Un viaggio nell’affascinante India del Sud

Templi, palazzi dei Maraja, resti di antiche dinastie per finire sulle spiagge del Mar Arabico
Scritto da: pimo
un viaggio nell'affascinante india del sud
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Avevamo visitato l’India del Nord nell’agosto 1984, all’epoca avevamo le ferie obbligate in agosto, così visitammo l’India con un caldo afoso terribile in tutta la zona Delhi, Agra, Varanasi. Ci era rimasta la curiosità e la voglia di visitare l’India del Sud, cosa poi accantonata per tanti anni fino a che la scorsa estate al mare non ci siamo imbattuti in un negozio di oggetti indiani. Parlando con il titolare (italiano) ci ha parlato molto bene del TamilNadu e Karnataka e quindi abbiamo iniziato a prendere informazioni ed abbiamo deciso per questo viaggio.

India del Sud

Molto diversa dall’India del Nord e dagli itinerari classici. I paesaggi non sono così caratteristici come le zone deserte del Rajasthan e Gujarat o come le zone himalayane del Ladakh, Zanskar, Kashmir e Garwal, però sono comunque molto interessanti e con ottimi spunti fotografici. Sono prevalentemente agricoli con molte risaie, campi di mais, peperoncino o piantagioni di canna da zucchero, banani, mango e cocco, oppure sulle montagne dei Ghati di the, cardamomo e spezie.

Una delle principali caratteristiche dell’India del sud è che qui si sono conservati templi induisti costruiti a partire dal V e VI secolo d.C. ed ancora oggi utilizzati con migliaia di fedeli che vi giungono durante le varie festività, di cui parecchie nel mese di gennaio. Infatti nell’India del Nord le ripetute invasioni o il dominio Moghul ha comportato la distruzione di molti degli antichi templi induisti, buddisti, ecc. e la maggior parte di edifici storici e templi è musulmana o di impronta Moghul di epoche (relativamente) più recenti (es. Taj Mahal, Forte rosso di Agra, Fatehpur Sikri, ecc.) Mentre per la posizione geografica e le montagne che la proteggono, l’india del Sud ha subito poche invasioni – prima europee e poi persiane/musulmane/moghul – e ne è stata dominata solo per 40 anni, consentendole così di conservare (quasi intatti) i propri monumenti e templi.

Nel nostro viaggio abbiamo visitato gli stati TamilNadu, Kerala, Karnataka e Goa. In TamilNadu le attrazioni principali da vedere sono i templi induisti costruiti dal VI fino al XVI secolo e conservati (quasi) intatti. Anche nel Karnataka le attrazioni più interessanti sono i templi, (dal V al XVII secolo) alcuni palazzi di Maraja del XIX secolo ed i resti della città di Hampi, che poteva essere paragonabile ad Angkor, che è stata rasa al suolo da una delle invasioni dal Nord dell’India.

Il Kerala è uno stato molto verde e ricco di acque, a parte Fort Cochin non ci sono molti siti di templi, palazzi ecc., ma le sue caratteristiche sono le coste sul Mar Arabico, il reticolo di canali e back water (insieme di laghi, lagune, canali, fiumi, ecc. di oltre 900 Km tutte percorribili con barche, battelli, piroghe), e le zone di montagna con le piantagioni di the e spezie, ed alcuni parchi naturali.

Il Goa è uno stato molto piccolo (ex territorio portoghese fino al 1961) caratterizzato da parecchie spiagge. A parte le spiagge le altre attrazioni sono le chiese di Old Goa ed il quartiere con le case coloniali portoghesi di Panjim.

Itinerario

Il nostro tour è partito da Chennai (ex Madras) e abbiamo attraversato le città con i templi più importanti del Tamil-Nadu, poi siamo saliti 2 giorni sulle montagne al confine tra TamilNadu e Kerala (Ghati Occidentali) dove ci sono le piantagioni di the, spezie, e piante medicinali, un paio di parchi e paesaggi di montagna, per poi scendere sulle coste del Kerala, dove abbiamo navigato sulle Backwaters, tre giorni di relax al mare, e visitato Fort Cochin (antico territorio Portoghese, poi Olandese ed infine Britannico). Da qui volo per Bangalore (capitale del Karnataka) dove abbiamo visitato le città e villaggi con i templi ed i siti storici più importanti di questo stato, salendo man mano verso nord. Quindi in direzione Ovest scavalcando nuovamente i Ghati Occidentali per scendere sulle coste del mar arabico a Goa e fare gli ultimi giorni di relax al mare.

