Assaggi di Sicilia 2

GIORNO 1
Sei notti e sette giorni per esplorare un altro pezzo della nostra meravigliosa Italia. Io, mio marito e nostro figlio Leonardo di cinque anni atterriamo all’aeroporto di Catania Fontanarossa con un volo diretto Ryanair da Milano Malpensa prenotato un paio di settimana prima. Un lasso di tempo molto breve se paragonato alla pianificazione di un viaggio pre-Covid, quando per spuntare il miglior prezzo sulle tariffe aeree bisognava controllare già due mesi avanti. Oggi è diverso e la situazione sanitaria in costante mutamento provoca molta incertezza negli spostamenti. Sistemate le pratiche per il noleggio auto alla compagnia Avis, riservata su internet tramite Autoeurope (https://www.autoeurope.it/), che offre agli iscritti promozioni vantaggiose, partiamo alla volta di CATANIA centro. L’impatto di guida sulle strade sicule è spiazzante. In periferia tanta sporcizia abbandonata sui bordi, man mano che ci avviciniamo al cuore cittadino si viene letteralmente travolti da un traffico caotico, chiassoso e privo di regole. Due o tre persone senza casco in equilibrio sui motorini che sorpassano e sbucano da ogni parte, semafori non funzionanti, un continuo strombazzare di clacson, macchine ferme in seconda e terza fila. Vicoli stretti nei quali passa a mala pena un’utilitaria e parcheggi liberi quasi impossibili da trovare. Quando miracolosamente riusciamo a parcheggiare in strada all’interno delle strisce blu, gratuite di notte, vicino al Mavà Rooms Bed & Breakfast dove trascorreremo due notti, tiriamo un sospiro di sollievo. L’alternativa è lasciare l’auto nell’autorimessa XX Settembre al costo di 15 euro a notte. La pessima impressione iniziale viene compensata dall’accoglienza dell’affittacamere che possiede le caratteristiche di un hotel a quattro stelle, con letti queen size, bagni moderni, ben insonorizzato, offre balcone, macchina da caffè, acqua e deliziosi biscotti alle mandorle, attenzioni molto apprezzate da noi clienti. Così cominciamo già ad assaporare i sapori della Sicilia, gli stessi che ritroviamo a colazione, in prevalenza dolce, con torte squisite e tutto ciò che si può desiderare per caricarsi di energie e buonumore. I valori aggiunti della struttura sono l’estrema gentilezza e la disponibilità della proprietaria, la cui passione per questo lavoro si rispecchia in ogni angolo e situazione.
Ormai sono quasi le sette di sera, orario perfetto per partire alla scoperta di Catania senza soffrire il caldo del pomeriggio. Incamminandoci su viale XX Settembre in qualche minuto varchiamo l’entrata nord dei giardini di villa Bellini dove sono installati i giochi per bambini, subito presi d’assalto da Leonardo. Il profumo delle bouganville e degli oleandri invadono il parco, ombreggiato da un esemplare spettacolare di Ficus macrophylla, piante esotiche e altri alberi centenari. Tante specie popolano la vasta area verde nel cuore cittadino, comprese siepi, aiuole, sculture e fontane, esplorabili passeggiando lungo i vialetti e sostando nelle piazzette. L’ingresso principale si affaccia su via Etnea e avviene tramite uno scalone che sale fino al piazzale occupato da una grande vasca. Sul fianco della collina retrostante vi è un orologio di piante sempreverdi e al culmine della stessa fa bella mostra di sé un chiosco in ferro battuto con tanto di palco. Un tempo i giardini ospitavano pure uno zoo con tante specie di volatili, patrimonio perso per via delle spese e soprattutto per mancanza di lungimiranza e sensibilità nei confronti di flora e fauna.