Sharm el sheikh: istruzioni per l’uso

(diario con info utili) PREMESSA La vacanza di “sole & mare” in villaggio non è assolutamente il mio "tipo" di vacanza ideale, ma il lungo inverno, la stanchezza accumulata in tanti mesi e prospettiva di aspettare chissà quanti mesi mesi per le prossime ferie col marito, mi hanno convinta, per una volta, a concedermi un’ intera...
Scritto da: BEATRICE1973
sharm el sheikh: istruzioni per l’uso
Partenza il: 10/07/2004
Ritorno il: 17/07/2004
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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(diario con info utili) PREMESSA La vacanza di “sole & mare” in villaggio non è assolutamente il mio “tipo” di vacanza ideale, ma il lungo inverno, la stanchezza accumulata in tanti mesi e prospettiva di aspettare chissà quanti mesi mesi per le prossime ferie col marito, mi hanno convinta, per una volta, a concedermi un’ intera settimana di relax senza pensieri. Così, quando ho visto l’ottima offerta di viaggio sul Mar Rosso, appiccicata sulla vetrina di una nota agenzia della mia città, non ho resistito e ho convinto un’amica, ancor più di me stressata dal lavoro e dalla monotonia della vita di sempre, a partire! Detto fatto! Meta della ns. Vacanza è stata la notissima e superturistica Sharm el Sheikh, “la Baia dello Sceicco”, nella penisola del Sinai, in Egitto. Quello che segue è una raccolta di informazioni e consigli utili (spero) e il breve diario dei miei 7 giorni di vacanza.

COSE DA SAPERE PRIMA DI PARTIRE… IL MAR ROSSO: Luogo antico e suggestivo per ogni cristiano, prescelto da Dio per donare a Mosè le Tavole della Legge, il Sinai è una penisola bagnata dal Mar Rosso. Mare chiamato con questo nome dai geografi arabi, forse per il colore delle rocce che costituiscono le sue rocce, forse per la saltuaria colorazione rossastra delle acque dovute alla proliferazione di alghe.

Il Mar Rosso è un mare piuttosto ampio, che occupa una superficie di ben 438.000 mq. Ha una forma caratteristica, stretta e allungata: è lungo ben 2.250 km e largo circa 300 km.

E’ un mare estremamente salino e caldo. Ciò determina una incredibile varietà di forme di vita: oltre 1.000 (mille!) specie di pesci tropicali e 450 specie di madrepore. La sua barriera corallina è tra le più belle del mondo, seconda solo a quella australiana.E’ formata da colonie di piccolissimi animali che nel corso di milioni di anni hanno costruito le loro strutture dure e solide: madrepore, attinie, gorgonie, coralli…Tutti di incredibile bellezza! Il Mar Rosso e il suo deserto sono due aree ecologicamente intatte. E tutelate. La pesca è severamente regolamentata, mentre è del tutto vietata quella ad arpione.

Il Mar Rosso costituisce un vero Paradiso per gli appassionati di immersioni subacquee. La maggior parte degli alberghi del Mar Rosso dispongono di un centro diving. La profondità massima delle immersioni è di 30 metri. Chi vuole fare immersioni deve esibire un certificato medico sportivo di idoneità; deve esibire in loco il brevetto in possesso e il log book. L’escursione sub più nota è forse quella al RELITTO DEL THISTLEGORM, un cargo armato inglese affondato dai tedeschi il 6 ottobre 1941. Fu ritrovato da Cousteau nel ’56 e poi di nuovo perso. Dal 1991 è stato definitivamente ritrovato. Il cargo era lungo ben 126 mt. Ora si trova tra i 17 e i 33 mt. Di profondità, nello stretto di Gubal, a 7,5 miglia dalla costa del Sinai.

Un’altra immersione spettacolare è alla barriera di SHARK E YOLANDA REEF, che si trova nel Parco di Ras Mohammed: qui la barriera scende verticalmente fino ad oltre 700 mt.! Vorrei riportare qui la descrizione più bella che ho trovato del Mar Rosso: è di Flavio Grassi, un turista che al suo ritorno ha così spiegato bellezza delle sue acque: “Il segreto è la luce. La luce implacabile del sole del deserto che penetra a fondo in un’acqua la cui limpidezza non ha paragoni. Una limpidezza dovuta alla profondità oceanica a cui, nonostante la ridottissima larghezza, arriva il mar Rosso. Che è davvero un piccolo oceano, perché è la profonda spaccatura che separa due placche continentali: l’Africa da una parte, l’Asia dall’altra. In un mare così profondo il moto ondoso non riesce a smuovere la sabbia del fondo, così non ci sono particelle solide in sospensione nell’acqua. Ma non basta: entrambe le coste del mar Rosso sono desertiche: qui non ci sono fiumi che si riversano in mare scaricando tonnellate di detriti come in quasi tutti i mari del mondo. Il ricambio dell’acqua avviene solo attraverso il Bab al Mandab, lo «stretto delle Lacrime» attraverso cui si rovesciano impetuosamente le acque dell’Oceano Indiano. Ma, per quanto turbolente siano le correnti che per secoli hanno trascinato le navi sui suoi scogli procurandogli il poco beneaugurante nome, il Bab al Mandab è a più di duemila chilometri di distanza dalla punta del Sinai e prima di arrivare fin qui l’acqua è perfettamente depurata, come se fosse passata per una gigantesca vasca di decantazione.” [brano tratto da **************** SHARM EL SHEIKH: Sul Mar Rosso si affacciano diverse località di villeggiatura, ma la più famosa e amata dagli Italiani è indubbiamente Sharm el Sheikh, più semplicemente chiamata “Sharm”.

Di Sharm, prima di partire, sapevo quanto segue: che è un non luogo, ossia una cittadina nata diversi anni fa dal nulla e circondata solo da sabbia e deserto. In effetti 40 anni fa al suo posto c’era solo sabbia: i primi ad insediarsi in questa zona e a costruire alberghi furono gli Israeliani nel 1968. Ma è soprattutto nell’ultimo decennio che la cittadina ha vissuto un vero e proprio “boom” turistico ed è diventata una delle mete preferite dagli Italiani, attirati dalla vicinanza (solo 4 ore di volo), il mare bellissimo e i prezzi abbordabili. In effetti ancora alla fine degli anni Ottanta, Sharm contava appena tre alberghi e un centro di immersione. Oggi il numero degli hotel, dei villaggi, delle multiproprietà è incredibile! A Naama Bay ce ne sono ben 64! Purtroppo anche il deserto più vicino a Sharm ne ha sofferto e mostra, in tutto il suo orrore, sacchetti di plastica e detriti abbandonati… Sharm è un luogo insolito. Pur essendo egiziano, Sharm è un luogo che con l’Egitto ha poco o niente da spartire: non ha una storia o una popolazione locale (beduini a parte). E gli Egiziani che lavorano negli hotels e nei negozi sono emigrati dal Cairo, da Alessandria o altre città in cerca di lavoro. Ciò spiega perché molti turisti, al ritorno, raccontano di non aver visto circolare donne egiziane. Ovvio: le poche che si vedono sono in vacanza e sono mogli/figlie di Egiziani ricchi. Le mogli dei lavoranti, solitamente stagionali, si trovano infatti nei paesi di origine, lasciando i loro uomini a lavorare e a vivere a Sharm.

**************** COME E’ FATTA SHARM: Col nome di Sharm el Sheikh si intende tutta al località nel suo complesso, che in realtà è composta da più zone.

C’è una zona comunemente denominata “SHARM VECCHIA”, che credevo fosse quella dell’insediamento originario, a fine anni ’60, mentre invece una guida ci ha spiegata che è nata 15 anni fa. In questa zona i turisti in genere non soggiornano, perché piuttosto rovinata e priva di barriera. Però ci si va in cerca di souvenir a prezzi più economici che non Naama. Approfitto comunque per dire che gli acquisti sono davvero poco a buon prezzo e ciò vale sia a Sharm che a Dahab: conviene fare gli acquisti lungo il Nilo, se venite dalla crociera, perché sul Mar Rosso costa tutto molto di più (e la roba è identica).

Subito accanto a Sharm si trova NAAMA BAY, ovvero la zona più turistica. Naama Bay si trova a 7 km dall’aeroporto.

Questo è il cuore della località e tutti gli alberghi, anche i più distanti, offrono servizi navetta per raggiungerla.