4 Gennaio 2023. Chennai – Mahabalipuram

Arrivo all’aeroporto di Chennai alle 3:30 del mattino dove ci aspettavano il titolare della agenzia indiana Moksha Tours a cui ci siamo rivolti, ed il nostro autista per questa prima parte del viaggio. Trasferimento a Mahabalipuram dove andiamo a dormire per recuperare il jet lag. Nel pomeriggio visita dei principali luoghi di interesse della città i cui monumenti costituiscono un sito UNESCO. Molto interessanti sono i 5 Rathas (Carri tempio) ricavati scavando 5 giganteschi blocchi di roccia ciascuno con uno stile architettonico differente. Poi l’Arjiuna Penance formato da due giganteschi massi accostati e fittamente scolpiti a bassorilievi, quindi la palla di Burro di Krishna, un’enorme sfera di roccia che giace su un pendio inclinato di una collina rocciosa e che sembra debba rotolare a valle da un momento all’altro, ma è saldamente appoggiata al suolo. Quindi lo Shore Temple situato sulla spiaggia, piccolo ma impressionante per la sua solidità che ha resistito all’onda d’urto dello Tsunami nel 2004. Nei pressi di questo tempio dal tardo pomeriggio fino a sera si è tenuto nei giorni in cui c’eravamo noi un festival di danze tradizionali di molte compagnie folkloristiche dell’India del Sud. Ci siamo fermati a vedere diversi gruppi che eseguivano danze tradizionali o che recitavano brani (presumibilmente) tratti dal Ramayana.

5 Gennaio 2023. Chennai – Kanhipuram – Mahabalipuram

Viaggio a Kanchipuram, una delle sette città sacre dell’India, è anche detta “città dai mille templi”, ne conta più di 150 di varie confessioni (hindu, jainisti, mussulmani) quasi tutti aperti al culto e meta di continui pellegrinaggi. Kanchipuram è l’antica capitale della dinastia Pallava ed una delle città più famose per la tessitura della seta. Abbiamo visitato i templi di Kailasanatha (dedicato a Shiva) e Sri Ekambareshwara con i suoi alti Gopuram (torri di ingresso ai templi), e poi una antica tessitura artigianale della seta (con annesso negozio), quindi ritorno a Mahabalipuram.

6 Gennaio 2023. Mahabalipuram – Pondicherry

Trasferimento a Pondicherry. Pondicherry è una ex colonia francese fino al 1956, divenuta in seguito divisione amministrativa dell’India (con governo locale, leggi e tassazioni differenti dal circondante e ben più grande stato del Tamil Nadu). La colonizzazione francese la si riscontra negli antichi quartieri della città dalla pianta a griglie con strade perpendicolari e con i nomi delle vie ancora in francese (Rue Dumas, Rue du Petit Canal, ecc.). Qui nel pomeriggio abbiamo visitato l’Ashram Aurobindo, la Chiesa di Nostra Signora degli Angeli, la chiesa del Sacro Cuore, poi una camminata per il quartiere francese e lungo la costa dell’oceano. Infine visita del mercato dei fiori e della frutta di Pondicherry.

7 Gennaio 2023. Pondicherry – Chidambaram – Gangaikondacholapuram – Kumbakonam

Trasferimento verso Kumbakonam. Lungo il tragitto sosta a Chidambaram per visitare il tempio della Danza Cosmica di Shiva, conosciuto come Nataraja in stile Dravidico, in cui assistiamo per la prima volta ad una cerimonia religiosa (Pooja), un momento di grande atmosfera e tensione spirituale dei fedeli. Questa è stata la prima di una lunga serie di cerimonie a cui abbiamo assistito. Continuazione del viaggio a Gangaikondacholapuram, tempio costruito dalla dinastia Chola con pregevoli sculture. Proseguimento del viaggio fino a Kumbakonam. Nel pomeriggio visita del tempio di Darasuram, considerato il tempio del TamilNadu con le più interessanti miniature scolpite nel granito. Quindi il bacino d’acqua di Maghamagam ed il tempio di Nageswara.

8 Gennaio 2023.  Kumbakonam – Tanjore – Trichy

Trasferimento a Tanjore. Lungo il percorso visita ad una fabbrica di statue in bronzo (i cui titolari si tramandano le conoscenze e capacità da parecchie generazioni e con stupende statue in fase di preparazione), poi un piccolo tempio ed infine a Tanjore dove abbiamo visitato il Tempio ed il Museo delle sculture in bronzo. Nel pomeriggio trasferimento a Trichy.

Visita dell’importante Tempio di Vishnu Sri Renganatha Swamy con sette sezioni concentriche ciascuna racchiusa da una cinta muraria e con 21 Gopuram, che ne fanno probabilmente il tempio più grande dell’India. Qui siamo capitati nel penultimo giorno delle celebrazioni annuali che durano 12 o 13 giorni. Tempio pienissimo di fedeli, che si assiepano per assistere ad una processione con l’effige di Vishnu. È stato Il momento di massimo fervore religioso a cui abbiamo assistito in questo viaggio. Fortunatamente il titolare della agenzia di viaggio Moksha Tour cui ci siamo rivolti è un bramino, e per tre giorni è stata la nostra giuda illustrandoci le nozioni principali della religione Indù, così come ci ha spiegato i vari momenti delle celebrazioni nei templi, oltre ovviamente ai diversi stili storico/architettonici dei diversi templi visitati. Successivamente visita al Rockfort Temple (lunga scalinata di 420 gradini da percorrere senza scarpe).

