La nebbia agli irti colli

rammarico è che c’è sempre una sottile coltre di nebbia che impedisce di godersi il panorama. Mi piacerebbe rivedere queste zone in una bella giornata di sole.
Per Neive vale il discorso fatto in precedenza per gli altri paesi, è uno dei borghi medioevali più belli d’Italia, ed entrandovi ci si rende conto che la nomea è meritata. Quando mi capita di aggirarmi per posti come questo macchina fotografica in mano e naso in aria mi domando in continuazione come deve essere vivere in luoghi simili. La tranquillità che ci si respira, le bellezze che si trovano dietro ad ogni angolo un turista le apprezza per qualche ora, ma chi nasce e cresce qui forse le vive diversamente. Ho sempre pensato che l’abitudine alle cose ci porti a darle per scontate, questo vale anche per gli spettacoli offerti dalla natura o dall’ingegno umano, ci si abitua a tutto col tempo.
La giornata è stata pesante ma bella, abbiamo visto quel che volevamo e forse anche di più, ci apprestiamo quindi a vivere l’ultimo atto della nostra vacanza. Premetto che abbiamo purtroppo dovuto accorciare il nostro soggiorno. Partiamo quindi il venerdì pomeriggio invece del sabato mattina, l’alluvione che ha appena colpito Genova crea forti disagi nella circolazione autostradale e preferiamo non rischiare più di tanto anticipando il rientro per non incappare nel maltempo. Mi permetto una piccola considerazione, un sostegno a chi per l’ennesima volta ha vissuto questa tragedia con forza e dignità, e un pensiero alla mia Liguria, terra magnifica anche se martoriata per la seconda volta in tre anni, per il guadagno di pochi è stata rovinata la vita di molti.
Tornando alla breve vacanza riusciamo comunque a sfruttare il venerdì mattina visitando il Sacro Monte di Crea con il suo santuario. È un complesso enorme inserito nel bosco e con diverse passeggiate che permettono di fare il giro del colle. Uno in realtà è un percorso devozionale lungo il quale si incontrano cinque diverse cappelle. In sintesi tutto molto bello non fosse per il fatto che le cappelle sono chiuse con tanto di catenacci quindi non visitabili, però la passeggiata nel bosco merita davvero. Ce ne andiamo con un velo di tristezza, felici di quel che abbiamo visto certo ma con la testa e i pensieri rivolte a ben altre questioni.