Questa zona a molti ricorda le più turistiche località della Riviera Adriatica: c’è un lungomare stracolmo di palmette, negozi, discoteche, luci stile Las Vegas, insegne, ristorantini american style, come ad esempio Planet Hollywood, Hard Rock Cafe, Mac Donald, Pizza Hut…

Moltissimi i negozi e i centri commerciali. Io, da vera romagnola, trovo fastidioso il confronto con Rimini: Naama, a mio giudizio, è piuttosto insignificante e priva di fascino (confronto ai mercatini tipici arabi).

Merita giusto una passeggiata serale, peraltro poco rilassante, dato le insistenze continue dei venditori. C’è anche un grande Casinò, il Sinai Grand Casinò, e numerose sono le discoteche: Bus Stop e Black House sono molto famose. All’ hotel-villaggio Coral Bay c’è anche il celebre “Smaila’s”, locale dell’ex Gatti di vicolo Miracoli Umberto Smaila. A Naama c’è anche una pista da Go Kart. E un parco di divertimenti, il “Mille e una notte”, che si trova a Ras um Sid e propone spettacoli equestri in ambientazione faraonica. A Naama si trovano molti telefoni pubblici, varie farmacie, e numerose banche. Ci sono inoltre 2 camere iperbariche e 2 Ospedali. Questa zona è stracolma di hotel. E di spiagge affollate, con gli ombrelloni attaccati gli uni agli altri! In pochi anni l’uomo ha irreparabilmente danneggiato il patrimonio naturale.

Inutile dire che le tante barche, le banana boat, le moto d’acqua hanno quasi completamente privato la zona dell’originaria magnifica barriera corallina! La baia si è trasformata in un vero e proprio porto di mare, stipato di ogni genere di battello a motore e barche. Insomma non è la zona giusta per chi cerca tranquillità e snorkelling. Oltretutto è decisamente meno ventilata alla zona dove siamo stati noi.

Vicinissima a Naama (1 solo km), c’è la località di WHITE KNIGHT. Si trova a 5 km dall’aeroporto.

La baia ha la vista sull’isola di Tiran.

Qui la barriera è più che discreta. FAR GARDEN si trova invece a 3 km da Naama Bay e a 6 km dall’aeroporto.

E’ una zona perfetta per gli appassionati di snorkelling.

SHARK’S BAY è un’altra località molto turistica.

Si trova a 10 km da Naama Bay e a 5 km dall’aeroporto.

E’ una baia famosa per la bellezza della barriera corallina e per la magnifica insenatura che la ospita.

RAS UM SID si trova a 8 km da Naama Bay e a 20 km dall’aeroporto.

E’ una nuova realtà turistico residenziale.

Infine c’è NABQ BAY.

In realtà non è una baia vera e propria. Sorge su un ampio tratto di mare aperto, dai meravigliosi coralli. Si trova a 15 km da Naama Bay e a 8 km dall’aeroporto.

Anche questa è una nuova realtà turistico residenziale. Si trova di fronte all’isola di Tiran e vicinissima all’area protetta di Nabq, celebre per la foresta di mangrovie.

Nabq è anche la zona da noi prescelta per questa vacanza all’insegna di pace e tranquillità.

N.B.

Per muoversi, oltre alle navette messe di solito a disposizione dall’ hotel, si possono utilizzare i taxi.

Sono di due tipi: quelli egiziani (in regola) e quelli beduini.

I secondi si riconoscono dal fatto che sono sgangherati e risalenti agli anni Settanta. Ovviamente sono abusivi e anche molto economici! Se li prendete, preparatevi ad una conversazione surreale, dato che i beduini parlano pochissimo l’italiano e l’inglese! E preparatevi ad una guida molto informale, anche a fari spenti nel buio! Normalmente molti di questi tassisti beduini stazionano di persona lungo le strade principali di Naama, sempre pronti a chiedervi se avete bisogno di un taxi. In quanto abusivi, non possono sostare con l’auto in centro, quindi “reclutano” clienti che poi accompagnano al mezzo, posteggiato al di fuori dell’area del centro. **************** ESCURSIONI DA SHARM Tutti i Tour Operator organizzano le stesse escursioni, riassumibili in: – MONASTERO DI SANTA CATERINA Da solo o abbinato a Dahab, oppure all’ascesa notturna sul Sinai.

Il Monastero si trova in mezzo al deserto, a 1.600 mt, e ospita capolavori dell’arte bizantina: 2.000 icone e 3.000 manoscritti preziosissimi. L’escursione prevede un lungo tragitto in pullman di circa 2 ore e mezza e la visita al luogo sacro, che, secondo la tradizione, sorge sul luogo in cui Mosè ricevette le Tavole della legge. Si visitano la Basilica, la fontana di Mosè, il Roveto Ardente, l’Ossario dei monaci. La Biblioteca è chiusa al pubblico. Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12 tranne il Venerdì, la Domenica e durante le festività religiose. Io per questa escursione (abbinata a Dahab) ho speso 40 euro, incluso pranzo in ristorante.

– SALITA AL MONTE SINAI Escursione impegnativa che occupa l’intera notte. Si effettua in estate e non in inverno. Si parte di notte, tra le 22 e mezzanotte, con jeep o minibus. La salita al Monte (2.285 mt) si raggiunge con 3 ore di cammino.

La prima parte del percorso in salita può essere fatta su dromedario. E’ chiamata Il Cammino di Mosè e consiste in 3.700 gradini. La seconda, invece, è fatta per forza a piedi: sono 700 scalini.

Giunti in cima si attente l’alba. Meglio essere un minimo allenati (la salita è molto ripida), calzare scarpe adatte, portarsi felpona e abbigliamento pesante, foulard per la gola e torcia elettrica. In genere l’ascesa al monte è abbinata alla visita del Monastero di Santa Caterina.

Si torna in albergo in tempo per il pranzo.

A noi questa escursione è stata proposta a 40 euro. – IL CANYON COLORATO Di solito abbinato alla cittadina di Nuweiba (150 km da Sharm).

L’escursione, effettuata in jeep o minibus, attraversa una pista desertica e giunge al Canyon, dove si scende a passeggiare tra le rocce multicolori. Questa è la zona dell’area protetta di Taba.

Il pranzo è servito di solito sul mare, a Nuweiba. Nel pomeriggio c’è tempo per un po’ di relax.

L’escursione porta via una giornata. A noi questa escursione è stata proposta a 50 euro, incluso pranzo.

– JEEP SAFARI AL PARCO NAZIONALE DI RAS ABU GALUM In fuoristrada: bagni, sole e mare nell’area protetta di Ras Abu Galum. Parte dell’escursione in dromedario, sino al pozzo naturale. Talvolta la gita prevede una sosta a Dahab per lo shopping.

L’attrazione della gita è il “Blue Hole”, un punto della barriera corallina particolarmente bello e intatto.

A noi questa escursione è stata proposta a 70 euro, incluso pranzo e 1 ora di dromedario.

– PARCO MARINO DI RAS MOHAMMED Ras Mohammed è zona protetta dal 1983. Si trova sulla punta estrema della penisola del Sinai.

Chiamato anche “l’Acquario di Allah”, la zona è ancora spettacolare, nonostante la massaggia presenza di turisti. Offre colori inimmaginabili, pesci multicolori e profondità niente male, fino a 180 metri! Molto divertente anche per i non sub, dotati solo di pinna e maschera! Se si ha paura, viene fornito un giubbetto salvagente.

La durata dell’escursione è di mezza giornata o un giorno intero. Si effettua via terra o mare.

Via terra prevedere la sosta, all’interno del parco, al “lago magico” nelle cui acque turchesi si può fare il bagno, la “piccola foresta delle mangrovie” e la “spaccatura della roccia” causata da un terremoto di alcuni secoli or sono. Via mare, invece, prevede la sosta ad altri due punti per lo snorkelling.

Io per questa escursione, via terra, ho speso 40 euro + 5 di ingresso al parco.

– ISOLA DI TIRAN Si trova tra il golfo di Suez e quello di Aqaba, in pratica di fronte la Giordania.

E’ un’isola disabitata con spiagge molto belle. La gita, della durata di un giorno, offre l’opportunità di effettuare alcune soste di snorkelling su barriere strabilianti.

