Via Francigena nella Tuscia

3 giorni a piedi da Acquapendente a Viterbo
Scritto da: yourlocaltrotter
via francigena nella tuscia

Nel primo articolo assoluto di questo blog ti porto sulla Via Francigena nella Tuscia! L’itinerario che ti sto per raccontare ha toccato tre tappe di Via Francigena immerse nella natura della Tuscia, nella parte alta del Lazio. Abbiamo toccato borghi, città, boschi e laghi.

Si tratta di un viaggio diverso e assolutamente autentico. Sono certa che appena avrai finito di leggere andrai subito a riempire lo zaino. Iniziamo con il racconto!

Cos’è la Via Francigena e come prepararsi

Ho dimenticato di spiegarti la cosa più importante: cos’è la Via Francigena. Si tratta di un percorso ciclopedonale che parte da Canterbury, in Inghilterra, e arriva fino a Roma, toccando Francia e Svizzera. Da Roma prosegue fino a Santa Maria di Leuca, sulla punta del tacco italiano.

È un antico cammino fatto di mulattiere, sentieri di montagna, tratti di strada asfaltata e strade bianche. Hai presente il detto “tutte le strade portano a Roma”? È proprio l’obiettivo di questo cammino: unire tutte le strade più antiche che collegavano il resto d’Europa e d’Italia a Roma.

Prima di raccontarti le singole tappe, voglio darti qualche consiglio su come prepararti alla Via Francigena nella Tuscia. Ti dico intanto che è un percorso pensato per tutte le età, segnalato alla perfezione, quindi non avrai molte difficoltà!

Ci tengo a darti solo qualche dritta che avrei voluto sapere anche io prima di partire.

  • Se hai appena acquistato un paio di scarpe da trekking, utilizzale per un po’ prima di partire!
  • Metti sempre un nastro per prevenire le vesciche
  • Porta un abbigliamento facile da lavare ed asciugare. In questo modo eviti di portare troppi vestiti.
  • Se sei all’inizio, non andare troppo sul tecnico. Solo l’esperienza ti dirà cosa funziona per te!

Pianificare l’itinerario sulla Via Francigena

Sì, è vero, la Via Francigena va presa un po’ come viene. Ma è importante tenere piccoli accorgimenti per viverla al meglio. Decidere da dove partire e dove arrivare è importante per evitare di perdere troppi giorni tra spostamenti vari.

Mappa alla mano abbiamo individuato (io e il mio fedele compagno, Matteo) quali tappe della Via Francigena nella Tuscia ci avrebbero permesso di arrivare e tornare in comodità.

La scelta è ricaduta su Acquapendente (servita dal servizio regionale di autobus Cotral) come punto di partenza. La nostra meta sarebbe stata Viterbo, servita dalla ferrovia regionale. 

Da Acquapendente avremmo toccato Bolsena, poi Montefiascone e infine Viterbo.

Prossimo step: dove dormire? Non sottovalutare questo dettaglio! Che sia bassa o alta stagione, l’alloggio per la notte va sempre prenotato in anticipo.

Le strutture potrebbero essere chiuse, in ristrutturazione o al completo! E tu ti troveresti, dopo 20 km a piedi, a non sapere dove dormire. Spiacevole, vero?

Puoi scegliere di dormire in tenda, in ostello o in B&B convenzionati, pagando una tariffa ridotta. Sul sito ufficiale della Via Francigena trovi tutte le strutture presenti in ogni tappa. 

Si parte!

Zaino in spalla siamo arrivati ad Acquapendente in autobus, un giorno prima di partire per il cammino.

Nel nostro caso, abitando lontano da Acquapendente, non era possibile arrivare e partire il giorno stesso. Non saremmo riusciti ad arrivare in tempo alla tappa successiva!

Abbiamo approfittato del pomeriggio libero per visitare il borgo di Acquapendente. Qui sembra che il tempo si sia fermato. Vicoli, piccole botteghe e una vita lenta sono i padroni indiscussi di questo centro dell’alta Tuscia.

Visitando il borgo non potrete non notare i magnifici murales che decorano i palazzi, opera di artisti venuti da tutto il mondo per l’Urban Vision Festival. 

Vi consigliamo di passeggiare fino alla torre dell’orologio per guardare il borgo dall’alto, all’ombra di pini e cipressi.

Prima tappa: Acquapendente – Bolsena

Finalmente ci siamo! Sveglia alle 6:30 per percorrere ben 24 km a piedi.

Questa tappa ci ha colpito per la varietà di scenari che abbiamo visto. Chilometro dopo chilometro abbiamo conosciuto le tante sfaccettature della Tuscia.

Nei primi 10 km abbiamo costeggiato vastissimi campi arati, salutando con la mano gli agricoltori che ci passavano a fianco. Arrivando al borgo di San Lorenzo Nuovo, a metà tappa circa, ci siamo fermati per pranzare.

