15 giorni in Puglia con il camper (e scooter)

Il nostro viaggio di 15 giorni in Puglia in camper
Scritto da: ItinerarioLibero
15 giorni in puglia con il camper (e scooter)
Viaggiatori: 1
Spesa: Fino a €250 €
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  • Periodo: Dal 8 agosto al 28 agosto 2021
  • Mezzo: Mc Louis Glemis 26G – Ducato 2300 130cv
  • Km percorsi in camper: 2.800 in 39 ore di guida in 20 giorni di viaggio
  • Km percorsi in scooter: 700
  • Spesa carburante camper: 513 €
  • Spesa carburante scooter: 29 €
  • Consumo medio camper: 8.8 km/lt

Questo viaggio ci farà esplorare le bellezze di una regione italiana che da diversi anni oramai sta vedendo incrementare sul proprio territorio la presenza di turismo, la Puglia.
Facciamo una premessa, siamo consapevoli di visitare una regione fortemente turistica e nel periodo peggiore di tutto l’anno ovvero le due settimane centrali di agosto, le spiagge erano strapiene, in alcuni casi c’erano talmente tanti ombrelloni aperti che il sole non riusciva a toccare la sabbia. In questa situazione, lo scooter che avevamo al seguito, si è rivelato ancora più fondamentale del solito, permettendoci di arrivare all’inizio delle aree pedonali o dell’accesso alle spiagge senza dover parcheggiare centinaia di metri prima oppure ad evitare code chilometriche sulle strade.

Giorno 1 – verso la Puglia

Dopo i vari preparativi partiamo alle 13, si punta verso la Puglia, percorriamo circa 600 km senza nessun problema, ci fermiamo presso l’area di sosta l’Oasi a Fermo alle seguenti coordinate: N 43.232780, E 13.777660, arriviamo verso le 20 giusto il tempo per un bagno, l’area di sosta è sul mare, una doccia ed una cena e poi a letto. Abbiamo pagato 19€ per una notte.

Giorno 2 – Peschici

Ripartiamo per il nostro viaggio, dobbiamo arrivare a Peschici da dove partirà ufficialmente il nostro tour della Puglia, ci aspettano ancora 300 km circa. Arriviamo verso le 11, all’area di sosta Marina Piccola alle seguenti coordinate: N 41.944860, E 16.005160 viene difficile giudicare un area di sosta in questo periodo, il peggiore di tutto l’anno dal punto di vista turistico. Camper stipati al punto di non poter nemmeno aprire completamente le finestre, prezzi lievitati a 30€ a notte, che per un’area di sosta spartana è tantissimo, l’unica cosa positiva è che è posizionata sul mare. Noi non eravamo nelle condizioni di fare gli esigenti, siamo arrivati nella settimana di ferragosto e ci siamo dovuti adeguare alla “vicinanza stretta” e al costo elevato. Nel pomeriggio ci siamo fatti subito un giro a Peschici.

La città di Peschici sorge su una rupe in una splendida posizione a picco sul mare, Il centro storico è ricco di scorci di grande suggestione, con le sue botteghe artigiane e numerosi locali dove è possibile degustare i piatti tipici della tradizione pugliese. Percorrendo gli stretti vicoli scavati nella rupe o salendo le piccole e tortuose scale che la caratterizzano si respira un’atmosfera unica.

Giorno 3 – Vieste

La mattina partiamo sul nostro scooter per raggiungere Vieste che dista da noi solo 23 km. Ovviamente ci saremmo potuti spostare in camper, i posti per sostare (aree attrezzate o campeggi) non mancano ma considerato il periodo di troppa affluenza turistica, abbiamo pensato che forse sarebbe stato meglio ridurre al minimo gli spostamenti col camper per non rischiare di non trovare posto.

Vieste è apprezzata per i suoi splendidi panorami sul mare Adriatico, ma anche per il suo centro storico di antichissima storia, dai vicoli stretti e dalle casette bianche con le finestre adornate di basilico a strapiombo sul mare. E poi c’è lui il Pizzomunno un imponente monolite in pietra calcarea alto 25 metri. Nel pomeriggio andiamo a visitare Vico del Gargano, un borgo situato nell’entroterra del nord del Gargano, è inserito tra i “borghi più belli d’Italia”. Soprannominato il “paese dell’amore” perché il santo patrono è proprio San Valentino protettore degli innamorati e degli agrumeti: la tradizione vuole che il 14 febbraio, ogni innamorato beva il succo ricavato dai frutti benedetti dal santo, e possa così goderne dei benefici ed esaudire tutti i desideri legati a gioia e serenità.