La si può raggiungere con una lunga navigazione lungo la costa oppure con un tragitto in pullman seguito da un breve passaggio via mare. A noi questa escursione è stata proposta a 30 euro, incluso pranzo.

– SHOPPING A DAHAB Località talvolta abbinata all’escursione diurna al Monastero di Santa Caterina.

Dahab si trova a circa 100 km da Sharm. E’ un sito formato da un promontorio che delimita due baie le cui sponde sono ricoperte da una sabbia colore giallo-oro da cui trae origine il nome Dahab, parola che nella lingua beduina significa “oro”. Un esteso palmeto contorna la spiaggia di Ghazala creando un paesaggio carino, ma purtroppo assai devastato dall’incontrollata crescita turistica (campeggi, ristoranti., alberghi, bar e locali notturni). Un tempo piccolo villaggio beduino, Dahab divenne celebre negli anni Settanta come meta preferita dagli hippy. Oggi è ancora molto turistica e ricca di bazar, assolutamente non conveniente come ci dicevano! La gita può prevedere la possibilità di fare il bagno nella baia “Blue Hole”, una spaccatura nella roccia che dai 6 mt scende a picco a 50.

A noi questa escursione è stata proposta a 20 euro.

– CAMMELLATA NEL DESERTO CON TÈ/CENA BEDUINA A dire il vero trattasi di dromedari e non cammelli. Interessante specie per chi non è mai stato nel deserto: un tramonto nel deserto va visto almeno una volta nella vita! Al vostro arrivo sarete circondati da un orda di bambini che vi inviteranno a salire sul loro cammello. Naturalmente, poi vi chiederanno la mancia per il loro servizio; lasciate perdere le caramelle, meglio le matite colorate e le magliette.

Di solito i beduini offrono tè alla menta e pane cotto sulla pietra. La cena beduina prevede di solito carne alla griglia, riso bollito e pane beduino.

A noi questa escursione al tramonto per il tè è stata proposta a 30 euro; con cena a 40 euro.

– MOTO NEL DESERTO La chiamano anche “Moto Quad Runner”. Sconsigliata a bambini e donne in stato interessante. Si visita il deserto intorno a Naama Bay.

Le moto sono automatiche o a marce. Portarsi foulard e occhiali per proteggersi dall’inevitabile sabbia sollevata…

A noi questa escursione è stata proposta ad un prezzo compreso tra 35 e 50 euro, a seconda dell’orario e della scelta tra moto singola o doppia.

– GITA CON BARCHE DOTATE DI FONDO DI VETRO Gita di mezza giornata fatta su barche dotate di fondo trasparente. Si scende lungo la costa di Naama Bay, ammirando pesci e coralli. Gita perfetta per chi non ha troppa confidenza col mare.

A noi questa escursione è stata proposta a 20 euro per 1 ora e mezza di uscita.

– IL CAIRO E LE PIRAMIDI DI GIZA La gita prevede una visita alle Piramidi di Giza, la Sfinge, la Cittadella e una breve visita al Museo Egizio, dove si possono ammirare i tesori di Tutankhamon.

Gita che vi sconsiglio: è costosa, prevede troppe ore di viaggio e si finisce col vedere poco e in fretta. Meglio lasciare il Cairo classico ad altre occasioni. In aereo l’escursione costa intorno ai 250/300 euro cad.

In pullman il costo è più che dimezzato (intorno ai 100 Euro, di solito), ma le ore di viaggio sono francamente esagerate: 6 ore in andata e 6 di ritorno! A noi questa escursione è stata proposta a 100 euro per il bus e a 220 in aereo, pranzo e visite incluse.

– LUXOR Gita che vi sconsiglio: Luxor merita almeno 2 giorni di viaggio, figuratevi poco più di una mezza giornata. Trattasi di vero tour de force tra Valle dei Re e delle Regine, tempio di Hatshepsut, Colossi di Memnone, templi di Luxor e Karnak. Il prezzo? In aereo l’escursione costa intorno ai 250/300 euro cad. A noi questa escursione è stata proposta a 210 in aereo, pranzo e visite incluse.

– PETRA Alcuni T.O. Propongono l’escursione in aereo a Petra, la “Città Rosa” fondata dai Nabatei.

Petra è la più celebre località archeologica della Giordania, un capolavoro scoperto solo agli inizi del 1800 e oggi sotto la protezione dell’UNESCO in quanto ritenuta patrimonio dell’umanità.

Partenza da Sharm El Sheikh in aereo per Aquaba.

All’arrivo partenza in pullman verso Petra, che si può visitare a cavallo fino all’inizio di Siq.

Al termine della visita guidata si sosta per il pranzo e quindi si rientra a Sharm El Sheikh.

Costa molto (intorno ai 250/300 euro cad). E bisogna avere il passaporto. A noi questa escursione non è stata proposta.

Nota Bene: Se avete la possibilità di andare a Naama, lì troverete numerose agenzie che organizzano le stesse escursioni dei T.Operator italiani, ma a prezzi molto più ridotti. Pensateci! Inoltre è necessario portare SEMPRE con sè passaporto o carta di identità CON VISTO. **************** Prima di passare al diario vero e proprio, desidero aggiungere alcune informazioni utili.

IL CLIMA: A Sharm i mesi più caldi sono Giugno, Luglio e Agosto, con caldo davvero intenso (sempre oltre i 40°, con punte di 45/48°).

Ovviamente questo è anche il periodo in cui si trova l’acqua alla temperatura più mite (29/30°), mentre in altri periodi dell’anno, anche a causa del vento, è necessario fare il bagno con la muta da sub.

Le temperature medie estive sono le seguenti (considerando la min. Notturna e la max. Diurna): maggio: 24-34 giugno: 26-37 luglio: 26-39 (ah ah ah, noi eravano a 45°) agosto: 26-40 settembre: 26-38 **************** L’ ABBIGLIAMENTO: In estate vi consiglio di portare abiti in fibre naturali (ottimo il lino), e qualche indumento più pesante per la sera. Non dimenticate un pullover o una felpa di cotone da portare con voi anche di giorno, durante le escursioni, per ripararvi dall’aria condizionata di pullman e ristoranti.

Ricordate infine che l’Egitto è pur sempre un paese musulmano e richiede un abbigliamento adeguato: evitate scollature, minigonne e pantaloncini troppo corti durante le escursioni o le uscite serali. Anche uno sfoggio eccessivo di gioielli non è di buongusto… Indispensabili anche un cappello, gli occhiali da sole e le scarpine di gomma o plastica per proteggersi da coralli. Se li possedete, portate con voi anche pinne, maschera e boccaglio. Nel ns. Albergo non era possibile noleggiarli, ma solo acquistarli. **************** PRECAUZIONI SANITARIE: Io di solito in vacanza porto con me sempre molti farmaci. Lo faccio per scaramanzia, ma anche per essere più tranquilla.

Il mio consiglio è quello di mettere in valigia almeno: un repellente contro gli insetti un antipiretico (tipo Tachipirina) una pomata contro le scottature una pomata contro punture insetti un antibiotico a largo spettro il mercuro cromo (perfetto per le escoriazioni dei coralli) aspirina un anti infiammatorio (tipo Aulin) antidiarroici (contro eventuali disturbi gastro-intestinali, abbastanza frequenti in Egitto) bustine di sali minerali (tipo Polase) cerotti garze termometro (ricordandosi di non metterlo nel bagaglio a mano durante il volo, perché è proibito) Un’ottima idea consiste nell’assumere poco prima di partire e durante tutto il viaggio i fermenti lattici (tipo Enterogermina), sempre utili per aiutare il ns. Organismo ad abituarsi a nuovo clima e nuovi cibi. Negli alberghi si mangia molto e spesso continuamente. Fate attenzione alla cucina, perché talvolta risulta un po’ pesante: meglio evitare gli intingoli elaborati e preferire pietanze leggere e nutrienti, come carne ben cotta, riso, verdure cotte, patate. Personalmente, avendo avuto brutte esperienze, evito la verdura cruda, le macedonie, i molluschi, il pesce crudo, le salse, il latte fresco a temperatura ambiente. E mangio solo la frutta dotata di buccia, da sbucciare al momento del consumo. Attenzione anche alle bevande. Bevete solo bibite sigillate! Evitate con cura le bibite ghiacciate; proibiti assolutamente i cubetti di ghiaccio! Imparate dai locali e datevi a tè e karkadè bollenti! Infine una precauzione estrema, ma utile: ricordate di lavarvi i denti sempre con acqua imbottigliata! Fate molta attenzione all’uso smodato che gli Egiziani fanno dell’aria condizionata.

