Ortona, una città “amicona”

Una città amicona, Ortona è la vera sorpresa del Chietino "marittimo"
Scritto da: ViaggInGiro
ortona, una città amicona
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Un viaggetto in Abruzzo e ci fermiamo ad Ortona, città amicona. Si, ma perché?

Per la gente che subito simpatizza con i camperisti, con gli Amici a 4 zampe… insomma una bella cittadina in provincia di Chieti.

Storia di Ortona

Sebbene l’esatta collocazione storica di Ortona non si sappia, da alcuni reperti ritrovati nei pressi del Castello Aragonese sembra che già dall’età del bronzo qualche abitante fosse qui; infatti la popolazione italica dei Frentani sembra usassero Ortona, anzi propriamente Hortona, quale loro porto. Talmente importante era quel porto che venne potenziato dai Romani stessi quando occupandola resero Ortona una delle più grandi città della Regione Sannita, traendo numerosi vantaggi dal commercio sull’Adriatico.

Naturalmente i Romani lasciarono tracce quali strade e alcuni resti dell’antica cinta muraria ancora visibili; l’antica zona romana sembrava si estendesse dall’attuale Piazza della Repubblica fino al Castello Aragonese attraversando quindi la via della Cattedrale, ossia il centro storico.

A testimonianza di questi insediamenti si trovano infatti alcuni reperti: una tomba chiamata Pietra di Morrecine che si trova nella contrada da cui prende il nome vicino alla contrada Riccio (dove ho sostato con il camper); una strada romana vicino al fiume Moro si trova in contrada San Donato, nei pressi della basilica paleocristiana di San Marco.

La leggenda di Annibale

Dove non troviamo almeno una leggenda? Ebbene, anche qui ad Ortona ne abbiamo una popolare di cui non se ne conosce l’esatta provenienza ma che simpaticamente eccola qua.

Sembra che durante la seconda guerra punica, passasse di qui il generale Annibale diretto a Nola, qui pare si fermò per far riposare ed abbeverare i cavalli. Quella fontana è chiamata la Fontana di Annibale e si trova vicino al torrente Peticcio, da cui per alcuni prende il nome la fontana stessa anziché come appena citato; in questo punto per tantissimi anni sono avvenuti gli scambi di merci tra i contadini e i pescatori.

Nonostante i vari dubbi sulla presenza di Annibale qui ad Ortona, sembra che furono trovati dei resti di teschi apparentemente grandi con una sola cavità oculare; alcuni contadini raccontavano che queste teste testimoniavano la presenza di alcuni Ciclopi transitati anche durante il passaggio di Annibale, da qui il tutto.

Di Annibale non si sa, ma i resti di San Tommaso riposano qui. Sì, proprio lui. Esiste qui la Basilica di San Tommaso Apostolo eretta sui resti di un antico tempio romano e distrutta dai Normanni poi, ricostruita e distrutta ancora da un terremoto e da altri eventi bellici. L’edificio conserva le reliquie dell’apostolo, dopo che dall’isola di Chio vennero portate ad Ortona.

Nella stessa Basilica si trova anche il Museo diocesano dove sono conservate le opere testimoni del patrimonio culturale locale affinché tutti possano attualmente ed in futuro beneficiarne.

Cosa vedere a Ortona

Castello Aragonese

Anche qui abbiamo un castello, una fortezza c’è sempre nelle città marinare e andando in giro per l’Italia se ne incontrano sempre.

Pur non essendo intatto, perché ne rimangono soltanto alcune parti, si può visitare e da lì ammirare il paesaggio circostante oltre al mare, essendo costruito a strapiombo.

Vita migliore ne ebbe, considerando che la sua nascita risale all’anno della scoperta dell’America, quando la famiglia Aragonese lo fece costruire e per vari secoli difese ampiamente la città di Ortona finché divenne deposito di munizioni e polveriera che le costò una semi distruzione durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Per fortuna poi dopo anni di abbandono, il castello è stato restaurato e dal 2001 è possibile visitarlo.

Teatro Vittoria

Si tratta del teatro più importante di Ortona ma che prende il nome anche da chi a suo tempo lo progettò: Francesco Paolo Tosti.

Si trova in una stradina, una piazzetta, che finisce sul lungomare e costruito su di un ex convento; il suo è uno stile liberty molto bello. Restaurato a fine dello scorso secolo, è un punto di incontro per i cittadini che si ritrovano lì, oltre che per assistere ai concerti anche per altri eventi al suo esterno. Il nome Vittoria deriva dalla facciata dove ai lati si trovano due aquile, simboli dell’epoca fascista, mentre al centro troviamo la Vittoria.

Ripari di Giobbe

Sembra una zona creata dalla fantasia, invece si tratta di una riserva naturale e vi assicuro essere un luogo splendido.

Questo angolo di paradiso si trova abbastanza nascosto, poco a Nord di Ortona e non ci si arriva se non a piedi o via mare, anche se dalla strada principale si percorre una secondaria, si deve comunque lasciare il proprio mezzo e scendere; oppure sostando nel campeggio omonimo.

Tutto intorno vi sono delle falesie che impediscono ai rumori della città di arrivare, la macchia mediterranea è molto fitta ed il mare è davvero cristallino con una spiaggia non troppo grande ma molto pulita.

Purtroppo questa zona è soggetta a continue frane (anche se piccole) e sia il vento che l’acqua non le sono di grande aiuto… peccato perché davvero è un bel posto e se vi capita di passare di qui, fermatevi.

Se non volete entrare nel campeggio segnalato, poco prima vi è un parcheggio.

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