9 Gennaio 2023. Trichy – KudumiyanmalaI – Chettinadu

Trasferimento al villaggio di Narthamalai dove abbiamo visitato prima il tempio dravidico di Ayyanar (pre-Induista) e poi, dopo una camminata di 20 minuti, i templi scavati nella roccia e su un ripiano della collina. Quindi viaggio al villaggio di Kudumiyanmalai e visita del rock cut temple (VIII secolo); quindi trasferimento a Chettinadu. Nel pomeriggio visita di fabbrica di piastrelle artistiche fatte a mano e quindi diversi palazzi di Chettinadu costruiti nel XIX e inizio XX secolo (solo dall’esterno perché non visitabili internamente).

Questa visita è quella che meno ci ha interessato del viaggio ed è l’unica tappa che, con il senno di poi, avremmo evitato di fare.

10 Gennaio 202. Chettinadu – Pillayarpatti – Madurai

Trasferimento a Madurai. Durante il tragitto visita del tempio di Pillayarpatti dell’VIII secolo dedicato a Ganesh. A Madurai abbiamo visitato prima il mercato dei fiori e poi il Gandhi Memorial Museum. Nel pomeriggio visita del palazzo Tirumala Nayak, appartenente ai sovrani della dinastia Pandya, risalente al 1700. Fu costruito da un architetto italiano, purtroppo fu quasi completamente distrutto da un incendio ed ora si possono visitare solo due sale: quella del trono e quella dove si svolgevano gli spettacoli di danza per la corte.

Successivamente visita del grande tempio dedicato alla dea Parvati (consorte di Shiva) qui nella sua reincarnazione di Meenakshi, considerato uno dei principali centri di pellegrinaggio per gli Induisti. Tempio grandioso (in particolare la sala delle mille colonne). Al termine visita del mercato cittadino della frutta e del pesce.

11 Gennaio 2023. Madurai – Munnar

Trasferimento a Munnar sulle montagne dei Ghati Occidentali. Visita di una piantagione di tè, del museo del tè. In serata assistiamo ad uno spettacolo della danza-arte marziale tradizionale Kalaripayattu.

12 Gennaio 2023. Munnar

Visita della diga e del lago di Mattupatti, quindi visita del parco nazionale di Eravikulam, con camminata di circa 1h (a/r) vedendo le capre selvatiche e (da lontano) gli elefanti selvatici che si stanno cibando in una piantagione di the al margine del bosco.

Nel pomeriggio visita ad una piantagione di spezie e di piante medicinali Ayurvediche.

13 Gennaio 2023. Munnar – Aleppey

Lungo trasferimento ad Alleppy (in Kerala) dove ci imbarchiamo su una house boat dalla quale, comodamente rilassati sul ponte, guardiamo il paesaggio e la vita degli abitanti dei vari villaggi mentre la barca naviga lungo i canali della backwaters. Notte sulla house boat.

14 Gennaio 2023. Aleppey – Mararikulam

Ulteriore navigazione lungo i canali. Quindi sbarco e breve viaggio per visitare Kumarakom Bird Sanctuary situato sulle rive del lago Vembanad a Kottayam. Purtroppo non è la stagione in cui sono presenti gli uccelli migratori, ma è comunque piacevole fare la passeggiata fino alle torri di avvistamento (circa 1h a/r) da cui ammirare il lago e la vegetazione circostante. Lungo il percorso avvistiamo una iguana. Al termine della visita trasferimento a Mararikulam.

15 Gennaio 2023. Mararikulam

Giorno di relax al mare, camminando per la spiaggia e nuotando in piscina

16 Gennaio 2023. Mararikulam

Altro giorno di relax in spiaggia. Nel pomeriggio gita ad Aleppey per visitare il tempio (all’interno del quale gli uomini devono entrare a torso nudo). Oggi è una giornata di festa particolare per gli Indù: il Pondial o festeggiamento del raccolto.

17 Gennaio 2023. Mararikulam – Cochin

Trasferimento a Fort Cochin, dove abbiamo visitato la Chiesa di San Francesco, le mura del Forte, le reti da pesca cinesi (simili ai nostri trabucchi pugliesi) ed il palazzo del Maraja con bellissimi affreschi che illustrano le scene principali del Ramayana, sculture intagliate ed un piccolo museo. Quindi visita della antica sinagoga e del quartiere intorno alla Sinagoga.

In serata assistiamo allo spettacolo delle danze Kathakali (ovviamente con lo spettacolo accorciato per i turisti visto che quello “originale” durerebbe 8-10 ore!

18 Gennaio 2023. Cochin – Bengaluru – Mysore

Alla mattina presto ci trasferiamo all’aeroporto dove, dopo aver preso commiato dal nostro primo autista Mr. Pondy, prendiamo un volo per Bangalore, dove ci aspetta il nostro nuovo autista che ci condurrà per la seconda parte del viaggio.

Trasferimento a Mysore, dove abbiamo visitato il Mysore Palace (Palazzo del Maraja in stile Indo-Moghul-Europeo, ricostruito agli inizi del 19° secolo e abitato fino agli anni 70 dagli eredi del Maraja). Alla sera visita al tempio in cima alla collina di Chamundi da dove assistiamo anche al tramonto ed alla vista dall’alto della città e delle campagne circostanti.