In estate lo sbalzo tra esterno e interni è incredibile. Nelle camere l’aria condizionata è regolabile, perciò è meglio regolarla al minimo, in modo da evitare problemi! Quando si esce in escursione i pullman sono dotati di aria condizionata regolata spesso al massimo: fate attenzione ai colpi di freddo (alias diarrea e vomito!). Portatevi un pullover ed un foulard, per coprire pancino e collo.

Ogni volta che uscite in escursione, portate sempre con voi dell’acqua minerale in bottiglia e magari delle bustine di sali minerali (tipo Polare), da sciogliere in caso di spossatezza o eccessiva perdita di liquidi: in particolare questa precauzione è utile per chi, come me, ha la pressione bassa.

Evitate di stare esposti al sole per lunghi periodi senza un copricapo.

Sostate almeno una mezz’oretta al rientro dalle escursioni prima di intraprendere altre attività.

Da non dimenticare l’impiego regolare e ripetuto di creme solari ad alto fattore protettivo (io non scendo mai sotto 25). Se possibile, partite un pochino abbronzati, magari con l’aiuto di alcune lampade abbronzanti. **************** PRECAUZIONI IN ACQUA: 1. in acqua indossate una T shirt di cotone (meglio se colorata, perché il bianco consente a molti raggi di passare) se avete la carnagione delicata o pallida, specie se praticate lo snorkelling per lungo tempo; 2. utilizzate creme al alta protezione (25/30) resistenti all’acqua e comunque riapplicatele dopo il bagno; 3. calzate scarpette di gomma ai piedi: vi proteggeranno dai coralli; 4. non date cibo ai pesci (morirebbero); 5. non toccare la barriera corallina; 6. non infilare le mani in alcun anfratto; 7. non asportare coralli, conchiglie e stelle marine. Non solo rischiate multe salatissime e timbro sul passaporto come ospite indesiderato, ma contribuireste alla rovina di questo paradiso… **************** TAGLI DA CORALLO: Purtroppo comuni sono le lesioni dovute a taglio da corallo. Molti dimenticano che il corallo è un animale e non una roccia! Il suo tocco brucia e si infetta facilmente. Come procedere, se si viene in contatto? Bisogna pulire bene la ferita, irrorando e strofinando la ferita a fondo con acqua dolce o soluzione salina, rimuovendo ogni detrito visibile. Si può a questo punto disinfettare con mercuro cromo e coprire con una medicazione sterile. Poi bisogna controllare che non insorgano reazioni allergiche o infezioni (attenzione a gonfiori, febbre, pus…) In questi casi consultare un medico. Che vi darà la crema antibiotica giusta. **************** COSA ACQUISTARE: Le cose “tipiche” da acquistare sono: – spezie (tra cui un ottimo hennè e un buonissimo Karkadè, mentre lasciate perdere lo zafferano) – soprammobili e utensili in legno lavorato – borse in pelle – scatoline intarsiate in madreperla – boccette in vetro lavorato e profumi – tessuti di cotone egiziano, considerato da molti come il migliore del mondo oppure capi già confezionati: sciarpe, camicie e freschissime tuniche; – ciabattine di pelle di dromedario (odore poco piacevole, ma morbidissime) – “shisha” (pipa ad acqua) con aromi alla frutta; – papiri veri e… papiri finti (cioè foglie di banano stampate a macchina): per distinguerli ricorrete a questo piccolo “trucco”. Inumidite di saliva il vs. Dito mignolo e passatelo sul disegno del papiro in un angolo: se il dito si colora, il papiro è dipinto originale, se invece non si sporca, allora è stampato e dovrà costare quindi pochissimo! – il classico cartiglio d’oro col proprio nome trascritto in geroglifico – gioielli come turchesi, lapislazzuli, topazio, acquamarina (ma occhio alle fregature se non siete esperti) Contrattare è un’abitudine, oltre che un modo stressante di entrare in rapporto con i mercanti locali. Ricordate che il primo prezzo è sempre folle, anche 10 volte superiore a quello reale. Occorre quindi armarsi di santa pazienza e rilanciare fino all’accordo. Sanno essere convincenti, ma anche terribilmente stressanti.

La prima regola comunque è “girare” e cercare il prezzo migliore. Non fermatevi al primo negozio che incontrerete! Molti turisti lamentano il modo in cui si viene presi di mira dai negozianti. In effetti può essere stressante.

Oltre a richiami insistenti e ripetuti, i venditori amano ripetere ai turisti Italiani di avere origine italiana, di essere figli di un Italiano e di avere la fidanzata in Italia. Quasi sempre si tratta di frottole, dette per attirare l’attenzione e la simpatia dei turisti in cerca di souvenir.

A volte, invece, vi dicono che lavorano nel vs. Hotel e poi vi invitano a seguirli per andare a visitare il loro negozio o il negozio di un amico. Oppure, più semplicemente, vi affiancano e attaccano bottone per chiedervi le vs. Impressioni e alla fine, inevitabilmente, vi invitano a seguirli nel loro negozio, o in quello di amici e parenti. Stringi stringi, la fine è sempre quella! Ogni Egiziano a Sharm ha il suo nome in italiano e parla piuttosto bene la nostra lingua, conoscendo addirittura i nostri dialetti regionali. I negozi hanno spessissimo le insegne in Italiano, magari un poco strampalate. I negozi sono ovunque, compreso negli hotel, ma se volete fare acquisti è bene andare a Naama Bay o a “Sharm vecchia”, dove si riescono a spuntare prezzi sicuramente migliori, mentre negli hotel difficilmente contrattano e hanno prezzi molto più alti. Sappiate comunque che la zona è cara e i souvenirs a prezzi esosi rispetto al resto dell’Egitto. n.B. Secondo la legge egiziana, è illegale vendere o acquistare oggetti d’antiquariato (anche non egiziani) che abbiano più di 100 anni. Al momento della partenza, prima di lasciare l’ Egitto, qualora foste in possesso di oggetti dall’aria vagamente antica vi verrà richiesta la documentazione che ne certifichi l’ età.

**************** Per ulteriori info pratiche (documenti, telefonia, cucina, comportamenti, indirizzi utili ecc…) vi invito ad andare alla fine del diario.

**************** IL MIO DIARIO DI VIAGGIO DI 1 SETTIMANA A SHARM, PRESSO IL SEA CLUB HAUZA BEACH RESORT**** IL VOLO: Abbiamo volato con la compagnia charter Eurofly, del gruppo Alitalia.

Il volo è stato puntualissimo sia in andata che al ritorno, ed è durato circa 4 ore.

Non abbiamo mai incontrato turbolenze.

Il servizio a bordo è stato ottimo e i pasti consumati discreti (colazione all’andata con caffè, 1 piccolo panino con prosciutto cotto, 1 yogurt intero con panna e fragole, 1 plumcake con marmellata; pranzo al ritorno con 1 piccolo panino al formaggio e noci/speck, una forchettata di giardiniera di carote, Coca Cola, wafer alla crema di nocciola, 1 caffè).

Sia all’andata che al ritorno sono stati proiettati film in prima visione e cartoni animati per i bambini.

L’ARRIVO ALL’ AEROPORTO DI SHARM: L’aeroporto di Sharm è piccolo e attualmente in ristrutturazione, con parti senza aria condizionata.

Appena sbarcati e raggiunto l’area di riconsegna bagagli, abbiamo trovato le valigie ad attenderci. Ad attenderci in aeroporto troviamo subito l’assistente locale Francorosso che ci consegna i moduli per il visto turistico e fornisce le prime dritte circa il trasferimento ai vari resort.

Subito fuori dall’aeroporto ci sono ragazzi che, per 1 euro o 2 offrono I carrelli, ma sappiate che il parcheggio con i pullman è a pochi metri.

Il trasferimento ai vari villaggi viene effettuato su pullman.

Durante il tragitto l’assistente locale fornisce le prime dritte sul soggiorno, sul cambio della valuta, sulla telefonia. I consigli riguardano anche la salute: ci viene detto di non bere bibite ghiacciate e a stare molto attenti agli sbalzi di temperatura dovuti all’aria condizionata. Informazioni utili soprattutto per chi parte senza essersi preparato in anticipo.