Abbiamo ripreso il cammino con una meravigliosa vista sul lago di Bolsena: lago vulcanico, quinto in Italia per dimensioni. Da qui alla meta abbiamo percorso fitti sentieri nel bosco e strade bianche, costeggiando aziende agricole e agriturismi.

I campi sconfinati ci hanno riempito l’anima di tranquillità e pace. A fare da sfondo, le nostre risate per la stanchezza che iniziava a farsi sentire. 

Nel primo pomeriggio abbiamo intravisto finalmente il castello quattrocentesco di Bolsena: ce l’abbiamo fatta! Dopo aver goduto della vista sul lago, ci dirigiamo verso il nostro alloggio per la notte.

Seconda tappa: Bolsena – Montefiascone

Dopo un risveglio traumatico tra dolori e vesciche ai piedi, ci sentiamo carichi e ansiosi di partire. Scarpe allacciate, zaino in spalla, si riparte!

Passiamo velocemente a prendere un pranzo al sacco: oggi non ci saranno tappe intermedie. Dopodiché, diretti a Montefiascone.

Dal livello del lago risaliamo verso le colline circostanti, con una serie di sali e scendi mediamente impegnativi. Ci addentriamo nel bosco, poi ne usciamo costeggiando filari di viti sempre con il lago alla nostra destra, e ci rientriamo godendo della pace assoluta che ci circonda.

Ci fermiamo a ridosso di una cascatella per fare uno dei pranzi al sacco più suggestivi che abbiamo mai fatto.

Gli ultimi 7 km sono tutti in salita, ma quando vediamo la cupola del duomo di Montefiascone non sentiamo più nessuna fatica: ce l’abbiamo fatta di nuovo! 

Dopo aver raggiunto l’alloggio, usciamo per una passeggiata nel borgo e per una gustosissima cena da Mamma Pappa (circa 25€ a persona) che dovete assolutamente provare!

Terza tappa: Montefiascone – Viterbo (sull’antica Via Cassia)

Iniziamo la nostra ultima tappa di Via Francigena con eccitazione mista a malinconia. Da domani non metteremo più lo zaino in spalla per un po’.

Scacciamo i brutti pensieri iniziando a salire verso la Rocca dei Papi di Montefiascone: un’imponente costruzione medievale con vista a 360 gradi sul lago di Bolsena e sulla valle circostante.

Usciti da Montefiascone dopo una ripida discesa, davanti a noi si apre uno scenario magnifico. Ci ritroviamo a camminare sul basolato dell’antica Via Cassia. Costruita dai Romani, alcuni tratti presentano ancora i solchi originali. Questa strada era l’unica che collegava Roma al nord Europa!

Con il cuore pieno di entusiasmo, continuiamo a camminare sentendoci dei veri pellegrini del Medioevo. 

Da qui a Viterbo la Via Francigena è quasi tutta pianeggiante: accanto a noi campi di erba e fiori bianchi e rosa. Il vento ci spettina i capelli, il profumo dei fiori selvatici ci riempie le narici.

Costeggiamo la sorgente sulfurea del Bagnaccio che da sempre offre ai pellegrini piacevoli pediluvi nelle soste. Proseguiamo: manca pochissimo a Viterbo!

Arriviamo finalmente alla porta d’entrata: ci guardiamo sorridenti, nonostante i dolori dappertutto ce l’abbiamo fatta per la terza volta!

L’ultima tappa della nostra Via Francigena nella Tuscia si conclude con una passeggiata nel centro storico di Viterbo. Visitiamo il Palazzo dei Papi, sede papale dal 1254 al 1261, e ammiriamo estasiati la bellissima Loggia dei Papi.

Ci perdiamo fra i vicoli di stampo medievale, finché non troviamo una vera chicca: la Chiesa del Gonfalone, con ingresso gratuito. Il confratello che ci accoglie ci fa notare un incredibile gioco di prospettiva sul soffitto della chiesa. Camminando verso l’altare, sembra di guardare un affresco in 3D

Seppur a malincuore ci avviamo verso la stazione dei treni per tornare a casa. Improvvisamente gli zaini non pesano più, i piedi non fanno più male. Insomma, saremmo disposti a ripartire anche subito.

Via Francigena nella Tuscia: perché dovresti farla

Questa è stata la nostra Via Francigena. In 3 giorni abbiamo visto le bellezze della Tuscia, camminando a piedi nella natura incontaminata.

La Via Francigena è un percorso escursionistico ma anche spirituale. Farlo ti permette di dimenticare i ritmi ai quali siamo abituati. Ti sentirai piccol* nella migliore maniera possibile.

Ti assicuro che dopo aver fatto ritorno, comincerai a guardare la tua vita in un altro modo. Le priorità che hai adesso cambieranno. Il valore che dai alla tua quotidianità sarà diverso.

In poche parole: dovresti fare la Via Francigena per riscoprire cose che sono dentro di te, ma che la vita moderna ha assopito.

Allora… Ti ho convinto a mettere lo zaino in spalla?

Se hai viaggiato con la mente leggendo questo articolo, continua a seguirmi per scoprire nuovi e insoliti itinerari italiani.

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