19 Gennaio 2023. Mysore – Somnathpur – Srirangapatna – Mysore

Escursione per visitare Somnathpur che ospita il meraviglioso Keshava Temple capolavoro dell’architettura Hoysala e poi il villaggio di Srirangapatnam che ospita il tempio Ranganthaswamy dedicato al dio indù Ranganatha. Quindi visita dei resti del palazzo e fortezza di Tipu Sultan. Rientro a Mysore e visita del colorato mercato di Devaraja.

20 Gennaio 2023. Mysore – Sravanabelagola – Hassan

Viaggio di trasferimento per andare ad Hassan,.

Lungo il tragitto visita al tempio Gianista di Saravanabelagola in cima alla collina (si devono salire 800 scalini a piedi nudi). Il nome Sravanabelagola significa “Monaco del Lago Bianco”: è così chiamata con riferimento all’immagine colossale del monaco jainista Gomateshvara, che ne fa un importante meta di pellegrinaggio jainista.

21 Gennaio 2023. Hassan – Belur and Halebid – Hassan

Escursione per visitare il tempio di Belur (Chennakesave temple) e poi quelli di Halebid (Hoysaleswara temple ed altri templi minori). Bellissimi templi capolavori della dinastia Hoysala in due piccoli villaggi molto tranquilli in mezzo alla campagna. Rientro ad Hassan.

22 Gennaio 2023. Hassan – Hospet

Lungo viaggio di trasferimento ad Hospet, godendoci i paesaggi agricoli che mutano al variare del tipi di terreno circostante

23 Gennaio 2023. Hospet – Hampi – Hospet

Tutto il giorno è dedicato alla visita del sito di Hampi: un tempo la ricchissima capitale dell’Impero Vijayanagar, rasa al suolo dopo le incursioni del 1565 delle dinastie Moghul provenienti del nord-ovest dell’India. Visitiamo i vari templi e palazzi ancora esistenti (come i templi Virupaksha, Vittala e Hazara con la gigantesca statua di Ganesh o l’immagine di Narasimha) ed il sito che si estende sulle colline per parecchi ettari (tra cui il palazzo della Regina, il bacino di acqua, ed bellissimo tempio di Ramachandra e Lotus Mahal.

24 Gennaio 2023, Hospet – Badami

Trasferimento a Pattadakal e Aihole per la visita di questi due siti con molti templi. Pattadakal è un sito con almeno 10 templi principali e moltissimi altri secondari edificati in tutto il territorio ognuno con caratteristiche architetturali differenti. Fuori del villaggio visitiamo un tempio Jainista scavato nella roccia e poi saliamo in cima ad una collina sulla cui sommità ci sono parecchi piccolo Dolmen di età preistorica. Aihole ha circa 125 templi distribuiti in 22 gruppi sparsi tra i vari villaggi della zona. Qui abbiamo visitato i templi principali: Durga, Lad Khan, Huchimalli, Ravalphadi Cave temple, Konti, Umamaheswari, Jain Meguti ed un tempio Buddista.

25 Gennaio 2023. Badami

Badami è l’antica capitale dell’impero Chalukyan. Alla mattina visitiamo il lago di Agasthya Tirtha e i bellissimi templi del 5° secolo sulle sue rive il Bhoothanatha e il Malegitti. Quindi saliamo sulla collina per vedere le mura e due torri del Forte di epoca Moghul ed il panorama sulla pianura circostante. Infine ci rechiamo ai quattro templi scavati nella roccia della parete della collina che sovrasta il villaggio. Questa è la principale attrazione di Badami, e quindi è molto frequentata da scolaresche in gita. I primi due templi sono dedicati a Shiva, il terzo a Vishnu mentre il quarto è Jainista.

26 Gennaio 2023. Badami – Goa

Lungo trasferimento da Badami a Goa attraversando le montagne dei Ghati occidentali per poi scendere sulle rive del Mare Arabico, nello stato del Goa. Il Goa è stato un possedimento Portoghese fino al 1961 (ben oltre l’indipendenza dell’India del 1947), ovvero fino a quando l’esercito indiano ha completamente circondato la regione ed il Governatore ed il presidio militare portoghese hanno lasciato la zona.

Attualmente lo stato è una specie di Las Vegas, dove sono presenti moltissimi negozi che vendono alcolici (le cui tasse sono molto basse), casinò aperti 24h, e tanti alberghi, Guest house, B&B per i turisti stranieri ed indiani che vengono a fare le vacanze al mare.

27 Gennaio 2023. Goa

Giornata di relax al mare visitando due delle numerose spiagge che hanno reso famosa questa zona fin dalla presenza della comunità hippy negli anni 60. Al pomeriggio visita del quartiere portoghese di Fontainhas a Panjim e della Chiesa dell’Immacolata Concezione (che però troviamo chiusa anche nei giorni seguenti).