Giorno 4 – le grotte del Gargano

Se si viene a visitare questa zona, non ci si può perdere una visita alle grotte marine, il modo migliore per visitarle è imbarcarsi su una delle tante motonavi che fanno il giro turistico delle grotte entrando dentro ciascuna grotta, dopo aver visto un po’ di recensioni delle varie compagnie, abbiamo scelto la motonave Vittorio e ci siamo trovati molto bene il prezzo a persona è di 35€. Il tour permette di vedere grotte marine dai nomi e le forme più bizzarre (dei Contrabbandieri, Campana, dei Due Occhi, delle Sirene, ecc.) e leggendari faraglioni come il Pizzomunno e le Zagare. Dal porto di Peschici partono sia le escursioni per le grotte, sia quelle per le Isole Tremiti.

Giorno 5 – Monopoli

Salutiamo il Gargano per riprendere il viaggio verso sud, arriviamo a Monopoli presso l’area di sosta Millenium alle seguenti coordinate: N 40.903740, E 17.352610 Finalmente un’area di sosta con ampi spazi di manovra e stazionamento anche se con poca ombra, i bagni sono veramente pessimi, è decisamente scomoda come posizione, se non avete uno scooter al seguito, l’unica cosa comoda è la vicinanza al mare. Dopo esserci piazzati ed aver pranzato, facciamo la solita “siesta” delle ore più calde prima di partire a visitare Monopoli.

Un posto sicuramente molto caratteristico di Monopoli è il porto, un luogo molto pittoresco dove sono ormeggiate le barche da pesca. Camminando per i vicoli, ci troviamo davanti alla chiesa del purgatorio, una chiesa particolare, infatti se già dall’architettura ricorda i temi della morte, è all’interno che la Chiesa conserva uno dei richiami più importanti in relazione al culto della morte: ovvero delle mummie. Sono presenti, infatti, delle teche in vetro e legno che mostrano 8 confratelli mummificati, vestiti dei loro abiti prestabiliti dalla confraternita stessa ed, oltre a questi, la mummia di una bambina (unica in Puglia) che conserva ancora tutti i tratti somatici quasi intatti. Merita anche una visita la Cattedrale di Monopoli, le mura di cinta e i torrioni.

Giorno 6 – Locorotondo e Martina Franca

La giornata di oggi sarà piena, abbiamo in programma un mini tour in scooter partendo dalla nostra area di sosta, vogliamo visitare Locorotondo, Martina Franca ed Alberobello.

Si parte in direzione Locorotondo, dista circa 26 km, arriviamo dopo circa 45 minuti di viaggio sul nostro scooter 125. Locorotondo, insieme ad Alberobello, è uno dei borghi che caratterizzano la Valle d’Itria nonché ovviamente anche uno dei borghi più belli d’Italia. Il suo nome deriva dalla forma della sua pianta, “luogo rotondo” forma circolare perfetta. Il bianco avvolge qualsiasi cosa e addentrarsi nelle strade del borgo offre la sensazione di metter piede in un sogno. Quest’anno 2021 hanno adornato i covoni di fieno con centrini, pizzi e merletti, il risultato come vedete è da cartolina.

Continuiamo il nostro “scooter tour” nella Valle d’Itria visitando Martina Franca, che dista solo 6 km da Locorotondo, il suo centro storico è molto caratteristico, ricco di palazzi storici e chiese come la Basilica di San Martino. Inoltre il paese è circondato da ulivi, trulli e vigneti, siamo in provincia di Taranto che dista solo 30 km.

Dopo aver visitato Martina Franca, ripartiamo per raggiungere Alberobello, ultima meta del nostro mini tour in scooter, percorriamo i 14 km che ci separano dal paese dei trulli, arriviamo dopo circa una mezz’oretta, sono le 14, parcheggiamo lo scooter e dopo i primi passi capiamo subito che c’è troppa gente, e questo rovinerebbe molto foto e riprese tra le vie del paese quindi decidiamo di ritornare il giorno dopo nella prima mattinata.

Giorno 7 – Alberobello e Polignano a Mare

Sveglia presto per andare a visitare Alberobello, in poco più di mezz’ora siamo lì, arriviamo verso le 8 di mattina e parcheggiamo il nostro scooter. Finalmente ci concediamo un lungo giro tra le vie quasi deserte ma che si riempiranno poi man mano che passa il tempo. Alberobello è famoso in tutto il mondo, riconosciuto come patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, il centro storico di Alberobello è qualcosa di unico, ogni angolo è da cartolina.

Ripartiamo per puntare verso Polignano a Mare, un’altra tappa obbligata, se si passa da queste parti. Famosa è la sua inconfondibile spiaggia. camminiamo per il suo centro storico composto da case bianche, balconi fioriti e strade che resistono al passare del tempo. Giunta l’ora di pranzo ci siamo fermati a gustarci la puccia con polipo, ovvero un panino con dentro polipo arrostito.

