Tra nuraghi, domus de janas e retabli seicenteschi: un angolo nascosto della Sardegna dove il tempo si è fermato

Nel cuore del Logudoro, tra colline silenziose e antiche vie romane, esiste un luogo che custodisce l’eredità di civiltà millenarie e il fascino della Sardegna più autentica
Matteo Meliconi, 11 Lug 2025
tra nuraghi, domus de janas e retabli seicenteschi: un angolo nascosto della sardegna dove il tempo si è fermato
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C’è un angolo di Sardegna dove il tempo sembra essersi preso una pausa. Un paesino raccolto tra colline ondulate e campi che si tingono di colori diversi a seconda della stagione, dove la vita scorre lenta e la pietra conserva storie antiche. In questo silenzio carico di memorie si nascondono piccole meraviglie come tombe preistoriche scavate nella roccia, sentieri dimenticati e chiese che sorprendono per la loro bellezza autentica. Questo non è un luogo che capita per caso, ma uno di quelli che, una volta scoperti, lasciano sicuramente il segno.

Dall’età nuragica ai feudi aragonesi: la lunga storia di un borgo del Logudoro

Florinas è il nome di questo piccolo scrigno di storia, incastonato tra le colline del Logudoro, a pochi chilometri da Sassari. Le sue origini affondano le radici in epoche antichissime: il territorio era abitato già in età prenuragica e nuragica, come testimoniano oltre trenta nuraghi, una tomba di giganti e numerose domus de janas scavate nella roccia. In epoca romana, Florinas fu un oppidum strategico lungo l’asse viario che collegava il nord e il sud dell’isola, come dimostrano i reperti in terracotta ritrovati nella zona. Durante il Medioevo, il borgo fece parte del Giudicato di Torres, di cui fu anche capoluogo di curatoria con il nome di Figulinas, legato alla produzione di ceramiche. Dopo la caduta del giudicato, il territorio passò sotto il controllo dei Doria e poi dei Malaspina, che vi costruirono un castello. Nel Trecento entrò a far parte della baronia di Ploaghe sotto il dominio aragonese, e rimase feudo nobiliare fino al 1839, quando fu abolito il sistema feudale. Florinas fu anche protagonista dei moti antifeudali del 1794-1795, a testimonianza di un’identità forte e combattiva. Oggi, tra le sue pietre e i suoi silenzi, si percepisce ancora l’eco di questa lunga e affascinante storia millenaria.

Florinas da vivere: un viaggio tra storia, natura e cultura

A Florinas si respira un’atmosfera tranquilla e autentica, di quelle che fanno subito sentire fuori dal tempo. Nel centro del paese si possono visitare diverse chiese ricche di storia, come quella di Santa Croce con il suo retablo seicentesco, o Santa Maria Assunta, che sorprende con i suoi dettagli antichi e l’aria raccolta. Per chi ama le attività outdoor come camminare nella natura, basta allontanarsi un po’ dal borgo per ritrovarsi tra nuraghi, tombe di giganti e domus de janas nascoste nella vegetazione, come nella zona di Pedras Serradas o Campu Lontanu. Ci sono anche scorci naturali bellissimi, come quelli di Sa Rocca ’e su Lampu, dove il paesaggio si apre tra colline silenziose e profumo di erbe selvatiche. D’estate, il paese si anima con feste ed eventi originali e sempre molto curati, come il Figulinas Festival, tra danze e suoni dal mondo, o il Florinas in Giallo, una rassegna dedicata ai libri noir che porta in paese scrittori famosi e appassionati del genere. In poche parole, Florinas è piccolo, sì, ma è un vero e proprio scrigno ricco di tesori, che sa come farsi ricordare.

Come arrivare a Florinas: ecco qualche piccolo consiglio per voi

Arrivare a Florinas è piuttosto semplice, soprattutto per chi si muove nel nord Sardegna. Il borgo si trova a circa 20 chilometri da Sassari ed è raggiungibile in auto percorrendo la SP3, in meno di mezz’ora. Chi proviene da Cagliari può seguire la SS131 fino all’uscita per Codrongianos e poi proseguire verso Florinas tra campagne tranquille e colline verdi. Anche l’aeroporto di Alghero-Fertilia è comodo: dista circa 30 km ed è collegato bene alla zona. Per chi preferisce i mezzi pubblici, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Sassari, da cui partono autobus regionali che portano direttamente al paese.



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