28 Gennaio 2023. Goa

Altra giornata di relax visitando la spiaggia di Morjim (zona nord di Goa) molto tranquilla e carina, alla foce del fiume Chapora, dove è possibile fare lunghe passeggiate sulla spiaggia, fare il bagno e nuotare. Ci sono anche diverse zone dove le tartarughe hanno deposto le uova e sono protette da reti per evitare che i passanti camminino sopra i nidi.

29 Gennaio 2023. Goa – Mumbay

Al mattino visita di Old Goa: la chiesa di Bom Jesus (costruita nel 1594 ed è la chiesa più antica di Goa), Se Cathedral (dedicata a Santa Caterina ed è la chiesa più grande del Goa), la piccola ma molto caratteristica chiesa di san Francesco e poi il piccolo museo adiacente.

Quindi ci spostiamo al vecchio aeroporto di Goa (quest’anno hanno aperto il nuovo aeroporto internazionale nel Nord di Goa) dove salutiamo il nostro autista Mr. Raghu, e ci imbarchiamo su un volo nazionale per Mumbai.

30 Gennaio 2023. Mumbai – Italia

Prenotiamo un auto con conducente che ci porta per tutto il giorno a vedere le zone ed i palazzi più caratteristici di Mumbai. Vediamo quindi le zone più a sud della penisola di Mumbai, poi visitiamo l’interessante museo principale della città dall’impronunciabile nome di Chhatrapati Shivaji Maharaj Vastu Sangrahalaya. Quindi percorriamo a piedi le vie dello shopping e dei grandi alberghi e passando davanti al famoso Taj Mahal Hotel (quello dell’attacco del 2008) arriviamo a Gate of India, il celebre monumento fatto costruire da Britannici per ricordare la visita del Re Giorgio V ma passato alla storia per essere il luogo dove ha sfilato l’ultima guarnigione Britannica prima di lasciare l’India divenuta Indipendente. Al termine del giro siamo andati all’aeroporto internazionale per il volo di rientro in Italia.

Considerazioni e informazioni pratiche

Itinerario

L’interesse di questo viaggio è stato principalmente di tipo culturale, e ne siamo stati pienamente soddisfatti. L’itinerario è stato abbastanza equilibrato, con la prima e terza settimana prevalentemente di visite di templi e città, inframmezzata dalla settimana in Kerala (montagne, backwaters e mare) e poi gli ultimi giorni al mare. Le tappe sono state intense ma non faticose e, dove abbiamo potuto, abbiamo cercato di fare due notti nello stesso albergo.

Per chi avesse meno giorni a disposizione (o interessi differenti) è possibile effettuare l’itinerario visitando solo TamilNadu e Kerala, oppure solo TamilNadu e Karnataka oppure solo Karnataka.

Al nostro itinerario, con il senno di poi, apporterei le seguenti modifiche:

  • Salterei la visita e sosta a Chettinadu che non ci ha soddisfatto e abbiamo trovato di scarso interesse, andando direttamente, dopo le visite ai templi di Ayyanar e di Kudumiyanmalai, a Madurai dedicando quindi un po’ più di tempo o per Trichy o per Madurai.
  • A Munnar non ho trovato particolarmente interessante la visita alla piantagione di spezie e piante medicinali (visita molto veloce, mentre erano molto interessati alla vendita dei loro prodotti Ayurvedici), ed anche la visita del lago di poco interesse, considerando i laghi molto più spettacolari che abbiamo in Italia. Avendo tempo piuttosto farei una giornata di trekking per i boschi ed ai margini delle piantagioni di the, che offrono ottimi spunti fotografici.
  • Inserirei sicuramente la visita del Bandipur National Park e/o del Nagarhole Tiger Reserve, in quanto sono due parchi in cui vengono organizzate escursioni per avvistare le tigri.
  • Taglierei alcuni dei giorni al mare (sia a Mararikulam che a Goa) e valuterei invece dopo Badami di andare verso Nord fino alle grotte/templi di Ellora e Ajanta, o di raggiungere queste da Mumbay.

Spostamenti

Sconsiglio sicuramente di noleggiare un auto e “guidare in self-drive”: il traffico ed il modo di guidare indiani è al di là della nostra comprensione e sarebbe sicuramente molto stressante. Oltretutto noleggiare auto con conducente ha costi per noi molto convenienti, evita lo stress della guida, dei posteggi, dei cartelli stradali che in alcune zone sono scritti sono in lingua locale (Tamil, Malayan, ecc.). Inoltre è molto interessante conversare con gli autisti durante gli spostamenti, in modo da interagire in modo diretto e apprendere un po’ delle loro abitudini, modi di pensare, ecc. Noi abbiamo avuto due autisti molto prudenti nel guidare, che ci hanno dato anche molti ottimi suggerimenti su dove andare a mangiare in ottimi ristoranti per indiani (e non per turisti), quali specialità dei singoli posti provare, oppure ci hanno dato consigli disinteressati (in alcuni casi anche sconsigliando) su acquisti o altri luoghi da visitare.

