio di cambio all’interno di un centro commerciale dove dopo tante domande, fotocopie dei passaporti e visione accurata delle banconote una per una ci danno una pila di soldi malesi, che anche noi visioniamo bene prima di allontanarci dal banco… quando ci vuole ci vuole! Nella mattinata andiamo negli uffici della direzione del Bako National Park per prenotare e pagare la prossima tappa, due giorni di soggiorno nei loro bungalow all’interno dell’omonimo parco (150 myr).
Alle 13.15 abbiamo appuntamento con un taxista (120 myr) contattato in precedenza, che ci poterà al “Semenggoh Wildlife Centre”, la riserva naturale per la riabilitazione degli oranghi, ingresso 35 myr per 4 biglietti. Una volta entrati nel parco, subito una grande delusione …siamo veramente in tanti e tutti assiepati sotto una tettoia in attesa dei selvaggi oranghi! Alle 10 il guardaparco fa muovere la massa di gente lungo un sentiero e contestualmente invia segnali agli oranghi “che è ora del pranzo”. Noi ci fermiamo ancora un po’ assieme a pochi altri visitatori, vicino alla tettoia e siamo premiati subito dall’arrivo di un bel esemplare di orango, ovviamente tante foto, poi raggiungiamo il gruppo. La delusione iniziale diminuisce perché gli oranghi sono tanti e sono molto vicini a noi, uno spettacolo meraviglioso, ovviamente i guardaparco vigilano sempre sulla nostra sicurezza!
Rientriamo a Kuching e per cena andiamo al ristorante vietnamita dove mangiamo bene ma la spesa è più alta del solito (194 myr).
MARTEDì 9 GIUGNO
Si parte per la nuova destinazione, il Parco naturale di Bako. Prendiamo un taxi dall’hotel alla stazione dei bus ( 30 myr ) poi il bus per Bako (14 myr ). In realtà si poteva evitare il taxi perché il bus una volta partito attraversa la città passando anche davanti al nostro hotel.
Arrivati al piccolo porto di Bako bisogna salire sulla barca diretta alla riserva naturale. Ci accorgiamo che rispetto alle indicazioni della LP tutto è cambiato, le barche non sono collettive ma più piccole, per singole famiglie e quindi costano di più (80 myr solo andata), il biglietto d’ingresso al parco costa 67 myr. Il viaggio in barca è piacevole, il fiume è meraviglioso e molto ampio, durante la navigazione incrociamo una scimmia nasica che nuota da riva a riva controllata a distanza da un altro gruppo scimmie che abbarbicate su un grande albero, controllano l’attraversata dell’amica avvertendola di eventuali pericoli ( noi ). Arrivati al parco ci registriamo presso la direzione, il bungalow sarà disponibile dalle ore 14 e quindi decidiamo fare un primo trekking lungo uno dei tanti sentieri ben segnalati, non prima di aver annotato presso la direzione, il percorso da noi scelto. Iniziamo il cammino sotto la pioggia, che continuerà per tutto il tragitto; visto che ormai era tardi avevamo l’intenzione di fare il percorso denominato “giallo” ma in realtà ci troveremo per errore a fare un percorso più lungo, il “rosso” di 6 km, quindi faremo rientro alla base alle 14.15, bagnati fradici e affamati. Pranzo presso il self-service nell’area comune dei ranger (74 myr), che poi è l’unico posto dove si può mangiare. Dopo pranzo finalmente otteniamo il bungalow, è una sistemazione immersa nella foresta, in legno, piuttosto grande, divisa in due camere separate e indipendenti, con ingresso e bagno. Davanti al ristorante c’è un’ampia spiaggia ma oggi non c’è il sole… peccato! Il clima è molto umido, nulla si asciuga e si suda ad ogni minimo movimento. Fino alle 16 c’è molta gente in giro, in particolare nei pressi della struttura dei ranger, sono in gran parte escursionisti giornalieri, ma poi dopo la partenza delle ultime barche tutto è più tranquillo, rimangono solo quelli che pernottano nel parco.
Cena sempre a buffet, stesse pietanze del pranzo e visto che non c’è altro da fare giochiamo a carte nel salone del ristorante, che diventa sala tv e sala ritrovo fino alla chiusura delle … 21 !!! Tutti a nanna cullati dai suoni della foresta.