Ci invita anche a spostare avanti di 1 ora l’orologio, se ancora non l’abbiamo fatto.

IN PULLMAN VERSO L’HOTEL: Lo spettacolo dall’aeroporto all’ hotel mi era stato da molti descritto come desolante: in effetti è proprio brutto! Non c’è nulla, tranne sabbia, vento, alberghi in costruzione o abbandonati (non si capisce bene), detriti e sacchi di plastica ovunque. Pare un paesaggio post atomico, stile cartone animato “Ken il Guerriero”.

Poi, dopo pochi chilometri, scorgiamo la sagoma del ns. Hotel e varchiamo l’entrata: enormi agavi, palme e, soprattutto, un incredibile mare blu si staglia sullo sfondo. Il pullman ci scarica davanti alla reception con le nostre valigie. L’HOTEL Il Club Hauza Beach Resort compare sul catalogo Francorosso. Ha anche un suo sito proprio: http://www.Hauzaresort.Com/, di cui è tremenda la parte scritta in italiano (?), ma almeno ha belle fotografie.

Prima di partire avevo letto su Internet parecchi pareri negativi riguardo questo hotel, soprattutto riguardanti cibo e animazione, ma non mi ero lasciata scoraggiare, tentata, lo confesso, dal prezzo accattivante (515 euro in pensione completa, bibite incluse, escluso visto e assicurazioni varie).

Prima di tutto segnalo che il resort si trova in una posizione magnifica: è costruito in posizione panoramica sopraelevata e ventilata, situato direttamente sul mare nella “baia” di El Nabq, la nuova zona di sviluppo turistico a Sharm el Sheikh, uno dei più bei tratti della costa di Sharm con una spettacolare barriera corallina. Poco distante inizia infatti l’area protetta di Nabq, che si estende sino a Dahab e comprende la bella foresta di mangrovie: un paradiso di oltre 4 km, dove vivono 134 specie di vegetali terrestri e 7 specie di alghe. L’aeroporto di Sharm el Sheikh si trova a circa 5 km, mentre il centro di Naama Bay dista circa 20 km ed è raggiungibile grazie ad un servizio di navetta (a pagamento) 5 volte al giorno a orari prestabiliti. Se interessa, conviene prenotare i posti al mattino. La navetta costa 2,5 Euro a tratta, comunque ci sono anche i Taxi, parcheggiati di fronte alla reception, a circa 5-10 euro a tratta, ovvio meglio contrattare il prezzo prima. Dunque la posizione è ideale per chi dalla vacanza cerca pace e bellezza del mare, meno per chi ama rumore, locali e shopping. La struttura dell’Hauza è costruita con quello che viene definito “stile nubiano”, ma che a me è parso un divertente incrocio tra Far West e Gardaland! E’ molto grande e ospita ben 360 camere, disposte in piccoli blocchi con solo pianterreno o primo piano, tutti di color rossiccio.

Appena arrivati ci fanno compilare un foglio e poi ci assegnano subito la stanza. Quindi ci legano al polso un orrido braccialetto di plastica verde, che saremo costrette ad indossare per tutta la durata della vacanza, come riconoscimento. Finalmente ci vengono consegnate la chiave magnetica della camera e le due tessere per la consegna giornaliera dei teli da mare. Un facchino ci accompagna attraverso un giardino ben curato e ci porta le valigie in stanza.

LA CAMERA Appare grande, ben pulita e in ordine. E’ molto spaziosa: ci sono 2 bei letti matrimoniali, un mobiletto con la televisione in gradi di ricevere alcuni programmi italiani via satellite, un comodino con telefono, un angolo salotto con 2 poltroncine e un tavolo, uno scrittoio con specchiera e sedia, un mobiletto per poggiare la valigia e un altro mobiletto (sempre utile per poggiare la valigia) con frigorifero. In un angolo c’è anche un capiente armadio con cassetta di sicurezza a pagamento (1 euro al dì). Volendo, si può utilizzare la cassetta di sicurezza gratuita della reception.

Alle pareti, di un bel colore giallo, ci sono quadri e un altro specchio. La stanza è graziosa e ha anche una veranda molto carina, con due sedie. In bagno, sufficientemente ampio, c’è l’ asciugacapelli, 1 dispenser con sapone liquido e uno con shampoo.

L’ aria condizionata ha controllo individuale.

La camera viene pulita 1 volta al giorno (la nostra di mattina) con sufficiente igiene.

Gli asciugamani vengono sostituiti ogni giorno, se li si lascia a terra in un angolo. Sennò li piegano e li lasciano.

IL VILLAGGIO: E’ davvero bello, specialmente la sera, quando si illuminano le decine di lanterne di terracotta e pare un luogo da fiaba.

Le casette sono caratteristiche, le aree verdi suggestive: ve ne sono con prato verde e piante di profumato tiarè, oppure aride e piene di piante grasse.

Il ristorante principale si chiama “Del Plaza ” e si trova attaccato alla reception, cui è collegato da una lunga scalinata. E’ quello compreso nel pacchetto vacanza e offre servizio a buffet. Un secondo ristorante è in costruzione, il “Nubian”.

Il terzo s chiama “Tirana” e si trova in posizione sopraelevata rispetto alla spiaggia. Offre un piccolo servizio a buffet a pranzo, incluso nel pacchetto vacanza, per chi non desidera lasciare il mare nemmeno per un’ora, ed è aperto anche alla sera, quando propone menù a base di pesce, con supplemento di 12 euro a persona.

Il villaggio ha 3 bar dislocati in diverse zone: L’ Hauza Bar si trova nel complesso principale: è aperto dalle 11 a mezzanotte Il Pool snack bar è situato accanto alla piscine principale; è aperto dalle 11 alle 23.

Il Beach bar è sul mare, tra le sue spiagge; è aperto dalle 11 alle 17.

Il villaggio dispone di una grande e pulita piscina, con una parte per adulti ed una piccola riservata ai bambini. C’è una seconda nuovissima piscina appena inaugurata, molto suggestiva, perché creata tra le rocce e dotata di scivoli e corde.

Ci sono poi piccoli spazi dedicati al tennis, ping-pong, beach-volley e tiro con l’arco.

Nell’anfiteatro al centro del villaggio vengono organizzati gli spettacoli. In tutt’altra parte c’è un complesso con la discoteca e i negozietti: fotografo, tabacchi, piccolo supermercato dove acquistare acqua e biscotti (bottiglia da 1,5 lt a 1 euro), negozio di boccette di profumo, piccola farmacia con farmacista odioso, piccola gioielleria, barbiere, Internet Point, negozietto con abbigliamento, maschere e pinne, creme solari ecc…

C’è anche un negozietto dove organizzano escursioni con la barca di vetro e motorata nel deserto a prezzi inferiori rispetto a quanto proposto da Francorosso con Flash Tour. Lungo la via che porta alla spiaggia relax c’è un piccolo caffè dove è possibile fumare la shisha e bere il tè su tappeti.

Il Centro Diving, Cameldive, era invece chiuso, ma so che il responsabile era a disposizione per coloro che intendevano fare immersioni.

Sulla spiaggia c’è una piccola casetta in legno dove un fratello e una sorella eseguono massaggi a circa 20/30 euro cad.

Infine nel villaggio c’è un piccolo Zoo in ristrutturazione con struzzi e, in giro per la struttura, gabbie con pavoni, istrici, tartarughe, uno stagno con flamingo, la zona con cavalli e dromedari per brevi gite.

LA SPIAGGIA ED IL MARE: Il resort dispone di una bella spiaggia sabbiosa, lunga400 mt., che digrada sulla barriera corallina, tutta riservata agli ospiti del villaggio. La spiaggia comunque è corallina, quindi non è fine, ma molto granulosa, con sassetti e rocce.

In realtà sono due le spiagge attrezzate con lettini e ombrelloni: una viene detta “spiaggia relax” perché non ha animazione, nè musica: l’altra viene detta “spiaggia animata”, perché frequentata da animatori e perennemente con musica. E’ qui che fanno acquagym o balli di gruppo.

Il fondale corallino si estende fino a riva, ma con presenza di aree balneabili vicino alla spiaggia.