Agenzie/Tour Operator

Noi abbiamo letto recensioni di diversi tour operator indiani fatte da altri turisti sia su Turisti per caso che su alcuni forum o blog di viaggi. Dopo aver visto i loro siti e alcuni degli itinerari proposti ho costruito l’itinerario di massima e ho chiesto loro i preventivi. Abbiamo scelto l’agenzia Moksha Tours di Trichy (http://www.mokshatours.com/ email info@mokshatours.com Cell. e Whatsapp +91 94431 45428), con la quale ci siamo trovati veramente molto bene. Il titolare Mr Suresh è stato sempre molto veloce nel risponderci (sia via email, che whatsapp) nella fase preparatoria suggerendoci alcune modifiche.

Il titolare stesso, insieme all’autista, è venuto ad accoglierci all’arrivo alle 3:30 del mattino all’aeroporto di Chennai, fornendoci subito una SIM indiana e anticipandoci un po’ di rupie indiane in tagli piccoli, per poter provvedere alle prime spese e mance, lasciandoci il tempo per cambiare gli euro in rupie nei posti dove il cambio era più conveniente. Ci ha fatto inoltre da guida nei 3 giorni centrali del TamilNadu fornendoci molte spiegazioni e portandoci a visitare anche alcuni siti non battuti dagli itinerari turistici classici. Inoltre, essendo lui un bramino, ci ha fornito molte informazioni sulla religione Hindu e ci ha guidato nei templi affollati di fedeli facendoci assistere a diverse cerimonie.

Questo tour operator ha trovato le auto con autisti molto affidabili che parlavano inglese, ha prenotato gli alberghi (avevamo chiesto alberghi di fascia media e sono stati tutti molto buoni, alcuni veramente eccellenti) e ci ha trovato le guide parlanti inglese per tutti i principali siti di interesse.

Consiglio sicuramente questa agenzia.

Consiglio di visitare i templi con delle guide in modo da poter capire e apprezzare sia l’architettura e le statue dei vari templi ma anche per avere un inquadramento sia storico che religioso per cercare di comprendere meglio il contesto e apprezzare appieno le varie visite.

La gente

Le persone sono sempre state molto gentili e cordiali, mai invadenti. Anche i commercianti che ti invitano ad entrare nei loro negozi o i venditori ambulanti, non sono mai stati insistenti o invadenti.

Come avevo letto o sentito da alcuni viaggiatori a cui ho chiesto le referenze del tour operator a cui mi sono rivolto, la situazione in India del Nord è differente. C’è molto più turismo ma c’è molta più pressione per “spennare” i turisti, a maggior ragione dopo due anni di blocco del turismo per la pandemia del Covid.

Le persone, soprattutto nel TamilNadu, sono molto fiere ed orgogliose di discendere da popolazioni dravidiche che risiedevano nell’India del Sud da migliaia di anni prima di Cristo, i cui antichi regni e dinastie avevano occupato l’India centrale fino alla valle del Gange ed al Bengala, e che erano stati abili navigatori dell’oceano spingendosi fino a dove oggi è Tailandia, Malesia, Cambogia, ed avevano rapporti commerciali con la Cina.

Sono orgogliosi che la loro lingua è la più affine e simile al sanscrito. Spesso ci avvicinavano chiedendoci se potevano fare dei selfie con noi o ci affiancavano i loro bambini chiedendo di poter fare delle foto insieme. Anche per scattare fotografie, ho sempre chiesto (magari anche solo a gesti) il permesso, ricevendo sempre ampi sorrisi e consenso da parte della gente incontrata. Non ci siamo mai imbattuti in situazioni di estrema povertà o di degrado (ad eccezione degli slum di Mumbai visti dall’auto), neanche nei villaggi di campagna o nelle periferie delle città dove abitano le caste più basse, come invece avevamo visto a Varanasi, Calcutta e Delhi nel nostro primo viaggio.

Certo fa impressione la situazione delle donne anziane che chiedono l’elemosina perché non hanno marito o figli e non c’è sistema di welfare.

Sicurezza

Non abbiamo mai avuto timori o sensazioni di pericolo. Ovviamente valgono le solite raccomandazioni di non ostentare gioielli o oggetti di valore. Però sicuramente mi sono sempre sentito molto più tranquillo rispetto ad altri viaggi che abbiamo fatto (es. Sudafrica, Namibia, Perù, Tanzania).

Anche la sera uscire dagli alberghi per andare a mangiare nei ristoranti delle città, il problema non era di sicurezza dal punto di vista di furti o rapine, piuttosto che in molti casi i marciapiedi sono impraticabili per cui il pericolo è il traffico ed il riuscire ad attraversare le strade visto che nessun mezzo dà la precedenza, men che meno ai pedoni.

Turisti

In TamilNadu i turisti occidentali sono molto scarsi ed in alcuni templi o siti eravamo gli unici. Il Kerala invece è molto più frequentato dagli occidentali: molti vanno negli ashram per lo yoga e la meditazione, molti per le cure ayurvediche, e molti per il mare. Il Karnataka anche qui i turisti occidentali sono molto scarsi, in alcuni templi o “siti minori” eravamo gli unici occidentali. A Goa ci sono molti russi che vanno a svernare sulle spiagge, un po’ di occidentali e molti indiani ricchi che vengono in quella che è la loro Las Vegas.

