Sicilia: busiate, cannoli e tanto sole
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15/09
Volo diretto Ancona-Trapani con RyanAir dopo 1h40m atterriamo puntuali a Birgi e prendiamo il bus della Ast che si trova proprio fuori all’aeroporto per arrivare in centro a Trapani il viaggio dura 20 minuti e il biglietto costa €4,70 per nostra fortuna la fermata del bus è proprio a due passi dal nostro hotel “Cortile di Venere” l’unica sistemazione del nostro viaggio che abbiamo prenotato in anticipo. L’hotel è piccolo ma le camere sono carine e pulite e le ragazze della reception sono molto gentili e preparate. La cosa bella è che costa poco e si trova a pochi minuti dal corso pedonale. Lasciamo le valigie e partiamo per la visita della città vedendo prima tutto il lungomare, le mura antiche, la torre ligny, il porto, la famosa chiesa del Purgatorio dove ci sono le statue dei misteri. Poi, come ultima tappa obbligatoria, la pasticceria Colicchia dove fanno delle granite buonissime e variegate. Da non tralasciare i cannoli riempiti al momento. Dopo questo lungo giro torniamo in hotel per una doccia. Per cena ci hanno consigliato la Taverna Paradiso, proprio sul lungomare dove ordiniamo busiate al pesce spada e spaghetti con uova di san pietro e pomodorini. Come secondo fagottino di pesce spada e spiedino misto di pesce con cipolle di tropea, il tutto accompagnato da vino trapanese per un totale di €66. Per il dopo cena, visto che piove copiosamente e la stanchezza accumulata, torniamo in hotel presto.
16/09
Primo giorno di mare, visto che il meteo è dalla nostra parte decidiamo di andare a Favignana partendo dal porto con l’aliscafo della Ustica Lines (il più economico): prezzo €9,30 a/r. Arriviamo con 30 minuti di navigazione. Arrivati al porto affittiamo 2 bici per €10 totale e da qui iniziamo il nostro giro dell’isola. Come prima tappa andiamo a Lido Burrone e grotta Perciata, ma qui niente bagno visto che l’acqua è mossa. Così risaliamo in sella alla nostra bici e pedaliamo fino a Cala Azzurra per il nostro primo tuffo e un po’ di relax stesi a terra. Da qui proseguiamo per Cala Bue Marino (la migliore secondo noi). Qui l’acqua è calma, limpidissima e di vento ce n’è pochissimo perché la spiaggia è riparata. Quindi ci fermiamo per un po’ a goderci questo spettacolo tra relax e nuotate con le maschere per vedere i tanti pesci. Prima di tornare a Trapani andiamo a vedere la più famosa Cala Rossa, ma oggi è impraticabile per via delle correnti troppo forti e quindi dopo un paio di foto facciamo ritorno al porto. Salutiamo Favignana con il suo mare fantastico e la piazzetta in centro molto carina.
Per il pomeriggio torniamo a Trapani per fare l’aperitivo da Colicchia (due cannoli) per poi andare a cena all’Hosteria San Pietro, il ristorante tanto consigliato dai trapanesi (per le specialità di pesce). Le aspettative erano alte e non ci hanno deluso. Noi prendiamo due primi abbondanti: busiate alla trapanese e acciughe e l’altro busiate al gambero rosso e pistacchio. Tutti e due favolosi. Per secondo grigliata mista di pesce freschissimo per un totale di €45, vino e caffè compreso (rimarrà il miglior ristorante della vacanza). Dopo cena facciamo due passi per smaltire un po’ e poi a dormire.
