Da 300 anni è la “città rosa” nel nord del paese: qui l’architettura illuminata ha dato vita a capolavori senza tempo

Rosa come un confetto, ma non di quelli semplici che si trovano nei sacchetti delle bomboniere. L’antica capitale del paese è, infatti, una città sorprendente per la quantità di luoghi monumentali, affascinanti testimonianze di una cultura, un artigianato e una sensibilità spiccata che a queste latitudini assume forme sgargianti e mozzafiato. Situata nel nord del paese che è oggi il più popoloso al mondo, con i suoi 1,45 miliardi di abitanti, Jaipur non è solo una meta turistica per se, ma una sorta di esperimento di armocromia architetturale, un tuffo nell’India più ricca di sfumature seducenti e piacevoli, un luogo dove ammirare tante, piccole e grandi, bellezze d’altri tempi.
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Non lunghissima, ma intensa: la storia di Jaipur è un inno alla bellezza dell’India
Il regno di Jaipur fu una delle tante entità in cui era costituita l’India prima e durante l’occupazione britannica. Esistette infatti fino al 1727 con il nome di “Regno dell’Ambra”, ma cambiò nome proprio in quell’anno con la fondazione della città. Un atto che viene tradizionalmente assegnato a Sawai Jai Singh II, il 29° regnante e Kachwaha Rajput del regno, dapprima vassallo dell’impero Mughal e poi indipendente. Soprattutto, Sawai Jai Singh era un profondissimo conoscitore delle scienze più diffuse dell’epoca, particolarmente l’astronomia e l’architettura.
È proprio ispirandosi al Śilpa Śāstra, una serie di trattati dell’induismo che gettano le basi dell’architettura religiosa (e in parte anche civile), che Jaipur venne costruita seguendo principi ben delineati, ispirati alla luce, gli spazi aperti, la presenza di verde. Una vera e propria urbanistica “illuminata” che, pur nella complessità di un paese come l’India, riesce a trasmettere tutta la bellezza di luoghi che, con quasi 300 anni di vita, non accennano a smettere di incantare.
Palazzi sontuosi, forti, templi e musei: ecco cosa non perdere a Jaipur
In questa città dalle tonalità rosate, ogni angolo è meraviglioso e tutto da vivere. Ecco una selezione delle sue attrazioni più imperdibili:
Hawa Mahal
Il suo nome, in lingua hindu, significa Palazzo del Vento o della brezza. Non è un caso, perché l’Hawa Mahal, costruito nel 1799 per offrire alle donne della famiglia reale un luogo dal quale poter osservare la vita di strada senza essere viste, è proprio concepito in questo senso. Balconi, finestre e vetri colorati, ma anche l’organizzazione degli spazi interni, è realizzata non solo per creare uno spettacolo visivo unico, ma per fornire privacy e ventilazione allo stesso tempo: è una sorta di aria condizionata ante litteram.
Jaipur City Palace
Cuore pulsante della città, lo Jaipur City Palace non è un singolo edificio, ma un complesso di palazzi che include, oltre al City Palace propriamente detto, anche il Chandra Mahal e il Mubarak Mahal. Un sito monumentale che mescola armoniosamente giardini, padiglioni e cortili. Costruito per la famiglia reale dal 1729 al 1732, è un sapiente e armonico mix di stile indiano, moghul, di ispirazione data dallo Shilpa Shastra e alcuni riferimenti all’architettura europea. Al suo interno, è possibile visitare musei che conservano tesori di abbigliamento, manoscritti e oggetti reali, immergendosi così nella storia e nella cultura di Jaipur.
Jantar Mantar
Questo osservatorio astronomico, uno dei cinque fatti costruire per volontà di Jai Singh II in tutta l’India, è un tributo all’ingegno e alla passione per l’astronomia del suo creatore. Le sue strutture, progettate per misurare il tempo e la posizione delle stelle, rappresentano un vero capolavoro di precisione ingegneristica. Dal 2010, la struttura è stata inserita nel novero dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.
Jal Mahal
Sospeso sulle acque del lago Man Sagar, il Jal Mahal, o Palazzo sull’Acqua, incanta con la sua grazia. Costruito nel XVII secolo come luogo di svago per il Maharaja, questo gioiello architettonico in marmo bianco è accessibile solo tramite un suggestivo tour in barca.
Birla Mandir
Impossibile da perdere durante la visita di Jaipur, questo tempio induista è dedicato alle divinità Lakshmi e Narayan ed è realizzato in marmo bianco; testimonianza della spiritualità e della devozione del popolo indiano, è stato costruito nel 1988 e offre una pausa di pace e contemplazione nel cuore della città.
Amber Fort
Dominante sulle colline circostanti, l’Amber Fort è una testimonianza del potere e della grandezza dei Rajput. Le sue mura imponenti e i suoi interni sontuosi, decorati con marmi e pietre preziose, raccontano storie di antichi splendori e avventure epiche.
Albert Hall Museum
Custode di tesori storici e culturali, questo museo è un viaggio nel tempo attraverso la ricca storia del Rajasthan. All’interno del suggestivo edificio in arenaria rossa e bianca, i visitatori possono ammirare una vasta collezione di reperti, dipinti, manoscritti e tanto altro, arricchendo così la propria comprensione della cultura indiana.
Qualche consiglio utile per un viaggio a Jaipur
Nonostante la sua centralità (essendone anche capitale) per lo stato del Rajasthan, Jaipur non è una meta raggiungibile direttamente dall’Italia in aereo. Nonostante ciò, le ferrovie indiane, in costante espansione, consentono di raggiungere la città tramite le linee Delhi-Jodhpur e Delhi-Ahmedabad. New Delhi è invece raggiungibile dall’Italia con voli ITA diretti: il viaggio dura poco meno di 8 ore all’andata e circa 9 ore al ritorno.