Giorno 8 – Otranto

Lasciamo la zona di Polignano per spostarci più a sud, precisamente ad Otranto, saltiamo la bellissima Ostuni solo perché abbiamo trascorso 15 giorni alcuni anni fa, e considerando i tempi stretti, decidiamo di passare oltre, ma se non l’avete mai visitata, merita sicuramente una sosta. Ci fermiamo presso l’Oasi Park alle seguenti coordinate: N 40.137770, E 18.489190, area di sosta spartana ma molto spaziosa, con ampi spazi di manovra, possibilità di caricare acqua in piazzola, gestore molto gentile, in una posizione strategica, a soli 10 minuti a piedi dal centro di Otranto, finalmente un area di sosta con i prezzi adeguati, abbiamo pagato per un camper e due persone, 20€ al giorno con corrente compresa, docce 1€ per 18 Lt di acqua senza alcuna “scadenza”.

Durante la permanenza in città, merita sicuramente una visita la Cattedrale di Santa Maria Annunziata. Vero gioiello dell’interno della Cattedrale è il mosaico pavimentale, un’opera d’arte di assoluto valore che raffigura l’albero della vita e i passaggi raccontati dall’Antico Testamento. Qui ad Otranto c’è il tratto di costa più orientale d’Italia, passeggiando nella parte più antica si subisce il fascino millenario di un borgo racchiuso dalle mura aragonesi, e, come molti borghi di questa zona, con case bianche e le stradine lastricate di pietra viva. Otranto è l’anagramma di “tornato”. Questo è un luogo dove si ritorna sempre, che ti porti addosso come una bellissima memoria. A due passi da Otranto si trovano i Faraglioni di Sant’Andrea, una vera opera d’arte realizzata dalla natura, sono formazioni calcaree che improvvisamente emergono da un’acqua dai colori che variano dal verde smeraldo al blu, dando vita a forme originali molto diverse tra loro. Se passate di qui non dovete perdervi questa meraviglia.

Giorno 9 – Santa Maria di Leuca

Ma si riparte, ci aspetta la punta della Puglia, ovvero Santa Maria di Leuca, la strada corre per chilometri in mezzo a campi di ulivi secchi colpiti dalla xylella la terribile malattia degli ulivi. Arriviamo nella punta più a meridionale della Puglia, qui la nostra discesa verso sud si arresta, da qui si può solo più risalire verso nord. Per la sosta ci fermiamo presso l’area di sosta “La Cornula” alle seguenti coordinate: N 39.800140, E 18.363520. Santa Maria di Leuca ha sempre un fascino particolare, qui il mare Adriatico e il mare Ionio si mescolano insieme, il suo faro è tra i più importanti d’Italia.

Giorno 10 – Gallipoli

E dopo aver toccato il punto più a sud del nostro tour, il giorno dopo si riparte per la lunga risalita, si punta a Gallipoli. Decidiamo di sostare presso l’area di sosta Nuovi Orizzonti, alle seguenti coordinate: N 40.004637, E 18.032925 spaziosa con bagni puliti ad una decina di chilometri da Gallipoli con navetta gratuita per le spiagge e servizio taxi da e per Gallipoli a pagamento. La città di Gallipoli è chiamata anche perla dello Jonio, il centro storico è su un isoletta collegato al resto della città da un ponte in muratura. Anche qui i vicoli del centro storico sono molto curati e con numerosi locali e negozietti.

Davanti alla spiaggia della Purità sulle acque del Mar Jonio, si trova la chiesa intitolata a Santa Maria della Purità, tale chiesa, piuttosto anonima ed insignificante dall’esterno, dall’interno stupisce i visitatori per la sua ricchezza delle decorazioni. Nel pieno centro storico di Gallipoli si trova il Museo civico Emanuele Barba, un museo quasi nascosto che vale la pena di visitare. Al suo interno sono presenti collezione di armi, abiti, fossili, reperti archeologici, sarcofagi, una raccolta numismatica ed infine ha anche una parte dedicata alla patologia fetale animale.

Giorno 11/12 – Porto Cesareo

È arrivata l’ora di ripartire, ci dirigiamo verso Porto Cesareo, presso l’agricamping Le Radici alle seguenti coordinate: N 40.270950, E 17.888880, una bella struttura, moderna, spaziosa, pulita, con bagni nuovi e area camper service comoda e spaziosa.