17/09
Subito dopo colazione andiamo alla Hertz per ritirare una macchina a noleggio. Per risparmiare qualcosina scegliamo una panda. Dopo le varie pratiche si parte verso la Riserva dello Zingaro dall’entrata di S. Vito. Tutta la riserva è lunga 7km ed è vietato entrare con qualsiasi mezzo, quindi si può percorrere solo a piedi. L’ingresso al parco costa €3 e con una piccola passeggiata si arriva subito alla prima spiaggetta: Cala Tonnarella. L’acqua è bellissima e armati di maschere facciamo un po’ di snorkeling, perlomeno io visto che la mia ragazza è goffa come poche in acqua. Dopo un bagno rinfrescante ripartiamo per la camminata e durante il tragitto ci fermiamo a vedere Grotta dell’Uzzo (una grotta preistorica) per poi proseguire il sentiero fino a Cala Marinella. Ma qui oggi la corrente è forte e fare il bagno non è piacevolissimo. Quindi, dopo una breve immersione e un po’ di sole siamo pronti per ripartire e tornare da dove siamo venuti. Da questa cala per ritornare alla partenza ci vuole 1h di cammino, però a metà strada facciamo tappa a Cala dell’Uzzo, che avevamo saltato all’andata. Anche qui l’acqua è favolosa ma purtroppo il tempo si sta guastando e quindi dopo un bagno veloce ma doveroso torniamo alla macchina per fare ritorno in hotel a Trapani.
Una doccia veloce e siamo pronti per ripartire… questa volta per andare a vedere Erice, a mezz’oretta di macchina. Arrivati in paese verso le 19:00 ci facciamo un giro in questo piccolo borgo medievale facendo piccole tappe. Andiamo prima in un bar fermo agli anni 60 per fare l’aperitivo, poi tappa obbligatoria nella famosissima pasticceria di Maria Grammatico per provare i cannoli più buoni della Sicilia e altre piccole pastarelle tra cui una genovese appena sfornata, un bombolone ripieno di ricotta e palline di pistacchio tutto per soli €5,20. Dopo questa bella scorpacciata ci facciamo una camminata per smaltire un po’ per poi andare a cena alla pizzeria da Mario dove due pizze, una birra e l’acqua ci costano €23. A pancia piena torniamo in hotel stanchi morti dopo questa lunga giornata
18/09
Oggi lasciamo Trapani e andiamo a vedere le rovine di Selinunte. L’ingresso al parco costa €6,00 a persona. Tralascio il racconto delle rovine perchè dovete andare e vederle da voi. Noi dopo una visita di due ore riprendiamo la macchina e ci dirigiamo ad Eraclea Minoa. Senza aver prenotato cerchiamo un b&b; l’unico disponibile è il B&B Eraclea Minoa di Accursio. La camera per una notte costa €70. Lasciamo le valigie e andiamo al mare, ma purtroppo il tempo è nuvoloso. Qui oltre alla pineta situata proprio dietro la spiaggia, di particolare c’è una roccia calcarea nella parte occidentale dove uno può grattarla e spalmarsela in viso e fare un trattamento con i fanghi… gratuitamente e da soli. La cittadina in questo periodo dell’anno è desolante e un po’ spenta e cosi decidiamo di uscire solo per cena. Andiamo al ristorante Garibaldi che si trova proprio sulla spiaggia. Mangiamo 2 busiate agli scampi e una frittura di paranza, dolce e vino. Il tutto per €52,50.
19/09
Stamattina lasciamo la desolante Eraclea Minoa per andare al mare alla Scala dei Turchi che si trova a mezz’ora di macchina. Il posto è molto particolare e suggestivo ma il mare non è bello e dopo aver passato la mattinata a prendere il sole ci siamo diretti verso la Valle dei Templi ad Agrigento. L’ingresso al parco costa €10, ma noi per questione di tempo decidiamo di visitare solo la zona meridionale dove si trovano i templi meglio conservati e con una visita di 1h40m riusciamo a vedere tutto. Poi ripartiamo, direzione Noto. Durante il tragitto in macchina prenotiamo al Cleris Guest House un hotel che si trova nella parte alta della città e il costo è di €100 per due notti. Ci sistemiamo e facciamo subito un giro nella bellissima via Vittorio Emanuele dove si affacciano tanti palazzi e chiese barocche. Facciamo una dolce sosta alla gelateria Bianca dove mangeremo il gelato più buono della nostra vacanza e per cena andiamo alla Trattoria Ducezio, consigliataci dal nostro hotel. La specialità della casa è il cous cous di pesce con porzioni molto abbondanti e strapieno di pesce compreso di teste. Tutto molto buono, almeno per me… e non per la mia ragazza che non ci capisce niente di cous cous. Finita la cena, dopo una breve passeggiata, torniamo in hotel a riposarci.