Periodo, clima e vestiti

Il periodo migliore per visitare l’India del sud va da novembre ad aprile, con temperature calde ma piacevoli (min. 16 max. 30-32 °C) abbastanza secco, maggiore umidità in Kerala. Maggio e giugno sono i mesi più caldi e afosi con temperature molto elevate. Da luglio a ottobre è il periodo del monsone, più fresco e con la vegetazione rigogliosa ma anche con piogge, a volte molto intense, e con possibili problemi di allagamenti delle strade. Ovviamente con i cambiamenti climatici ci sono variazioni: per esempio quest’anno in novembre aveva piovuto molto in TamilNadu, con le vie delle città allagate e problemi di viabilità. Durante il nostro viaggio in gennaio per un giorno ha piovuto nella zona di Tanjore.

Per gli abiti bastano abiti estivi leggeri, ma tenete a portata di mano una felpa leggera per i locali con aria condizionata. Per le visite dei templi è raccomandato (a volte obbligatorio) avere abiti a mezze maniche (non vestiti smanicati) e sotto al ginocchio. In quasi tutti i templi e palazzi si deve entrare a piedi nudi: meglio avere sandali o infradito che sono più comodi da togliere e poi calzare. A chi dà fastidio camminare a piedi scalzi, può utilizzare delle calze. Nelle zone rurali, nelle backwaters ed al mare ci sono un po’ di zanzare: basta usare vestiti a maniche lunghe ed un buon repellente.

Un ombrellino pieghevole può essere utile per ripararsi dal sole nelle zone all’aperto (es. Hampi).

Salute e profilassi

I soliti accorgimenti per quando si va in zone differenti dall’Europa: utilizzare preferibilmente solo acqua minerale (anche per lavarsi i denti), evitare il ghiaccio nelle bevande, evitare verdure crude se non quelle sbucciate. Per limitare gli oggetti che potevano essere stati lavati con acqua non potabile, abbiamo spesso mangiato dove il cibo è servito su vassoi con foglie di banano (che al termine del pranzo vengono buttate) e mangiato con le mani, come fanno molti indiani. Al limite si può utilizzare delle proprie posate (tipo quelle da campeggio).

Noi abbiamo usato i fermenti lattici da viaggio. In quattro settimane di viaggio non abbiamo avuto nessun problema intestinale; consigliabile portarsi una scatola di antidiarroico, in modo da averlo subito a disposizione al bisogno. Tenete presente che in tutte le città e paesi sono presenti farmacie più che attrezzate. Il problema può essere solo di comprensione o derivante dal fatto che non bisogna usare i nomi commerciali dei nostri farmaci, ma i principi attivi.

Antimalarica non necessaria: basta un buon repellente e coprire braccia e gambe alla sera. Consigliabile stipulare l’assicurazione sanitaria per il viaggio.

Cucina

La cucina dell’India del sud è più piccante di quella del nord, ma più varia e con meno salse. Ogni zona ha le sue specialità. Noi ci siamo trovati sempre bene. A pranzo siamo andati spesso in ristoranti frequentati principalmente (se non solo) da indiani, prendendo il Tali: un grande vassoio con una foglia di banano su cui viene appoggiato riso a vapore e diverse ciotoline ciascuna con una differente salsa dall’immancabile Sambal, al Dhali (lenticchie) a quelle di verdure, oppure di yoghurt (Custard) da usare se gli altri condimenti sono troppo piccanti. Si versano le varie salse sul riso a seconda del proprio gusto, si mescola e si mangia (preferibilmente) con la mano. In questo modo non si utilizzano posate, né si tocca il piatto/vassoio.

Per l’acqua è meglio utilizzare quella minerale in bottiglia. Per gli spuntini, ci sono moltissimi “baracchini” nelle vie principali dei villaggi/città dove ci si può sbizzarrire di samosa, pakora ed una serie di altro street food, accompagnato dal sempre presente chai (tè). In tutti i villaggi e in prossimità di templi o siti turistici sono presenti bancarelle con il cocco fresco da cui berne “water cocco”, molto ricco di sali e vitamine e ideale per reidratarsi, oppure di succo di canna da zucchero, o di frutta fresca: in alcune occasioni abbiamo cenato la sera con la frutta comprata da queste bancarelle.

Ad eccezione di Pondicherry e di Goa, vino e birra non vengono venduti nella maggior parte dei ristoranti. Noi non ne abbiamo sentito la mancanza anche perché poco si abbinano ai loro piatti tipici, ma nel caso dovete cercare i ristoranti specifici che hanno la licenza per servire birra o vino.

La colazione negli alberghi è quasi esclusivamente salata con riso, dei fagottini un po’ spugnosi di farina di riso da mescolare alle diverse salse, omelette, frutta, ecc. La colazione con dolci è molto limitata ed il più delle volte è solo qualche fetta di pane tostato con marmellata.

Alberghi

Nelle città più importanti o più frequentate per turismo, ci sono tantissimi alberghi di tutte le categorie, da quelli con poche stelle fino agli hotel boutique esclusivi. Tenete conto che c’è un elevato numero di turisti indiani (anche molto ricchi) e quindi l’offerta e la varietà è molto alta. Scelta un po’ più limitata in alcune zone meno frequentate (es. Badami).

