Dove il passato abbraccia il presente, tra tradizioni centenarie, panorami mozzafiato e un patrimonio culturale tutto da vivere

Nel cuore d’Abruzzo, terra d’incontro tra mare e montagna, storia e tradizione, uomo e natura, con paesaggi e panorami che sembrano dipinti, esiste un luogo dove il tempo pare essersi fermato. Un borgo che custodisce storie antiche, tradizioni secolari e un’anima vibrante che accoglie calorosamente ogni suo visitatore. Qui, tra deliziosi vicoli e panorami mozzafiato, si respira un’atmosfera unica, dove storia, cultura, tradizione e natura si intrecciano armoniosamente. Insomma, la destinazione ideale per chi è in cerca di un viaggio che non sia solo un itinerario, ma piuttosto, una vera e propria esperienza multisensoriale.
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Un’origine che affonda le radici in millenni di storia e tradizione
Stiamo parlando del delizioso e autentico borgo di Penne, in provincia di Pescara, nella terra Vestina. Il borgo si trova a uguale distanza tra il Mare Adriatico e il Gran Sasso d’Italia, ed è rinomato per le sue caratteristiche costruzioni in mattone, che gli sono valse il soprannome di “città del mattone”. Le sue origini sono davvero antiche, e risalgono a migliaia di anni fa, quando queste zone erano abitate dalla popolazione italica dei Vestini. Conosciuta nei tempi antichi come Penna, si trovano testimonianze scritte della sua esistenza anche in testi scritti di epoca romana, redatti da personalità importanti del tempo come Silio Italico, Plinio il Vecchio, Tolomeo e Valerio Massimo. Penne fu un’importante città per l’organizzazione strategica romana. Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente la città subì gli attacchi dei Vandali e dei Goti. La storia medievale del borgo è ricca di eventi ed è segnata dalla dominazione longobarda e dei Franchi, ma anche dalla sua proclamazione a libero comune. Divenuto importante centro economico, commerciale e agricolo, fu coinvolto nel XIII secolo nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini, dove si schierò a sostegno del papato. In seguito Penne si ritrovò sotto l’influenza degli Angioini e degli Aragonesi, per poi subire il dominio spagnolo e borbonico. Proprio contro il dominio borbonico si verificò la famosa rivolta locale nota come l’Insurrezione dei Martiri Pennesi del 1837 che, repressa con durezza, segnò però un punto di svolta importante per la successiva partecipazione della città ai movimenti risorgimentali che culminarono poi con l’Unità d’Italia nel 1861.
Cosa fare e cosa vedere a Penne, in Abruzzo
Passeggiare tra i vicoli medievali del centro storico di Penne è un’esperienza autentica che regala gioia e serenità. Tra palazzi nobiliari e antiche chiese, non è però da perdere Porta San Francesco, la porta d’accesso principale del borgo, simbolo della città. Di grande interesse la Collegiata di San Michele Arcangelo, il Museo delle Ceramiche di Castelli e il Museo Capitolare di Atri. Imperdibile il Lago di Penne, un’oasi naturale con panorami mozzafiato e sentieri immersi nel verde perfetti per chi ama la natura e il trekking. Questa zona è anche rinomata per la sua tradizione enogastronomica e propone piatti e prodotti della tradizione locale, come formaggi, salumi e vini che sono delle vere e proprie eccellenze tutte da gustare.
Come arrivare a Penne: ecco qualche piccolo consiglio per voi
Penne è raggiungibile in autobus sia da Pescara che da Roma. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Pescara Centrale. Viaggiando in macchina, invece, il borgo risulta facilmente raggiungibile per chi parte da Roma, percorrendo l’autostrada A24 e poi la SS81, mentre per chi parte da Pescara, percorrendo la SS16 e la SP1. Partendo da Napoli, invece, basterà percorrere l’A1 e l’A25.