Scandinavia in otto giorni
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In questo viaggio abbiamo deciso di visitare il meglio di Norvegia e Svezia, per un viaggio dal sapore fiabesco e avventuroso.
1°/2° giorno: Oslo
La capitale norvegese, moderna ed ordinata, può essere visitata tranquillamente in un paio di giorni, dato che è più piccola di quanto si possa pensare. Arriviamo alle 9.20 del mattino all’areoporto Torp, e raggiungiamo il centro della città col pullman della compagnia Torp-Ekspressen (220 NOK a persona, 30 euro). Dopo aver lasciato i bagagli all’ostello Anker Hostel (40 euro a notte a persona in camera doppia con bagno privato) partiamo alla scoperta della città: vediamo la Cattedrale (Domkirke), il Municipio (Radhusset), il Palazzo Reale (Slottet), il porto (Aker Brygge) e l’antica fortezza (Akershus Slot). E’ incredibile vedere come gli abitanti della città, al primo raggio di sole, ne approfittino per organizzare degli estemporanei pic-nic in ogni area verde della città insieme ai loro numerosissimi bambini.
Per gli amanti dell’arte, da non perdere la Galleria Nazionale (Nasjonalgalleriet) con opere del romanticismo norvegese ed autentici capolavori (tra tutti il celeberrimo “Urlo” di Edvard Munch; altre opere del pittore sono visibili al Museo Munch).
Divertente la traversata in battello fino al quartiere Bygdøy, dove visitiamo il Norsk Folkmuseum, museo a cielo aperto in cui sono state trasportate (o talvolta riprodotte) abitazioni tradizionali norvegesi dei secoli XVII-XVIII, suddivise secondo le regioni di appartenenza. Una menzione d’onore va fatta alla chiesa in legno risalente al XIII secolo, trasportata nel parco nel corso dell’800.
Per una passeggiata all’aria aperta, segnaliamo il parco Frognerparken, con le sculture dell’artista Vigeland.
Chi vuole fare un po’ di shopping può fare un giro nella via principale (Karl Johans Gate).
Per quanto riguarda i pasti, dato che i prezzi sono stellari, si può optare per le catene di minimarket (7/11, Rimi, Rema 1000, per dirne alcune) che presentano anche degli angoli bar con bibite calde e ottimi dolcetti per le colazioni. Da non perdere un buon caffè con una fetta di torta da People&Coffee (in Rødhusgata 21), o un menù tipico come polpette di carne con marmellata e patate da Kaffistova (in Rosenkrantz Gate 8), ma attenti perché chiude alle 18.00.
3° giorno: Myrdal/Flåm/Bergen
Lasciata Oslo, il nostro viaggio prosegue con l’esperienza della Flåmsbana, la linea ferroviaria più ripida del mondo, che collega i villaggi di Myrdal e Flåm tra montagne, cascate e pendii in un territorio con una pendenza del 5 per mille. Il treno impiega circa un’ora per percorrere 20 km di paesaggi incantati dove consumerete le vostre macchine fotografiche! I biglietti delle tratte Oslo-Myrdal e Myrdal-Flåm possono essere acquistati sul sito delle ferrovie norvegesi (www.nsb.no), dove con un po’ di anticipo si può usufruire delle tariffe scontate “Minipris” (noi abbiamo speso 63 euro a persona). Al porto di Flåm ci imbarchiamo sul traghetto della Norled con direzione Bergen (533 NOK a persona, 73 euro), che per 5 ore attraversa un tratto del fiordo Sognefjord. Da rimanere senza fiato! Esistono diversi itinerari sui fiordi, primo fra tutti il celebre “Norway in a nutshell”, ma consigliamo senza dubbio quello fatto da noi, che consente di vedere in sintesi quanto di più bello ci sia in Norvegia.
In serata arriviamo a Bergen, dove prendiamo possesso della nostra camera all’accoglientissimo ostello YMCA (61 euro a notte a persona in camera doppia con bagno privato). L’ostello, pulito e pittoresco, offre la connessione wi-fi ed è situato a pochi passi dal celebre Bryggen, quindi ci sentiamo di consigliarlo caldamente.
4° giorno: Bergen
Capitale della cultura nel 2000, Bergen ha il fascino tipico della città portuale del nord Europa. Fondata nel 1070 dal re Olav Kyrre, è stata l’antica capitale della Norvegia nonché una delle quattro sedi della lega anseatica. Bergen ha fatto del suo porto la sua principale fonte di ricchezza, ed oggi tale splendore è visibile nei 61 edifici del quartiere Bryggen, patrimonio dell’Unesco. Le tipiche casette di legno colorato sono anche le icone della città, immortalate negli immancabili souvenir. Se, come noi, trovate brutto tempo, potete visitare il Kunst Museum, che custodice opere dall’800 ad oggi.