In questi due giorni di permanenza qui, abbiamo provato ad accedere ad alcune spiagge, come ad esempio quella di Torre Lapillo, c’erano talmente tanti ombrelloni aperti che il sole non arrivava a toccare la sabbia, personalmente non ho mai visto nulla di simile, in confronto, la Liguria durante i week end di luglio è roba da dilettanti. Per trovare un po’ di tranquillità abbiamo dovuto percorrere in scooter 25 km più a nord per raggiungere una località decisamente meno turistica di quelle viste fino ad ora, ovvero San Pietro in Bevagna. Ci sdraiamo su una spiaggia tutto sommato neanche troppo affollata e con una bellissima acqua cristallina, da quando siamo partiti, tra colore del fondale diverso, mare sporco dovuto a maree sbagliate o mare agitato, questo è il primo bagno in un mare, degno di questo nome, siamo in provincia di Taranto. Porto Cesareo non ha certo un centro storico come quelli visti fino ad ora, però ci ha regalato bellissimi tramonti da ammirare seduti in riva al mare e soprattutto ci ha regalato il miglior pasticciotto di questo viaggio, infatti da Quo Vadis dicono esserci i migliori pasticciotti della zona, ma in questo periodo il prezzo da pagare non è il costo ma la coda imbarazzante per entrare.

Giorno 13/14 – Taranto

Si riparte per l’ultima tappa pugliese del nostro tour, Taranto, questa volta non tanto da turisti ma per rivedere qualche parente. Troviamo posto al campeggio Sun Bay alle seguenti coordinate: N 40.409650, E 17.218670, il campeggio un po’ spartano ma con una bella posizione sul mare e con un bel ristorante nel campeggio, con terrazza sul mare.

Benvenuti a Taranto, la città dei due mari il Mar Grande ed il Mar Piccolo, la città con il ponte girevole che separa la Taranto nuova dalla Taranto antica. Per gli amanti dello shopping non può mancare una vasca in via D’Aquino situata presso il Ponte Girevole e considerata il salotto buono per eccellenza della città. Abbiamo dedicato i soli due giorni di permanenza a Taranto non tanto a visitare le bellezze della città ma a trovare parenti che non vedevamo da anni L’unica visita l’abbiamo fatta al Castello Aragonese accompagnati dalla Marina Militare che ci ha spiegato la storia del castello ed i ritrovamenti archeologici, la visita è gratuita ed è su prenotazione, se passate da queste parti vale la pena di farla, oltre a visitare la città vecchia.

Giorno 15 – Comacchio

Il nostro tour della Puglia è oramai giunto al termine, l’ultima tappa sulla strada del rientro sarà a Comacchio, ci fermiamo presso il camping Ancora alle seguenti coordinate: N 44.699520, E 12.234950 bello e affaccia sul mare. Comacchio detta anche la piccola Venezia è una città lagunare molto bella, una vera perla turistica, ponti e canali si susseguono per la città, è piacevole passeggiare nella tranquillità dei suoi canali. La specialità della zona è l’anguilla marinata e ovviamente noi non ce la potevamo far scappare, è giunta l’ora di pranzo e decidiamo di sfamarci proprio con un panino all’anguilla marinata di Comacchio.

Se venite a Comacchio non potete perdervi una visita alla Manifattura dei Marinati, in parte fabbrica, in parte Museo dell’Anguilla, racconta la lavorazione di questo prodotto, una lavorazione che rimane pressoché invariata nel tempo e che è riconosciuta come presidio Slow Food. Un altro luogo d’interesse della zona sono sicuramente le saline di Comacchio inserite in un’oasi protetta da visitare, la produzione di sale a Comacchio, iniziata sin dall’antichità ed interrotta nel 1984 è ora ripresa da qualche anno. La zona è anche popolata dai bellissimi fenicotteri rosa.

Conclusioni

E qui termina il nostro tour della Puglia, le uniche cose che posso dire è che la Puglia è tutta bellissima ma la sconsiglio vivamente nel mese di agosto, in particolare nella settimana di ferragosto, troppa gente ovunque, l’unica nostra salvezza è stata quella di avere lo scooter al seguito che ci ha permesso una buona mobilità anche in queste situazioni estreme, senza dover fare chilometri a piedi dopo aver parcheggiato oppure code chilometriche per raggiungere le destinazioni. Abbiamo visto spiagge affollate ai limiti dell’immaginazione dove, se arrivavi oltre una certa ora, c’erano solo più posti in piedi in quanto non riuscivi a trovare neanche uno spazio per stendere l’asciugamano, aree di sosta tanto “spartane” e in cui i camper erano stipati al punto da non riuscire neanche ad aprire completamente il finestrini, con un prezzo di 30€ al giorno, che per un’area di sosta mi sembra un po’ troppo!

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