20/09
Oggi visto che il tempo sembra reggere optiamo per andare ai laghetti cavagrande di Avola. Dopo aver lasciato i nostri dati all’entrata dove ci sono gli uomini della forestale (forse perchè visto il sentiero molto ripido e lungo che porta ai laghetti forse non faremo mai più ritorno), molto volenterosi partiamo per questa sfacchinata. Sia per la discesa che per la salita abbiamo impiegato 40 minuti di faticosa camminata, ma ne sono valsi veramente la pena perchè i laghetti sono uno spettacolo della natura. Noi, nonostante un acquazzone fortissimo, ci siamo tuffati lo stesso nell’acqua ghiacciata e la sensazione di nuotare in quell’acqua gelida immersi nella natura sotto la pioggia è stata una delle esperienze più belle della vacanza e che ricorderemo a lungo. Dopo la faticosa salita e stranamente con poche lamentele di Francesca, torniamo in hotel per cambiarci visto che siamo tutti completamente bagnati. Dopo un pranzo veloce in un bar e il solito gelato da Bianca, risaliamo in macchina e puntiamo verso sud per visitare prima Marzamemi, un piccolo borgo di pescatori fermo agli anni 70. Poi, Capo Passero, ma passando di qui si sente una puzza incredibile di m**** e quindi scappiamo subito verso Capo delle Correnti, il posto più a sud dell’isola. Qui il mar Ionio si ‘unisce’ al Mediterraneo ed è molto particolare vedere le diversità delle increspature delle onde che poi si vanno ad incontrare come se si volessero mischiare tra loro. Visto che ormai sono le 18:00 ci mettiamo seduti sulla sabbia e ci godiamo un bel tramonto. Prima di cena andiamo a fare un aperitivo all’enoteca Emily wine bar con un bel calice di vino rosso per poi andare a cena alla Cantina Modica dove si mangia solo cucina siciliana… anche se devo dire la verità a me non è piaciuto, perchè qualsiasi portata è piena zeppa di pomodoro… e io odio il pomodoro.
21/09
Oggi lasciamo Noto e ci dirigiamo a Siracusa. Come prima tappa visitiamo la zona archeologica con il suo bellissimo teatro greco in buonissimo stato e l’affascinante anfiteatro romano dove una volta ci combattevano i gladiatori. Dopo andiamo nel bellissimo centro storico di Ortigia.
Nel primo pomeriggio arriviamo a Catania e anche qui dopo un breve giro a piedi per il centro, vista la stanchezza decidiamo di fare un giro con il bus turistico (5 euro) per visitare molto più velocemente tutta Catania in 40 minuti.
Per la sera andiamo a mangiare nel famoso ristorante Anticamarina che si trova proprio dentro una piazzetta dove la mattina si svolge il mercato del pesce e anche loro hanno un banco per la vendita. Qui si mangia solo pesce fresco di giornata e il menù varia a seconda della stagione e del pesce che si trova. Infatti, per ordinare il secondo ci fanno alzare per farci andare al banco frigo e scegliere quale pesce mangiarci, fantastico! Come antipasto, vista la freschezza, prendiamo un mix di crudi e ostriche davvero molto buoni. Poi Francesca preferisce un primo con gamberetti e pistacchio, a detta sua favolosi. Io ho scelto delle triglie al forno… il tutto accompagnato da un buon vino di Palazzolo e dolce al pistacchio per un totale di €75 di cui €16 solo di ostriche. Per il dopo cena ci facciamo un giro nella movida catanese che, a detta loro, è seconda solo a quella milanese. In effetti devo dire che è strapieno di gente in giro e ci sono miliardi di localini, per bere c’è solo l’imbarazzo nello scegliere il genere di locale per passare la serata.