MERCOLEDì 10 GIUGNO
Dopo una colazione in stile… asiatico, poco differenziata dal pranzo e cena, si parte per il secondo trekking, questa volta abbiamo scelto un sentiero che porta ad una spiaggia. Quando arriviamo troviamo altri escursionisti e poco dopo arrivano purtroppo delle barche cariche di turisti giornalieri, prevalentemente cinesi. Inizia a piovere ma nonostante ciò riprendiamo il trek per rientrare al bungalow. Dopo pranzo un po’ di riposo, poi i vecchi partono per un altro trekking e i giovani occupano il tempo tra il lodge e locali comuni del parco. Questa volta scegliamo il sentiero che ci porterà sulla cima di un promontorio da dove si gode uno splendido panorama di tutta la baia. Al rientro raggiungiamo la spiaggia davanti al ristorante che con la bassa marea è diventata immensa e spettacolare, abbiamo anche la fortuna di incontrare un folto gruppo di scimmie nasiche composto da un maschio ed un harem di femmine intente a mangiare foglie di un enorme albero.
GIOVEDì 11 GIUGNO
Oggi si riparte, ci dispiace andarcene perché il posto è veramente molto bello, destinazione Santubong. Il ritorno in barca (80 myr) è piacevole, anche perché c’è il sole e il Bako è meraviglioso così. Arriviamo a Kuching in bus (14 myr) precisamente alla stazione centrale, da dove partono gli autobus per tutte le località del Sarawak. Il bus per Santubong (32 myr) partirà dopo due ore quindi decidiamo di andare a pranzo in un centro commerciale dove cambiamo anche un po’ di denaro.
Il viaggio in bus durerà un’ora, in compagnia di un simpatico autista. A Santubong pernottiamo al Permai Rainforest, in un lodge, immerso nella foresta tropicale a due passi dalla spiaggia (1240 myr per 4 notti con colazione), due camere molto grandi un bel bagno ampio e un disimpegno utile con ampie porte finestre che affacciano sulla jungla! All’interno del resort c’è un ristorante/bar con punto wi fi, con una splendida vista sulla baia, c’è anche una piscina tra le rocce, alimentata da un ruscello!
Un po’ di mare e spiaggia per aspettare lo splendido tramonto che ammiriamo dalla terrazza del ristorante, sorseggiando un buon aperitivo. Buona cena (109 myr) al ristorante del resort e passeggiata serale fino ad un centro commerciale, unico centro della zona con negozi e ristoranti e punto di ritrovo per giovani del posto.
VENERDì 12 GIUGNO
Nottata di piogge intense e temporali, dopo una buona colazione a buffet andiamo a visitare il Sarawak Cultural Village (255 myr). Il tempo rimane pessimo ma il posto merita e anche lo spettacolo di musiche e danze tradizionali organizzato all’ interno è molto bello! Pranzo all’interno del centro culturale (28 myr) e cena al centro commerciale presso il ristorante “Escobar” dove sono in mostra tanti ritratti del noto e ormai defunto, narcotrafficante colombiano…mah! Mangiamo discretamente e spendiamo troppo (200 myr).
SABATO 13 GIUGNO
Oggi c’è il sole e dopo colazione ci dividiamo, le figlie in spiaggia e noi a fare trekking nella foresta. Percorso non lungo ma interessante, abbastanza impegnativo, una grande sudata; ci arrampichiamo con corde, attraversiamo ponti tibetani e guadiamo torrenti! Pomeriggio relax in spiaggia, la sera cena (92 myr) al ristorante del resort, perché piove molto ma anche perché, probabilmente è il migliore della zona.
DOMENICA 14 GIUGNO
Giornata di sole mare e spiaggia, è domenica quindi il resort, la spiaggia e la piscina si riempiono di vacanzieri locali, vengono anche organizzati giochi, tornei e attività in spiaggia e in mare. Oggi ci dedichiamo anche all’organizzazione delle prossime due tappe: Sematan e Kuala Lumpur. Raggiungere Sematan non sarà semplice e neanche veloce, concordiamo con la Reception per un minibus per le 8 del giorno dopo che ci porterà alla stazione dei bus express di Kuching vicino all’aeroporto (120 myr). Piogge intense per tutta la notte!
