Tutto dipende dal vento!

Quale spiaggia scegliere in base al vento
Scritto da: mypsyche
tutto dipende dal vento!
Partenza il: 30/06/2021
Ritorno il: 08/07/2021
Viaggiatori: 1

Scegli la piaggia in base al vento. Inizio subito con il consiglio che vorrei aver letto prima di partire, ma non ho trovato evidenziato in nessun blog. Dato che il Salento è una terra battuta dal vento, l’ideale, secondo me, alla luce di questa esperienza, è fare base a Santa Maria di Leuca, sulla punta più estrema del tacco. Se tira lo Scirocco, un vento caldo dal Sud, che agita lo Jonio, conviene spostarsi sul versante adriatico. Se tira la Tramontana, un vento freddo dal Nord, che agita l’Adriatico, conviene spostarsi sullo Jonio. Ovviamente questi non sono gli unici venti che tirano, e anche in caso di Scirocco, sullo Jonio si trova qualche caletta riparata e viceversa per la Tramontana sull’Adriatico, ma sarebbe bastato questo chiarimento basilare per salvarmi i ricordi, senza diventare un esperto di venti come i pescatori. Ci sono app e siti meteorologici che dicono che vento tira.

Porto Cesareo. Sono stata 3 giorni e purtroppo in tutti e 3 i giorni è tirato lo Scirocco. Mi aspettavo spiagge caraibiche come le foto che ho visto sui blog o nei video su Youtbe (pieni di “color correction”), invece ho trovato un mare agitatissimo e nero. Ho iniziato con una passeggiata di circa 10 km da Porto Cesareo verso Nord, in direzione Torre Lapillo. In questo tratto si incontrano spiagge che probabilmente senza quel vento sarebbero bellissime e piene di sfumature, sorvegliate dalle tipiche torrette. Si è salvata parzialmente Torre Lapillo, soprattutto la parte iniziale, di sabbia chiara e rocce affioranti, con acqua bassa per molti metri, di un colore verdino chiaro, nonostante il mare agitato. Il paese di Porto Cesareo non l’ho trovato bello: non ha un centro storico, essendo giovane, ma è un insieme di case, soprattutto per vacanze. La spiaggia del paese è da dimenticare…

Escursione a Punta Prosciutto. Verso questa spiaggia avevo riposto grandi aspettative, ma con lo Scirocco è tremenda, sembrava di essere a Ladipoli nei punti di sversamento di aque luride! Mare agitatissimo e di colore nero, da spavento. Secondo me, quando tira Scirocco, i gommoni non dovrebbero uscire, non per motivi di sicurezza (tutto si è svolto in massima sicurezza, anche se il gommone ballava parecchio: sconsigliato a chi soffre di mal di mare), ma per non rovinare il ricordo di questi posti, così penalizzati in caso di vento contrario. Era prevista una sosta bagno a Torre Castiglione, venduta sul dépliant come uno specchio d’acqua caraibico, in realtà era troppo scuro e agitato. Nessuno ha osato fare il bagno. Un’ulteriore sosta bagno era prevista nel punto in cui sono affondate le colonne greche, “semilavorati” artistici trasportati dalle nave greche e inabissati secoli fa. Ovviamente non si vedeva nulla, a causa del mare scuro e agitato. Per fortuna, gli esperti organizzatori di queste escursioni, poi ci hanno fatto fare il bagno in un punto della laguna esposto a Nord, di fronte alla penisoletta della Strea, dove infatti il mare era bello e più chiaro.

Otranto via Lecce. Mi sono spostata con il bus di Salentoinbus, prima a Lecce, facendo un giro nel centro storico di questa particolare cittadina, poi a Otranto. Qui mi è battuto il cuore: un centro storico delizioso, affacciato su un mare dal colore smeraldino indimenticabile. Il colore “verde acqua”, che avevo nell’astuccio alle elementari, lo avranno inventanto qui! Per fortuna, era il giorno dello Scirocco, quindi la costa adriatica era salva. Otranto è uno dei paesaggi più belli che ho visto al mondo, per tutto: il centro storico, i panorami e il mare, tutto così delicato, romantico e placido. Non capisco perché sui social vengano apposti quei filtri che fanno virare verso altri colori: questa bellezza non ha bisogno di essere enfatizzata in modo artificioso. Riguardo alla parte storica, a parte passeggiare nelle viuzze piene di negozi di artigianato e scorci caratteristici, ho visitato il castello, in cui c’era la mostra su Banksy. Riguardo al mare, oltre a tutte le spiagge cittadine raggiungibilli a piedi in pochi minuti dal centro e il bellissimo lungomare degli Aethey, salendo fino al faro di punta Craulo e poco più avanti, si trovano insenature incantevoli miste di roccia e sabbia. Non ho parole per descrivere la bellezza di questi angoli. Alcune di queste spiagge della parte nord sono presidiate da stabilimenti, uno dei quali, purtroppo, sparava musica da discoteca a tutto volume in piena mattina, coprendo lo sciabordìo delicato delle onde. Ho fatto poi la classica escursione in barca, con soste bagno lungo la bellissima costa degli alimini e l’insenatura del Mulino d’Acqua. Il terzo e ultimo giorno a Otranto purtroppo tirava Tramontana: il lungomare degli Aethey resta in gran parte protetto, il resto purtroppo ha risentito del vento e ha perso quel colore e parte di quella metaviglia.