Un pontile di 80 metri circa consente di raggiungere la barriera corallina, superarla e calarsi dove inizia lo sprofondo, e la fauna si moltiplica! La barriera in quella zona è molto bella, nulla da invidiare a Ras Mohammed! A disposizione gratuita dei clienti ci sono sdraio, ombrelloni e teli mare sia in piscina che in spiaggia.

I teli si prendono o nella casetta di legno accanto alla piscina, di fronte al bar, oppure nella casetta di legno sulla spiaggia animata. I lettini, però, non sono molti! Conviene andare in spiaggia molto presto e “prenotarli”, mettendoci sopra telo e oggetti personali… Assolutamente indispensabile è calzare le scarpette in gomma, per evitare lesioni da calpestio di rocce o di ricci marini.

Maschera, boccaglio e pinne sono indispensabili per godere delle meraviglie del mare. Se non li avete portati da casa, potete acquistarli in hotel. Il mare davanti all’hotel è bellissimo e ricco di pesci. Indimenticabile.

L’ANIMAZIONE Anche di questa avevo letto lamentele. Alcuni turisti l’avevano descritta scarsa e decisamente da…Anziani.

Un’équipe di animatori italiani organizza giochi, tornei sportivi (tipo arco e bocce) e attività sportive e ricreative diurne e serali. Il fatto è che sono davvero pochi per un villaggio così grande. Per chi ama animazione e intrattenimento è il posto sbagliato.

Per chi invece ama essere lasciato in pace e vivere la vacanza senza far niente (a parte bagni e sole), è il posto giusto… Nella settimana in cui siamo state noi, i ragazzi dell’animazione hanno organizzato uscite serali a pagamento, per andare a ballare a Nanna in discoteca, o allo Smaila’s. Io non ho partecipato a nulla. Nel villaggio so che è presente un mini club per bambini da 5 a 12 anni. Ma non ho idea delle loro attività.

IL RISTORANTE/I Il ristorante principale Del Plaza serve i tre pasti principali.

Serve cucina internazionale: colazione dalle 7 alle 10; pranzo dalle 12.30 alle 14.30; cena dalle 18.30 alle 22.

Volendo è possibile acquistare l’all inclusive per 8 euro al dì e avere così diritto a bibite extra per tutto il giorno e a snack fuori pasto. Prima di partire avevo letto parecchie lamentele riguardo al cibo, specialmente per la pasta scotta. Anche in agenzia viaggi me ne avevano parlato.

Le mie impressioni? Partiamo dal servizio.

Il ns. Pacchetto vacanze prevedeva i tre pasti a buffet, bibite incluse.

Ciò significa che i camerieri si limitavano a portarci ½ lt di acqua minerale naturale a testa oppure 1 bicchiere di Pepsi/Fanta/Sprite a testa. Sul tavolo ci sono le tovagliette all’americane, le posate, I tovaglioli di carta e I bicchieri.

Piatti e piattini sono dislocati accanto al buffet.

La prima colazione è la cosa migliore: abbondante e varia! Comprende sia snack salati (salumi, formaggi, frittate e omelette) che snack dolci (almeno una decina di tipi di paste, pancakes), ma anche frutta fresca, cereali, yogurt di almeno tre gusti, frutta secca, cerali, miele, marmellate, pane di tanti gusti… Per quanto riguarda le bibite sono presenti succhi di frutta in dispenser, the e caffè (americano), acqua, succhi dal colore imprecisato. Il pranzo e la cena sono abbondanti, ma ripetitiva.

La cucina è di tipo internazionale, ma ogni sera, davanti al ristorante, alcune donne egiziane preparavano qualche piatto speciale.

All’interno il buffet prevedeva ogni giorno zuppe diverse (ai legumi, alla cipolla, al pomodoro…) e poi cibi piuttosto simili e alla lunga monotoni. Non potendo mangiare salse e verdura cruda, si finiva per consumare sempre: riso, pasta (precotta e poi fatta saltare in tegame con sughi e ingredienti a piacere), pollo fritto, patate (cattivissime), melanzane al forno, manzo a fette, fettine di formaggio… Avendo io avuto problemi di dissenteria, come tanti altri, ho finito col mangiare sempre pasta/riso e banane/arance. Pasta senza infamia e senza lode, ma cotta normale. I dolci sono tanti e piuttosto insapori: belli, ma piuttosto insulsi e dolcissimi. Conclusione: non posso lamentarmi del cibo che mi è stato proposto. In poche parole serve un minimo di adattamento… Che dire? Il villaggio non dichiara certo di essere “Italian style” o di avere cuochi italiani. Del resto, con 515 Euro per 7 gg in pensione completa, volo incluso, non ci si può aspettare il servizio dell’Hilton, no? Escursioni da me effettuate: ESCURSIONE AL PARCO MARINO DI RAS MOHAMMED La consiglio di cuore.

Ras Mohammed è da oltre 20 anni un Parco Naturale Nazionale.

E’ soprannominato “l’Acquario di Allah” per lo splendore dei suoi fondali, ricchi di pesci e coralli.

Da Sharm il parco è raggiungibile, via terra, in circa 45 minuti di pulmino. Oppure via mare.

La località è una baia con dei promontori da cui è possibile godere di bellissimi panorami sul Golfo di Aqaba.

Secondo la tradizione questo è il luogo in cui le acque del Mar Rosso si sono divise per lasciare passare Mosè con gli Ebrei in fuga dall’Egitto.

L’ingresso al Parco è suggestivo: ci sono enormi blocchi di cemento che ricordano i primitivi menhir di Stonehenge! Per ammirare lo splendore di questo mare, è necessario essere muniti di maschere e pinne! Lo spettacolo di pesci e coralli è difficilmente descrivibile a parole. Io ho visto di tutto, a parte “Nemo”, ossia il pesce pagliaccio: il pesce palla, il pesce trombetta, il magnifico pesce leone, cernie multicolori, pesci pappagallo, pesci angelo, pesci farfalla, pesci chirurgo, balestra, pesci picasso, murene…

L’uscita snorkelling è durata 50 minuti, poi ci siamo spaparanzati sulla spiaggia ad asciugarci e abbiamo proseguito per il canale delle mangrovie, stracolmo di granchietti, e per il bellissimo Lago Magico, tanto trasparente e puro che il satellite non lo vede! Anche lì abbiamo fatto un delizioso bagno. Siamo rientrati in albergo in tempo per il pranzo.

ESCURSIONE AL MONASTERO DI SANTA CATERINA Escursione lunga e stancante per il caldo, per giunta affrontata in convalescenza da febbre e diarrea.

Il monastero sorge in mezzo al deserto del Sinai, il terzo deserto d’Egitto dopo quello libico ad ovest del Nilo e quello arabico ad est.

Per raggiungerlo si parte di buon’ora, intorno alle 7 e ci si inoltra nel deserto. Che è molto arido e roccioso, ricco di giacimenti minerari di rame e turchese e, soprattutto, di incredibile importanza strategica, quindi da sempre oggetto di spedizioni commerciali e militari. E’ questo un luogo sacro per le tre grandi religioni monoteistiche: secondo la tradizione tra i monti del Sinai avvenne l’Esodo: gli Ebrei, dopo 50 estenuanti giorni di marcia tra le montagne ed i deserti, arrivarono al Monte Horeb e sulla vetta Mosè ricevette le Tavole della Legge, con i 10 comandamenti.

Il Sinai, col suo deserto magnifico e maestoso, è una terra abitata dalle tribù di beduini (in arabo, infatti, la parola araba “bedu” significa “abitante del deserto”).

Nomadi con tende per casa e dromedari e capre come animali domestici, i beduini stanno combattendo in questa zona una difficile lotta alla ricerca di un precario equilibrio tra tradizioni e civiltà occidentale, sempre più incombente.

Da Sharm bisogna affrontare 240 km per arrivare al monastero.

Noi abbiamo fatto una sosta pipì a Dahab (100 km da Sharm) e poi gli ultimi 140 km di filata.

L’hotel ci ha fornito un piccolo cestino con la colazione, che abbiamo consumato sul pullman.

La condizione della strada è buona, salvo ad un punto in cui c’erano lavori in corso (per le 2 ore di pioggia cadute nel 2002…) e nel tratto finale, quando si fa sterrata. Finalmente, ad un’altezza di 1.570 mt. Sorge il monastero. La sua origine risale al 330 d.C., quando l’imperatrice Elena, madre dell’Imperatore Costantino, ordinò la costruzione di una piccola chiesa presso il Roveto Ardente di Mosè, ai piedi del monte Sinai: la Chiesa della Trasfigurazione. Un paio di secoli più tardi l’Imperatore Giustiniano fece fortificare il complesso.

