Pici, pecorino e panforte: viaggio tra i sapori della Val d’Orcia, la terra del gusto toscana
Un’ampia valle attraversata dal fiume Orcia, famosa in tutto il mondo per i suoi paesaggi bucolici, i piccoli borghi medievali, le piccole chiese, i cipressi, i vigneti gli agriturismi, ma anche i suoi prodotti tipici: la Val d’Orcia è un grande parco naturale protetto facente parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, terra che sorge in provincia di Siena, ai piedi del Monte Amiata.
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Facciamo allora un viaggio attraverso i suoi sapori e piatti tipici e scopriamo cosa vedere percorrendo uno dei tanti itinerari lungo questa che è una delle zone della Toscana più suggestive in assoluto.
Cosa mangiare in Val d’Orcia? Ecco i sapori della tradizione
Attraversando la Val d’Orcia è facile farsi travolgere dalla bellezza dei suoi paesaggi e dei suoi borghi, ma altrettanto piacevole è gustare i prodotti tipici come il Pecorino di Pienza che già Lorenzo il Magnifico amava. Il suo sapore è unico, dovuto a una combinazione impossibile in un altro territorio: infatti, i terreni argillosi dei pascoli e le erbe profumate donano al latte una nota di castagna e alloro.
Tra le eccellenze della zona spiccano senza dubbio i pici, una tipologia di pasta fresca rigorosamente tirata a mano e realizzata con solo acqua e farina. Il piatto povero della tradizione contadina più famoso è quello dei pici al ragù di chianina, una carne conosciuta da almeno 2000 anni: già in epoca etrusca e romana veniva utilizzata nei cortei trionfali e nei sacrifici alle divinità. Il taglio più pregiato che si ottiene è la Bistecca alla Fiorentina.
Tipiche di San Quirino d’Orcia sono invece le chiocciole, ovvero le lumache, mentre il dolce simbolo è il Panforte, il cui nome deriva dal fatto che l’acqua contenuta nella frutta usata mantiene il pane morbido, ma allo stesso tempo forma delle muffe che gli conferiscono un sapore acidulo e dolce.
Delizioso il prosciutto di Cinta Senese, prodotto con i maiali allevati allo stato semi-brado, ma da provare assolutamente anche la zuppa di fagioli, un must della zona di Montalcino preparata con i fagioli bianchi.
In quest’area della Toscana nascono poi alcuni tra i vini più famosi e pregiati come il Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano che nasce dalle uve del Prugnolo gentile, biotipo proveniente dal Sangiovese. Il suo profumo è molto intenso, spazia dalle prugne alle ciliegie fino alle viole.
Dove assaggiare le specialità della Val d’Orcia?
Come accennato, la Val d’Orcia è un susseguirsi di borghi sospesi nel tempo come San Quirico d’Orcia che si trova lungo la Via Francigena e all’interno della cinta muraria. Oggi, infatti, mostra ancora la sua struttura medievale originale divisa dalla via principale, Via Dante Alighieri.
Se si arriva da Siena e si percorre la strada statale, sulla destra è possibile ammirare uno dei panorami più fotografati della Toscana, ovvero un gruppo di cipressi.
Immersa tra le Crete Senesi c’è poi Pienza, la città rinascimentale per eccellenza, perfetta sintesi di bellezza architettonica ed armonia, famosa anche come la “Città Ideale” del Rinascimento. La sua Piazza Pio II è considerata una delle più raffinate d’Italia e dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Come non citare poi la patria del “Brunello di Montalcino”? Custodisce la Rocca, ovvero i ruderi di Castello, Palazzo dei Priori e l’Abbazia di Sant’Antimo, un complesso monumentale che si trova presso Castelnuovo dell’Abate, una delle architetture più importanti del romanico toscano.
Montepulciano, adagiato sulle colline senesi, è un’oasi di tranquillità, il luogo ideale dove rilassarsi in campagna e, ovviamente, bere ottimo vino. Splendida Piazza Grande nella quale si trova il Duomo, il Palazzo del Comune e i diversi palazzi nobiliari.
Meraviglioso anche Bagno Vignoni, famoso per la vasca del ‘500 di acqua termale che si trova proprio al centro del borgo.