LUNEDì 15 GIUGNO
Pronti con gli zaini per il trasferimento che ci porterà in 1 ora a Kuching presso la stazione dei bus a lunga percorrenza, da lì, sempre in bus, in due ore (64 myr), raggiungiamo il villaggio sul mare di Sematan. Il bus ci lascia nel piccolo centro, dove c’è il mercato, la stazione e qualche negozio. Per raggiungere il resort, che dista tre km, ci dobbiamo organizzare ma in realtà ci basta chiedere informazioni ad una persona del posto e subito parte un tam tam di voci che ci porterà a conoscere un ragazzo molto disponibile che caricherà noi e gli zaini sulla sua jeep e ci porterà al Palm Beach Resort, gratis perché anche lui sta andando lì, anche l’offerta di una mancia viene rifiutata. Al resort ci viene assegnata una casetta in legno (1.740 myr per 5 notti ) a pochi metri dal mare e dalla piscina. La casetta è divisa in due camere autonome sia per i bagni che per l’ingresso.
Sperimentiamo subito il ristorante (66 myr) che si rivelerà fortunatamente buono, visto che le alternative sono a tre chilometri, in paese. Questo resort è un bel posto ma un po’ isolato. La spiaggia è ampia e sabbiosa, il mare calmo ma non trasparente. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata lungo la spiaggia in pieno relax. Nel resort arriva anche un gruppo di ragazzi, almeno una trentina, tutti atleti di una non ben identificata disciplina sportiva malese. Sono tutti molto giovani quindi accompagnati da allenatori adulti, fanno chiasso ma rallegrano un po’ l’ambiente di solito troppo tranquillo. Verso sera la spiaggia si popola di fastidiosissimi mosquitoes e questa è una delle poche cose negative di questo resort. Dopo cena conosciamo un altro italiano di Padova che è qui da qualche giorno e domani prosegue per il suo viaggio.
MARTEDì 16 GIUGNO
Dopo una discreta colazione affittiamo 4 bici (96 myr) e andiamo a Sematan con l’intenzione di organizzare un giro in barca nelle vicine isole che costituiscono una riserva marina protetta per la nidificazione delle tartarughe. L’idea è suffragata dalle indicazioni della LP che mai come questa volta si riveleranno poco attendibili. In paese cerchiamo un centro o un’agenzia dove è possibile organizzare il tour ma senza alcun risultato. Veniamo avvicinati da un soggetto, un po’ particolare che tra una bevuta e l’altra ci vuole organizzare lui l’uscita in barca con un suo amico. Non ci sembra per nulla affidabile e quindi dopo un inizio di trattative inevitabili, approfittando di un’attesa di 20 minuti, durante la quale lui avrebbe dovuto trovare il capitano della barca, ce ne andiamo via. Rientriamo in hotel per il pranzo e chiediamo in reception informazioni su una possibile gita in barca alle isole ma la risposta non è confortante. Pare che da qualche anno queste escursioni nelle riserve marine siano in mano a tour operator con sede a Kuching, quindi le prenotazioni e i biglietti, si possono fare solo nella capitale. Un po’ delusi decidiamo di fare un’escursione in bici ad una cascata segnalata nella zona dalla LP. Il sole è alto e picchia come non mai, dopo qualche chilometro ci rendiamo conto che non è possibile raggiungere la cascata con queste temperature e con la quantità d’acqua a disposizione. Facciamo rientro al resort e durante il tragitto ci fermiamo a parlare con un anziano del posto, senza denti vestito come un guardaparco, il quale vive in una casa con tante insegne che fanno riferimento a tour nella foresta e gite in barca. Ci propone un trekking nei dintorni ma noi al momento non gli diamo molto credito.
MERCOLEDì 17 GIUGNO
In mattinata riprendiamo due bici e andiamo a cercare il vecchio senza denti del giorno prima, per organizzare il trekking che ci aveva proposto (NON L’AVESSIMO MAI FATTO!). Lo troviamo e concordiamo con lui per il giorno seguente, il trekking alla cascata, lui ci da’ pure consigli su come vestirci adeguatamente e ci chiede di portare acqua e repellente per insetti, insomma come una vera guida esperta! Si offre anche di organizzarci la gita in barca al parco marino, sembra (?), le cose pare si mettano al meglio. Nel pomeriggio facciamo una passeggiata in spiaggia fino a Sematan, dove incontriamo dei pescatori intenti a posizionare le reti a pochi metri dalla riva.