Per una vista dall’alto prendete la funicolare Fløybanen (80 NOK, 11 euro), che in 7 minuti conduce sulla cima del monte Kløyen (320 m). Il panorama su Bergen e sul fiordo è da mozzare il fiato, e da lassù partono sei itinerari a piedi. Noi scegliamo il più breve (1,5 km) che culmina nel lago Skomakerdiket. Persino quassù troviamo l’immancabile negozio di souvenir con pelli di alce, troll e oggettistica di dubbio gusto.
Mangiamo un salmone freschissimo e buonissimo al mercatino del pesce sul porto e facciamo delle ottime colazioni al forno Baker Brun.
Bergen è davvero un gioiello per il suo porto, il centro storico e lo stile di vita tranquillo e sereno dei suoi abitanti. E’ una città a misura d’uomo, molto vivibile e visitabile a piedi in poche ore.
5°-8° giorno: Stoccolma
L’aeroporto di Bergen dista 30 minuti dal centro, ed è raggiungibile con il pullman della compagnia Flybussen (100 NOK a persona, 13 euro). Con un volo della Finnair (483 NOK a persona, 66 euro) raggiungiamo l’aeroporto di Arlanda, Stoccolma. Da lì il centro città è raggiungibile con il pullman della Flygbussarna (99 SEK, 11 euro).
A Stoccolma optiamo per l’hotel Micro, un “cabin hotel” in cui la camera è senza finestre, ha il letto a castello e il bagno condiviso. I più sensibili sappiano che l’albergo, dulcis in fundo, è sotto terra, ma è pulitissimo e molto vicino alla fermata della metropolitana Rådmansgatan.
Considerato il numero di attrazioni, decidiamo di acquistare la Stochkolm Card per 48 ore (625 SEK, 74 euro a persona), che dà libero accesso a 70 musei e a tutti i mezzi pubblici.
Partiamo balzandosi per il nostro giro pomeridiano, ma scopriamo che la maggior parte dei musei chiude alle 17.00, per cui decidiamo di dedicare il poco tempo residuo al Vasa Museet. Nave da guerra inaugurata nel 1628 e immediatamente inabissatasi, il Vasa è un reperto straordinario che è stato recuperato dai mari negli anni ‘60 del novecento e restaurato.
In serata passeggiata a Gamla Stan, il nucleo storico della città che si dipana tra vicoletti e negozi di artigianato di ogni tipo. Ci fermiamo per un boccone al Caffè Kronan, dove servono polpette di carne e torte salate al salmone. Concludiamo il pasto con un dolcetto tipico (le Chokladbollar, palline di cioccolata ricoperte da scaglie di cocco) e ci godiamo un tramonto dal municipio (Stadshuset).
L’indomani iniziamo la giornata con una colazione da Grillska Husets Konditori, un caffè-pasticceria biologico che ha anche un forno adiacente, e dopo visitiamo lo Skansen, un museo a cielo aperto che riproduce la Svezia del passato, con gli antichi mestieri e le botteghe aperte al pubblico. Bellissima la sezione dedicata agli animali scandinavi con alci, renne, orsi e lupi.
Pranziamo al Blå Porten Café, appena fuori lo Skansen, un self-service con un meraviglioso giardino interno in cui si possono gustare piatti a base di salmone e altre leccornie tipiche. Il tavolo dei dolci lascia a terra numerose vittime!
Il pomeriggio passa tra la visita del Palazzo Reale (Kungliga Slottet), gli appartamenti reali e i gioielli della corona. Cena da Jensen’s Bøfhus, celebre catena locale che propone per lo più grigliate di carne.
La penultima giornata inizia purtroppo con una pioggia torrenziale, pertanto decidiamo di passarla visitando tre musei di fila: il National Museum, caratterizzato da autori scandinavi e dalla collezione di design 19002000; il Moderna Museet, con opere contemporanee; l’Historiska Museet, che attraversa la storia svedese dai vichingi ad oggi. Ci fermiamo a mangiare nel caratteristico mercato coperto di Östermalms Saluhall, frequentato sia da svedesi che vanno a rifornirsi di ogni tipo di genere alimentare (prodotti da forno, carne, pesce, formaggi ecc.) sia da turisti che fanno incetta di prodotti tipici.
… Purtroppo arriva il momento di tornare a casa, attraversato da un velo di tristezza ma anche dalla consapevolezza di aver scoperto realtà meravigliose e paesi ordinati, puliti, funzionali, in cui persone di nazionalità e culture diverse si integrano e convivono pacificamente.
Speriamo di poter fare ritorno un giorno in questi bellissimi luoghi che tante emozioni ci hanno regalato. Perciò… “hej-hej” Scandinavia!