Il monastero venne poi ingrandito a più riprese nei periodi successivi; la cinta muraria è di dimensioni e di altezza diverse per la necessità di adattarla alla conformazione della montagna. Fu solo nell’undicesimo secolo che il monastero fu dedicato a Santa Caterina d’Alessandria, una martire morta nel IV sec. D.C. I suoi resti, che si dice furono trovati dai monaci sulla cima di una montagna vicino al Monte Sinai, furono seppelliti nella basilica del monastero.

Nonostante la conquista da parte degli arabi musulmani del Sinai nel 641 d.C., i monaci continuarono a vivere nel convento, salvaguardati da un editto di Maometto che assicurava loro la sua protezione, provvedimento che prese anche Napoleone durante la Campagna d’Egitto. I monaci che vivono oggi nel monastero appartengono ad un ordine monastico che in origine aderiva alla Chiesa di Roma e nel 1260 fu riconosciuto dal papa Innocenzo IV, ma due secoli più tardi, nel 1439, all’epoca del Concilio di Firenze, se ne staccò per seguire la liturgia della Chiesa Ortodossa d’Oriente. Essi seguono la regola di San Basilio e adottano la lingua greca nelle funzioni liturgiche essendo i monaci stessi in gran maggioranza Greci. Il monastero custodisce preziosi tesori: oltre al sarcofago con il corpo della santa, racchiude una magnifica collezione oltre 2.000 icone di epoca paleocristiana, bizantina e post bizantina.

Per non parlare della ricca biblioteca, che ospita la seconda più vasta collezione (dopo quella del Vaticano) di manoscritti antichi in greco siriaco e arabo. Purtropo la Biblioteca non è aperta al pubblico. La splendida Basilica, molto più piccola di quanto immaginassi, è impreziosita da magnifici mosaici, con pregevoli opere bizantine. Da un paio d’anni (2002) è stata inoltre resa accessibile al pubblico una delle più belle e singolari collezioni di oggetti d’arte cristiana. Un piccolo ma singolare museo di nove stanze chiamato “La Sacra Sagrestia” espone dei capolavori di grande valore artistico.

Tra i raffinati oggetti esposti si trovano delle squisite icone bizantine del VI secolo, delicati manoscritti in siriano risalenti al IX secolo, rari libri di preghiera slavi, ed inoltre splendidi oggetti in argento, oro, avorio e pietre preziose. Probabilmente l’oggetto più prezioso tra quelli esposti è una parte del “Codex Sinaiticus”, una versione della Bibbia risalente al IV secolo che si trova al British Museum di Londra. Prima di terminare la visita, abbiamo ammirato il Roveto ardente di Mosè e abbiamo sostato nell’ossario, una stanza chiusa al pubblico, ma visibile attraverso una finestrella: all’interno teche con scheletri e ossa varie, davvero perdibile! Giunti così all’ora di pranzo, cul pulmino ci spostiamo ad un vicino albergo per il pranzo a buffet.

Mangiamo con calma (io poco, essendo ancora col pancino scombussolato) e partiamo subito per Dahab, località piuttosto nota della costa.

Facciamo appena in tempo a scendere che veniamo prima rinchiusi in una fabbrica di papiro e poi in una gioielleria. I prezzi mi sembrano alti e poco convenienti. Inoltre la qualità dei papiri mi pare decisamente più bassa di quella vista al Cairo. Non compro nulla, anzi esco a fare una passeggiata per la cittadina. L’impressione non è buona. Non è né bella, ne curata. Tutti I negozi hanno la stessa paccottiglia in vendita, decisamente kitsch e a prezzi elevati rispetto alle località lungo il Nilo. I venditori sono stressanti come prevedevo, e le contrattazioni scarse, perché i prezzi restano alti.

Una vera delusione: Dahab mi era stata descritta come una località ridente e caratteristica. Sì, forse per chi non è mai stato in un paese arabo e non può fare raffronti. Io l’ ho trovata brutta e davvero poco significativa. VARIE & EVENTUALI, CONCLUSIONI: Vacanza all’insegna di mare meraviglioso e caldo assoluto.

Personalmente, dissenteria a parte ( e che comunque va messa in conto), il posto merita un viaggio, ma solo per pesci e coralli. Francamente Sharm come località non è granché e certamente ci sono posti più belli dove andare in cerca di pesci colorati. Il prezzo però è a favore e permette di andarsene a vedere meraviglie della natura a prezzi contenuti. Nel complesso posso dire di essermi divertita, ma di non essermene innamorata. Non penso che ci tornerò.

MAR ROSSO: INFO UTILI DOCUMENTI Serve il passaporto individuale con validità non inferiore ai tre mesi dalla data di partenza. I cittadini italiani possono entrare anche solo con carta di identità valida per l’espatrio e con validità residua di almeno 1 mese dalla data di partenza, unitamente a una foto-tessera recente (da portare dall’Italia in quanto non esistono macchine per foto istantanee negli aeroporti egiziani). Il passaporto è comunque meglio della carta di identità per velocizzare le procedure di frontiera; verificate all’Ufficio Passaporti della Questura della vs. Città. La sua validità non deve essere inferiore ai 3 mesi oltre la data di rientro. Ricordate che nel caso di minori non in possesso della carta di identità è necessario che essi siano registrati sul passaporto del genitore che li accompagna. Durante il volo o all’aeroporto di arrivo in Egitto le autorità competenti distribuiscono un modulo prestampato (2 per chi ha la C.I.) che dovrà essere debitamente compilato e consegnato al controllo dei documenti in aeroporto. Chi ha richiesto personalmente il visto apporrà qui lo sticker del visto. ATTENZIONE! Se siete sub e intendete effettuare alcune escursioni finalizzate ad immersioni, portatevi il passaporto. VISTO Per entrare in Egitto è obbligatorio il visto, dell’ottenimento del quale si occupa l’agenzia viaggi al momento della prenotazione. I minorenni non pagano il visto se all’atto della prenotazione risultano inseriti nel passaporto del genitore.

LINGUA L’arabo è la lingua ufficiale del paese. Nelle città principali, negli alberghi e nei negozi si trovano facilmente persone che parlano l’inglese, il francese, il tedesco e l’italiano.

FUSO ORARIO La differenza è di un’ora in più in Egitto rispetto all’ora solare italiana.

L’Italia e l’Egitto adottano entrambi l’ora legale in periodi leggermente sfasati tra loro.

VALUTA Io personalmente non ho cambiato perchè a Sharm tutti accettano gli euro.

Vi consiglio di cambiare pochi euro alla volta (20/30).

In Egitto ha corso legale la Sterlina Egiziana (L.E.) che si divide in 100 piastre. Il valore della L.E. È circa 0,25 Euro: 1 Euro, quindi, equivale a circa 7 Lire Egiziane.

Non vi sono restrizioni per l’importazione di valuta estera, mentre è proibito importare ed esportare valuta egiziana. Sono accettati Euro di tutti i tagli evitando, possibilmente, le banconote da 500,00 Euro; l’importante è che le banconote siano in buone condizioni. Ricordate che in Egitto le banconote USA anteriori al 1990 non sono accettate.

Le principali carte di credito (Visa, American Express, Master Card) sono accettate in tutti gli alberghi e in molti negozi. La maggior parte degli hotel richiede il pagamento degli extra in euro o in dollari. CLIMA E ABBIGLIAMENTO La caratteristica principale del Mar Rosso è la percentuale bassissima di umidità che rende accettabili anche le temperature altissime dei mesi estivi. Sulla costa si ha escursione termica solamente durante i mesi invernali. Ad esclusione della costa mediterranea, il clima dell’Egitto ha caratteri desertici: scarsità o mancanza assoluta di piogge, temperatura elevata tutto l’anno, notevoli scarti termici tra giorno e notte. Caratteristica assai temuta del clima egiziano è il khamsin, il vento desertico che spira per 50 giorni dopo l’equinozio di primavera provocando un immediato innalzamento della temperatura e, nel deserto, pericolose tempeste di sabbia. Anche sul Mar Rosso il clima è generalmente di tipo desertico, con piogge praticamente inesistenti, spesso ventoso e con elevata escursione termica notturna.