Durante la fase interlocutoria con le varie agenzie, e poi con la Moksha Tours, avevamo specificato che volevamo alberghi di fascia media, l’importante che fossero puliti, sicuri e confortevoli.

Tutti gli alberghi sono stati buoni o molto buoni, alcuni ben al di sopra delle nostra aspettative. L’unico albergo scadente è stato quello di Chettinadu. Tenete in considerazione che, probabilmente, per molti alberghi è più importante l’apparenza delle zone comuni che non delle singole stanze, per cui in diversi alberghi che si presentavano in modo molto lussuoso (a volte un po’ kitsch), dove c’è un inserviente che apre la porta, un paio che prendono le valigie, uno che ti schiaccia il pulsante dell’ascensore, e così via, poi quando arrivi in camera scopri che il rubinetto della doccia è di tipo obsoleto, che c’è una tenda di plastica che non copre per cui si allaga tutto, oppure che il WC è montato al muro con 3 cm di differenza tra un lato e l’altro, oppure che hanno lasciato solo mezzo rotolo di carta igienica. 

A questo proposito segnalo che molte volte nelle toilette di ristoranti o delle stazioni di servizio non è presente la carta igienica.

Telefono e internet

Noi abbiamo utilizzato SIM della AIRTEL. Ottima copertura e buon segnale anche durante gli spostamenti nelle zone rurali. Ci sono parecchie opzioni, quella con validità e 3GB al giorno costa 499 Rupie (circa 5,60 €).

Negli alberghi era sempre disponibile il WI-FI (in alcuni senza segnale in camera ma solo nella zona ristorante). In qualche ristorante WI-Fi disponibile per i clienti.

Visto

Il visto è obbligatorio. È molto comodo il visto elettronico e-Visa, la cui procedura è tutta online. Non è necessario rivolgersi alle agenzie o ai siti di intermediazione che vi propongono di espletare loro tutte le formalità. Prestare attenzione che la durata del visto non è dalla data di arrivo in India, bensì dalla data di rilascio. Per un viaggio di due settimane il visto di 4 settimane potrebbe essere andare bene, però va richiesto proprio a ridosso del viaggio e sperare che non ci siano intoppi. Noi abbiamo preferito fare quello annuale, richiedendolo con un mese di anticipo rispetto alla partenza.

Valuta e costi

La valuta è la Rupia Indiana il cui cambio è attualmente 1 Euro = 86,50 Rupie.

I cambiavalute accettano tranquillamente Euro, Dollari USA, Sterline, Rubli. Come in tutti i paesi i cambiavalute degli aeroporti e degli alberghi non sono vantaggiosi, meglio i numerosi cambiavalute presenti nelle varie città.

Gli sportelli bancomat sono molto diffusi e presenti ovunque. Il limite massimo di prelievo è di 10.000 Rps (pari a circa 120 €), i costi variano a seconda della banca e sono tra 1 e 3 € per ogni prelievo.

Negli alberghi, ristoranti e negozi sono accettate quasi sempre le carte Visa e Mastercard. In molti locali sono accettati pagamenti tramite APP (simili alle nostre Satispay o Google Pay).

I prezzi paragonati a quelli Italiani o europei sono molto vantaggiosi: un pasto al ristorante può variare dai 5 ai 10 € a testa; una camera doppia con colazione inclusa in un albergo di fascia media è tra i 50 e i 75 € a notte.

I costi del nostro viaggio sono stati (i costi espressi sono per 2 persone):

  • Volo aereo Malpensa-Chennai e Mumbay-Malpensa (Ethiad) 1.600 €
  • Volo aereo Cochin-Bangalore (IndiGo) 100 €
  • Volo aereo Goa-Mumbay (AirIndia) 150 €
  • Tour Operator (Moksha Tours)  3.200 €

che include:

  • noleggio auto con autista per 26 giorni
  • albergo (camera doppia e colazione) per 22 notti
  • guide parlanti inglesi nei siti (10 mezze giornate e 7 gg intere)
  • biglietti ingresso, posteggi, pedaggi, permessi, tasse, ecc.
  • Hotel Goa e Mumbay (camera doppia e colazione) per 4 notti  250 €

Pranzi ed extra                                                                                                    700 €

Assicurazione sanitaria                                                                                        210 €

Totale                                                                                                                 6.210 €

Conclusioni

Viaggio molto bello e di grande soddisfazione. Templi, siti, palazzi ecc. molto interessanti e che stimolano ad approfondire i vari aspetti storici, religiosi e culturali con letture e approfondimenti a posteriori. La gente è molto cordiale e gentile, cibo molto buono e prezzi convenienti. Speriamo di poter tornare nuovamente in India per visitare altre zone e, potendo, visitare i parchi di Bandipur National Park e/o del Nagarhole Tiger Reserve nella speranza di poter avvistare le tigri.

Nel caso voleste avere maggiori info o approfondimenti potete scrivere a pietro.moretti57@gmail.com

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