È il borgo simbolo della Ciociaria: da qui puoi godere di magnifici paesaggi su tutta la regione, ma è la sua storia a renderlo emozionante

100 km a sud di Roma, in quella Ciociaria che da sempre è una culla di cultura popolare e di ottima gastronomia, ma anche terra di profonda tradizione cinematografica. Proprio qui, in un Lazio vicino ma sufficientemente lontano dalla Capitale, incontriamo uno dei Borghi più belli d’Italia, una realtà densa di storia e teatro di varie vicende che oggi ritroviamo passeggiando in un luogo sospeso tra memoria e propensione al futuro.
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Una storia che risale addirittura a prima della nascita di Roma
Quella che oggi chiamiamo Castro dei Volsci deve parte della sua storia alla vicina Fregellae, un centro fondato dagli Osci, abitato dai Volsci e dai Latini e successivamente a lotte di potere, distrutta dai Romani nel 125 a.C., con la deportazione dei suoi abitanti nell’Urbe e un lungo periodo di abbandono del territorio. Fu solo nel corso del Basso Medioevo, dunque ampiamente dopo l’anno Mille, che il Castrum così ridenominato dai Romani iniziò ad avere nuovamente una certa rilevanza, dapprima per lo Stato Pontificio, con la consacrazione di una chiesa rurale voluta da papa Eugenio III, e successivamente con la conquista del territorio da parte di Federico Barbarossa.
L’episodio più tragico della storia di Castro dei Volsci è però legato alle marocchinate, le persecuzioni che le truppe franco-africane compirono ai danni della popolazione civile e che vennero magistralmente raccontate da Vittorio De Sica nel film del 1960 La Ciociara, quello che valse a Sophia Loren il Premio Oscar come miglior attrice protagonista.
Ecco cosa vedere nel magnifico borgo di Castro dei Volsci
Monumento alla Mamma Ciociara. Copyright foto: nininika / Shutterstock.com
Visitare Castro dei Volsci è come fare un viaggio nella storia di un borgo che è quintessenziale italiano. Si entra dalla Porta della Valle, uno dei quattro varchi che si apriva nella cinta muraria di epoca antica. Ed è attraversando questa strada che avrete modo di notare caratteristiche interessanti: merletti, gioielli e manufatti in legno delle Botteghe della Regina Camilla, una consociazione di alcuni laboratori artigianali che, oltre all’offerta merceologica classica, propongono workshop, laboratori, attività didattiche ed eventi culturali nonché gastronomici.
Oltrepassando la porta ci troveremo nel cuore della cittadina: passeggiando con le vostre famiglie tra vie acciottolate, case in pietra, scalinate, archi a ogiva e portali in bugnato. Non allontanandoci troppo dalla Porta della Valle, vedremo la chiesa di Santa Maria risalente al XII secondo; all’interno di essa è presente un organo settecentesco perfettamente conservato e una splendida acquasantiera in marmo bianco, con una forma a giglio molto singolare. Altro luogo di culto, non da meno, è la barocca chiesa di Santa Oliva, che custodisce un altare risalente al 1537, con all’interno, un dipinto attribuito alla Mola raffigurante San Sebastiano. Nelle vie del centro storico, se siete amanti della storia, allora dovrete fare tappa assolutamente al Museo Civico Archeologico, dove troverete reperti risalenti al periodo della preistoria, una collezione di monete, resti della domus romana dell’area archeologica Casale di Madonna del Piano.
Tappa di storia e cultura popolare che ci propone Castro dei Volsci è poi il monumento dedicato alla Mamma Ciociara, eretto nel 1964 in memoria degli accadimenti di cui proprio De Sica fece un ritratto intimo nel film con la Loren. Da qui, oltre a riflettere sulla tragedia della Seconda guerra mondiale, si potrà ammirare il magnifico belvedere dove, nelle giornate più terse, si riescono ad ammirare Cassino con la sua celebre Abbazia e Palestrina.
Cosa vedere nei dintorni di Castro dei Volsci
Lo spettacolo delle Grotte di Pastena, non lontano da Castro dei Volsci
A pochi chilometri da Castro dei Volsci, per la gioia dei più impavidi e avventurosi, è possibile scoprire le grotte di Pastena, un vero gioiello naturalistico della Ciociara e parte integrante del Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e Lago di Fondi. Una gemma, che vi catapulterà in un mondo sotterraneo plasmato e creando negli anni di lunga erosione dalle acque, dove potrete toccare a mano questo spettacolo della natura; camminerete tra stalagmiti e stalattiti, laghetti cristallini e cascate. Le grotte di Pastena sono aperte tutti i giorni dalle 10 alle 16, mentre il biglietto d’ingresso costa 10 euro e dà diritto ad accedere anche al Museo della Civiltà Contadina e dell’Ulivo.
Arte e cibo, tutto in un luogo
Se cercavate ristoranti e botteghe immerse nell’arte, a Castro de Volsci potrete trovare tutto questo. Assaporando i famosi fini-fini, dei tagliolini conditi con una salsa a base di frattaglie di pollo, oppure, i tonnarelli alla ciociara, la minestra di pane raffermo, tozzetti alle mandorle, amaretti e ciambelline al vino. Tutto questo si dovrà concludere un classico calice di passerina del Frusinate. Sapori e storia.
Se vorrete godere del fascino che circonda questo borgo, potrete provare i numerosi percorsi di trekking o naturalistici, per tutte le età. Castro dei Volsci è la tappa che dovrete salvare per i vostri futuri week-end o per una semplice gita fuori porta di poche ore, poche ore che renderanno indimenticabile questo luogo.