GIOVEDì 18 GIUGNO
Ci svegliamo con le migliori intenzioni e dopo colazione in abbigliamento da trekking e con gps e tanta acqua da poterci fare l’attraversamento del Sahara, aspettiamo l’arrivo della nostra guida sedendoci all’entrata del resort. Con un po’ di ritardo arriva il nostro vecchietto, che prima però deve accompagnare la donna che è in macchina con lui, in paese… e noi aspettiamo. Quando torna saliamo in macchina e sin dai primi discorsi capiamo che c’è qualcosa che non quadra, la guida non esiste, ora è il vecchietto che ci porta in giro e durante il tragitto tra parlare al telefono e fermare gente in motorino, capiamo che sta cercando qualcuno per portarci in barca alle isole, il giorno dopo! la visita alla cascata si rivelerà una delusione, si tratta di una cascata per modo di dire, per nulla bella e non ci sarà nessun trekking da fare. E’ chiaramente una presa in giro, il vecchietto, che si è fatto pagare in anticipo i 150 myr pattuiti, si rende conto della vergognosa situazione e in un patetico tentativo di rimediare, ci porta in macchina in una fabbrica di seta che però si rivela chiusa e in disuso. Quindi nulla di fatto, esprimendo tutto il nostro disappunto gli imponiamo di riaccompagnarci immediatamente in hotel e di non farsi più vedere.
Delusi e amareggiati per il fallimento ma non scoraggiati, torniamo all’attacco e tramite la reception prenotiamo un taxi per raggiungere il giorno dopo il Gunung Gadin National Park, distante circa 30 km, con l’intenzione di passarci la giornata facendo un po’ di camminate, prenotiamo un minivan per 40 myr a testa per tutto il giorno.
VENERDì 19 GIUGNO
Alle 9 precise saliamo sul minivan che ci porta a Lundu dove c’è l’entrata del parco Gunung Gadin, famoso per essere l’unico luogo dove nasce il fiore più grande al mondo (che di fatto è un fungo) … la RAFESIA. Biglietti ingresso 67 myr più 30 myr per la guida che ci accompagnerà solo a vedere la rafesia, perché ne fioriscono una o due alla volta in tutto il parco e se non sei accompagnato da loro non riesci a trovarla. Ci inoltriamo nella foresta, a loro dire siamo stati fortunati a trovarne una in piena fioritura anche perché una volta fiorita vive solo 7 giorni. Ammirata la rafesia, il compito della guida è terminato e ci saluta dopo una foto di rito tutti insieme (per lui noi probabilmente siamo più rari del fiore). Tutti e quattro ci incamminiamo lungo i sentieri segnalati, alla scoperta del parco e delle tre belle cascate. Il percorso non è facile, il caldo e l’umidità sono opprimenti ma riusciamo a fare i vari percorsi. Pranzo al sacco, preparato dall’hotel (32 myr), verso le 13 siamo di nuovo all’ingresso del parco. Abbiamo ancora un paio d’ore prima dell’arrivo del minivan quindi andiamo a rilassarci lungo un vicino ruscello che forma una piscina naturale e dove l’acqua è fresca ed invitante, l’area è attrezzata con panchine e tavoli, per sostare piacevolmente.
SABATO 20 GIUGNO
Si riparte verso Kuching alle 9.30, il proprietario del Resort, con la sua confortevole auto, ci accompagna alla fermata del bus accanto al mercato del pesce. Il bus parte in anticipo alle 9.50, tanto è pieno (64 myr per 4 biglietti ), viaggio tranquillo. Arriviamo alla stazione centrale di kuching alle 12 e pranziamo direttamente lì, poi prendiamo un taxi (30myr) per l’hotel prenotato durante la prima tappa nella capitale dove rimarremo solo una notte. Interessante sarà l’incontro all’interno dell’hotel, con una signora di Milano, grande viaggiatrice con la quale andremo a cena nuovamente all’ Hot Spot … fantastico per noi ma soddisfa anche lei, dove faremo la chiusura, scambiandoci racconti di viaggi passati. Le figlie invece cenano al ristorante vietnamita per poi terminare la serata in una birreria vicino all’hotel frequentata da tanti giovani.