Gallipoli via S. Maria di Leuca. Mi sono spostata, sempre con Salentoinbus, a Gallipoli, trascorrendo una giornata a S. Maria di Leuca, la punta estrema del tacco. Qui ho fatto l’escursione altamente consigliata dei due mari, per visitare le grotte e il mare sulle due sponde, adriatica e ionica. Le spiagge citadine sono in prevalenza di rocce, ma a me piace questo genere e le ho apprezzate molto. Di sera, arrivo a Gallipoli, costeggiando il litorale che risale da S.Maria di Leuca e che tocca località famose, come la Maldive del Salento o meglio Marina di Pescoluse: ahimé, già dal finestrin oriconosco la perfida mano dello Scirocco che impeversa, imbrunisce e arrabbia il mare. A Gallipoli trascorrerò 4 giorni e appena arrivata decido di non spostarmi alle Maldive, per non incorrerre in un’altra delusione, altrimenti finisce che non torno più. Per 2 giorni, purtroppo, anche a Gallipoli tira Scirocco: mare mosso e scuro, e litorale che va da Gallipoli a Punta Pizzo, in gran parte devastato da cumuli e cumuli di alga posidonia anche per metri oltre la spiaggia. La parte centrale, detta Baia Verde, era praticamente una baia marrone! Shock e delusione. Restava preservata l’estremità opposta del golfo di Gallipoli, cioè Punta Pizzo, con mare agitato, ma che riusciva a conservare bei colori, più della ben famosa Punta della Suina, penalizzata dal ventro contrario e dalla posidonia. Gli ultimi 2 giorni sono di Tramontana e il mare ha regalato dei colori bellissimi, anche qui con il tipico smeraldino (ma perché tanti vlogger si ostinano con questa color correction che snatura posti già belli?). Spiaggia di Lido San Giovanni meravigliosa, cristallina da lasciare senza parole. Il paesaggio marino cambia completamente, con altri colori e altri scorci naturali. La cittadina è consigliata per i giovanissimi: ci sono tanti stabilimenti frequentati da adolescenti che socializzano e si divertono e tutto sembra molto pensato per questo target commerciale.

Il fenomeno della “controra” pomeridiana. In Salento ho toccato con mano gli effetti del fenomeno della “controra” o “ora contraria al lavoro”, che conoscevo per sentito dire, in riferimento ad alcuni paesi del Sud, dove il sole è davvero alto tutto il giorno e il caldo picchia forte anche al mattino presto e alla sera. Di pomeriggio, il clima diventa insopportabile e debilitante, ed è impossibile fare qualche attività “impegnativa”. Infatti, tutto chiude, per riaprire nel tardo pomeriggio, con molta lentezza. Le ore torride del pomeriggio, che interferiscono con l’attenzione e affaticano, sono dedicate all’otium. Un buco di nulla, in cui si cerca di resistere, cercando refigerio al chiuso e sospendendo gli impegni, e tutto si impigrisce e rallenta. Una vera e propria cultura, quella della controra, trattata anche da letterati e filosofi, persino Socrate ne parla! Un conto conscerla in astratto, un conto testarla sul campo. Interessante, ma non ci sono abituata, infatti avevo spesso la pressione bassa e un senso di spossatezza e stordimento pervasivo. Ovviamente senza generalizzare: a Gallipoli, cittadina grande, era meno evidente rispetto a Porto Cesareo, dove dalle 14 sembrava esserci il coprifuoco. Tutto ciò mi ricordava la “siesta” spagnola. La mia vacanza è stata breve e non ho avuto il tempo di abituarmi a questo ritmo, che richiederebbe di riorganizzare totalmente lo stile di vita, in modo sicuramente meno frenetico e più umano.

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Gallipoli LPunta Pizzo

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Linguine ai ricci

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Punta Prosciutto con lo scirocco!

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Otranto

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Torre Lapillo

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Baia Mulino d'Acqua

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Bara Verde a Gallipoli con Scirocco e posidonia :(

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Otranto

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Otranto

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Gallipoli

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Gallipoli Lido San Giovanni



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