Nelle dolci colline toscane c’è il Borgo della pace, il luogo che ricorda le pagine più tragiche della nostra storia

Ci troviamo in Toscana, una terra che ormai conosciamo bene, ma che comunque non smette mai di stupire. Tra le mille meraviglie che la rendono così speciale, come città d’arte e borghi storici, architettura, storia, cultura, tradizioni e bellezze naturali di inestimabile bellezza, c’è un borgo in particolare, del quale vogliamo parlare oggi, che, oltre ad incarnare appieno tutte le caratteristiche sopra descritte, rappresenta anche un luogo di pace e ricordo, un luogo simbolo di coraggio e resilienza.
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Un borgo autentico tra storia e natura, simbolo di coraggio e resilienza, custode di memorie del passato
Stiamo parlando del borgo toscano di Sant’Anna, una frazione del comune di Stazzema, in provincia di Lucca. Noto anche come Sant’Anna di Stazzema, il paese sorge a un’altitudine di circa 600 metri sopra il livello del mare, lungo il margine meridionale delle Alpi Apuane. Questo piccolo borgo, incorniciato tra i monti, ha una storia secolare che affonda le proprie radici nel Cinquecento e fonda molte delle sue tradizioni e dei suoi usi e costumi su attività del territorio che un tempo rappresentavano la principale forma di sussistenza dei suoi abitanti, come la pastorizia, l’agricoltura e la produzione di latte e formaggi, ma anche dell’industria mineraria.
Sant’Anna non ha un vero e proprio centro storico e le abitazioni che compongono il paesaggio urbano del borgo si sono sviluppate in ordine sparso intorno alla piccola chiesa cinquecentesca locale. Ma questo è anche e soprattutto un luogo simbolo di coraggio e resilienza, custode di memorie del passato legate ad azioni brutali e ricche di violenza. Proprio in queste terre, infatti, si verificò uno dei fatti più crudi, tristi e crudeli della Seconda Guerra Mondiale, un eccidio di civili perpetrato dalle truppe nazifasciste, volto a scoraggiare e intimorire eventuali sostenitori a favore dei movimenti partigiani che al tempo erano attivi nella zona. Ancora oggi, qui è possibile recarsi per visitare monumenti alla memoria, pregare e ascoltare testimonianze dei terribili orrori della guerra, che tutto distrugge e nulla di buono lascia, memorie di un passato violento e terribile, che tutti abbiamo il dovere di non dimenticare.
Cosa fare e cosa vedere a Sant’Anna di Stazzema: ecco qualche piccolo consiglio per voi
A Sant’Anna è possibile visitare diversi luoghi affascinanti e ricchi di storia e tradizione che sono simbolo del territorio. Tra questi, il Museo Storico della Resistenza, che offre l’opportunità di approfondire la storia e la vita del borgo e delle zone limitrofe nel periodo della guerra, il Parco Nazionale della Pace, che rappresenta un luogo di pace e ricordo dei tragici eventi del 1944, e il Monumento Ossario, un sacrario dedicato sempre alla memoria delle vittime degli eventi del ‘44.
Non lontano dal borgo è possibile visitare luoghi naturali di incredibile bellezza come le Cascate dell’Acqua Pendente, la Grotta Antro del Corchia, una delle grotte visitabili più grandi d’Italia e numerosi percorsi panoramici immersi nel verde. Tutti questi luoghi offrono un mix di storia, natura e cultura, che rendono la visita a Sant’Anna di Stazzema, un’esperienza ricca e variegata, colma di emozioni e fascino.
Come arrivare a Sant’Anna di Stazzema
Il miglior modo per raggiungere il borgo di Sant’Anna è con la macchina, ma sono presenti collegamenti bus con le località nelle immediate vicinanze come Pietrasanta, dove è possibile arrivare anche in treno. La linea del bus che porta a Sant’Anna è la numero E42. Partendo da Lucca e viaggiando in auto, basterà percorrere la SS12 in direzione Viareggio e seguire le indicazioni per Camaiore e poi per Sant’Anna, mentre partendo da Firenze, si dovrà percorrere l’autostrada A11 per poi seguire sempre le indicazioni per Camaiore e Sant’Anna.