DOMENICA 21 GIUGNO
Mattinata dedicata ai souvenir, abbiamo qualche problema nel cambiare i soldi perché i dollari più vecchi del 2009 non li vogliono. Dopo pranzo con un taxi spazioso (40 myr) raggiungiamo l’aeroporto, è domenica c’è poco traffico! Volo con Airasia ( 635,28 myr per 4 persone ) in circa due ore arriviamo a KL.
Dall’aeroporto raggiungiamo il centro di KL con un treno express veloce (175 myr) poi in taxi arriviamo all’hotel Soleil, prenotato da Sematan. L’hotel è bello ed immenso, con i suoi 18 piani, con una piscina esterna a metà del grattacielo, le stanze sono ampie, con una bella vista sulla città, siamo nella via della movida, piena di locali e turisti. Sera cena in un ottimo ristorante vietnamita (220 myr) nei pressi dell’hotel. Dopo cena ci dividiamo, i giovani per locali rumorosi e noi vecchi rimaniamo in zona, in un locale più soft a bere qualcosa!
LUNEDì 22 GIUGNO
La colazione dell’hotel, compresa nel prezzo della camera, a discapito di alcune recensioni negative è a nostro parere buona e abbondante, servita a buffet al piano terra. Alle 9.30 prendiamo un taxi per le Batu Cave, su consiglio del drive facciamo tappa al Palazzo Reale per ammirarlo solo dall’esterno. Raggiungiamo le Batu Cave dove iniziamo il tour dei tre siti da vedere, in realtà due sono solo dei rifacimenti un po’ pacchiani ed entrambi a pagamento (20 + 60 myr). Il vero sito delle Batu Cave si raggiunge tramite una lunga scalinata invasa da scimmie un po’ troppo invadenti e poco amichevoli. La caverna è immensa e se ne apprezza la grandezza man mano che ci si inoltra nel suo interno, l’ingresso è gratuito. Rientro in hotel con la metro esterna poi a piedi per qualche km con sosta per pranzo (111 myr) in un grazioso locale dedicato a Bob Marley, poi una visita al mercato cinese. Cena italiana con pizza da “Ciccio“ ( 280 myr ). Il proprietario, che conosceremo a fine cena, è un barese, trasferitosi in Lombardia e da 10 anni in Malesia.
MARTEDì 23 GIUGNO
Siamo ormai alla fine del viaggio e questa giornata è dedicata ai parenti in Malesia, alle 11 abbiamo appuntamento al Central Market con Marco e Janet, mio fratello e la sua compagna malese, con i quali facciamo un lungo giro tra negozi di artigianato locali e souvenir… giornata di shopping. Nel tardo pomeriggio ci raggiungono anche i genitori di Janet con i quali andiamo tutti a visitare la Menara Tower, infine, a cena i genitori di Janet ci porteranno in un ristorante fuori KL , nel quartiere dove vivono. Un ristorante decisamente fuori dai normali tour turistici, dove il pesce viene mantenuto vivo in grandi acquari e su indicazione dei clienti, viene “pescato” e cucinato.
MERCOLEDì 24 GIUGNO
L’ultimo giorno lo dedichiamo alla visita alle Petronas Tower, simbolo di Kuala Lumpur, che raggiungiamo con la metro esterna. Le torri sono uno spettacolo da non perdere assolutamente !!! Pranzo e cena nel quartiere cinese vicino all’hotel, uno street food con buon cibo, tutto illuminato da lanterne e tanta musica dal vivo tra i tavoli. Dopo cena riprendiamo la metro per tornare alle Petronas Tower per le foto di rito notturne, le torri tutte illuminate sono ancora più belle.
GIOVEDì 25 GIUGNO
KL è una città immensa che offre di tutto, avrebbe meritato anche qualche giorno in più ma purtroppo è venuto il momento di tornare a casa, colazione e taxi ( 150 myr ) per l’aeroporto, si riparte.