Self drive in Guatemala e dintorni, con relax in Belize

Perché il Guatemala? Dopo alcuni viaggi in Oriente abbiamo capito che sentivamo la mancanza delle culture dell’America Latina; la scelta del Centro America è stata quindi automatica, anche perché offre la possibilità di esperienze diverse: cultura, storia, natura, archeologia, mare, ecc. Il Guatemala è sicuramente la somma di tutto questo e il Belize, anche se un po’ scontata, la degna conclusione di un tour in questo splendido paese.
Poi mentre definivamo l’itinerario si sono aggiunti El Salvador e Honduras, anche se solo per brevi tappe.
Il Guatemala è un paese incantevole con paesaggi spettacolari, mercati multicolori dove è possibile entrare in contatto (nel vero senso della parola) con le popolazioni locali, soprattutto al di fuori delle mete più turistiche come Chichicastenango. La gente è amichevole e cordiale, anche se in alcuni casi riservata. Ma tale attitudine è anche conseguenza di anni di sofferenza dovuti alla guerra civile che ha devastato il paese dagli anni ’60 fino alla fine degli anni ’90 e alla situazione attuale in cui le popolazioni indigene sono ancora cittadini di serie B e oggetto di sfruttamento economico.
Vi lasciamo quindi alle considerazioni generali e al viaggio dettagliato dove, come nel nostro stile, descriviamo gli aspetti organizzativi e logistici, piuttosto che le attrazioni che si trovano su qualsiasi guida o in rete.
CONSIDERAZIONI GENERALI
Sicurezza – Prima di intraprendere il viaggio, questa è la domanda principale che ci siamo sentiti rivolgere: “E’ sicuro?”. La nostra risposta è: SI’. Non ci siamo mai sentiti in pericolo o avvicinati da persone poco rassicuranti; anzi la gente è sempre stata molto gentile e rispettosa nei nostri confronti (ovvio anche noi ci siamo adattati agli usi del luogo). Molte persone, soprattutto nella zone maya e degli altipiani, sono sembrate quasi timide nel dialogare con uno straniero; a Città del Guatemala sembrano tutti abbastanza chiacchieroni. Abbiamo comunque cercato di evitare i luoghi isolati e di non muoverci con l’auto alla sera. Anche in El Salvador (il paese con la fama di essere il meno sicuro tra quelli visitati), nonostante la presenza di molte uomini armati a guardia di negozi e abitazioni, non abbiamo avuto sensazione di pericolo, forse perché le zone da noi visitate erano le più tranquille.
Automobile a noleggio – Abbiamo deciso, come in altri viaggi, di noleggiare un’auto per essere indipendenti nella scelta dell’itinerario (verso luoghi magari meno battuti), negli orari e nella durata di visita delle varie attrazioni. Guidare in vacanza spesso è faticoso, ma qui in Guatemala non abbiamo percorso molti chilometri rispetto ad altre destinazioni, le strade sono discrete (la Centro Americana 1 è a due corsie, molte strade di montagna lungo le salite diventano a due corsie, le buche sono presenti seppur non eccessive), e lo stile di guida locale non è così disordinato. Le strade sono anche normalmente poco trafficate, se si escludono i tratti che attraversano Città del Guatemala (ci vogliono almeno due ore, a qualsiasi ora del giorno). Le distanze, seppur brevi, tuttavia comportano ore di percorrenza (la velocità massima è 80 km/h ed inoltre all’entrata e all’uscita dei centri abitati si trovano sempre tumulos artificiali per ridurre la velocità), ma un’auto a noleggio evita di dover cambiare autobus lungo le tratte secondarie e quindi di guadagnare tempo. Il costo dell’auto di per sé non è eccessivo, ma raddoppia se si includono le coperture globali, il drop-off, ecc..; la benzina invece non è costosa (meno di un euro al litro) e i benzinai sono molto frequenti. Se non si percorrono strade secondarie, spesso non asfaltate, non occorre una 4×4. In ogni città ci sono parcheggi (o meglio aree private adibite a parcheggio chiamate estacionamientos) dove è possibile lasciare l’auto nei giorni di grande affluenza (per i mercati) da poche ore a giorni interi.