22/09
Sveglia alle 07:00 per un’escursione all’Etna. Per raggiungerla da Catania ci vuole un’ora di macchina. Il biglietto della funicolare costa €29,50 a persona e ti porta fino a 2500 metri. Poi da lì ci sono i vari pulmini che ti fanno fare le escursioni nei crateri, ma siccome oggi è molto variabile è tutto bloccato. Allora decidiamo di incamminarci da soli per 40 minuti in salita fino alla valle dei buoi, uno spiazzo dove si può vedere da vicino la bocca dell’Etna. Mentre tornavamo con la cabinovia verso la macchina il tempo stava peggiorando molto, quindi abbiamo fatto bene a venire la mattina presto per goderci questo mostro della natura.
Torniamo in hotel per cambiarci per poi incamminarci verso lo stadio visto che ieri abbiamo comprato i biglietti per la partita di Catania-Parma. La partita risulterà una delle più brutte che abbia mai visto, ma è stata comunque una bella esperienza e soprattutto divertente sentire i catanesi imprecare nel loro dialetto contro l’arbitro ed avversari. Finita la partita torniamo di nuovo in hotel per cambiarci… visto il diluvio che è venuto giù durante la partita.
Per cena ci è stato consigliato dalla ragazza della reception il Camelot, famoso per la carne di cavallo. Ottimo, visto che mangiamo bene e spendiamo poco. Se ci andate ordinate le polpette di cavallo e la salsiccia condita che sono veramente ottime. Per il dopo cena ci ributtiamo nella movida di Catania dove ci sediamo in un localino per farci due cocktail prima di andare a nanna.
23/09
Oggi lasciamo Catania, ma prima non possiamo non farci un giro nel famosissimo mercato del pesce. L’atmosfera è favolosa e il pesce è freschissimo. Sentire gli ambulanti che urlano per promuovere il proprio pesce è fantastico. Arrivano pescatori con bacinelle di pesce appena pescato ed aprono la propria bancarella in 5 minuti. Facciamo tante belle foto e video e assaggiamo anche la famosa bevanda catanese: il Selz. Venire al mercato è stata un’esperienza moto particolare, una delle più suggestive della vacanza.
Lasciamo Catania e ci dirigiamo a Bronte, a circa 1 ora di macchina. Noi avevamo molte aspettative per questa cittadina. Ci aspettavamo molti negozietti in centro con tanti prodotti al pistacchio, ma non abbiamo trovato niente di tutto ciò anzi ci sono pochi negozi e pochi prodotti. In più abbiamo comprato un sacchetto di pistacchi che erano mollicci e poco buoni, se lo sapevamo non saremmo mai venuti fin qua. Ma anche questo è il bello di scoprire, girare senza prenotare niente ed improvvisare al momento la propria vacanza. Quindi dopo questa tappa negativa ci siamo diretti a Scopello e dopo un viaggio di 3h30m arriviamo al Casale Corcella (1 km e mezzo sopra Scopello), da cui si ha una vista favolosa su tutta la baia. Qui c’è tranquillità assoluta e in più, Marco, il proprietario, è molto gentile. Vista l’ora tarda del pomeriggio ci facciamo un aperitivo all’aperto sulla terrazza godendoci il tramonto prima di andare a cena al ristorante Sotto Vento, dove si mangia divinamente con dei piatti di pesce rivisitati da loro e dei dolci da paura. Per il dopo cena a Scopello non c’è niente, quindi torniamo nella tranquillità del nostro casale a dormire.