Il periodo migliore per visitare l’Egitto va da fine Settembre a Maggio ed è caratterizzate da temperature diurne miti e da sensibili escursioni termiche notturne, soprattutto in Alto Egitto. Da Dicembre a Febbraio si consiglia un abbigliamento autunnale di giorno, felpe, pullover e giubbotti caldi per la sera. VACCINAZIONI Non sono richieste vaccinazioni obbligatorie, meglio se già avete fatto la vaccinazioni antitifica, anti-epatite A e anti- epatite B . APPARECCHI ELETTRICI L’energia elettrica viene erogata a 220 Volts: meglio portarsi dall’Italia un adattatore di corrente universale, non si sa mai.

TELEFONO Per telefonare in Egitto dall’Italia bisogna comporre lo 0020 seguito dal prefisso della località e dal numero desiderato.

Per chiamare in Italia comporre quanto segue, comprensivo di simboli: *123*0039 seguito dal prefisso con lo zero seguito dal numero telefonico dell’abbonato # Le chiamate per l’Italia possono essere effettuate dagli alberghi, ma è molto costoso e sottolineo che se si chiede la linea e non si ottiene risposta vengono automaticamente addebitati 8 euro! I cellulari abilitati funzionano perfettamente, ma sono anche questi piuttosto cari (3 euro al minuto) ; si paga non solo per telefonare, ma anche quando si riceve una chiamata. Costosi anche gli SMS.

Io ho speso qualcosa come 84 euro per chiamare poco e ricevere poco.

Se si è a Naama conviene chiamare dai telefoni pubblici utilizzando le carte pre-pagate, da acquistarsi in loco. Oppure si può usare il servizio Italy Direct, che consente di chiamare l’Italia addebitando la telefonata al destinatario, senza dover ricorrere ad operatori di lingua straniera e senza bisogno di fornire codici identificativi personali o di accesso riservati. Basta comporre il numero di accesso 02 365 57 39 e una guida vocale automatica o un operatore italiano vi metteranno in contatto con il numero desiderato. Il servizio Italy Direct è attivo tutti i giorni, 24 ore su 24.

FOTOGRAFIA La videoregistrazione è permessa e l’attrezzatura deve essere denunciata agli uffici doganali all’arrivo in Egitto. È vietato riprendere aeroporti, postazioni militari, caserme, uffici pubblici. Chiedete sempre alla vs. Guida locale o all’accompagnatore se vi sono divieti di fotografare. E’ consigliabile portarsi dall’Italia un numero sufficiente di pellicole e cassette. Là le troverete, ma a prezzi poco vantaggiosi.

Un’idea carina è portarsi anche una macchina fotografica subacquea, per immortalare anche i meravigliosi pesci colorati che incontrerete! CUCINA Negli alberghi la cucina è generalmente di tipo internazionale. La cucina tradizionale egiziana è ricca di aromi e spezie, con piatti dal sapore intenso e piccante. Gli ingredienti di base sono i legumi, specialmente fave e lenticchie. I legumi cotti vengono utilizzati anche come accompagnamento di pietanze quali formaggio, yogurt e uova fritte, o come ripieni di piatti più elaborati. La carne più diffusa è il montone, cucinato alla griglia e servito a fette sottili condite con prezzemolo: questo è il kebab, uno dei più noti piatti arabi, che può essere preparato anche con carne di agnello. Altro piatto nazionale sono i fegatini fritti. Le interiora vengono preparate anche alla griglia e, accompagnate da verdure, costituiscono il kalauwi. Pollo, piccioni e quaglie si cucinano alla griglia, cosI come le carni di vitello e manzo, anche se queste ultime sono meno utilizzate. Il pesce non fa parte della dieta locale, a parte i granchi e le uova di muggine. Pesce e crostacei sono offerti quasi esclusivamente nelle località di mare e nei ristoranti di alto livello. Oltre alle verdure comuni, come pomodori, melanzane e zucchine, si fa largo uso di foglie di vite, lessate e spesso insaporite con pepe verde. Per condire verdure e zuppe e accompagnare il formaggio molle si fa ampio ricorso alle salse: la dakka è una salsa speziata all’aglio, mentre la tahina è una salsa a base di sesamo. I dolci egiziani, di forte influenza mediorientale, sono davvero dolci, ricchissimi di miele e zucchero. Tipico frutto è il dattero, che si consuma candito o secco e viene utilizzato nella preparazione di numerosi dolci, come le menena: palle di pasta alle mandorle e fiori d’arancio farcite con datteri snocciolati. Mandorle, pistacchi e cannella, cotte al forno. Più vicini al nostro gusto i budini di riso o di latte e le focacce (ftir) dolci o al formaggio. Le bevande tipiche sono il tè caldo, nero e senza zucchero, e il karkadè (infuso di fiori di ibisco), che si serve caldo o freddo. Popolare anche il caffè preparato alla turca e servito già zuccherato. L’acqua è spesso profumata con fiori d’arancio o alla rosa; ottimi i succhi di frutta: kasab (di zucchero di canna), lamun (di limone), tienshoke (di fichi d’India), ruman (di melograno). La birra egiziana Stella è diffusa su tutto il territorio nazionale, il vino è poco diffuso, poiché vietato dalla religione islamica: la produzione è limitata al consumo delle minoranze religiose e dei turisti. I vini più apprezzati sono i bianchi Nefertiti, Castel Nestor e Tolomei e i rossi Omar Khayyam e Faraon. I liquori di produzione locale sono l’Araqi, grappa di datteri, e lo Zabib, liquore all’anice da gustare anche come aperitivo allungato con acqua.

COMPORTAMENTI L’Egitto è un Paese musulmano ed è bene pertanto avere un comportamento che sia rispettoso della cultura e della religione. In particolare: -le donne dovrebbero adottare un abbigliamento discreto, evitando shorts, gonne corte, maglie scollate e aderenti. -Le manifestazioni pubbliche di affetto tra uomini e donne, anche sposati, sono assolutamente fuori luogo -Non fotografate MAI gli obiettivi strategici, come caserme, ponti, ferrovie, aeroporti… E non insistere se qualcuno non vuole essere fotografato.

-Evitare di esibire banconote di grosso taglio e gioielli vistosi: a causa della diffusa povertà, è una norma di prudenza e, soprattutto, una questione di sensibilità.

-Se vi capiterà di visitare l’Egitto durante il Ramadan, evitate di bere alcolici, mangiare e fumare in pubblico durante le ore diurne.

-Cercate sempre di mostrarvi pazienti ed educati, anche quando non ne potrete più! Preparatevi psicologicamente, perché in Egitto il turista è continuamente subissato di richieste e di offerte di ogni genere (taxi, cammellata, giro in calesse, vendita di papiri, souvenirs, cartoline, bottiglie d’acqua, cibo, guide…), rivolte spesso con toni e modi aggressivi e “appiccicosi”. MANCE Le mance in Egitto sono una consuetudine indispensabile per garantire un buon servizio. Partite avendo con vuoi una buona scorta di Euro in monete e dollari di piccolo taglio. INDIRIZZI UTILI: Ufficio del Turismo egiziano: Via Bissolati 19, Roma, tel. 06-4827985; fax 06-4874156; www.Interoz.Com/egypt Ambasciata d’Italia in Egitto: 15 shari Abd el-Rahman Faamy, Il Cairo, tel. 2-3543194, 2-3543195 (orario 9-14, chiuso ven. E sab.) Consolato d’Italia in Egitto: 24 shari El Galaa, Il Cairo, tel. 2-7730119, 2-7730110 (orario 9-12; chiuso ven., sab. E dom.) Consolati egiziani : Roma. Via di S.Marino, 36/a (06) 855.1841 -855.3809 : Milano. Via G. Modena, 3 (02) 2951.6360. Ospedale italiano: Abbasiya, 17 shari es-Sarayat, Il Cairo, tel. 2-2822397, 2-2821497, 2-2821581 Pronto soccorso: tel. 123 da qualsiasi località dell’Egitto, senza alcun prefisso Polizia turistica: tel. 126 da qualsiasi località dell’Egitto, senza alcun prefisso 5 shari Adly Pasha, Il Cairo, tel. 2-3406028 Polizia: tel.122 da qualsiasi località dell’Egitto, senza alcun prefisso



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