24/09
Ci svegliamo con calma visto che oggi ci aspetta un’intera giornata di mare. La mattina andiamo a farci un bagno alla famosa tonnara di Scopello, dove ci sono i suoi meravigliosi faraglioni. Il parcheggio lì vicino costa €5 per tutta la giornata oppure si può pagare a ora e l’entrata costa €3,50 per persona. Noi decidiamo di rimanerci solo due ore perchè poi per il pomeriggio abbiamo in programma di andare alla riversa dello Zingaro per stare al mare a Cala Capreria, la prima spiaggia che si incontra lungo il sentiero. Per il pranzo ci siamo attrezzati comprando, la mattina presto all’Antico Forno di Scopello, pane cunzato appena preparato e arancini appena sfornati. Il pomeriggio lo passiamo prendendo il sole rilassati e nuotando tra i pesci in questo mare favoloso.
La sera andiamo a dormire a San Vito lo Capo all’hotel Sikania. Lasciamo velocemente le valigie in camera per andarci a fare una camminata in centro visto che oggi inizia il Cous Cous Fest e dopo un paio di spritz sulla spiaggia facciamo cena manco a dirlo con l’immancabile cous cous e poi un giro tra le tante bancarelle. Alle undici iniziava il concerto di De Gregori, ma non siamo riusciti a vederlo perchè eravamo distrutti dall’intera giornata di mare.
25/09
Anche oggi ci crogioliamo tutto il giorno al mare dove piazziamo il nostro ombrellone che ci ha passato gratuitamente l’hotel e passiamo l’intera giornata tra sole, camminata e nuotate.
Per cena andiamo al Cozzaro dove mangiamo un primo con astice appena pescato dall’acquario per un totale di €59 compreso di vino, per poi andare in piazza a vedere il concerto di Max Gazzè. Ma c’è troppo caos, troppa gente e fa troppo caldo, quindi dopo 3/ 4 canzoni andiamo a nanna.
Alcuni, prima di partire, ci avevano parlato male di San Vito. Ma devo dire che noi ci siamo trovati molto bene: la città è a misura d’uomo, quindi si può girare tutta a piedi tra case piccoline, tanti negozietti e ristoranti, per non parlare della lunghissima spiaggia con un mare veramente bello che ricorda un po’ i caraibi per il suo mare calmo, di un colore azzurro e una trasparenza unica.
26/09
Oggi si torna a Trapani per riconsegnare il nostro Pandino. Svolta questa pratica lasciamo le valigie in hotel e affittiamo due bici per andare a vedere le saline di nubia ed il museo del sale che distano circa 7/8 km da Trapani. Dopo questo faticoso giro sotto il sole (a saperlo che era cosi faticoso avremmo preso un taxi) riconsegniamo le bici e adiamo in centro per comprare i vari regalini da riportare a parenti ed amici con un’immancabile sosta alla pasticceria Colicchia, per il nostro ultimo cannolo siciliano. A cena torniamo all’Hosteria San Pietro per una fantastica cena dove mangiamo le busiate con pesce e crema di pistacchio e risulteranno le più buone dell’intera vacanza… ancora oggi me le sogno la notte. Dopo cena andiamo a dormire, visto che domani si riparte.
27/09
Sveglia presto per prendere il bus della Ast alla stazione dei pullman che ci porta in aeroporto per fare ritorno a casa.
Noi siamo partiti a metà settembre e il clima che abbiamo trovato, a parte due acquazzoni forti, è stato perfetto. Per il resto è stato meglio cosi perchè in questo periodo non c’è affollamento e si può viaggiare senza prenotare niente, come piace a noi, visto che gli hotel non sono strapieni (a parte qualcuno molto centrale)… e come dicono anche gli stessi siciliani ad agosto non si resiste per quanto fa caldo e per il troppo affollamento.
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